mercoledì 1 Maggio 2024
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Via Andrea Mariconda in Scusate il ritardo

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Le gradinate di via Andrea Mariconda è la location del film Scusate il ritardo. I protagonisti sono Massimo Troisi e Lello Arena
Le gradinate di via Andrea Mariconda è la location del film Scusate il ritardo. I protagonisti sono Massimo Troisi e Lello Arena

Le gradinate di via Andrea Mariconda costituiscono la location della pellicola Scusate il ritardo, film diretto e interpretato da Massimo Troisi. In Scusate il ritardo, il protagonista Vincenzo vive un’esistenza priva di stimoli, costellata di piccole e grandi insicurezze. È alle prese con l’amico Tonino, interpretato da Lello Arena, disperato per una storia d’amore finita e con il suo stesso latente senso di inferiorità nei confronti del fratello Alfredo, affermato attore. Le gradinate di via Andrea Mariconda sono il set di un irresistibile duetto tra Massimo Troisi e Lello Arena in Scusate il ritardo. Queste scale rievocano la scena in cui Vincenzo, sotto una pioggia scrosciante, cerca di consolare il suo amico Tonino appena lasciato dalla fidanzata. Lello Arena ricorda che questa difficile scena fu preparata in tutti i dettagli e poi modificata sfruttando gli spazi forniti dalla location. La gag dello schizzo dell’acqua, ad esempio, è stata improvvisata al momento delle riprese, sfruttando la mancanza di un lastrone sulla pavimentazione stradale.

Via Foria location dei film di Luciano De Crescenzo

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Così parlò Bellavista, film diretto e interpretato da Luciano De Crescenzo, è girato in via Foria
Così parlò Bellavista, film diretto e interpretato da Luciano De Crescenzo, è girato in via Foria

Via Foria è la location di due film di Luciano De Crescenzo. Al n. 106 si trova il palazzo del protagonista de Il mistero di Bellavista e Così parlò Bellavista. Nella pellicola Il mistero di Bellavista, Saverio raggiunge Salvatore e il professor Bellavista sul tetto del palazzo per vedere la cometa di Halley. Salvatore sta giocando col telescopio quando vede commettere un omicidio nel palazzo di fronte. Scattano le indagini. I tre amici tenteranno di risolvere l’enigma.

Via Foria è una via storica della città. Il nome via Foria deriva probabilmente da Forino, cognome dei principi che nel XVII secolo vi costruiscono una villa. La strada, considerata poco decorosa, è oggetto, nel 1768, di una riqualificazione urbana con l’allargamento dell’asse viario. Via Foria è nota per l’Orto Botanico. Nel 1807 è istituito con decreto di Giuseppe Bonaparte il “Real Giardino delle Piante”. I lavori per la sua realizzazione durano decenni. Gli scopi posti alla base della realizzazione del Real Orto Botanico sono esplicati nell’articolo 1 del decreto, in cui si legge che il Real Orto Botanico ha come finalità “l’istruzione del pubblico” e la “moltiplicazione delle spezie utili alla salute, all’agricoltura e all’industria”. All’interno dell’Orto Botanico è possibile apprezzare la ricchezza e la varietà delle collezioni, alcuni edifici come la Serra Temperata e il Castello, che in origine era un casale seicentesco e in seguito è inglobato nell’Orto Botanico. Il Castello è oggi la sede del museo di Etnobotanica e Paleobotanica.

Piazza Miracoli location di film napoletani

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In fotografia si vede una scena del film Nel Regno di Napoli, girata davanti alla Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, sita in Piazza Miracoli
In fotografia si vede una scena del film Nel Regno di Napoli, girata davanti alla Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, sita in Piazza Miracoli

Piazza Miracoli è il set cinematografico di diversi film. Sullo sfondo della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli si svolge un conflitto a fuoco notturno in Piedone lo sbirro. L’esterno della chiesa è anche una location ricorrente del film Nel regno di Napoli mentre, su un lato della piazza, Dino Risi racconta una divertente scena di Operazione San Gennaro, in cui Dudù, interpretato da Nino Manfredi, e gli americani scappano con la refurtiva. Nelle vicinanze di Piazza Miracoli si trovano i gradini di via Piazzi, sui quali Adelina, interpretata da Sofia Loren, svolge il suo lavoro di venditrice di sigarette di contrabbando nell’indimenticabile Ieri, oggi, domani.

Piazza Miracoli prende il nome dalla chiesa di Santa Maria dei Miracoli. La chiesa, costruita all’inizio del XVII secolo, è ristrutturata da Francesco Antonio Picchiatti, che si avvale della collaborazione di Cosimo Fanzago e Domenico Tango. L’interno è a croce latina e a navata unica con cappelle laterali. La chiesa custodisce opere di Andrea Malinconico e di Bartolomeo e Pietro Ghetti.

Palazzo dello Spagnolo in via dei Vergini

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Palazzo dello Spagnolo è realizzato dall'architetto Ferdinando Sanfelice. Il palazzo si trova in via dei Vergini
Palazzo dello Spagnolo è realizzato dall'architetto Ferdinando Sanfelice. Il palazzo si trova in via dei Vergini

Il Palazzo dello Spagnolo è costruito nel 1738 su commissione del marchese di Poppano Nicola Moscati, unendo due edifici ricevuti con la dote della moglie. La realizzazione del Palazzo dello Spagnolo è attribuita all’architetto Ferdinando Sanfelice, il quale realizza la monumentale e originale scala interna, detta “ad ali di falco”. Aniello Prezioso, invece, su disegno di Francesco Attanasio realizza i lavori di stucco in stile rococò. Alla fine del secolo, il palazzo è acquistato da Tommaso Atienza, detto “lo Spagnolo” da cui deriva la denominazione del palazzo. Tommaso Atienza amplia la struttura dell’edificio con l’aggiunta di un altro piano e fa realizzare gli affreschi delle sale, che oggi sono quasi del tutto perduti.

Palazzo dello Spagnolo è il set cinematografico di numerose pellicole come Mi manda Picone, La pelle, Giudizio Universale e l’episodio “Il fantasma di via Sanità” di Pacco, doppio pacco e contropaccotto. Sullo scalone a doppia rampa dell’edificio viene girato anche Passione, con la performance di Pietra Montecorvino che canta “Comme facette mammeta”.

Via Sanità location del cinema napoletano

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In fotografia si vede l'attrice Sofia Loren, protagonista della pellicola Questi fantasmi, e sullo sfondo l'antico Palazzo Sanfelice, sito in via Sanità
In fotografia si vede l'attrice Sofia Loren, protagonista della pellicola Questi fantasmi, e sullo sfondo l'antico Palazzo Sanfelice, sito in via Sanità

Sui Gradini Vita, in via Sanità, è girata una delle scene iniziali de La sfida, film d’esordio di Francesco Rosi. In La sfida, il protagonista Vito Polara, interpretato da José Suarez, parla con il suo collaboratore Gennaro, interpretato da Nino Vingelli mentre uno sciuscià gli lucida le scarpe.
Piazza della Sanità, nei pressi del ponte e della Basilica di Santa Maria della Sanità, è la location di due pellicole notevoli. Nel primo episodio de L’oro di Napoli, Totò cammina in una piazza affollata di venditori e immersa in un clima natalizio. In Viaggio in Italia, Ingrid Bergman ferma la sua auto per assistere al passaggio di una processione funebre.
Proseguendo per via Sanità si arriva a Palazzo Sanfelice, location del film Questi fantasmi. Nello stesso edificio è stata girata anche una scena de Le quattro giornate di Napoli. Nella vicina via Santa Maria Antesaecula si trova al numero 109 la casa natale di Totò, in cui il grande attore ha trascorso la sua infanzia.   Dopo alcuni metri si arriva alla Salita dei Cinesi, una location cara a Vittorio De Sica tanto da girarvi due film, L’oro di Napoli e Ieri, oggi, domani. Se nel primo il regista vi ambienta la casa dove vive il pazzariello interpretato da Totò, nel secondo vi identifica il basso di Sofia Loren e Marcello Mastroianni.

Una passeggiata in via Sanità significa individuare i luoghi che hanno fatto da cornice scenografica a molte pellicole, scoprire la zona delle catacombe e vedere i luoghi in cui è cresciuto Totò.

Cimitero delle Fontanelle nei film su Napoli

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Una scena del film Viaggio in Italia è girata al Cimitero delle Fontanelle. La protagonista è Ingrid Bergman
Una scena del film Viaggio in Italia è girata al Cimitero delle Fontanelle. La protagonista è Ingrid Bergman

Set cinematografico nel Rione Sanità è il Cimitero delle Fontanelle: le migliaia di ossa conservate in queste gallerie scavate nel tufo e il rituale delle anime del Purgatorio sono immortalati in film come Pasqualino Settebellezze, Viaggio in Italia, I guappi e Il mistero di Bellavista.

In via Fontanelle si trovano molte cave dove è stato preso il tufo per l’edilizia urbana. Le grandi caverne, in seguito, sono state usate anche come ossario e il Cimitero delle Fontanelle ne è un esempio. L’origine, generalmente, si fa risalire al XVI secolo quando la città colpita da rivolte, carestie ed epidemie viene decimata per cui occorre trovare un luogo isolato dove seppellire i defunti. Negli anni, il numero dei defunti aumenta rapidamente. Nel 1872, don Gaetano Barbati dispone una sistemazione dei resti. Il Cimitero delle Fontanelle è conosciuto per il culto delle “anime pezzentelle”. L’adozione – e la cura dei resti soprattutto teschi detti “le capozzelle” – corrisponde a un’anima abbandonata detta “pezzentella”. I luoghi dove è praticato il culto delle anime del Purgatorio sono la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco e la chiesa di San Pietro ad Aram.

Centro storico location del film Mangia prega ama

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Il centro storico di Napoli è una delle location del film Mangia, prega, ama. La pellicola ha come protagonista Julia Roberts
Il centro storico di Napoli è una delle location del film Mangia, prega, ama. La pellicola ha come protagonista Julia Roberts

Il centro storico di Napoli è il set del film Mangia, prega, ama. In Via Cesare Sersale Julia Roberts assaggia la famosa pizza di Michele. Elizabeth Gilbert, dopo un divorzio e una tormentata storia d’amore con David, decide di lasciare New York per intraprendere un viaggio alla ricerca di sè. Soggiorna in Italia, India e Indonesia. In Italia visita Roma e Napoli dove apprezza la cultura, la storia, l’arte e la buona cucina italiana.

Passeggiare nel centro storico permette di respirare la cultura, la storia e l’arte della città partenopea. Il centro storico di Napoli, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, affascina per la sua vivacità, la storia millenaria, le chiese, i complessi monumentali, le piazze, l’architettura, i decumani, le botteghe e le mille sfaccettature della città. Goethe scrive che “Napoli  è un paradiso” e che è una città “libera, allegra, vivace”. Lo scrittore Giovanni Comisso ne parla in questi termini: “Cammino per Spaccanapoli: strada profonda, come scavata nella terra. Gli enormi palazzi si segnalano con sontuosi portali e vasti atrii, dove non mancano gli altarini illuminati. Le chiese si incastrano alle case e queste si sovrappongono ad esse. Sui fastigi e sulle modanature sorgono ciuffi d’erba con la prepotenza dei tropici. Vi sono facciate pallide e severe, altre gialline con diademi bianchi di angeli, altre annerite dal tempo con tendaggi rossi e dorati. Il brusio delle voci sale come da un alveare prima di sciamare… La strada odora: un uomo agita un incensitore e ne vende il profumo ai passanti”.

Borgo Marinari e Castel dell’Ovo nei film di Napoli

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Borgo Marinari è il set principale della pellicola Pensavo fosse amore invece era un calesse. Film diretto e interpretato da Massimo Troisi
Borgo Marinari è il set principale della pellicola Pensavo fosse amore invece era un calesse. Film diretto e interpretato da Massimo Troisi

L’antica fortificazione di Castel dell’Ovo ha ospitato le riprese di Passione e in particolare l’esibizione di Peppe Barra nel brano Don Raffaè. Il castello è poi rappresentato, tra i moltissimi titoli che si potrebbero citare, nel film di animazione Opopomoz e in Un film parlato. In quest’ultimo film, una professoressa di storia racconta alla figlia la leggenda del castello legata al poeta Virgilio.
Le stradine di Borgo Marinari compaiono in pellicole come Napoli milionaria, La mazzetta, Giallo napoletano e Pensavo fosse amore e invece era un calesse. In quest’ultimo, Borgo Marinari è il set principale in cui si muovono i protagonisti: Tommaso, interpretato da Massimo Troisi, gestore di un ristorante e Cecilia, interpretata da Francesca Neri, titolare di una libreria. Il ristorante porta il nome di “Giulietta e Romeo”, ma in realtà si tratta de Il Transatlantico. La libreria, invece, non esiste e il suo esterno è stato ricostruito sulla facciata di una palazzina del Borgo.

Castel dell’Ovo e Borgo Marinari fanno da cornice a molte pellicole napoletane. Borgo Marinari era, in origine, destinato ad ospitare le famiglie dei pescatori e dei marinai di Santa Lucia, ma oggi è diventato luogo turistico e di passeggio e ospita, prevalentemente, attività commerciali. Castel dell’Ovo, il castello più antico della città, si trova sull’isolotto di Megaride, dove approdarono i primi Greci per fondare Partenope e poi Napoli. Il nome, secondo alcuni studiosi, risale al Trecento ed è dovuto alla sua pianta ellittica. La leggenda, invece, vuole che il nome sia legato al poeta latino Virgilio, che avrebbe posto nelle sue fondamenta un uovo, appunto, che, finché rimasto intatto, avrebbe assicurato la sopravvivenza dell’edificio. Castel dell’Ovo si presenta come una cittadella fortificata e costituisce un punto preminente del panorama napoletano sul lungomare.

 

Castel Nuovo set del film Mi manda Picone

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In Castel Nuovo è girata una scena del film Mi manda Picone
In Castel Nuovo è girata una scena del film Mi manda Picone

Castel Nuovo fa da sfondo al divertente episodio di Tom e Jerry, ambientato a Napoli, e a due film di Nanni Loy: Mi manda Picone e Pacco, doppio pacco e contropaccotto. In avvio di Mi manda Picone, gli interni di Castel Nuovo ospitano una riunione del consiglio comunale durante la quale un metalmeccanico dell’Italsider si dà fuoco davanti agli occhi esterrefatti della moglie (interpretata da Lina Sastri), come protesta di licenziamento. Soccorso da un’ambulanza, di lui non si trova più traccia. Luciella, sua moglie, chiede aiuto a Salvatore Cannavacciuolo, tuttofare che lavora abusivamente presso l’ospedale, il quale viene poco alla volta coinvolto nella vita di Picone, scoprendo che ha a che fare con faccende poco pulite. All’inizio ne approfitta ma poi si innamora di Luciella. Quando la donna organizza il funerale, intuiscono che, forse, l’uomo non è morto.

La costruzione di Castel Nuovo è voluta da Carlo I d’Angiò, il quale, nel 1279, affida il progetto all’architetto Pierre de Chaule. Durante il regno di Roberto d’Angiò, Castel Nuovo diventa un centro di cultura dove soggiornano artisti, medici e letterati fra cui Giotto, Petrarca e Boccaccio. Al termine della guerra tra angioini e aragonesi per la conquista del regno, il potere passa nelle mani di Alfonso d’Aragona, il quale dà inizio a un intervento di restauro di Castel Nuovo e all’aggiunta dell’Arco di Trionfo per celebrare il suo ingresso a Napoli. Alfonso d’Aragona chiama maestranze locali, toscane e catalane fra cui Guillèn Sagrera, Pietro di Martino e Francesco Laurana solo per citarne alcuni. Durante il viceregno, Castel Nuovo è circondato da un’alta cortina merlata, che ne sottolinea la trasformazione della reggia per un uso militare ed è oggetto di modifiche. Una visita a Castel Nuovo significa ammirare il castello, la Cappella Palatina, la Sala dei Baroni, il Museo Civico e il panorama che si gode dalla torre .

 

Il ristorante La Bersagliera nei film napoletani

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In fotografia si vedono i protagonisti del film Viaggio in Italia cenare al ristorante La Bersagliera
In fotografia si vedono i protagonisti del film Viaggio in Italia cenare al ristorante La Bersagliera

Location di alcuni film è il ristorante La Bersagliera in cui vanno a cenare Ingrid Bergman in Viaggio in Italia e Marcello Mastroianni e Jack Lemmon in Maccheroni.

In Viaggio in Italia, Katherine e Alex Joyce, una coppia di inglesi, giungono a Napoli per vendere una villa ricevuta in eredità. La coppia attraversa un periodo di crisi coniugale. Marito e moglie, estranei l’uno all’altra, esplorano separatamente la realtà che li circonda: lei alla ricerca delle radici storico-culturali, lui del divertimento. Un litigio li porta sull’orlo del divorzio. Di ritorno da una visita alle rovine di Pompei, durante la quale Katherine rimane sconvolta dalla riesumazione di una coppia sepolta dalla lava, si imbattono in una processione religiosa. Smarritisi tra la folla, i due si cercano angosciati e si ritrovano in un abbraccio che presagisce il nuovo corso della loro relazione.

Il ristorante La Bersagliera si trova in uno dei luoghi più suggestivi di Napoli.

Nel 1919 donna Emilia Del Tufo, la Bersagliera, avvia l’attività del ristorante. La donna prepara da mangiare per la numerosa famiglia e per i marinai e, in poco tempo, conquista il palato dei suoi ospiti. Il ristorante La Bersagliera è diventato uno dei ristoranti più famosi di Napoli tanto da avere come clienti non solo i frequentatori abituali ma anche personaggi famosi.