venerdì 29 Marzo 2024
Murzillo Chic
HomeIntervisteI venerdì del Taijiquan al Museo della Ceramica Duca di Martina

I venerdì del Taijiquan al Museo della Ceramica Duca di Martina

I venerdì del Taijiquan al Museo Duca di Martina sono l’esempio di quello che si intende per matrimonio tra tradizione e innovazione

Un grande applauso e tutta la nostra stima vanno alla dottoressa Luisa Ambrosio ed alla sua capacità di rendere il museo un luogo da vivere. Con la collaborazione del maestro Jia Jing Quan, il direttore del Museo Duca di Martina organizza i venerdì del Taijiquan al costo popolare di 2 euro. Luisa Ambrosio spiega che tale iniziativa ha lo scopo preciso di offrire a tutti i cittadini di vivere il Museo. Godere della vista di manufatti e collezioni di pregio, vivendo il museo grazie ad attività extramuseali come “i venerdì del Taijiquan” od “i giovedì del benessere”.

I venerdì del Taijiquan tutte le settimane fino a maggio.

Ogni venerdì fino a maggio, alle ore 16.00, si potranno seguire al Museo Duca di Martina le lezioni di Taijiquan Stile Chen del maestro Jia Jing Quan. La pratica dell‘antica disciplina millenaria cinese è adatta a tutti. Il Taijiquan si basa su un armonico rapporto tra corpo e mente ed è finalizzato a ristabilire il giusto flusso energetico e il benessere psicofisico.

La leggenda narra che i movimenti sinuosi del Taijiquan sono ispirati alla lotta tra una gru e un serpente. Nella Sezione delle porcellane cinesi si svolgeranno le lezioni con gli istruttori dell’Associazione Tuhe.

E’ consigliata la prenotazione ai seguenti numeri: 081.7690948 / 3382436216. La partecipazione è con il biglietto ridotto del museo di 2 euro

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
RELATED ARTICLES

Most Popular