giovedì 1 Maggio 2025
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Singolari Duetti Napoletani al Trianon Viviani

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Duetti Napoletani al Teatro Trianon Viviani

Duetti Napoletani uno spettacolo di Maurizio Palumbo dove sedici interpreti divisi in coppie inedite eseguono dal vivo le più famose canzoni degli ultimi sessant’anni

Duetti Napoletani diretto da Maurizio Palumbo con la direzione musicale di Nuccio Tortora vedrà in scena al Teatro Trianon Viviani da giovedì 23 a domenica 26 gennaio sedici interpreti per un singolare concerto dal vivo di canzoni napoletane.

E’ proprio allo storico teatro di Forcella, il Trianon Viviani, che giovedì 23 gennaio alle 21 avrà luogo la prima serata di Duetti napoletani, il concerto dove Napoli canta in Coppia. Una piccola antologia di canzoni napoletane di oggi e del passato prossimo, interpretate da coppie inedite.

Protagonista del concerto una ricca squadra di cantanti, costituita da Antoine, Sharon Caroccia, Gino Da Vinci, Giovanna De Sio, Antonella Donnarumma, Biagio Foglia, Giovanni Galletta, Lina Maddaloni, Ciro Marra, Alfredo Minucci, Ciro Rigione, Teresa Rocco, Luciano Salvetti, Michele Selillo e Daniela Sponzilli. Altro interprete il sassofonista Rocco Di Maiolo.

Da Roberto Murolo fino a Vasame di Enzo Gragnaniello. I grandi successi della musica napoletana

Duetti Napoletani offre un programma sedici successi di oggi, come ‘O pate di Nino D’Angelo del 2010 e Vasame di Enzo Gragnaniello del 2011. Ma anche grandi successi di ieri come Accarezzame del 1955 o come di Nisa e Pino Calvi, ma anche le hit di Teddy Reno e altri famosi interpreti, come Roberto Murolo e Ornella Vanoni.

Lo spettacolo, scritto e diretto da Maurizio Palumbo, sembra prefigurare l’identità di promozione e valorizzazione della canzone napoletana stabilita dallo statuto della neofondazione teatrale e dichiarata da Marisa Laurito, impegnata nella direzione artistica per il triennio 2020/2022.

La direzione musicale di Duetti Napoletani è affidata a Nuccio Tortora.

Gli arrangiamenti musicali sono curati ed eseguiti dal vivo da Nuccio Tortora, che accompagnerà i cantanti al pianoforte con sequenze programmate al computer. Tortora è compositore, arrangiatore musicale e produttore artistico nel campo della musica rock, leggera, pop, world e dance. Presenza abituale del festival di Sanremo come compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore di canzoni interpretate da Nino D’Angelo, come Senza giacca e cravatta, e Loredana Bertè.

Da Sanremo alle collaborazioni con Manu Chao, Celentano e Zucchero, Nuccio Tortora porta la sua esperienza per uno spettacolo che canta la canzone napoletana

Tanti i successi di Nuccio Tortora come autore, ha infatti firmato la colonna sonora del film Appassionate di Tonino De Bernardi, candidato al Leone d’oro, e le sigle dei programmi televisivi Linea blu, Alle falde del Kilimangiaro, Chi l’ha visto?, Geo&Geo e Passaggio a Nord Ovest. Tante anche le collaborazioni, tra cui con Manu Chao, Adriano Celentano e Zucchero, nonché con tanti musicisti partenopei della scena contemporanea, come Tony Esposito, Enzo Gragnaniello, Eddy Napoli, Tullio De Piscopo, 99 Posse, Consiglia Licciardi, Edoardo Bennato, Enzo Avitabile e Franco Ricciardi.

«Non è stato facile scegliere le canzoni per realizzare duetti di brani concepiti per una voce sola», spiega Tortora. «Ogni arrangiamento ha avuto quindi la propria storia – prosegue il musicista -, tenendo presente le caratteristiche delle voci impegnate». «C’è comunque uno stile che unifica tutti gli arrangiamenti – conclude Tortora -: ed è il mio modo di leggere modernamente questo repertorio come world music, in cui fondo gli elementi mediterranei, provenienti dall’espressività folklorica dell’hinterland e dalla forme urbane della canzone napoletana, con le influenze tipiche della musica etnica».

Prodotto da Sud promotion, lo spettacolo è presentato da Edda Cioffi. Le scene sono di Meglioinscena di Pasquale Meglio. La locandina si completa con Luciano Quagliozzi (direttore di palcoscenico), Daniele Chessa (audio), Gianluca Sacco (luci) e Stefano Cammarota (fonico di palco).

Duetti Napoletani sarà replicato tutti i giorni, da giovedì 23 a sabato 25 gennaio, alle 21; domenica 26 gennaio, alle 18.

Lo spettacolo è il settimo dei quattordici titoli del cartellone predisposto dal direttore artistico uscente Nino D’Angelo. Chiuderà la stagione un’edizione particolare del fortunato spettacolo musicale “Carosone, l’Americano di Napoli”, in occasione del centenario della nascita del grande
cantante, compositore e pianista partenopeo: scritto da Federico Vacalebre, biografo del musicista, vede protagonista in scena Andrea Sannino, affiancato da Giovanni Imparato e Claudia Letizia, con gli arrangiamenti di Lorenzo Hengeller e la regia di Nello Mascia. È ancòra possibile sottoscrivere un abbonamento a sette spettacoli a scelta, con prezzi che partono da 90 euro, al netto dei diritti di prevendita. Riduzioni previste per studenti e iscritti ai cral convenzionati.

Duetti Napoletani Al Trianon Viviani


  1. Biagio Foglia & Sharon Caroccia – Accarezzame, di Nisa e Pino Calvi (1955)
  2. Michele Selillo & Ciro Marra – Ajere, di Eduardo De Crescenzo (1983)
  3. Biagio Foglia & Ciro Rigione – Andamento lento, di Tullio De Piscopo (1988)
  4. Luciano Salvetti & Ciro Marra – Caruso, di Lucio Dalla (1986)
  5. Daniela Sponzilli & Antonella Donnarumma – Cerasella, di Enzo Bonagura, Danpa ed Eros Sciorilli (1957)
  6. Antoine & Lina Maddaloni – Cu me, di Enzo Gragnaniello (1992)
  7. Antoine & Giovanna De Sio – E io te credo, di Nino D’Angelo (1997)
  8. Michele Selillo & Giovanni Galletta – Io nce credo, di Eduardo de Crescenzo (1983)
  9. Alfredo Minucci & Rocco Di Maiolo (sax) – Je sto vicino a te, di Nisa e Pino Calvi (1955)
  10. Daniela Sponzilli & Luciano Salvetti – Lazzarella, di Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno (1957)
  11. Alfredo Minucci & Teresa Rocco – ‘O pate, di Nino D’Angelo (2010)
  12. Gino Da Vinci & Teresa Rocco – Passione eterna, di Vittorio Annona, Enzo Di Domenico, Aurelio Fierro e Mario Merola (1972)
  13. Ciro Rigione & Rocco Di Maiolo (sax) – Terra mia, di Pino Daniele (1977)
  14. Gino Da Vinci & Antonella Donnarumma – Tu si’ na cosa grande, di Roberto Gigli e Domenico Modugno (1964)
  15. Giovanni Galletta & Giovanna De Sio – Voglia ‘e turna’, di Teresa de Sio (1982)
  16. Sharon Caroccia & Lina Maddaloni – Vasame, di Enzo Gragnaniello (2011)

Deep Blu – La mossa di Dio. Al Teatro Tram con Buonanno e Tammaro

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Deep Blu. La mossa di Dio

Antonio Buonannno e Pietro Tammaro al Tram con Deep Blue, una partita a scacchi verso la redenzione

Deep Blue. La mossa di Dio dal 10 al 12 gennaio al Teatro Tram andrà in scena una partita a scacchi sui grandi temi esistenziali. “Deep Blue. La mossa di Dio”, libero adattamento di Alberto Meledel libro “Sunset Limited – Romanzo in forma drammatica” di Cormac Mc Carthy.

A ridisegnare l’universo dello scrittore statunitense è Alberto Mele, che ne cura anche la regia con Marco Montecatino. Un esperimento iniziato due anni fa con il loro “Teatro Serra” e che da venerdì sarà in scena al Teatro Tram. Antonio Buonanno, volto noto de L’Amica Geniale (dove interpreta il papà di Lila) e Pietro Tammaro sono gli interpreti di Deep Blue

Dalla letteratura al teatro: al Tram da venerdì “Deep Blue” il libero adattamento di Alberto Mele da Cormac Mc Carthy

Un appartamento scarno in un palazzone dormitorio in prossimità della stazione. Due uomini entrano dalla porta, apparentemente calmi. Uno dei due, Bianco, è un professore che ha appena vissuto quello che credeva sarebbe stato l’ultimo atto della sua vita. Nero, il padrone di casa, si dimostra a suo agio dopo essere entrato nella vita del professore in un modo così assurdo e insieme logico, come un pedone che sfida il Re sulla scacchiera.

Nero, in questo libero adattamento, ha origini e lingua partenopea, pensieri e modi vulcanici, atteggiamenti figli del sud più mediterraneo che esista. Bianco e Nero sono seduti ad un tavolo, si osservano, forse si studiano. Che la partita abbia inizio…

“Abbiamo cominciato a lavorare sulla messa in scena di DEEP BLUE – spiegano i registi Alberto Mele e Marco Montecatino – dandoci due compiti fondamentali: durante tutta la regia evitare di parteggiare per uno dei due personaggi; permettere ad Antonio Buonanno e Pietro Tammaro di entrare nei ruoli – rispettivamente Bianco e Nero – nel modo più invasivo possibile. Abbiamo cercato di trasferire a Antonio Buonanno e Pietro Tammaro, due attori bravissimi, la verità che i due personaggi fossero incredibilmente vicini al loro reale modo d’essere. Lo stratagemma messo per giocare con questa comunanza, evitando qualsiasi tipo di freno.

La mossa di Dio è un incontro pugilistico al netto del sangue fra due uomini già andati al tappeto

Deep Blue è il primo lavoro registico della M&M (Alberto Mele e Marco Montecatino) e ci è servito a rendere chiara la voglia che abbiamo di trattare le storie da un punto di vista sempre più concreto, sempre più carnale e materiale. ‘Deep Blue – La mossa di Dio’ è un incontro pugilistico al netto del sangue fra due uomini già andati al tappeto. È un’assurda battaglia il cui esito è predeterminato da scelte fatte decenni prima. Un manifesto McCarthyiano a cui abbiamo instillato atmosfere partenopee. Atmosfere che ottimamente si prestavano per costruire l’universo prosaico, malfamato in cui la storia prende vita in una maniera violentemente apodittica. BIANCO e NERO, due uomini nel momento più assurdo della loro vita”.

SuMemArt La Memoria dell’Arte al Museo Archeologico dell’antica Capua

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SuMemArt La Memoria dell'Arte al Museo Archeologico dell'Antica Capua

Al Museo Archeologico dell’antica Capua SuMemArt, Sumus memoriam artis la mostra fotografica di Luigi Bilancio

SuMemArt, La Memoria dell’Arte al Museo archeologico dell’antica Capua si inaugura la mostra fotografica di Luigi Bilancio. L’esposizione con fotografie di Luigi Bilancio rappresenta l’arte nell’arte, le linee estetiche della danza immerse nella maestosità del monumenti antichi. SuMemArt suscita così nello spettatore consapevolezza e sensibilità verso il nostro patrimonio materiale e immateriale.

La danza, attraverso le immagini Luigi Bilancio racconta il territorio campano ricco di storia da far conoscere al grande pubblico. L’idea progettuale del fotografo è dunque sollecitare interesse e curiosità per la memoria dell’arte e della storia.

L’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere, secondo per grandezza solo al Colosseo ospita i corpi dei danzatori del Teatro San Carlo a Napoli, punto di riferimento internazionale per la danza e non solo, nell’intento di avvicinare, attraverso un linguaggio visivo moderno, i diversi pubblici, soprattutto le nuove generazioni, all’arte e alla nostra storia.

Nell’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere le arti e i loro linguaggi si fondono nell’intento di promuovere il patrimonio archeologico

In questo luogo così affascinante il fotografo Luigi Bilancio ha coinvolto i danzatori Danilo Notaro, Tommaso Palladino e Sara Gison. Con loro Bilancio è riuscito a fondere in un unico spazio visioni artistiche che dialogano tra loro.

“L’anfiteatro Campano è stato scelto come prima ambientazione di una serie scatti che vedranno il coinvolgimento di altri siti culturali della Campania, questo rappresenta il frutto di un lavoro di promozione del patrimonio archeologico di Santa Maria Capua Vetere che investe vari settori della cultura e della società” afferma Ida Gennarelli, direttore del Museo Archeologico dell’Antica Capua.
La manifestazione è promossa dal Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente, con il Museo dell’antica Capua, diretto da Ida Gennarelli.

Gori e Pellino divisi a Berlino al Nuovo Teatro Sancarluccio

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Gori e Pellino divisi a Berlino

Venerdì 10 e Sabato 11 al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli Gori e Pellino divisi a Berlino. Uno spettacolo per riflettere e per sorridere con un omaggio nel titolo a al grande Principe De Curtis.

Gori e Pellino divisi a Berlino. Giorgio e Luisa l’uno di fronte l’altro davanti ad un quadro firmato dalla giovane artista Valeria Andinolfi, un quadro che rappresenta un muro di mattoni. Un momento di sfida, una sfida dell’uomo e della donna.

Gori e Pellino divisi a Berlino è un momento di sfida, una sfida come tante troviamo nella quotidianità che viviamo tutti i giorni ricercando l’amore. Le donne allontanano l’uomo dalla propria vita. L’uomo cerca di riconquistare la propria metà, come sosteneva Platone siamo alla ricerca della “mezza mela”, la nostra metà. Ma l’uomo riesce ad abbattere questo muro e venire incontro alla donna, ma soprattutto a rispettarla nel lavoro, nella vita e nell’amore.

La vera domanda che ci dobbiamo porre è come mai spesso esiste un muro tra l’uomo e la donna, due metà di una stessa mela

Luisa Pellino assieme a Enza Pellecchia e Giulia Tomacelli rappresenteranno la condizione della donna e la sua grazia e la classe, attraverso coreografie con una scelta della musica ben definitiva.

Giorgio Gori; assieme al suo cast di attori composto da Dino Porzio, Francesco Borrelli, Daniela Tamburro, Castrese Amoroso, Mara Tommasino; butta giù la quarta parete per dialogare in maniera comica con il proprio pubblico. Da chiedersi come mai esiste un muro tra un uomo e una donna fino a scoprire l’universo femminile attraverso monologhi, poesie e qualche sorpresa per il pubblico in sala.

Gori e Pellino divisi a Berlino è uno spettacolo per sorridere e per riflettere

Lo scopo dello spettacolo è far capire al pubblico l’inutilità dei muri, ogni muro, che sia tra uomo e donna, bianco o nero, destra o sinistra, deve avere la stessa fine del Muro di Berlino. Un richiamo storico ma anche un gioco di rime tra i due protagonisti. Gori prende spunto dal titolo Totò e Peppino divisi a Berlino per spiegare in realtà tutt’altro attraverso la complicità del teatro e della danza con le coreografie di Luisa Pellino.

Actor Dei, musical sulla vita di Padre Pio al Teatro Trianon di Napoli

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Actor Dei al Teatro Trianon dal 25 dicembre al 6 gennaio

Protagonista e autore Attilio Fontana, in Actor Dei interpreta il santo più popolare dei nostri tempi raccontato in scena come l’Attore di Dio

Actor Dei un musical con una grande compagnia di trenta attori e ballerini. Valori religiosi e umani per il Natale di tutta la famiglia al teatro Trianon Viviani dal 25 dicembre al 6 gennaio. Un musical su San Pio da Pietrelcina è la proposta in cartellone del Trianon Viviani per le festività natalizie.

Actor Dei ossia L’Attore di Dio racconta la storia del santo più amato e discusso degli ultimi decenni per la sua fama di taumaturgo. San Pio da Pietrelcina familiarmente ancora chiamato “Padre Pio” nonostante la canonizzazione avvenuta diciassette anni fa.

Attilio Fontana autore del musical è qui impegnato non solo nel ruolo del protagonista, ma anche nella direzione musicale e nella scrittura dei testi con Mariagrazia Fontana, Francesco Ventura, Antonio Carluccio, Michela Andreozzi e Federico Capranica.

Actor Dei propone un percorso poetico in musica e danza di alcuni momenti della vita di Padre Pio

Fontana, che ha appena pubblicato l’ultimo singolo Gesù (L’ultimo comunista), con Actor Dei propone un percorso poetico in musica e danza di alcuni momenti della vita del santo, al secolo Francesco Forgione, nato a Pietrelcina nel 1887 e morto a San Giovanni Rotondo nel 1968. Un uomo semplice e coraggioso continuamente provato da pene fisiche e spirituali, spinto dalla volontà di sollevare il genere umano dalle sofferenze.

Con musiche che spaziano dal sacro al tradizionale della pizzica salentina e al pop coreografate da Orazio Caiti. Actor Dei ci restituisce così la giovinezza di Padre Pio, dall’infanzia al miracolo delle stimmate; quindi la sua maturazione spirituale a San Giovanni Rotondo fino alla morte della madre; per arrivare al racconto delle mille traversie per la creazione della Casa sollievo della Sofferenza.

Actor Dei con Attilio fontana

Sul palco del Trianon trenta elementi tra attori e ballerini. Regia di Bruno Garofalo

Actor Dei è uno spettacolo coinvolgente con videoimmagini scenografiche, animato da una compagnia composta da una trentina di attori, cantanti e ballerini. La regia e le scene sono di Bruno Garofalo. Nelle vesti di Padre Pio, Fontana conferma quella poliedricità e completezza d’artista che non si accontenta di un solo linguaggio e prosegue il suo percorso di instancabile ricerca umana e artistica.

In Actor Dei nella parte del Diavolo Lello Giulivo

Con Fontana in scena, nella parte dell’antagonista, il Diavolo, Lello Giulivo.
Actor Dei è stato allestito da Rosario Imparato per Immaginando produzioni, con l’organizzazione di Mario Minopoli. Il vocal coach della compagnia è Maria Grazia Fontana. I costumi sono firmati da Maria Grazia Nicotra e le videoimmagini scenografiche sono curate da Claudio Garofalo. Regista assistente Gennaro Monti.

Un musical che con il racconto dell’umile frate di Pietrelcina potrà anche far riflettere sui valori religiosi e umani sottesi al Natale. Actor Dei andrà in scena da mercoledì 25 dicembre a lunedì 6 gennaio, tutti i giorni tranne lunedì 30 e martedì 31 dicembre. Le rappresentazioni saranno serali, alle 21, ad eccezione di quelle domenicali, programmate alle 18.

Actor Dei, la storia di un uomo semplice e coraggioso spinto dalla volontà di sollevare il genere umano dalle sofferenze

Francesco Forgione, da semplice e coraggioso uomo continuamente provato da pene fisiche e spirituali. Spinto dalla volontà di sollevare il genere umano dalle sue sofferenze e di aggregare la vasta comunità attorno a un grande obiettivo, diventa “Padre Pio”, ovvero il simbolo dell’umanità positiva capace di riscattarsi dal dolore e dalla solitudine per dare vita a un grande sogno.

L’opera è suddivisa in tre grandi momenti. La giovinezza (dall’infanzia al miracolo delle stimmate), la maturazione spirituale (la sua vita a San Giovanni Rotondo fino alla morte della madre), e l’ospedale (il racconto delle mille traversie, dalla nascita della Casa sollievo della Sofferenza fino alla sua completa realizzazione).

Lo spettacolo si apre con un sogno fatto da Padre Pio da giovane. Un duello che ingaggia con il diavolo, suo alter ego, rappresentato attraverso una scacchiera bianca e nera in cui si fronteggiano l’esercito del bene e quello del male. Dopo la cornice onirica, che con un andamento circolare apre e chiude il racconto dell’opera, si torna su un piano realistico ripercorrendo alcune vicende salienti della vita del santo.

actor dei l'attore di dio

Immacolata al Parco Archeologico di Ercolano con visita al Teatro Antico

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Per la festa dell'immacolata visita al Teatro Antico di Ercolano

Con il weekend dell’Immacolata parte l’offerta natalizia del Parco di Ercolano, e l’idea del regalo culturale per Natale

Immacolata al Parco Archeologico di Ercolano. Il Parco Archeologico di Ercolano, con il weekend dell’Immacolata, lancia la propria offerta natalizia con la proroga della mostra SplendOri. Il lusso negli ornamenti ad Ercolano, in esposizione nell’Antiquarium del Parco e la riproposizione del raddoppio delle giornate di apertura del Teatro Antico.

La Mostra SplendOri è una preziosa collezione di circa 200 reperti, messaggeri di storia di antico artigianato e manifattura, oltre che dell’ulteriore valore acquisito per essere appartenuti agli abitanti dell’antica città sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Mentre il percorso sotterraneo del Teatro Antico trasforma i visitatori in veri e propri esploratori con caschi, mantelline e torce fornite dal Parco, attraversano un viaggio alla scoperta dell’antico. Occasione unica in Italia per visitare un monumento romano in eccezionale stato di conservazione. Inoltre la visita è realizzata secondo un itinerario che ripete quello utilizzato sin dai primi viaggiatori dal 1739 in poi. (L’AtI coinvolta è composta da Ideazione allestimento e progetto: Emanuela Todini – Roma; Progetto grafico e multimediale: Studio 21 snc di Lisa Tavarnesi e Alessandro Dei – Siena; Allestimento: ArticolArte srl – Monte Compatri (Rm); Contributi scientifici sezione didattica: Pamela Cerino – Roma)

A partire dal weekend dell’Immacolata il Teatro Antico sarà aperto al pubblico tutti i fine settimana di dicembre

Dal 7 dicembre, per tutti i fine settimana del mese, il teatro sarà visitabile il sabato e la domenica. Tre i turni di visita che permettono un accesso esclusivo a gruppi formati da non più di 15 persone per volta, accompagnati dal personale del Parco adeguatamente preparato per rendere questa esperienza davvero unica e quasi personale. 
I visitatori potranno inoltre approfittare sia del biglietto singolo che di quello integrato. Con il biglietto integrato ad un prezzo molto conveniente sarò possibile sia la visita al Teatro che al Parco. I turni di visita saranno tre: alle ore 10.00, alle ore 11.00 e alle ore 12.00; anche con un turno in lingua inglese.

Un percorso sulle tracce dei visitatori che nei secoli hanno attraversato alla luce delle fiaccole i pozzi e le gallerie creati dagli ingegneri dell’esercito borbonico.

Il Teatro Antico è ancora oggi accessibile attraverso le scale realizzate in età borbonica. Si scende a più di 20 metri sotto il materiale eruttivo e gli ospiti sono accolti negli ambienti che nel 1700 e nel 1800 rappresentavano il vero e unico ingresso agli Scavi di Ercolano. Il plastico ricostruttivo del teatro risalente al 1804 aiuta a comprendere sin da subito a quale grande avventura archeologica si sta per prendere parte. Un’imperdibile avventura in un luogo di rara suggestione alla scoperta di questo edificio da spettacolo risalente all’età dell’imperatore Augusto. Un percorso realizzato sulle stesse tracce dei visitatori che nei secoli hanno attraversato alla luce delle fiaccole i pozzi e le gallerie creati dagli ingegneri dell’esercito borbonico. Queste gallerie ancora oggi stupiscono per l’accuratezza e la maestosità.

Giorgio Gori firma il cartellone del Teatro Lazzari Felici

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Al Teatro Lazzari Felici, Giorgio Gori presenta il cartellone per la stagione teatrale 2019-2020. Aprirà la stagione lo spettacolo di Ben Maggio il 13 dicembre

Giorgio Gori firma l’organizzazione dell’evento di presentazione e del cartellone. Gori sottolinea più volte la volontà del teatro di proporsi come luogo di aggregazione tra arte e cultura. Giovani attori e compagnie presenti nel cartellone teatrale, che offre sei spettacoli, spaziando dal varietà alla prosa classica.

Ben Maggio, nipote di Beniamino Maggio è il direttore artistico del Teatro Lazzari Felici

La direzione artistica è stata affidata a Ben Maggio, nipote di Beniamino Maggio. Lo stesso Direttore Artistico ha espresso la sua volontà di far crescere questo spazio teatrale al centro di Napoli, tramite una scelta accurata degli spettacoli e della ricerca della tradizione napoletana.

Gli appuntamenti sono di venerdì, una volta al mese. Si parte il 13 dicembre con Ben Maggio che porta in scena un suo inedito, dal titolo “E’ Vita”. Seguirà il mese successivo, Guglielmo Capasso con il varietà “Lo facciamo per voi” il 17 gennaio. Il 21 febbraio sul palcoscenico del Teatro dei Lazzari Felici salirà Dante Maggio che porterà in scena la tradizione della famiglia Maggio a teatro con un altro varietà “Na sera ‘e Maggio”. In primavera, il 20 marzo sarà il turno di Antonio Gargiulo con la commedia “Almeno una Volta”. La stagione prosegue il 17 aprile Emanuele Guarino e le sue allieve in “Mela” di Dacia Maraini. Il cartellone terminerà con Dino Porzio, Francesco Borrelli, Luca Meo e Ciro Cappiello in “Tre Fratelli” una commedia liberamente tratta da E fuori Nevica di Vincenzo Salemme in scena l’8 ed il 10 maggio.

Il Panettone artigianale farcito con la famosa albicocca del Vesuvio la Pellecchiella

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Il Panettone artigianale farcito con la Pellecchiella del Vesuvio reinventa il panettone, classico dolce tradizionale natalizio milanese.

Il panettone artigianale rinasce nella terra del sole, alle falde del Vesuvio, e racchiude al suo interno anche il sapore dolce del vulcano, l’albicocca Pellecchiella.

L’albicocca pellechiella del Vesuvio, prodotto IGP

L’albicocca Pellecchiella, chiamata così proprio per la sua particolare peluria, cresce esclusivamente alle falde del Vesuvio ed è tardiva rispetto alle altre albicocche. È proprio il terreno vulcanico ricco di minerali e potassio a infondere sapore a questa varietà di albicocca, tanto che ha conquistato l’ambito IGP, Indicazione Geografica Protetta

A mettere in relazione l’albicocca pellecchiella con il panettone artigianale, è stato il maestro pasticcere Antonio Masulli, titolare anche del famoso Caffè Masulli presente a Somma Vesuviana dal 1927.

Solo materie prime di altissima qualità per il Panettone artigianale alla pellecchiella

La ricetta del Panettone artigianale farcito all’albicocca Pellechiella, si basa su tecniche artigianali legate alle più antiche tradizioni dolciarie. Una lievitazione naturale di 72 ore. Solo la migliore selezione di albicocche pellechielle maturate al caldo sole del Vesuvio, e successivamente candite con un procedimento del tutto artigianale. Il panettone artigianale alla pellecchiella è il risultato dell’impasto di farina di frumento, tuorli di uova fresche e di primissima categoria, burro e panna di Bufala, zucchero, mandorle, albicocche “Pellechiella” e miele.

L’impasto lievita naturalmente e mantenuto in vita con regolari rinfreschi giornalieri. Completa il panettone un decoro di croccanti e profumatissime mandorle impreziosisce la parte esterna di questo meraviglioso prodotto dell’artigianato dolciario.

E’ possibile acquistare l’originale panettone artigianale alla pellecchiella anche su itineraridellacampania.it

Il Panettone alla Pellecchiella di Masulli potete gustarlo andando a Somma Vesuviana direttamente al Caffè Masulli. Se invece siete lontani da Napoli e da Somma Vesuviana potete acquistarlo online su itineraridellacampania.it

Mamma Napoli Mood di Emiliano De Martino al Nuovo Teatro Sancarluccio

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Mamma Napoli Mood ha inaugurato la nuova stagione al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli

Mamma Napoli Mood apre ufficialmente la stagione 2019/2020 del teatro Sancarluccio sotto la direzione artistica di Giuliana Tabacchini. Dopo l’anteprima di Mario Maglione sul palco del Sancarluccio lo spettacolo di Emiliano De Martino. Mamma Napoli Mood, con la partecipazione straordinaria di Franco Ricciardi: un atto d’amore verso la città e i suoi figli, la sua cultura e la sua umanità. Testo e regia di Emiliano De Martino.

Il Nuovo Teatro Sancarluccio di Chiaia, dalla tradizione classica alla sperimentazione. Solo grandi spettacoli

Il Nuovo Teatro Sancarluccio si conferma come il vero teatro di Napoli. Capace di coniugare la tradizione classica napoletana incarnata nel grande Mauro Maglione, con l’innovazione e la sperimentazione rappresentata da Scatti di Pippo Cangiano, così come da Mamma Napoli Mood di Emiliano De Martino.

Mamma Napoli Mood un grido, una chiamata alla sensibilità di tutti

Lo spettacolo è anche un grido, una chiamata alla sensibilità di tutti. Un’esortazione a non restare impassibili davanti ai problemi che da sempre feriscono la città partenopea. Fra commedia e dramma, filosofia del vivere. L’omaggio a Salvatore Di Giacomo e l’importante ricordo di una tragedia volutamente dimenticata. Mamma Napoli Mood di Emiliano De Martino è la rappresentazione di quella parte di noi che ancora si commuove per il sorriso di un anziano o di un bambino sporco e maleducata. La parte di noi che non vuole arrendersi all’ingranaggio stritolante di una società che ingloba e uniforma le diversità.

Un viaggio tra immagini evocate ed emozioni fatte riaffiorare dai quadri rappresentati e le canzoni, edite e inedite, eseguite live con voce, chitarra e percussioni da Marco De Vincentiis, Valentina Proietto Scipioni e Nico Caruccio.

Terminata la seconda edizione del Festival del Cinema di Castel Volturno

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Si è conclusa con una serata di gala svolasti all’Imat, Italian Maritime Academy Technologies, la seconda edizione del Festival del Cinema di Castel Volturno.

Festival del cinema e IMAT una collaborazione che garantisce iniziata sin dalla prima edizione. “L’IMAT- ha dichiarato Fabrizio Monticelli, Amministratore Unico dell’Istituto- ha sposato questo progetto dalla prima edizione; quando gli organizzatori ce ne hanno parlato, abbiamo subito intuito che potesse essere un’idea estremamente interessante per la valorizzazione del territorio. Non a caso anche il nostro progetto è basato sulla responsabilità sociale d’impresa che tende a valorizzare i contenuti migliori del territorio”.

Fabiana Sera speaker d’ecezzione al Festival del Cinema di Castel Volturno

Il Festival del Cinema di Castel Volturno ha avuto come speaker Fabiana Sera. La serata di gala si è aperta con la proiezione di un video in ricordo all’attore Carlo Croccolo, recentemente scomparso, corredato di interviste di colleghi e amici e di spezzoni di suoi storici film che ha suscitato la commozione di tutti i presenti.
In onore del Maestro, che lo scorso anno fu direttore artistico del Festival insieme alla moglie Daniela Cenciotti, è stato anche istituito un premio speciale consegnato ad un giovane talento che, secondo il pensiero di Croccolo, maggiormente incarna l’idea di artista a tutto tondo.

Al Festival del Cinema di Castel Volturno Viviana Cangiano, giovane cantante e attrice di talento riceve il premio “Carlo Croccolo”

Il premio è stato assegnato alla cantattrice Viviana Cangiano, giovane talento partenopeo conosciuta, tra le altre cose, per aver preso parte all’ultimo film di Mario Martone “Il Sindaco del Rione Sanità” e per aver formato, insieme alla collega Serena Pisa, il fortunato duo “Ebbanesis” con cui porta in giro per il mondo una rivisitazione delle canzoni della tradizione napoletana.

A consegnarglielo è stata la direttrice artistica Daniela Cenciotti in Croccolo che ha dichiarato: “Abbiamo scelto di dare questo riconoscimento a Viviana perché è una ragazza dai più talenti che si esprimono tanto su di un palcoscenico quanto dietro una macchina da presa. Siamo molto felici che questo primo premio dedicato a Carlo Croccolo lo riceva lei convinti che incarni perfettamente lo spirito artistico di Carlo e con l’augurio di una lunga, e sempre più florida, carriera”.

Le premiazioni sono state intervallate da momenti musicali in cui si si sono esibiti la cantrattrice Patrizia Spinosi e il musicista Michele Bonè.

Tra i tantissimi ospiti intervenuti anche Cosimo Alberti, il famoso vigile di un Posto al sole

Ha iniziato a recitare nell’oratorio di San Carlo, e ha capito molto presto che quella era la sua strada Cosimo Alberti. Oggi è uno degli attori più amati di Un posto al sole, interprete del personaggio Salvatore ‘Cerry’ Cerruti. Fuori dal set Cosimo Alberti è maestro della recitazione.