sabato 3 Maggio 2025
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Parliamo di pasta! Al Duca di Martina incontro con degustazione

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La pasta al centro dell’incontro con il prof. Alberto Ritieni della Federico II e Angela Gargiulo chef della trattoria di conversazione Buatta.

La pasta italiana è apprezzata in tutto il mondo, spesso impreziosita dalle ricette della cucina tradizionale partenopea. Sabato 1 giugno nel Salone delle Feste del Museo Duca di Martina, nell’ambito della Rassegna Primavera in Floridiana, si terrà un incontro dedicato alla pasta. Con Alberto Ritieni docente di Chimica degli Alimenti, Dipartimento di Farmacia, Università degli Studi di Napoli Federico II parleremo delle varie tipologie di semola e del valore nutritivo di questo prezioso alimento.

L’incontro dedicato alla pasta è l’occasione anche per riscoprire i numerosi servizi da tavola in porcellana del Settecento, parzialmente o integralmente esposti nel museo.

Al termine dell’incontro la degustazione di un piatto preparato con ingredienti tipici del nostro territorio

Gli italiani sono i primi al mondo per il consumo di pasta secca, quasi 30 kg all’anno procapite. Siamo leader nella sua produzione tanto che la pasta italiana è apprezzata per la sua qualità in tutto il mondo. L’uso di semole integrali aggiunge a un piatto, che soddisfa il palato di tutti, anche un valore salutistico. La pasta infatti ci arricchisce la dieta con delle fibre necessarie al nostro organismo. Le semole da grani non trattati fa avere sulla tavola piatti più sicuri e salubri. La riscoperta dei grani antichi è importante perché ci restituisce in parte la nostra storia alimentare.
Al termine dell’incontro seguirà una degustazione di pasta biologica, prodotta con grani antichi, gentilmente preparata dalla chef Angela Gargiulo, titolare della trattoria di conversazione Buatta.

Pasta con le alici. La ricetta di Angela Garofalo

Mettere sul fuoco la pentola con acqua e sale e far cuocere la pasta, trofie artigianali trafilate al bronzo.In una padella far soffriggere l’aglio e il peperoncino. Non appena l’aglio sarà imbiondito spegnere il fuoco.

Una volta fatto raffreddare l’olio aggiungere le alici e la buccia di limone grattata, prezzemole e pepe. Scolare le trofie e versarle nella padella dove si è fatto soffriggere l’aglio. Mantecare tutto con mezzo mestolo di acqua di cottura. Impiattare cospargendo le trofie di pecorino romano a scaglie.

Info: Museo Duca di Martina | via Cimarosa 77 | via A. Falcone 171 | 80127 Napoli
Orario: lun. – dom. 8.30-17.00 (ultimo ingresso ore 16,15) | martedì chiuso
Biglietto € 4,00 (intero); 2 (ridotto) tel. 0812294700-0815788418-3339564880

Buongiorno Ceramica dal 17 al 27 maggio al Duca di Martina

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buongiorno ceramica al museo duca di martina

Buongiorno Ceramica dal 17 al 27 maggio al Museo della Ceramica Duca di Martina. Nell’ambito della manifestazione nazionale al Museo Duca di Martina, si terrà una mostra di ceramiche artistiche. La manifestazione è realizzata in collaborazione con il Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente e il coordinamento scientifico di Luisa Ambrosio, direttore del museo. La mostra è promossa dall’Associazione Pandora Artiste-Ceramiste, presieduta da Anna Rita Fasano.

Buongiorno Ceramica mette in evidenza opere artistiche femminili provenienti da tutto il mondo

La Manifestazione Buongiorno Ceramica con le opere di ben 82 artiste intende mettere in evidenza esperienze artistiche femminili. Le artiste provenienti da più parti del mondo troveranno qui l’opportunità di ulteriori scambi e confronti. Così Buongiorno Ceramica segue il primo grande evento della ceramica al femminile. La I° edizione del “Matres Festival Internazionale di Ceramica al Femminile” dall’Associazione Pandora e tenutosi a Cava de’ Tirreni nel settembre 2018 presso il Complesso Monumentale di San Giovanni per diffondere il progetto “Ceramica donna”.

Al Parco della Floridiana happening creativi di ceramica

Dal 17 al 20 maggio, nel Parco della Floridiana, si svolgeranno happening creativi di ceramica. Durante l’happening le artiste ceramiste partecipanti alla mostra coinvolgeranno il pubblico in un’esperienza diretta in laboratori di didattica ceramica.

La giornata di lunedi 20 maggio, sarà dedicata alla disabilità, con visite guidate per ipovedenti e laboratori di ceramica e arte terapia. L’allestimento della mostra, è curato da Anna Rita Fasano, Miriam Gipponi e Francesco Santoro, con il coordinamento di Luisa Ambrosio.

Notte dei Musei 2019 al Parco Archeologico di Ercolano

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Notte dei Musei 2019 al Parco Archeologico di Ercolano

Con la Notte dei Musei 2019 al Parco Archeologico di Ercolano inizia la stagione delle aperture serali

Notte dei Musei 2019, il Parco Archeologico di Ercolano aderisce anche quest’anno alla quindicesima edizione della Notte Europea dei Musei che si terrà il 18 maggio 2019. La manifestazione a carattere nazionale è patrocinata dal Consiglio d’Europa e da ICOM. La manifestazione che coinvolge migliaia di musei di 30 paesi di tutta Europa con lo scopo di promuovere l’identità culturale europea.

Il tema della Notte dei Musei 2019 è “Musei come hub culturali: il futuro della tradizione”.

La sera del 18 maggio, dalle ore 19.45 fino alle ore 24.00 per la Notte dei Musei 2019 il Parco Archeologico di Ercolano sarà accessibile in una visita suggestiva al chiaro di luna con visite guidate.

Le visite saranno condotte da guide turistiche accompagnate dal personale di vigilanza del Parco. Le guide condurranno il turista in un itinerario che toccherà i principali edifici del sito archeologico, con partenze ogni 10 minuti.

L’ingresso al Parco Archeologico di Ercolano avverrà esclusivamente da Corso Resina. Il biglietto avrà un costo simbolico di 1 € e potrà essere acquistato esclusivamente la sera del 18 maggio presso la biglietteria del Parco. La biglietteria sarà in funzione dalle ore 19,45 fino alle ore 23,00 con ultimo ingresso da Corso Resina alle 22,30. La Direzione si riserva per ragioni di sicurezza del monumento e salvaguardia dell’ordine pubblico di chiudere l’accesso anche prima dell’orario indicato.

Ritornano le aperture serali del Parco Archeologico di Ercolano

Con la Notte dei Musei 2019 ripartono così le aperture serali del Parco Archeologico di Ercolano con una stagione densa di appuntamenti. Una formula rinnovata della visita in notturna con guide esperte multilingue, illuminazione artistica di grande effetto e con fantasiose sorprese che renderanno davvero unica quest’esperienza.

I partners del Parco Archeologico di Ercolano saranno, oltre all’Herculaneum Conservation Project, la Regione Campania con SCABEC, il Comune di Ercolano, il MAV e la Pro Loco Herculaneum.

Per la Notte dei Musei 2019 i visitatori avranno il piacere di visitare la Mostra SplendOri: il lusso negli ornamenti ad Ercolano. Una collezione di circa 100 preziosi monili e una scelta degli arredi delle case della città antica in esposizione presso l’Antiquarium del Parco. Sarà visibile il Padiglione che custodisce la barca romana rinvenuta a Ercolano sull’antica spiaggia con una serie di oggetti collegati al mare e alle attività marinare.

Per la serata saranno accessibili le aree di parcheggio degli Istituti scolastici Iovino e Rodinò e di Villa Favorita. Invece non sarà aperto il parcheggio comunale di Via dei Papiri Ercolanesi.
Dal Parco i ringraziamenti per la collaborazione al Comando della Polizia Municipale, alla Protezione Civile, alle Forze dell’Ordine (Polizia e Carabinieri) e ai volontari della Pro Loco Herculaneum.

Una volta finita la visita al Parco Archeologico di Ercolano scopri dove andare a mangiare trovando i locali migliori vicono a te su Itinerari della Campania

Napulitanata la casa della musica napoletana compie 2 anni!

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Napulitanata la casa della musica classica e popolare napoletana compie due anni e festeggia intonando i brani della tradizione napoletana

Napulitanata, la sala da concerto della Canzone Napoletana nel cuore di Napoli, compie 2 anni!
Domenica 5 maggio, alle 11 del mattino, la casa della musica napoletana festeggia il suo compleanno. Così apre la sala a tutti coloro che fino a questo momento l’ha sostenuta e invita chi ancora non la conoscere a scoprirla.

Una festa dunque, un momento conviviale, spensierato, per intonare i brani della nostra tradizione. Ma non solo musica, è l’occasione per chiacchierare della Canzone Napoletana, di turismo e della bellezza della città di Napoli.

Scopri di più tutto quello che c’è da sapere sulla sala da concerto Napulitanata e i luoghi da scoprire di Napoli e della Campania

Napulitanata la casa della musica classica napoletana

Inferenze Short Film Festival serata finale al Teatro Summarte

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Inferenze Short Film Festival nel “teatro del buon gusto” di Somma Vesuviana. Domenica 14 aprile, a partire dalle 20, la giornata finale della rassegna di cortometraggi alla sua prima edizione

Inferenze Short Film Festival domani 14 aprile la giornata finale della prima edizione della rassegna di cortometraggi. A partire dalle ore 20 presso lo splendido Teatro Summarte avrà luogo la giornata finale della prima edizione di “Inferenze Short Film Festival”. La rassegna di cortometraggi è organizzata dall’associazione culturale “Luna di Seta” e risponde alla precisa idea di rappresentazione NON ingenua della realtà.

282 le opere che hanno preso parte alla rassegna.

Durante la kermesse, presentata dalla conduttrice e attrice Rossella Nusco, verranno proiettati i cortometraggi dei finalisti e dei vincitori che, insieme ai rispettivi registi, potranno avere un confronto diretto con critica e pubblico.

Il concorso ha visto la partecipazione di ben 282 opere tutte rispondenti a quanto richiesto nel bando, vale a dire lo sprono al ragionamento complesso come atto rivoluzionario, ma sono sette i film arrivati in finale:

1) Tempo libero di Jacopo Neri

2) Battiti di Michele Bizzi

3) Cena per due di Niccolò Valentino

4) Orbite tangenti di Niccolò Valentino

5) Tutta colpa di Rocky di Yassen Genadiev

6) Pepitas di Alessandro Sanpaoli

7) Cazatalentos di Josè Herrera

I riconoscimenti andranno alla miglior regia, fotografia, attore e attrice, montaggio e corto.

Inferenze Short Film Festival instaura una rete funzionale tra film-maker indipendenti e il pubblico

Il Festival vuole fornire a registi e spettatori uno strumento in grado di squarciare la tela cinematografica e penetrare nella mente e nell’anima, oltrepassando tutti quei luoghi comuni (la camorra è un inferno, la povertà è brutta, la ricchezza corrompe e così via) che dominano la narrazione nel cinema e nell’audiovisivo italiano.

L’ eterogeneità di linguaggi, stili e punti di vista permetterà di illustrare un racconto della società non cristallizzato e a-stereotipato e darà inoltre visibilità anche al cinema emergente con l’intento di instaurare una rete funzionale tra film-maker indipendenti e il pubblico, creando così i presupposti per un cine-mercato indirizzato in special modo alle produzioni campane così da alimentare, in maniera virtuosa, il circuito.

In anteprima la presentazione del corto “Dolly. La Promessa” scritto e diretto da Massimo Piuccolo.

Nel corso della serata sarà anche trasmesso in anteprima lo short movie “Dolly. La promessa”, prodotto dalla Moon Over Produzioni e scritto e diretto da Massimo Piccolo, con cui, non solo, si denuncia il problema di una società consumistica in preda all’ossessione della chirurgia plastica e di photoshop ma si vuole, soprattutto, condurre “il cinema breve” ad una destinazione diversa, alla nobile arte della “novella”, del “racconto”, di una storia breve ma completa in ogni sua forma.

Chiesa di Santa Maria della Verità nel quartiere di Materdei

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La Chiesa di Santa Maria della Verità dedicata da Scipione De Curtis alla Madonna della Verità in onore della verità affermatasi nella sua questione giudiziaria

La Chiesa di Santa Maria della Verità ha una storia che inizia con il consigliere Scipione De Curtis. Questi accusato di gravi reati contro il Re di Spagna si recò a pregare presso l’edicola di Santa Maria dell’Oliva affinché fosse scagionato dalle accuse. De Curtis prometteva in caso di grazia che avrebbe fatto erigere un edificio sacro.

Scipione De Curtis, una volta ottenuta la grazia, si adoperò affinché fosse costruito un monastero. Il luogo scelto dove erigere il monastero è di fronte al palazzo di Carlo Carafa, duca di Nocera. Nel palazzo di Carafa sarà ospitato il convento dei Carmelitani Scalzi. De Curtis però volle che la sacra effigie della Madonna dell’Oliva fosse collocata nel nuovo tempio. Il consigliere dedicò così la chiesa alla Madonna della Verità in onore della verità affermatasi nella questione giudiziaria.

L’arcivescovo di Sorrento Antonio Del Pezzo consacrò la Chiesa di Santa Maria della Verità nel 1653.

Giovan Giacomo di Conforto, che lavorava già nella vicina chiesa di Santa Teresa, costruì la chiesa di Santa Maria della Verità a partire dal 1603. Nel 1653 fu l’arcivescovo di Sorrento, Antonio del Pezzo, a consacrare la chiesa. Dopo i terremoti del 1688 e del 1694 fu Arcangelo Guglielmelli a restaurare la chiesa. Poi i restauri continuarono nella seconda metà del Settecento con Giuseppe Astarita, che nel 1751 disegnò il pavimento. Nel 1850 il restauro continuò ad opera di Costantino Pimpinelli autore dei fregi neoclassici dei pennacchi della cupola e delle decorazioni delle volte dei transetti.

L’edificio è anche conosciuto come la chiesa senza faccia

Durante il decennio francese, per costruire il nuovo corso Napoleone che avrebbe direttamente collegato il Museo Nazionale e la reggia di Capodimonte, la chiesa si trovò ad una quota superiore rispetto alla nuova strada a causa degli enormi lavori di sbancamento della ripida collina dove il monastero sorgeva. In seguito saranno costruiti anche degli edifici che nasconderanno la facciata della chiesa alla nuova strada. Per questo motivo La Chiesa di Santa Maria della Verità è anche conosciuta come la chiesa senza faccia.

Nella Chiesa di Santa Maria della Verità si sono svolti i funerali di Leopardi

La storia della chiesa di Santa Maria della Verità si lega a quella di Giacomo Leopardi nel giorno della sua morte, il 14 giugno 1837. E’ in questo luogo che Antonio Ranieri, cercò un religioso che portasse al moribondo Leopardi i conforti sacramentali.

Pochi anni dopo l’Unità d’Italia l’intero complesso venne sottratto all’ordine degli Agostiniani e incamerato nei beni dello Stato. Il convento fu destinato a scopi civili e solo in seguito una parte verrà loro data in uso.

Set di importanti film cinematografici

Le riprese del film L’oro di Napoli, di Vittorio De Sica del 1954 fotografano gli interni della chiesa. Così come un altro film-culto: Le mani sulla città di Francesco Rosi del 1963. Tali immagini testimoniano lo splendore della chiesa prima del terremoto dell’Irpinia del 1980 che sconvolse l’intera regione: la struttura fu gravemente danneggiata.

La chiesa viene abbandonata per diversi anni, durante i quali è stata depredata di marmi, paliotti, arredi sacri. Il più efferato di questi furti avvenne nel 1985, quando dei ladri rubano il paliotto dell’altare del transetto destro.

Tuttavia per sopperire alla chiusura della chiesa le celebrazioni liturgiche continuarono ad essere officiate nella sacrestia. Nella sacrestia un tempo adorna di possenti armadi in noce e oggi esposti nella certosa di San Martino, fu allestita una chiesa temporanea, smantellata con la riapertura dell’edificio.

Gli stucchi di Lorenzo Vaccaro nella Chiesa di Santa Maria della Verità

La navata unica è ricoperta di magnifici stucchi del tardo XVII secolo. Gli stucchi sono opera di Lorenzo Vaccaro il cui intervento è accertato a partire dal 1684, copre tutte le strutture portanti dell’edificio; la cupola è anch’essa opera del Vaccaro, realizzata insieme ai suoi allievi Bartolomeo Granucci e Nicola Mazzone.

Del Vaccaro sono le quattro statue in stucco che in coppia sono poste a fianco degli altari del transetto e che per stile sono simili alle statue da lui realizzate nello stesso periodo per il cappellone del Crocifisso nella basilica di San Giovanni Maggiore.

Bartolomeo Ghetti ha realizzato la balaustra e l’altare maggiore su disegno di Arcangelo Guglielmelli.

Nella zona absidale, ridecorata sempre sui disegni del Guglielmelli, sono collocate sul fronte la Natività e l’Adorazione dei Magi di Andrea d’Aste, databili 1710, mentre ai lati sono collocate la Visitazione e l’Annunciazione di Giacomo del Pò. Tra le due tele del d’Aste si nota il possente organo con sulla sommità l’icona di Santa Maria dell’Oliva.


Le cappelle ospitano le tele di Massimo Stanzione, Domenico Antonio Vaccaro, Francesco Di Maria, Agostino Beltrano, Giuseppe Marullo e Giacinto Diano. Alcune opere sono state trasferite al Museo di Capodimonte, come due tele ciascuno di Luca Giordano e Mattia Preti. Nella cappella Schipani sono presenti anche opere scultoree in marmo raffiguranti tre importanti esponenti della famiglia, opera di Giulio Mencaglia, mentre i marmi nonché l’altare sono di Bernardino Landini.

Di notevole interesse è il pulpito in noce che mostra alla sua base una possente aquila intagliata da Giovanni Conte, detto Il Nano.

Nella sacrestia, oggi adoperata come salone sono presenti nelle lunette affreschi dei primi del XVII secolo rappresentanti Storie dell’ordine agostiniano. Nel piccolo cortile rettangolare, accessibile dall’antisacrestia, è presente un pozzale lavorato in piperno.

Nell’ipogeo sottostante la chiesa venivano sepolti i corpi dei religiosi.

Oggi solo una piccola parte del vasto monastero (di proprietà del Fondo Edifici di Culto) è in uso ai Padri Agostiniani, infatti in esso sono ospitati uffici comunali e due scuole (che hanno anche in gestione il chiostro adibito a cortile sportivo). È presente un campanile, anch’esso non più usufruibile dal monastero. In una stanza al di sotto di esso visse la sua fanciullezza Giuseppe Marotta.

Scopri come raggiungere la Chiesa

Re Ferdinando di Borbone e Pulcinella con Giorgio Gori al Teatro Bolivar

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Re Ferdinando di Borbone e Pulcinella di e con Giampiero Notarangelo nelle Vesti di Re Ferdinando. Il 6 e 7 aprile al Teatro Bolivar Giorgio Gori nei panni di Pulcinella e un cast di oltre venti elementi


Re Ferdinando di Borbone e Pulcinella è uno spettacolo divertente, pieno di azione e coreografie dirette da Luisa Pellino. Uno spettacolo con precisi riferimenti storici e con bei costumi d’epoca. Lo Spettacolo ha anche partecipato al Festival di Napoli, nelle maggiori piazze napoletane riscuotendo un grande successo. La piece è vincitore del premio Drago D’Oro come miglior regia.

re ferdinando di borbone e pulcinella al teatro bolivar il 6 e 7 aprile


Re Ferdinando di Borbone e Pulcinella una storia sempre attuale


Lo spettacolo Re Ferdinando di Borbone e Pulcinella racconta di come nel 1800 a Napoli Pulcinella, la maschera popolare napoletana, con la scusa di recitare tra il popolo, sbeffeggia il re Ferdinando con una canzoncina assieme a Nannina e il fidanzato Gennarino.

Il sovrano infatti conduce una vita noiosa. Re Ferdinando è circondato dalla moglie Maria Carolina che lo tormenta; dal finto monsignor Caputo, dal primo ministro Tarantella e dal cocchiere Mimì che vuole spingerlo a fare del “buon governo”.

Ma Ferdinando è malvoluto dal suo popolo. Il re per abbattere la noia si traveste da popolano e, con il falso nome di Don Ferdinando Palermo, va in giro per i vicoli di Napoli ad ubriacarsi, giocare d’azzardo e a frequentare case di tolleranza. A Napoli gira una canzone contro il sovrano che fa imbestialire Ferdinando. Egli incarica il ministro Tarantella di cercare chi ha scritto il motivo oppure lo farà impiccare.


Giorgio Gori al Teatro Bolivar con il suo pulcinella rivoluzionario

Giorgio Gori, un pulcinella rivoluzionario con lo spirito dell’animo napoletano. Un saltimbanco, una maschera che rappresenta più volti contro Giampiero Notarangelo. Un Re buffone, lazzarone, codardo, un amante della forca e un forte sostenitore della monarchia.

Divertente, pieno di azione e coreografie dirette da Luisa Pellino e con precisi riferimenti storici, con bei costumi d’epoca. Durante lo spettacolo gli attori coinvolgono di continuo gli spettatori. Molte scene infatti avvengono in sala che di volta in volta diventa: le strade e le piazze di Napoli, le prigioni, l’osteria o il Teatro dove portano il loro spettacolo rivoluzionario Pulcinella e Nannina.

Gli spettatori si trovano così a diretto contatto con personaggi storici come Re Ferdinando di Borbone e la Regina Carolina.

giorgio Gori veste i panni della famosa maschera napoletana pulcinellla

Sul palcoscenico del Bolivar un cast di 23 elementi

Re Ferdinando di Borbone e Pulcinella ha anche partecipato al Festival di Napoli e nelle maggiori piazze napoletane. Ha sempre riscosso un grande successo ed è vincitore del premio Drago D’Oro come miglior regia. Lo spettacolo porta sul palcoscenico 23 elementi fra attori e ballerini, tutti giovani talentuosi.

Giorgio Gori – Giampiero Notarangelo – Giuseppe Fiscariello – Mariano Vittoria – Paola Neri – Marco Venezia – Vincenzo Bosso – Federica Realfonzo – Dino Porzio – Mara Tommasino – Michele Melluso – Anna Buccione – Castrese Amoroso – Francesco Borrelli – Maria Elena Dente – Raffaella Castaldi – Crispino Truglio. Corpo di ballo : Luisa Pellino – Enza Pellecchia – Giulia Tomacelli – Sara Ciotola – Anna Ferrara

All Shook Up al Teatro Acacia di Napoli dal 29 marzo

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All Shook Up Il musical per la prima volta in Italia il 29 e 30 marzo al Teatro Acacia di Napoli

All Shook Up finalmente in Italia. Il musical americano, record di incassi, che, nella tradizione del genere Juke Box utilizza il repertorio di un mito della musica quale il grande Elvis Presley. La regia di All Shook Up è di Pietro Pignatelli e le coreografie del grande Bill Goodson. La direzione musicale è affidata a Gennaro Vitale.

In All Shook Up il repertorio di Elvis per raccontare una storia ispirata alla commedia di Shakespeare.

Il repertorio di Elvis è contestualizzato in una storia originale liberamente ispirata alla commedia di William Shakespeare La Dodicesima Notte. Ad ottenere i diritti in Italia, espressamente dalla produzione statunitense, è una compagnia napoletana: la Compagnia D’Oriente di Fabio Busiello. La regia è affidata a Pietro Pignatelli, uno dei più importanti performers di musical in Italia. Pietro è da oltre vent’anni tra i protagonisti delle principali produzioni del genere.

Il musical All Shook Up in anteprima nazionale il 29 marzo al Teatro Acacia

All Shook Up debutterà in anteprima il 29 marzo al Teatro Acacia di Napoli. Oltre venti artisti in scena, fra performer specializzati nel canto, nella danza e nella recitazione. Il corpo di ballo e una band di musicisti che suoneranno dal vivo. Oltre venti artisti per dare vita ai personaggi che abitano una cittadina immaginaria della provincia del Midwest americana negli ’50. Una cittadina dove a svegliare i sentimenti assopiti dei suoi abitanti, irrompe, come un uragano, Chad, interpretato da Alessandro D’Auria, già protagonista del musical Musicanti.

Le coreografie sono della star internazionale Bill Goodson

Chad è un giovane ed anticonformista motociclista dal passato burrascoso. Sarà lui che travolgerà le vite dei cittadini, in maniera tale che troveranno ognuno la loro reale identità e l’amore. A curare le coreografie del musical una star internazionale quale lo statunitense Bill Goodson. che ha lavorato con Diana Ross, Jasmine Guy, Steve Winwood, Gloria Estefan, e, soprattutto, il grande Michael Jackson.

Il debutto dello spettacolo in America nel 2005

All Shook Up ha debuttato in America nel 2005, e di cui è autore Joe Di Pietro, è uno spettacolo di grande impatto visivo oltre ad essere un’ulteriore occasione per ascoltare ben 20 brani scelti tra i grandi classici portati al successo da Elvis, da “Love me tender” a “C’mon everybody”, da “Jailhouse Rock” alla versione americana del nostro “O sole mio”, “That’s Now and ever”, e tocca momenti di grande emozione con l’esecuzione all cast di “Can’t Help Falling In Love”.

Lo Yoga per i Musei. Primo appuntamento alla Certosa

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Yoga per i Musei Musei per lo Yoga

Per il progetto Lo Yoga per i Musei e I Musei per lo Yoga. Il 29 marzo Suggestioni esoteriche nella lettura del simbolismo della Certosa pratica di Yoga e visita guidata alla Certosa

Lo Yoga per i Musei, venerdì 29 marzo alle ore 10.30, si terrà il primo dei quattro incontri previsti alla Certosa e Museo di San Martino. Le lezioni di Yoga saranno precedute da una speciale visita dedicata alle Suggestioni esoteriche nella lettura del simbolismo della Certosa. La visita sarà a cura di Roberto Sabatinelli del Servizio Educativo del Museo.

Una visita speciale alla scoperta e alla lettura dei messaggi simbolici

Una visita speciale che condurrà i partecipanti alla scoperta e alla lettura dei messaggi simbolici presenti nella Chiesa della Certosa di San Martino. Si andrà alla ricerca del loro significato nascosto ed interno, in una ricerca ed esplorazione che suggerisce riflessioni sul punto di contatto tra la tradizione yoga e la spiritualità contemplativa dell’Ordine Certosino, fin dalle sue origini.

L’Ordine Certosino fu fondato nel 1084 da San Bruno. Il santo che “ardente d’amore divino”, si ritirò con sei compagni in un luogo deserto chiamato Chartreuse. L’intento di San Bruno era “restituire alla vita contemplativa lo splendore della sua primitiva purezza”, seguendo il “lumen orientale”. Ossia l’esempio di quegli antichi monaci che popolarono i deserti dell’Egitto e di altre regioni dell’Oriente, apportandovi però delle opportune e geniali innovazioni.

Seguirà la lezione di yoga condotta da Luigi Sansone, Presidente fondatore e Maestro della Scuola di Yoga Integrale, attiva a Napoli dal 1986.

Lo Yoga per i Musei e I Musei per lo Yoga un progetto realizzato dalla Scuola di Yoga Integrale

Il progetto è ideato e realizzato dalla Scuola di Yoga Integrale ACSI – CONI con il Polo museale della Campania per i siti: Museo Duca di Martina, Tomba e Parco di Virgilio, Museo Pignatelli.

Prossimi incontri di Yoga al Museo di San Martino: 26 aprile, 31 maggio e 28 giugno.

La partecipazione è con il biglietto di ingresso ridotto al Museo: € 3,00.
I partecipanti dovranno munirsi di tappetino e plaid ed indossare abiti comodi e chiari.

Per informazioni e programmi:
Scuola di Yoga Integrale: acquadimedicina@gmail.com
Certosa e Museo di San Martino: accoglienza.sanmartino@beniculturali.it

Percorsi guidati al Parco per la giornata Nazionale del Paesaggio

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Percorsi guidati al Parco per la giornata Nazionale del Paesaggio

Percorsi guidati al Parco per i visitatori in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio e meeting con gli stakeholders in vista dell’apertura permanente del Teatro antico dal giorno 17 marzo.

Percorsi guidati al Parco Archeologico di Ercolano il 14 marzo prossimo in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio. La Giornata Nazionale del Paesaggio è istituita dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’obiettivo è quello di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati. Vengono così organizzate specifiche attività da compiersi sull’intero territorio nazionale mediante il concorso e la collaborazione delle Amministrazioni e delle Istituzioni, pubbliche e private.

Per i visitatori percorsi guidati al Parco Archeologico di Ercolano e la scoperta di fantastici paesaggi del Golfo. I percorsi della città antica che saranno illustrati con visite guidate a cura di Coopculture.

Le visite partiranno dalla biglietteria del Parco con appuntamento alle ore 11.00  e ore 15.00. Numero massimo di partecipanti per turno: 30 persone. Le prenotazioni  si effettuano al numero di Coopculture, 848800288, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17; il sabato dalle 9 alle 14. Le prenotazioni saranno chiuse il martedì 12/03/2019 alle 17.

Il tema del paesaggio urbano contemporaneo gioca un ruolo fondamentale per stabilire una nuova dialettica tra città antica e città moderna

Due città, una antica ed una moderna, l’una incassata nell’altra. L’una già tante volte nel corso dei secoli interconnessa all’altra, eppure ancora oggi non compiutamente integrate. Dichiara il Direttore del Parco: “Il gioco dei punti di vista, dei diaframmi da eliminare. Degli spazi da condividere insieme con decoro, legalità e attività sostenibili. Una scommessa e una sfida alla quale nessuno degli attori che agiscono sul territorio può sottrarsi. Ognuno per la propria parte e con le proprie specifiche responsabilità.”

In questo senso il Parco ha in fase di sottoscrizione insieme al Comune e alla Fondazione Packard per i Beni Culturali un innovativo accordo di attuazione per la gestione delle aree comprese tra via Mare e via Cortili dove prossimamente partiranno gli ultimi lavori di allestimento a cura dell’amministrazione comunale di Ercolano, dopo le attività di espropriazione e rimozione delle macerie ad opera del Parco e della Fondazione Packard.”

Percorsi guidati al Parco Archeologico di Ercolano e coinvolgimento degli stakeholders per la riapertura del Teatro Antico di Ercolano.

A coronare l’evento inoltre un gradito annuncio: dal 17 Marzo riapre in maniera permanente il percorso sotterraneo di visita al Teatro antico di Ercolano. La giornata del Paesaggio diventa quindi l’occasione per il coinvolgimento degli stakeholders territoriali e per la loro inclusione attiva nell’iniziativa di riapertura stabile del Teatro. Alle ore 17.00 gli esponenti di gruppi di interesse territoriale verranno accolti al Parco e si recheranno al Teatro antico dove il Direttore del Parco Francesco Sirano e il sindaco della Città di Ercolano Ciro Bonajuto daranno inizio all’apertura stabile del Teatro.

“Aprire stabilmente il Teatro Antico è un ambizioso traguardo raggiunto – aggiunge Sirano – con la preziosa collaborazione del personale del Parco e della società in house del Ministero ALES SpA. si amplia e si aggiunge un tassello importante all’offerta di visita del Parco estendendola al primo settore di Herculaneum scavato nel XVIII secolo e per duecento anni costituente la più cospicua zona di visita. Il teatro, percorso da cunicoli e irrorato dallo stillicidio delle acque di falda, costituisce per sé un paesaggio urbano sotterraneo di rara bellezza ed eccezionale fascino.

Apertura stabile del Teatro Antico di Ercolano

Apertura stabile del Teatro Antico di Ercolano

La restituzione del sito archeologico, si collega strettamente anche alla volontà di contribuire al recupero di un’area della città moderna. Quella di via Mare, un tempo centrale ma progressivamente marginalizzata dal periodo post seconda guerra mondiale in poi.

Dal 17 marzo, tutte le domeniche, i visitatori potranno accedere al percorso sotterraneo. Il costo dei biglietti è di 10 euro (intero) e di 2 euro (ridotto per ragazzi con età compresa tra i 18 e i 25 anni).

Le visite si terranno con i seguenti turni di visita:
10:00 (visita in inglese, con possibilità di illustrazione anche in italiano)
11:00 (in italiano)
12:00 (visita in inglese, con possibilità di illustrazione anche in italiano)

Il percorso è sotterraneo e raggiunge circa 25 metri dalla quota stradale.
La visita è dedicata ai maggiorenni.
La pavimentazione è bagnata in più punti ed è scivolosa per via della presenza di sedimentazioni calcaree e di acqua. Inoltre, il percorso prevede molti gradini. Pertanto, non è adatto ai soggetti claustrofobici e alle persone con problemi di deambulazione o in gravidanza.
Per motivi di sicurezza si richiede ai visitatori di portare con sé solo borse di piccole dimensioni.
Saranno forniti dal Parco Archeologico di Ercolano caschetti, cuffia per capelli, mantelline e torce da utilizzare nel percorso.
È obbligatorio l’uso di scarpe chiuse, basse, resistenti ed impermeabili. è preferibile l’utilizzo di scarpe da trekking.
Si consiglia di munirsi di maglie o giacche comode, da indossare prima della visita, dato il considerevole sbalzo termico da affrontare durante il percorso.