venerdì 2 Maggio 2025
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I venerdì del Taijiquan al Museo della Ceramica Duca di Martina

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I venerdì del Taijiquan al Museo Duca di Martina sono l’esempio di quello che si intende per matrimonio tra tradizione e innovazione

Un grande applauso e tutta la nostra stima vanno alla dottoressa Luisa Ambrosio ed alla sua capacità di rendere il museo un luogo da vivere. Con la collaborazione del maestro Jia Jing Quan, il direttore del Museo Duca di Martina organizza i venerdì del Taijiquan al costo popolare di 2 euro. Luisa Ambrosio spiega che tale iniziativa ha lo scopo preciso di offrire a tutti i cittadini di vivere il Museo. Godere della vista di manufatti e collezioni di pregio, vivendo il museo grazie ad attività extramuseali come “i venerdì del Taijiquan” od “i giovedì del benessere”.

I venerdì del Taijiquan tutte le settimane fino a maggio.

Ogni venerdì fino a maggio, alle ore 16.00, si potranno seguire al Museo Duca di Martina le lezioni di Taijiquan Stile Chen del maestro Jia Jing Quan. La pratica dell‘antica disciplina millenaria cinese è adatta a tutti. Il Taijiquan si basa su un armonico rapporto tra corpo e mente ed è finalizzato a ristabilire il giusto flusso energetico e il benessere psicofisico.

La leggenda narra che i movimenti sinuosi del Taijiquan sono ispirati alla lotta tra una gru e un serpente. Nella Sezione delle porcellane cinesi si svolgeranno le lezioni con gli istruttori dell’Associazione Tuhe.

E’ consigliata la prenotazione ai seguenti numeri: 081.7690948 / 3382436216. La partecipazione è con il biglietto ridotto del museo di 2 euro

Centro Teatro Spazio a San Giorgio a Cremano

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Centro Teatro Spazio in via San Giorgio Vecchio 31 dove Massimo Troisi e il suo gruppo si stabilirono.

Recite pulcinellesche, tipiche della tradizione teatrale napoletana, recitate per il piacere di recitare. Troisi sempre in calzamaglia nera o, comunque, con abiti semplici. Scene e costumi piuttosto scarni ed essenziali. Erano gli anni ’70, in cui l’arte, il teatro, la musica, il cinema e tutto il resto viveva una rinascita. I nuovi fermenti erano in agguato, pronti a scattare.

Il Centro Teatro Spazio, nel momento in cui Troisi riuscì ad imporre a livello nazionale la sua formidabile maschera, rimase inoperoso. Dimenticato dagli stessi creatori e soprattutto dalle istituzioni. Era il fino al 1988 quando Vincenzo, insieme a Ernesto e Marco Borrelli decise di dargli un nuovo impulso al Centro Teatro Spazio.

Fu grazie alla caparbietà, la professionalità e l’amore per il teatro di Vincenzo Borrelli, che si è cominciato a fare il “Teatro” con grande professionalità e preparazione. Oggi il Centro Teatro Spazio mantiene questo nome nel rispetto dei tempi che furono ma è gestito dall’Accademia Teatrale.

Vincenzo Borrelli direttore artistico del Centro Teatro Spazio

Centro Teatro Spazio: uno spazio per il teatro.

All’interno del Centro Teatro Spazio, troviamo una scuola di formazione professionale allo spettacolo riconosciuta dalla Regione Campania. In quanto scuola ha una sala teatrabile, una sala per il mimo e la danza, sala di canto ed attrezzature per la cinematografia. È qui che quella tradizione rivive, in questo luogo animato da ferventi passioni creative e artistiche. È qui che nasce quello spirito che Vincenzo infonde attraverso il fare teatro.

Cresce la scuola di formazione e l’accademia grazie a un progetto serio e a una serie di insegnanti tutti formatisi al Centro Teatro Spazio, che ne condividono, dunque, la progettualità e assicurano la continuità fra le materie e gli anni di corso, garantendone le finalità educative e di formazione allo spettacolo.

Il Centro Teatro Spazio testimone di un’emozione che cresce nel tempo.

Dal 1975 il teatro in provincia è un’ emozione che cresce nel tempo. Il Centro Teatro Spazio c’è da sempre ed è testimone importante del teatro in provincia. Il teatro in cui ha militato Massimo Troisi è lì, vive da un trentennio e migliora, e non certo grazie al compianto artista di San Giorgio a Cremano. Vive e cresce nel tempo grazie a una serie di progetti importanti. O’ Curto andato in scena il 12 e 13 ottobre, festival di corti teatrali che l’anno scorso ha visto professionisti dello spettacolo provenire da tutta Italia.

La stagione teatrale del Centro Teatro Spazio

Vive e si accresce per emozionare sempre di più nel tempo la stagione teatrale, con un filo conduttore preciso: professionisti del teatro e lavori di qualità. Vincenzo Borrelli, direttore artistico del teatro, firmerà le regie di Jonesco. ATTESA con Vincenzo Attanasio, liberamente ispirato a Le Sedie di C. de Laclos; e MERTEUIL vs VALMONT testo di Maurizio Tieri, liberamente tratto da Le relazioni pericolose. Borrelli propone anche però spettacoli contemporanei come 1647 da lui scritto e diretto.

La stagione comincerà con TOTO’ CHE PADRE dal 3 novembre. Il palco del Centro Teatro Spazio ospiterà tanti professionisti dello spettacolo, come Libero De Martino, che metterà in scena un adattamento da Cechov dal titolo ORSU’. Il Teatro di sotto con un adattamento di TRE PECORE VIZIOSE e Teatro Madrearte porta in scena SCHERZI DA PRETI di Antonio Diana. Andrà poi in scena lo spettacolo di Enzo D’Aniello dal titolo NA MANCIATA ‘E FAVE. Teatri Associati presentano USCITI PAZZI per la regia di Niko Mucci, Giovanni Meola presenta VOCI FIAMMINGOLETANE e ancora Luisa Guarro con L’IMMORALISTA di Luisa Guarro e Antonio Mocciola.

A Maggio conclude il cartellone Uno Spazio per il Teatro che presenterà Stefano Ariota e Vincenzo Borrelli in SEI PERSONAGGI.

Centro Teatro Spazio per i giovani.

C’è poi lo spazio dedicato ai giovani che durante l’anno vede in scena quattro spettacoli selezionati: LA PANCHINA, VITE PERDUTE, IL DIGIUNATOIO ed infine SINTOMI D’AUTUNNO. Continua anche per questa stagione il sodalizio PALCOSCENICI IRREGOLARI, una rete regionale che unisce il Centro Teatro Spazio alle realtà del LABORATEATRO (Salerno), MAGMA TEATRO (Torre del Greco), TEATRO DI SOTTO (Napoli) e TEATRO MADREARTE (Villaricca).

Centro Teatro Spazio e la rete dei teatri campani.

La scelta di creare un circuito campano di collaborazione tra spazi si pone come finalità la diffusione di una cultura teatrale su tutto il territorio. Il progetto prevede la realizzazione di uno spettacolo coprodotto dalle diverse realtà ed eventi in location suggestive della regione. Insomma, una stagione ricca, nel segno della qualità e delle continuità, che promette di regalare sorprese, sempre in nome della collaborazione reciproca e della stima fra tutti gli artisti, uniti per un solo scopo, fare teatro.

Un fine settimana ricco di eventi al Museo Duca di Martina

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Museo Duca di Martina salone delle feste

In villa Floridiana, al Museo Duca di Martina un fine settimana ricco di eventi. Dalle lezioni di Taijiquan ai concerti di musica da camera, conversando di arte, letteratura e musica.

Il Museo duca di Martina inizia il suo fine settimana di eventi Venerdì alle ore 16.00 con la serie di incontri intitolati “I venerdi del Taijiquan”, lezioni dell’antica disciplina millenaria nelle sale dedicate all’Oriente. Sabato 13 ottobre, alle ore 11.00 Conversazione con Veronica De Micco del Dipartimento di Agraria della Federico II. Questo lungo weekend terminerà domenica con due eventi, uno dedicato alla Gyrokinesis®, ed uno alla musica da camera nel suggestivo Salone delle Feste.

Nella Sezione delle porcellane cinesi del Museo Duca di Martina le lezioni di Taijiquan Stile Chen.

Ogni venerdì fino a maggio, alle ore 16.00, si potranno seguire al Museo Duca di Martina le lezioni di Taijiquan Stile Chen. La pratica dell‘antica disciplina millenaria cinese è adatta a tutti, basata su un armonico rapporto tra corpo e mente è finalizzata a ristabilire il giusto flusso energetico e il benessere psicofisico. La leggenda narra che i movimenti sinuosi del Taijiquan sono ispirati alla lotta tra una gru e un serpente. Nella Sezione delle porcellane cinesi si svolgeranno le lezioni con gli istruttori dell’Associazione Tuhe.

E’ consigliata la prenotazione La partecipazione è con il biglietto ridotto del museo di 2 euro

Nel Salone delle feste del Museo Duca di Martina Conversazioni in Floridiana. Evoluzione delle piante e nascita del fiore. Un viaggio attraverso forme, colori e profumi. Incontro con Veronica De Micco del Dipartimento di Agraria, Università degli studi di Napoli Federico II.

Nel Salone delle feste del Museo Duca di Martina si svolgerà il primo appuntamento delle Conversazioni in Floridiana tra arte, letteratura, teatro e musica, dedicate quest’anno a ‘Natura e Arti’. Un progetto ideato e curato da Mariateresa Sarpi, dirigente del MIUR e da Luisa Ambrosio, direttore del Museo, in collaborazione con il CIDI.

Un affascinate viaggio alla scoperta del fiori e della loro origine, rispetto all’origine del nostro Pianeta. Le piante a fiore, le Angiosperme, si sono evolute in tempi recenti e l’attuale diversità è il risultato di un lunghissimo processo evolutivo. Le forme, i colori e i profumi dei fiori sono il risultato di una co-evoluzione in particolare con gli insetti. Un lungo percorso di sviluppo basato su vere e proprie tecniche di attrazione visiva e olfattiva che funzionano non solo con gli insetti!

I fiori sono stati nell’Ottocento, per oltre un secolo, anche un modo per comunicare sentimenti ed emozioni. L’amicizia con Glicine, l’amore o l’odio con la Rosa, ma scegliendo con cura il colore. Con la Gardenia si esprimeva la sincerità, il dolore e tristezza con la Calendula. Una passeggiata in un bosco o in un giardino è un emozionante percorso che varia nel corso delle stagioni con fiori dalle forme, dimensioni, colori e profumi la cui variabilità non smetterà mai di stupire.

ll C.I.D.I., ente accreditato per la formazione presso il MIUR, rilascia ai docenti e agli studenti, che ne facciano richiesta, attestato di partecipazione valido ai fini dell’aggiornamento e del riconoscimento di crediti formativi.

Inizio ore 11:00. La partecipazione agli incontri è con il biglietto ridotto del museo (2 euro)

Nel Teatrino della Verzura del Museo Duca di Martina le lezioni di Gyrokinesis®

Il progetto è promosso dal Polo museale della Campania-Direzione del Museo Duca di Martina, e realizzato da dall’APD White Cloud Studio Napoli. Un ciclo di lezioni di Gyrokinesis® per imparare un’ attività che sposa il movimento dolce del corpo con la serenità della mente, in un suggestivo habitat naturale. Le lezioni si svolgeranno nel Teatrino della Verzura fino giugno, la seconda domenica del mese.

Il metodo è un sistema di movimento olistico che riunisce dunque diverse discipline: yoga, danza, nuoto e taijiquan, consentendo di migliorare la flessibilità del corpo e di allungarne e potenziarne la muscolatura. Stimola la circolazione, sviluppa la coordinazione,disintossica l’organismo, donando un senso generale di calma e benessere.

L’attività può essere praticata da tutti. Per la pratica della disciplina è preferibile indossare indumenti comodi. E’ consigliata la prenotazione: tel. 3392851128; whitecloudstudionapoli@gmail.com La partecipazione è con il biglietto ridotto del museo di 2 euro.

Il Salone delle Feste del Museo del Museo duca di Martina ospita la VIII edizione della rassegna di concerti di musica da camera.

Giunge quest’anno alla VIII edizione la rassegna di concerti di musica da camera promossi dalla Direzione del museo Duca di Martina e realizzati in collaborazione con l’Associazione musicale “Golfo Mistico”.
I raffinati appuntamenti con la musica classica sono ospitati nel suggestivo Salone delle Feste del Museo, con interpreti di fama nazionale e internazionale.
Calendario concerti, ore 11.00: 9 dicembre 2018 \ 13 gennaio 2019\ 10 febbraio.
La partecipazione è con il biglietto del museo in aggiunta a quello del concerto (8 euro)
Informazioni e prenotazioni: Associazione Musicale “Golfo Mistico”–Tel. 3297777975
mail: golfo.mistico@libero.it

Informazioni Museo Duca di Martina

via Cimarosa 77 o via A. Falcone 171 | 80127 Napoli
orario: lun. – dom. 8.30-17.00 (ultimo ingresso ore 16,15) | martedì chiuso
Biglietto intero € 4,00; ridotto € 2,00
tel.: 081 2294700 – 081 5788418 email: pm-cam.martina@beniculturali.it
www.polomusealecampania.beniculturali.it – facebook.com/museoducadimartina

Aperitivi d’Emergenza alla Galleria Toledo anticipano gli spettacoli teatrali

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Inizia l'8 ottobre la rassegna musicale intitolata Aperitivi d'emergenza. fra gli ospiti i Letts

Aperitivi d’Emergenza, la rassegna musicale dedicata alla musica cantautorale emergente e non solo, introdurrà gli spettacoli teatrali con un breve concerto acustico.

Aperitivi d’Emergenza è una rassegna dedicata alla musica cantautorale emergente e non solo. Il compito della rassegna è di introdurre gli spettacoli teatrali con un breve concerto acustico, accompagnato da un aperitivo nel foyer della Galleria Toledo.

La rassegna “Stazioni d’emergenza per nuove creatività – Atto X” inaugurerà la nuova stagione del teatro e sarà aperta da assaggi di musica cantautorale.  L’autunno della Galleria Toledo apre insieme le porte della musica e del teatro. Dall’8 al 25 ottobre la stagione teatrale sarà inaugurata dalla rassegna “Stazioni d’emergenza per nuove creatività – Atto X”. Cinque appuntamenti che vedranno protagoniste le compagnie italiane selezionate tra le più interessanti.

Aperitivi d’Emergenza, un aperitivo di quello che saranno le serate musicali.

Ognuno degli artisti protagonisti degli Aperitivi d’Emergenza tornerà a presentare il proprio progetto nei prossimi mesi, sul palco della Galleria Toledo per serate interamente all’insegna della musica.

Il gruppo Greta & The Wheels aprono la rassegna musicale Aperitivi d'emergenza

Si parte lunedì 8 ottobre con la musica newfolk del giovane gruppo Greta & The Wheels, già reduce da successi al fianco della star internazionale Damien Rice e da importanti partecipazioni in programmi Rai. Greta & The Wheels introdurrà lo spettacolo “Cabaret Sacco e Vanzetti” per la regia di Giampiero Borgia.

Giovedì 11 ottobre, Aperitivi d’Emergenza vede esibirsi il duo al femminile “Fede ‘n’ Marlen”, abbinato ad “N.N. Finale di Partita/Griglia” di Loris Seghizzi.

Fede n Marlen ospiti della rassegna musicale Aperitivi d'emergenza alla Galleria Toledo

Sabato 13 ottobre Alessio Arena porterà le suggestioni del suo viaggio musicale tra Napoli, Spagna e Sud America aprendo allo spettacolo “Vita oscena di Brenda Wendell Paes” di Simonetta Damato e Gabriele Paolocà, anche regista.

La cantautrice Momo dal carisma spiccato, nota per l’originalità e la profondità della sua scrittura, si esibirà lunedì 15 ottobre per introdurre “Bianca come i finocchi in insalata”, scritto e diretto da Silvia Marchetti.

Chiude la rassegna Aperitivi d’Emergenza, giovedì 25 ottobre, il gruppo emergente “Letts” con la presentazione del primo lavoro discografico “L’alieno al cinema”.  A seguire la performance teatrale “Drama Sound City”, frutto della penna e della regia di Gabriele Boccacini.

Aperiti d’Emergenza – Informazioni e prenotazioni.

Costo del biglietto 10 euro. È possibile prenotare i biglietti telefonicamente o via mail. Il ritiro del biglietto prenotato deve essere effettuato 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, salvo diversa comunicazione.

Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione
via Concezione a Montecalvario 34 – 80134 Napoli
Tel. 081 425 037  – 081 42582
segreteria.galleriatoledo@gmail.com

I Corti della Formica in scena dal 9 ottobre al TRAM

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Per la tredicesima edizione de I Corti della Formica il titolo è “Il Teatro è a colori”.

Con i Corti della Formica il Teatro è a colori. A differenza degli artifici fotografici, cinematografici e televisivi, l’arte scenica è sempre stata, grazie alla sua naturalezza, viva di colori e di vita. Così come risulta piena di vita la programmazione di quest’anno.

Diciotto mini rappresentazioni, distribuite tre per volta nel corso di sei sere, ognuna delle quali contraddistinta da un colore. Un cartellone, quello de I Corti della Formica, che simbolicamente restituisce un arcobaleno di emozioni come solo il teatro sa fare.
Dopo ogni singola rappresentazione, i componenti dei cast intratterranno con pubblico e giuria una sorta di dibattito. La giuria, ricordiamo, è composta da allievi dell’ultimo anno delle scuole superiori.

I Corti della Formica in scena al teatro TRAM

Anche quest’anno è il teatro TRAM ad ospitare I Corti della Formica, luogo ideale per far nascere ed incontrare quel teatro artigianale che forse rappresenta l’ultima possibilità che ci resta per far vivere un’arte fagocitata dall’industrializzazione e le leggi di un mercato che l’hanno completamente snaturata.

Dalla Corte della Formica a I Corti della Formica

Nel novembre 2005 nasce “La Corte della Formica”, il primo festival di corti teatrali ideato e realizzato a Napoli, prodotto da “Teatro a Vapore”. Dopo dieci edizioni, una pausa, e una ripresa parziale, è ritornata, lo scorso anno, col nome I Corti della Formica.
Il mini-festival si avvale della collaborazione del Comune di Napoli e, grazie all’attenzione del regista Gerardo D’Andrea, da sette edizioni ha una vetrina nell’ambito del Positano Teatro Festival di cui D’Andrea è direttore artistico, dal nome “Il Teatro che verrà” in cui vengono portati in scena tre corti selezionati dal Direttore stesso.

Scarica il programma completo del festival I Corti della Formica

Il Teatro Antico di Ercolano aperto per delle suggestive visite serali

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Dopo 20 anni, il 16 giugno ha riaperto il Teatro Antico di Ercolano. Il 6 e 7 ed il 13 e 14 ottobre sarà possibile riscoprire l’unicità e la bellezza di questo luogo con delle speciali visite serali

Il Teatro Antico di Ercolano viene restituito ai visitatori dopo circa 20 anni dalla sua chiusura. Una serie di aperture, fra cui quella del 6 e 7 ottobre, mirano a costruire un processo di condivisione e partecipazione da parte del pubblico nei confronti della conoscenza e della conservazione di questo straordinario monumento, in vista di un organico e complesso percorso di restauro.

Il Teatro Antico di Ercolano sepolto dall’eruzione del 79 d.C. torna ad essere visitabile

Sepolto dall’eruzione del 79 d.C., fu il primo monumento ad essere scoperto nei siti vesuviani colpiti dal cataclisma. Fin dalla sua scoperta, suscitò grande interesse, nel corso del Settecento e dell’Ottocento, da parte dei colti viaggiatori che giungevano a Napoli da ogni parte d’Europa e diventò una tappa del Grand Tour.

La scoperta del teatro di Ercolano risale al 1710. Un contadino, soprannominato Enzechetta, scavando un pozzo per irrigare il proprio orto alle spalle della chiesetta di S. Giacomo a Resina, l’odierna Ercolano, scopri’ alcuni marmi. Enzechetta vendette i marmi ad un artigiano marmista, e che lavorava al servizio del principe d’Elboeuf. Il principe era un esule francese, comandante delle armate austriache a Napoli. Questi fece scavare per nove mesi, a partire dal pozzo, una serie di cunicoli, scavati nel banco di tufo vulcanico.

Teatro Antico di Ercolano calco della testa di una statua impressa nella lava solidificata

Il Teatro Antico di Ercolano è ancora oggi accessibile attraverso le scale realizzate nel 1738 dai Borboni. Scendendo a più di 20 metri sotto il materiale eruttivo.

Il percorso è concepito come una vera e propria esplorazione: i visitatori potranno avventurarsi in un luogo unico e suggestivo, in cui sono presenti, oltre ai resti dell’antico edificio, reperti, graffiti lasciati nei secoli dai visitatori, che alla luce delle fiaccole attraversarono nel XVIII e XIX secolo le gallerie e i pozzi creati per penetrare nelle viscere dell’antica Ercolano, e si potranno ammirare persino piccole stalattiti.

Visita al Teatro Antico di Ercolano. Informazioni e prenotazioni

Costo del biglietto

15 euro biglietto intero. 10 euro per i possessori delle card di Campania>Artecard e per i ragazzi dai 18 ai 30 anni. I biglietti saranno acquistabili presso lo sportello della biglietteria degli Scavi di Ercolano tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00 (fino alle 12.00 nel giorno della visita).

Per informazioni è possibile telefonare allo +39 081 7777008

E’ possibile acquistare i biglietti online su ticketone

Durata del percorso.

45-60 minuti. Ai minorenni non è consentito l’ingresso al Teatro.

La prima linea ferroviaria Italiana fu inaugurata a Portici il 3 ottobre 1839

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La prima linea ferroviaria inaugurata a Portici nel 1839 da Federico II

La prima linea ferroviaria inaugurata a Portici nel 1839 da Federico II

Il giovedì 3 ottobre 1839, Federico II inaugurava la prima linea ferroviaria costruita sul territorio nazionale: la linea Napoli-Portici. La locomotiva a vapore, ribattezzata Vesuvio, partì da Portici diretta a Napoli trainando otto vagoni con 258 passeggeri a bordo, per un tragitto complessivo di 7,25 km, in soli nome minuti e mezzo.

L’ingegnere francese Ar­mand Bayard de la Vingtrie aveva proposto il progetto di una strada ferrata tre anni prima. Federico II diede poi la concessione di “costrui­re a sue spese, rischi e pericoli” la linea ferroviaria allo stesso . Bayard costruì la prima linea ferroviaria sul territorio italiano con una doppia linea di binari. La tratta fu poi allungata fino a Castellammare, il 1° agosto 1842, e due anni dopo completata con la diramazione per Pompei, Angri, Pagani e Nocera Inferiore.

La prima linea ferroviaria segna l’inizio di un importante processo industriale.

L’impresa borbonica segnò l’inizio di un importante processo industriale che l’anno dopo portò alla costruzione del Reale Opificio Borbonico di Pietrarsa. Qui furono chiamati ad operare ingegneri e imprenditori di tutta Europa, favorendo lo sviluppo di una fiorente industria siderurgica e meccanica.

Il 19 giugno 1836 Federico II firmava la convenzione per la costruzione della prima linea ferroviaria. Il Re concedeva all’ingegnere Armando Giuseppe Bayard de la Vingtrie la concessione per la costruzione in quattro anni di una linea ferroviaria da Napoli a Nocera Inferiore con un ramo per Castellammare che si sarebbe staccato all’altezza di Torre Annunziata. L’anno seguente venne costituita a Parigi la società Bayard & De Vergès, per la costruzione e la gestione della ferrovia.

Il 3 ottobre 1839 la locomotiva a vapore Vesuvio correva tra Portici e Napoli

La prima linea ferroviaria italiana fu quindi inaugurata il 3 ottobre del 1839 con grande solennità. Dato che la stazione di Napoli al Carmine non era ancora pronta, si decise di partire da Portici. Il primo convoglio era composto da una locomotiva a vapore di costruzione inglese Longridge, battezzata “Vesuvio”, che trainava otto vagoni.

Il Re, Ferdinando II, nella villa del Carrione al Granatello di Portici verso le ore undici il re ricevette Bayard e la squadra di ingegneri. Prenderono posto sul convoglio inaugurale per tornare a Napoli. Il Re concluse i discorsi di circostanza in francese, esprimendo l’augurio di veder realizzata la ferrovia fino al mare Adriatico e a mezzogiorno ordinò la partenza del treno davanti alle autorità.

Il primo convoglio ferroviario in territorio italiano trasportava da Portici a Napoli 48 personalità. Una rappresentanza militare costituita da 60 ufficiali; 30 fanti; 30 artiglieri e 60 marinai. Nell’ultima carrozza la banda della guardia reale. Il convoglio ferroviario completava il in nove minuti e mezzo tra gli applausi di gente stupita e festante. Nei successivi quaranta giorni ben 85.759 passeggeri usufruirono della prima ferrovia italiana.

La linea ferroviaria Napoli – Portici era solo parte di un progetto più vasto.

Il 1º agosto 1842 si inaugurava il tratto fino a Castellammare. Due anni dopo, nel 1844, il tratto ferroviario che collegava Pompei, Angri, Pagani e Nocera Inferiore. Nel 1846 Bayard otteneva la concessione anche per il prolungamento su San Severino e Avellino.

Lo storico tratto della prima linea ferroviaria nel corso degli anni ha subito numerosi danni. La stazione di “Napoli Bayard” continua a funzionare fino al 1866, in seguito al collegamento con la stazione di Napoli Centrale viene declassata a impianto di servizio. Nel 1943, la stazione fu semidistrutta dall’esplosione della nave Caterina Costa, carica di materiale bellico.

Celesti messaggeri alla Certosa e Museo di San Martino

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Celesti messaggeri. Storie angeliche nel ciclo di affreschi del Coro dei Conversi alla Certosa e Museo di San Martino, Domenica 30 settembre, ore 11.30

Celesti messaggeri. Storie angeliche nel ciclo di affreschi del Coro dei Conversi alla Certosa e Museo di San Martino, Domenica 30 settembre, ore 11.30

Domenica 30 settembre, alle ore 11.30, nella Chiesa della Certosa di San Martino sarà eccezionalmente possibile visitare il Coro dei conversi, normalmente chiuso al pubblico.
Il Servizio Educativo ha inoltre organizzato una visita di approfondimento sulle figure angeliche rappresentate nel prezioso apparato decorativo.

L’iniziativa è proposta in prossimità della della Festa dei nonni. Nel 1997 la festa dei nonni è stata fissata proprio in concomitanza della festa degli angeli custodi, per il ruolo di guida e protezione svolto dai nonni verso i nipoti.

La figura degli angeli, dei celesti messaggeri, è un’immagine enigmatica e allo stesso tempo familiare. Messaggeri divini, amici, custodi e consiglieri, accompagnano e proteggono l’uomo nelle Sacre Scritture.

le figure angeliche, i celesti messaggeri, negli affreschi e dipinti del Coro

La narrazione delle storie legate alle figure angeliche degli affreschi e dei dipinti nel Coro sarà condotta in modo da affascinare anche i visitatori più piccoli, per un anticipo di festa da trascorrere assieme, nonni e nipoti, rapiti dalle meraviglie della Certosa, dagli Angeli e Arcangeli rappresentati dagli artisti.

La visita è compresa nel biglietto di ingresso al Museo, per un numero di massimo 20 partecipanti, fino ad esaurimento posti.

Prenotazione consigliata alla mail accoglienza.sanmartino@beniculturali.it

Musica & Poesia tra Grecia e America al Museo Archeologico di Calatia

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Musica & Poesia tra Grecia e America. Sabato 29 Settembre, alle ore 20.00 al Museo Archeologico di Calatia di Maddaloni avrà luogo il concerto di Anteprima dell’Autunno Musicale 2018.

Musica & Poesia tra Grecia e America. Sabato 29 Settembre, alle ore 20.00 al Museo Archeologico di Calatia di Maddaloni avrà luogo il concerto di Anteprima dell’Autunno Musicale 2018.

Musica & Poesia tra Grecia e America con il pianista – compositore statunitense Paul Sánchez, il soprano Kayeleen Sánchez, il baritono Brandon Hendrickson e voce recitante Anna Maria Ackermann.

Il concerto propone Musica & Poesia tra Grecia e America con raccolte di lied del pianista – compositore statunitense Paul Sánchez su testi di struggente lirismo sensuale di Saffo e del poeta americano Madison Julius Cawein. Madison affascinato dalla mitologia e allusione classica europea e considerato un ispiratore del modernismo poetico, in particolare di T.S.Eliot. I brani, presentati in prima italiana, hanno riscosso grande successo negli Stati Uniti, accolti favorevolmente dalla critica.

Al Museo Archeologico di Calatia il via all’Autunno Musicale

Il concerto è il primo di una serie di appuntamenti dell’Autunno Musicale che saranno realizzati al Museo archeologico di Calatia e animeranno le aperture notturne del sito, in programma fino a Dicembre.

La rassegna è organizzata dall’Associazione Anna Jervolino-Orchestra di musica da Camera di Caserta e dal Polo museale della Campania; con il finanziamento del MIBAC-Direzione Generale Spettacolo e della Regione Campania; con il sostegno di Alberto Napolitano pianoforti, Associazione sistema MED, AIAM Associazione italiana attività musicali.

Musica & Poesia tra Grecia e America – Programma e Informazioni

Il Viaggio – Sei poemi da Saffo per voce e pianoforte
La Danza – Notturno – Stella della sera –
Ritorno di Afrodite – Eros – dedicato ad Atthis
Espiazioni gotiche – Cinque canzoni per baritono e pianoforte da Madison Julius Cawein
Passato – Fantasmi – Il Vampiro – A Mezzanotte – All‘Alba
Alla fine della Strada per baritono, soprano e pianoforte

L’Ingresso al concerto è gratuito
Associazione Jervolino: 0823 361801 – 339 1702906 – www.autunnomusicale.com
Museo di Calatia: 0823 200065 – pm-cam.maddaloni@beniculturali.it

Musica & Poesia tra Grecia e America – Note biografiche

Paul Sánchez pianista e compositore

Paul Sánchez ha studiato con Tamás Ungár alla Texas Christian University, laureandosi cum laude. Con Douglas Humpherys alla Eastman School of Music, dove ha completato il Master of Music e Doctor of Musical Arts. Paul Sánchez ha conseguito il Master di Musica Spagnola con la leggendaria Alicia de Larrocha.
Ha tenuto concerti in Nord America ed Europa ed è apparso in varie trasmissioni televisive e radiofoniche a livello nazionale. Ha registrato sei CD con sue musiche per le etichette Soundset Recordings e Albany, recensite positivamente dalla critica specializzata.

Prossimamente, per le etichette Soundset Recordings e Yellow Einstein, registrerà tre CD con musiche sue e dei compositori Shawn Okpebholo e David M. Gordon. Prossimamente collaborerà con il mezzosoprano J’Nai Bridges, i baritoni Brandon Hendrickson, Will Liverman e Kayleen Sánchez, terrà un ciclo di concerti con la Charleston Symphony Orchestra, e presenterà al Chicago Piano Festival e all’Autunno Musicale di Caserta i suoi lavori ispirati alla poesia di Saffo.

E’ docente e direttore del Dipartimento di Pianoforte dell’Università di Charleston in Carolina del Sud.

Kayleen Sánchez soprano

Sánchez ha studiato con Rita Shane e Carol Webber all’ Eastman School of Music di Rochester (New York) dove ha conseguito il Master in Musica Vocale da Camera ed in Letteratura. Kayleen Sánchez è docente di canto presso l’Università di Charleston in Carolina del Sud.

Per le etichette Albany e Soundset Recordings ha pubblicato quattro CD con musiche di Paul Sánchez, di Schubert – con il fortepianista Johnandrew Slominski – e il Ciclo Morto per Amore con il duo Bedlam del quale è fondatrice insieme al liutista Laudon Schuett, CD premiato dalla Società Americana del Liuto.

Con tale formazione ha partecipato a festival di musica antica tra cui il Phoenix Early Music Society, il Pegasus Early Music e il Rochester Early Music Festival. Il compositore americano David M. Gordon ha dedicato a lei e a Paul Sánchez il ciclo di canzoni Mysteria Incarnationis in corso di registrazione per la TBA insieme a brani dello di George Morley.

Brandon Hendrickson baritono

Hendrickson professore alla Louisiana State University si è esibito negli Stati Uniti in Asia ed in Europa. In ambito operistico ha interpretato Falstaff nell’omonima opera verdiana, Germont ne La Traviata; Don Giovanni nell’omonima opera mozartiana; Figaro nelle Nozze di Figaro; Papageno nel Flauto Magico e Guglielmo in Così fan Tutte. Gianni Schicchi nell’omonima opera di Puccini; Marcello e Schaunard ne La Bohème di Puccini; Cascada ne La Vedova Allegra di Lear, Demetrius nel Sogno di una Notte di Mezza Estate di Britten, El Dancairo in Carmen di Bizet, Flake nel Pipistrello di Johann Strauss, Albert nel Werther di Massenet, Jailer nel Dialogo delle Carmelitane di Poulenc.

In ambito concertistico ha tenuto recital alla Carnegie Hall, per la National Philharmonic, per la Serie Duke Chapel’s Bach Cantata, per il Piccolo Spoleto Music Festival ed ha collaborato con varie orchestre tra cui la Great Falls Symphony Orchestra, l’Oklahoma City Philharmonic, l’Helena Symphony Orchestra, la Madison Symphony Orchestra, la Louisiana Sinfonietta, la Southeast Pennsylvania Symphony Orchestra, la Charleston Symphony Orchestra, la South Dakota Symphony Orchestra e la Baton Rouge Symphony Orchestra.

Anna Maria Ackermann voce recitante

Anna Maria Ackermann voce recitante in Musica & Poesia tra Grecia e america

La Ackermann deve ai suoi ininterrotti studi sulla materia teatrale e alla sua formazione d’alta scuola la versatilità e la poliedricità della sua arte. Anna Maria Ackermann può spaziare nei generi e nelle tematiche del teatro d’ogni tempo e di ogni nazionalità. Dal personaggio di Elettra (ne l’Orestiade, sulle rovine di Gibellina) ai personaggi del teatro di Eduardo e di Simenon, dalle tematiche del teatro di Dostoevskij, di Marivaux, di Massenet a quelle dei grandi di casa nostra, Palazzeschi, Mastriani, Ugo Betti, De Marchi e, naturalmente,  Eduardo.

Se Eduardo è stato il suo mentore e il suo ideale punto di riferimento etico e affettivo, la sua voce si è modulata su parole e suoni che appartengono al patrimonio culturale dell’umanità, l’unico tesoro che non teme deprezzamenti e che continua ad alimentare il nostro bisogno del bene e del bello. Dei testi sacri interpretati citiamo, emblematicamente, lo Stabat Mater di Pergolesi nella Chiesa di San Francesco di Paola a Napoli e la Passio Perpetuae et Felicitatis, opera del terzo secolo di Tertulliano, musica di Fabrizio Romano, al Teatro Comunale di Benevento.

Il CRASC festeggia i suoi primi quarant’anni all’Art Garage di Pozzuoli

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il crasc festeggia quarant'anni

1978-2018 40anni di CRASC Centro di Ricerche sull’Attore e Sperimentazione Culturale

Siamo tutti invitati alla grande festa per i quarant’anni del CRASC  domenica 30 settembre, all’Art Garage, di Pozzuoli.

Era l’Aprile del 1978 quando un gruppo di giovani provenienti da differenti esperienze sociali, culturali, politiche decise di riunirsi in cooperativa e far nascere il CRASC.
Sono passati quarant’anni e la cooperativa “CRASC Centro di Ricerche sull’Attore e Sperimentazione Culturale” è ancora viva e continua il suo lavoro.
Sono passati quarant’anni di storia, cultura e lotte sociali. Quarant’anni di Teatro sulle “barricate” per far in modo che la sperimentazione e la ricerca teatrale non fossero solo definite e vissute come l’anticamera del teatro tradizionale.

La storia del CRASC è un lungo elenco di iniziative socio culturali.

Le prime esperienze di decentramento teatrale della Provincia di Napoli, con la prima produzione teatrale di piazza. La partecipazione alle prime “Estate a Napoli” con l’organizzazione della prima rassegna di spettacoli di strada a Castel dell’Ovo. La mostra delle maschere di Sartori. La creazione del primo Centro di Produzione e Ricerca teatrale Campana riconosciuto dal MIBAC. L’organizzazione e gestione di una delle prime scuole di teatro a Napoli. La creazione di un festival di laboratorio teatrale nel Sannio nel lontano 1980/81.

Innumerevoli le partecipazioni eccellenti ai vari festival internazionali e le tournee all’estero. L’organizzazione di convegni con collaborazioni di primo piano. La gestioni di vari spazi come il CRASC in via Atri o i Cantieri Teatrali a Marigliano. Il Teatro Leopardi a Napoli con l’azione di risanamento di un vecchio cinema a luci rosse e presidio teatrale su un territorio disastrato e invaso dalla camorra. Ricordiamo la direzione artistica del Giugno Popolare Vesuviano, Zelig Sud a Napoli e Studio Teatro. Salartaud nel centro storico a Napoli con un ritorno alle cantine teatrali in onore degli spazi umidi dove è nata la sperimentazione teatrale.

Le numerose rassegne di teatro, musica, danza organizzate dal CRASC.

Impossibile non ricordare le 10 edizioni di DanzItalia, o le 2 edizioni di Omaggio a Pina Baush. Le 10 edizioni di IoSonoQui e altro che ha fatto del CRASC uno dei principali attori della storia del tessuto culturale cittadino e nazionale.

Tra le attività degli ultimi anni ricordiamo Napoli.Interno.Giorno. ospite al Napoli Teatro Festival 2012. 31 salvi tutti! – 31 eventi in giro per la Campania per la valorizzazione della cultura regionale. Le 3 edizioni di “Capacciamm Street Festival”, la produzione degli spettacoli “Barbarella ed altre lontananze” di Peppe Lanzetta e “Notturno” tratto da Coe, ospite in occasione dell’anteprima dello spettacolo al Teatro dei Filodrammatici di Milano.

CRASC Centro di Ricerche sull'Attore e Sperimentazione Culturale

Una grande festa per festeggiare i quarant’anni di CRASC

Per celebrare questi suoi primi e importanti quarant’anni il Crasc organizza La Festa – 40 Anni di CRASC domenica 30 settembre, ART GARAGE, P.co Bognar 21- Pozzuoli, dalle ore 18,30

Tavola rotonda sul 78, il teatro e il movimento culturale, introduce Enzo Grano, Intervengono Stefano De Stefano e Lucio Colle
Performance di Beatrice Baino, Diana di Paolo, Carmine Borrino, Gaetano Battista, Antonio D’Avino, Giancarlo Greca, Vincenzo Maria Lettica e altri.
Proiezione del corto “La stana del tuffatore” di Emma Cianchi
Aperitivo anni 80 della chef Mela Flauto

La festa sarà anche occasione per ricordare l’intellettuale, studioso di teatro FRANCO CARMELO GRECO, di cui quest’anno ricorre il 20ennale della morte.

Ingresso libero