domenica 14 Dicembre 2025
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Appuntamento Serale al Museo della Ceramica Duca di Martina.

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Appuntamento serale sabato 21 settembre al museo duca di martina per le giornate del Patrimonio

Per le giornate del Patrimonio, Sabato 21 settembre alle ore 19.00 appuntamento serale al museo. Durante la serata un breve concerto di Monica Assante di Tatissio e Patrizia Spinosi

Appuntamento serale al Museo Duca di Martina in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. L’apertura serale del museo sarà l’occasione per presentare il ricco programma delle attività. Come sempre le attività che si svolgeranno nel Museo e nel Parco sono studiate pensando sia al pubblico dei grandi che dei più piccini.

Oltre seimila opere di manifattura occidentale e orientale

Il Museo Duca di Martina, aperto al pubblico fin dal 1931, conserva un’importante e affascinante collezione di arti decorative. Sono infatti oltre seimila le opere di manifattura occidentale e orientale presenti nel Museo. A queste raccolte sono ispirati non soltanto cicli di Conversazioni e di incontri tematici, dedicati a particolari sezioni d’arte. Molti appuntamenti sono anche ispirati all’utilizzo antico e contemporaneo di alcuni manufatti, nelle pratiche quotidiane legate, per esempio, al cibo o alla bellezza.

A questi si aggiungono, mostre di arte ceramica antica e contemporanea, ancora in corso di definizione, e performance di danza e rievocazioni storiche.

Durante l’appuntamento serale di sabato 21 settembre saranno presentati anche i molteplici eventi che ci accompagneranno durante la prossima stagione

Hanno riscosso grande successo e verranno riproposti anche quest’anno gli appuntamenti dedicati al benessere fisico e psichico. Questi particolari eventi si svolgeranno sia negli ambienti della sezione orientale del Museo che nel Parco della Floridiana. E’ così che si potrà partecipare alle lezioni gratuite di Yoga per adulti e bambini, Gyrokinesis, Taiji Quan. Ma anche agli incontri di meditazione, per stimolare un più corretto approccio con la natura e una maggiore consapevolezza tra attività fisica e ricerca spirituale.

Durante questo atteso appuntamento serale, è prevista la partecipazione straordinaria dell’Ensemble con le attrici-cantanti Monica Assante di Tatisso e Patrizia Spinosi accompagnate dal musicista Michele Boné, con un breve concerto, a cui seguirà un momento conviviale, con un “Aperi-tè”, gentilmente offerto da Il piacere di offrire il tè di Antonia Grippa.

Il costo dell’ingresso al museo in questa occasione è di solo un euro

L’appuntamento con il Museo continua anche Domenica 22 settembre con una visita guidata dal tema “Tra dame, scacchi e carte da gioco”

Domenica 22 settembre, ore 11.00 i visitatori del museo potranno partecipare a una visita guidata dedicata ai “giochi” nelle collezioni d’arte del museo. Un percorso alla scoperta degli arredi e tavolini da gioco in ebano e madreperla di manifattura seicentesca. Proseguendo fino ai briosi gruppi di giocatori di dama e alle scatole per carte da gioco, in porcellana tedesca del Settecento. Il servizio è a cura del personale del Servizio educativo del museo.

A Villa Pignatelli ci si pone una domanda: Ma questa è fotografia?

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Ma questa è fotografia? Villa Pignatelli Convegno internazionale sui limiti della rappresentazione ispirato al lavoro di Elisa Sighicelli. A cura di Gianluigi Ricuperati

A Villa Pignatelli il convegno internazionale sui limiti della rappresentazione ispirato al lavoro di Elisa Sighicelli.

La nuova mostra di Elisa Sighicelli è una tappa cruciale nella parabola rigorosa e segreta di una delle artiste italiane più apprezzate a livello mondiale.

Una esposizione capace di riflettere sui temi più importanti della storia dell’arte di ogni tempo: la rappresentazione, le ambiguità del vedere e l’impossibilità di non vedersi. Quindi scoprire il ruolo della fotografia come oggetto, soggetto, strumento e metafora in un processo che mette lo spettatore di fronte a domande fondamentali della pratica creativa.

Sabato 14 settembre il simposio crossdisciplinare dal titolo “Domanda: Ma questa è fotografia? Risposta: Vi sembra una buona domanda?”

Villa Pignatelli ci invita sabato 14 settembre alle ore 15, per riflettere sulla Domanda: Ma questa è fotografia? Un simposio internazionale crossdisciplinare che approfitta della conclusione di questa mostra. Così da poter riflettere e produrre conoscenza su tali questioni, con una schiera di pensatori e curatori che non ha bisogno di presentazioni. Sopratutto alcuni tra i più noti ricercatori del mondo dell’arte che si riuniscono a Napoli per discutere di idee ispirate a una delle mostre più audaci di quest’anno. Una mostra elogiata dalla critica d’arte specialistica ma anche da fuoriclasse letterari come Geoff Dyer.

Il simposio dal tema “Ma questa è fotografia?” è a cura di Gianluigi Ricuperati. Di seguito il programma

Saluti istituzionali.
Introduzione del curatore del convegno: Gianluigi Ricuperati
Discorso introduttivo: Elisa Sighicelli

Quattro lezioni da 20′ ciascuna:
Carolyn Christov-Bakargiev – Curatore, storico dell’arte, Direttore del Castello di Rivoli
Jennifer Higgie – Editor at large di Frieze Magazine
Sabrina Tarasoff – Critico d’arte
Andrea Viliani – Direttore del Museo Madre

Discussione pubblica
Osservazioni conclusive a cura di Gianluigi Ricuperati

Napoli Horror Festival. Tre giorni all’insegna della paura

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Dal 13 al 15 settembre all’Ex Base Nato la prima edizione del Napoli Horror Festival

Napoli Horror Festival è ai nastri di partenza. La manifestazione, che avrà luogo dal 13 al 15 settembre dalle ore 16 all’Ex Base Nato di Bagnoli, è organizzato da Cooperativa Mestieri del Palco. In collaborazione con la Compagnia CRASC, che da alcuni anni promuove eventi a carattere multidisciplinare.

Napoli Horror Festival è un evento dedicato al tema paura. Il logo stesso del festival rappresenta una stilizzazione dell’amigdala, la ghiandola del cervello che gestisce e controlla le emozioni ancestrali, tra cui la paura. Come tutte le emozioni ancestrali, anche la paura può generare arte ed il tema della prima edizione del festival è l’arte generata dalla paura.

Napoli Horror Festival tre giorni ricchi di mostre, performance e dibattiti sulla paura.

Il programma del Napoli Horror Festival è molto articolato. Prevede ogni giorno due mostre, quattro performance e la proiezione di due film. Un concorso, un escape room, dibattiti ed un incredibile jumpscare tunnel con proiezioni e attori.

Letteratura, cinema, arte visiva, arte di strada, percorsi emotivi e sensoriali caratterizzeranno il Festival. L’Ex Base Nato di Bagnoli dalle ore 16 fino a tarda serata vedrà tanti ospiti tra cui Massimiliano Gallo, Sergio Stivaletti, professor Sergio Brancato, professor Giuseppe Limone, Marco Perillo, Massimo Piccolo, Gennaro Varavallo, Nicola Guarino, Baracca dei Buffoni, Artgarage, Daniele Misischia, Francesco Prisco, Anna Ceprano, Cristiano Ciccotti, Claudio Camilli, Federico Frusciante, Giuseppe Colella, Anemone Ledger, Campo 77.

Napoli Horror Festival dal 13 al 15 settembre presso l'ex Base Nato di Bagnoli

Obiettivo del festival l’aggregazione e lo scambio di esperienze affrontando il genere horror e la paura come emozione primaria

La filosofia del progetto nasce da una serie di domande sulla funzione e fruizione dell’arte.
Cosa proviamo guardando “La morte di Marat” di Edvard Munch o “Giuditta che decapita Oloferne” di Artemisia Gentileschi? Oppure quando guardiamo “Saturno che divora uno dei suoi figli” di Francisco Goya?
E ancora: i “Racconti” di Edgar Allan Poe o “Dracula” di Bram Stoker o “Psyco” di Alfred Hitchcock e “Shining” diretto da Stanley Kubrick, sono capolavori, analisi spietata dell’animo umano o intrattenimento?
Da questi quesiti Napoli Horror Festival sviluppa un evento completo ed articolato che si pone come obiettivo l’aggregazione e lo scambio di esperienze affrontando il genere horror nella sua accezione più ampia e la paura come emozione primaria.

Il Miglior Cosplay Horror vince un weekend per due persone in una località d’eccezione: la Transilvania

Dopo la Parata Zombie in un clima ironico e goliardico a via Toledo con circa 200 comparse truccate e centinaia di spettatori sparsi tra Largo Berlinguer e piazzetta Augusteo, l’organizzazione della manifestazione ha promosso una serie di iniziative per coinvolgere direttamente gli appassionati del genere e premiarli attraverso il concorso letterario e di corti cinematografici.
Per il Concorso dedicato ai corti sono arrivate 855 proposte artistiche provenienti da tutto il mondo, tra cui Iran, Giappone, Canada, Turchia, Argentina e Polonia.
Inoltre, è possibile iscriversi al contest per il Miglior Cosplay Horror per vincere un weekend per due persone in una località d’eccezione: la Transilvania.
Durante la gara, sarà premiato il miglior costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in tema Horror e si attendono citazioni ironiche e rielaborazioni originali.

‘E Cammarere di Fabio Del Gesto al Chiostro di San Domenico Maggiore

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'E Cammarere di Fabio Del Gesto il 29 e 30 agosto al Chiostro di San Domenico Maggiore a Napoli

‘E Cammarere è l’interessante riscrittura in napoletano a cura di Fabio Di Gesto del capolavoro del ‘900 di “Le serve” di Jean Genet

‘E Cammarere Ispirato a “Le serve” di Jean Genet con Mariaclaudia Pesapane e Francesca Morgante sarà in scena il 29 e 30 agosto nel Chiostro di San Domenico Maggiore. Lo spettacolo fa parte dell’ormai famosa della rassegna teatrale Classico Contemporaneo per la direzione artistica di Gianmarco Cesaro e Mirko Di Martino.

Nel testo “Le Serve” di Genet, Fabio Di Gesto rimane affascinato dalla personalità delle due protagoniste. Due serve e una padrona, questo concetto ha ispirato la riscrittura da parte di Di Gesto. Due candidate che si sfidano per un unico posto. Fabio si allontana dal testo, così come dalla struttura drammaturgica, al fine di riprendere solo l’idea drammatica ed analizza, proprio come Genet, il fatto di cronaca delle sorelle Papin. Genet, nel saggiatore dice: “Le due serve non sono realmente serve ma rappresentano tutti coloro che sono; diversi, rifiutati, reietti e rilegati ai margini di una società.”

Mariaclaudia Pesapane protagonista con Francesca Morgante dello spettacolo 'E Cammarere
Sopra Mariaclaudia Pesapane coprotagonista con Francesca Morgante dello spettacolo ‘E Cammarere

Un testo con un linguaggio potente composto da proverbi e detti

Così Fabio Di Gesto sviluppa la sua drammaturgia. In ‘E Cammarere per fortificare l’idea di rifiuti della società Di Gesto da loro un linguaggio particolare, quello del “vascio” e dei vicoli di una Napoli diversa, chiassosa e plebea.

E’ un linguaggio potente, composto da proverbi e detti. Un linguaggio che chiarisca allo spettatore; la natura delle cammarere. La signora delle serve, diventa all’interno del testo la Padrona. Essa, la padrona, non compare mai in scena ma porta con sé tre significati che la rendono la vera protagonista dello spettacolo.

Il gioco che troviamo nelle serve di Genet, nelle ‘E Cammarere diventa una continua prova delle sorelle per ricoprire quel tanto amato ruolo. La scena sarà quasi del tutto vuota. Pochi oggetti di scena e dei vestiti, che rappresenteranno l’apparenza, l’inganno. Il biglietto per uscire dalla loro condizione di serve e andare verso quella da Padrona. Chi delle due sarà più furba, forte e ambiziosa da ricoprire quel ruolo? L’omicidio rappresenterà per loro il riscatto, una vera e propria liberazione. “Tutti vorremmo riscattarci. Tutti vorremmo passare da servi a padroni.”

Raffaele Viviani rivive nello spettacolo diretto da Salvatore Sannino

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"Unico Viviani!" il recital che racconta Raffaele Viviani poeta, attore e drammaturgo napoletano.

“Unico Viviani!” il recital che racconta Raffaele Viviani poeta, attore e drammaturgo napoletano.

Raffaele Viviani, all’anagrafe Raffaele Viviano nasce a Castellammare di Stabia il 10 gennaio 1888 muore all’età di 62 anni a Napoli il 22 marzo 1950. E’ stato attore teatrale, commediografo, compositore, poeta e scrittore italiano.

Raffaele Viviani nelle sue vesti di poeta, drammaturgo, attore e regista é una delle figure più complesse articolate e straordinarie dell’immenso panorama artistico napoletano. É stato narrato in una chiave moderna, in una lettura classicheggiante e melodica, oppure richiamando lo “straniamento” del più grande commediografo europeo.

Unico Viviani! in scena al Chiostro si San Domenico Maggiore martedì 27 e mercoledì 28 agosto.

Lo spettacolo “Unico Viviani!” in scena il 27 e 28 agosto al Chiostro di San Domenico Maggiore traccia un profilo autoriale moderno cosicché nel raccontare la società Napoletana vivianea, pone le basi della società attuale della nostra città. Ciò che lo spettacolo racconta a volte in modo poetico ed oleografico, rappresenta il primum movens di ciò che oggi viviamo e siamo.

“Unico Viviani!” è un unico corso storico e sociale che partendo dai momenti raccontati arrivano ad oggi con tutte le distorsioni che ne sono derivate: unico filone, unico Viviani! Ma Raffaele Viviani non é solo una semplice rappresentazione. È una voce, un lamento, un grido di sofferenza. Anche se raccontato con l’umorismo crudele e feroce che solo il popolo napoletano sa fare. Le battute, i testi in versi o canzoni sono portate dagli attori in scena con un’unica voce.

Danilo Rovani, Rosario Sannino, Salvatore Sannino interpretano i versi di Raffaele Viviani

Dividendosi le battute non portano al pubblico una rappresentazione plastica ma ne riversano il calore, il dolore ed il temperamento delle persone descritte in quell’epoca e che oggi ancora sono vive ed esistenti: unico Viviani! Anche nella declamazione delle battute. Gli attori, Danilo Rovani, Rosario Sannino, Salvatore Sannino si inseguono sul palco, calcando fatti storici e momenti di fortissimo impatto poetico.

Salvatore Sannino dirige lo spettacolo mentre Maria Barbato elabora le musiche di Raffaele Viviani. Il recital che propone in chiave del tutto originale i brani e le canzoni dell’autore stabiese, fa parte della rassegna estiva Classico Contemporaneo per la direzione artistica di Gianmarco Cesaro e Mirko De Martino

Ferragosto Sannazzareno. Sport, giochi e tanta musica

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ferragosto sannazzareno con tanti eventi e la musica del famoso gruppo popolare Ezezi

L’Associazione socio culturale Ferragosto Sannazzareno con il Patrocinio del Comune di San Nazzaro e la collaborazione di Pro Loco San Nazzaro. Grazie anche al contributo della Camera di Commercio di Benevento e del BCC di San Marco dei Cavoti e del Sannio-Calvi,
con Associazione socio culturale Integramente e Pro-Poteca presenta: Ferragosto Sannazzareno 2019 XXXIX Edizione

Per il Ferragosto Sannazzareno artisti da strada e giochi per bambini e tanto sport per un 14 agosto all’insegna del divertimento

Anche mercoledì 14 in Piazza Roma ci sarà il programma per i bambini, con animazione, gonfiabili, artisti di strada e giochi a cura di Hook Animation. Una peculiarità tutta sannazzarena, per arricchire gli eventi musicali con lo sport e il divertimento. Proseguono gli eventi sportivi e ludici: tornei di pallavolo, calciobalilla, basket 2 contro 2, dama, carte (tressette, briscola, scopa piett’à ‘ppietto), animazione e giochi per bambini. Presenti gli stand gastronomici con degustazioni di piatti tipici, aglianico, birra, dolci e sangri

Vigilia di Ferragosto all’insegna della musica Folk

Mercoledì 14 una travolgente vigilia ferragostana con Tammoré, la musica popolare e le voci storiche dei E’Zezi. Proseguono giochi per bambini e stand gastronomici.

Vigilia ferragostana all’insegna del folk e della world music per il 39mo Ferragosto Sannazzareno, con danze e canti del sud Italia del gruppo Tammoré, che per l’occasione avrà come ospiti le voci storiche dei E’Zezi, la storica formazione napoletana, “gruppo operaio” nato negli anni ’70 e nome di punta del folk revival italiano.

Giovedì 15 la colonna sonora per ferragosto 2019 è affidata ad Antonio Mandato e la All Music Band

Il Lazzo della mosca e altre storie

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Il Lazzo della mosca

Mercoledì 14 agosto al Chiostro di San Domenico Maggiore per la rassegna Classico Contemporaneo.

Il Lazzo della mosca e altre storie uno spettacolo sulla Commedia dell’Arte di e con Fabio Mangolini maschere di Donato Sartori. In occasione delle celebrazioni per la decima Giornata Mondiale della Commedia dell’Arte che quest’anno vede Napoli come Capitale Mondiale, ospita Fabio Manzolini, vincitore del premio “ComeD’ORO”. Ideato da Comedì per la divulgazione e la promozione della Commedia dell’Arte come forma di espressione spettacolare, unica, moderna,

Il lazzo della mosca e altre storie. Uno spettacolo sulla Commedia dell’Arte

Il Lazzo della mosca mercoledì 14 agosto alle ore 21.30. Uno spettacolo con un attore, solo in scena, che spiega e mostra i segreti della Commedia dell’Arte attraverso le sue maschere. Un viaggio che parte da Padova nel 1545 e arriva fino ai giorni nostri fra comicità e notizie preziose su una forma teatrale che, lo si vedrà, ci appartiene ancora oggi. Un attore da solo sulla scena che si trasforma da conferenziere a acrobata, da narratore di una storia meravigliosa a incarnazione della stessa storia.

Musei aperti a Ferragosto in Campania. Molti con ingresso gratuito

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Musei aperti a ferragosto in campania

Molti i musei aperti a ferragosto. Ecco gli orari dei musei aperti

Una Napoli aperta ai turisti anche il 15 agosto. Dunque un ferragosto all’insegna del museo in una città sempre più capace di accogliere i turisti tutto l’anno. Per agevolare dunque chi sceglie il museo al mare di seguito l’elenco dei musei con gli orari di questa apertura straordinaria

L’elenco dei musei di Napoli aperti il 15 agosto

Certosa e Museo di San Martino
ore 8.30 – 17.00 con ultimo ingresso 16.00

Castel Sant’Elmo
ore 8.30 – 19.30 con ultimo ingresso 18.30

Museo Duca di Martina
ore 9.30 – 17.00 con ultimo ingresso alle ore 16.15
Parco Villa Floridiana
ore 9.30 – 16.30

Museo Pignatelli
ore 8.30 – 17.00 con ultimo ingresso 16.00

Palazzo Reale
ore 9.00 – 20.00 con ultimo ingresso 19.00

Parco e Tomba di Virgilio
ore 9.00 – 14.00 con ultimo ingresso 13.15

La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, diretta da Francesca Casule, in occasione della festività di FERRAGOSTO ha organizzato, con la partecipazione di Comuni, Provincia di Salerno, Diocesi e Associazioni del territorio, le aperture straordinarie di musei e aree archeologiche a Salerno e Avellino. Di seguito l’elenco dei musei aperti e degli orari di apertura.

I musei di Salerno aperti a ferragosto

Complesso Monumentale di San Pietro a Corte
Ipogeo e Cappella sant’Anna
Ingresso gratuito ore 10.00 / 19.00

Pinacoteca
Ingresso gratuito ore 9.00 / 14.00

Museo Archeologico
Ingresso 4 euro, ridotto 2 euro ore 9.00 / 14.00

Chiesa di San Giorgio
Ingresso gratuito ore 10.00 / 14.00

Duomo San Matteo.
Quadriportico
Ingresso gratuito ore 8.30 / 20.30
Cattedrale e Cripta
Ingresso Gratuito ore 8.30 -13.00 / 15.00-20.30

Giardino della Minerva
Ingresso 3 euro, ridotto 1,5 euro ore 9.30 / 20.00

Castello Arechi
ore 9.00 / 14.00

Museo Virtuale Scuola Medica Salernitana
Ingresso 3 euro, ridotto 2 euro ore 9.30 / 12.30

Santa Maria de Lama
Apertura su prenotazione info 339 692 3251 a cura Touring Club

I musei in provincia di Salerno aperti il 15 agosto

R A I T O di VIETRI SUL MARE (SA)
Museo della Ceramica di Villa Guariglia
ore 9.00 / 14.00

N O C E R A S U P E R I O R E (SA)
Museo di Villa de Ruggiero
Ingresso gratuito ore 9.00/ 14.00

M I N O R I (SA)
Villa Romana
Ingresso gratuito ore 8.00 – 19.30

L A V I A N O (SA)
Castello
Ingresso gratuito mattina ore 9.30 / 12.30 pomeriggio ore 16.00 / 19.30

V A L V A (SA)
Villa DAyla – Parco
Visita guidata a pagamento mattina ore 9.30 / 13.00 pomeriggio ore 16.00 / 19.30

P A D U L A (SA)
Certosa di Padula
Museo della Lucania Occidentale
ore 9.00 / 14.00

I musei aperti in provincia di Avellino

M I R A B E L L A E C L A N O (AV)
Parco Archeologico Aeclanum
Ingresso gratuito ore 9.00 / 13.00

A V E L L A (AV)
Anfiteatro romano
Visita guidata a pagamento ore 10.00 / 13.00 – 17.00 / 20.00

Antica Forneria Molettieri il pane come c’era una volta

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Antica Forneria Molettieri dove il pane profuma di buono, di sano e di storia.

Antica Forneria Molettieri in Corso Vittorio Emanuele, sul confine tra il vomero e Quartieri Spagnoli. Un forno dove il pane viene realizzato ancora con le antiche movenze, a mano. Buono, profumato, fragrante, il pane è un alimento fondamentale da sempre.

Il pane in Italia è sempre stato un alimento presente su tutte le tavole. Ma di sicuro la città più legata al pane è proprio Napoli. A Napoli per esempio esiste il culto della “a’ marenna”, in italiano la merenda, dove il pane viene farcito di ciò che c’è di più buono in cucina. I più arditi arrivano alla poesia del cuzzetiello, ossia il fondo del pane scavato e farcito magari con il ragù avanzato dalla domenica.

Ingredienti di alta qualità e un lievito madre centenario per sfornare un pane carico di profumo e sapore

Ma a Napoli non si può parlare di pane senza parlare dell’Antica Forneria Molettieri e del suo patron Rodolfo Molettieri. Panificatore da sempre, ha imparato l’arte della panificazione dal papà Pasquale. Per rodolfo fare il pane significa occuparsi della salute delle persone. Per questo all’Antica Forneria Molettieri vengono usati solo gli ingredienti migliori, quelli senza additivi, e gli stessi ingredienti vengono impastati secondo le ricette classiche.

Rodolfo Molettieri usa per esempio un lievito madre che ha oltre cent’anni e che viene rinnovato giorno. oppure viene usato anche il lievito madre ottenuto dalle prugne di Paestum che unito a farine grezze o poco raffinate ci permette di sfornare un pane carico di profumo e di sapore.

Il tarallo napoletano un must della tradizione culinaria napoletana

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Il tarallo napoletano con sugna e pepe, è un must della cucina del recupero. Lo stesso Pino Daniele ha cantato del Tarallo nella canzone Fortunato.

il tarallo napoletano nasce appunto a Napoli sul finire del ‘700. La necessità di non buttare via nulla spingeva i fornai di allora a non buttare via nemmeno lo sfriddo ossia lo scarto della pasta lievitata preparata per fare il pane. Allo sfriddo aggiungevano la sugna meglio conosciuto come strutto in italiano, in napoletano “nzogna”. Quindi aggiungevano il pepe e reimpastavano il tutto. Solo successivamente nell’800 il tarallo sarà arrichito con un ulteriore ingrediente la mandorla. Con il nuovo impasto i fornai creavano poi delle striscioline di pasta che intrecciavano e chiudevano dando la forma di una ciambella.

Il tarallo napoletano cibo dei poveri nel ‘700 prelibatezza dello street food oggi

Lo raccontava la stessa Matilde Serao di come il tarallo napoletano era considerato il cibo dei poveri. Il tarallo napoletano aveva un basso costo di produzione ma un alto contenuto calorico grazie allo strutto di maiale. A Napoli durante il ‘700 e l’800 non si poteva buttare via niente, bensi si doveva recuperare ogni cosa. La creatività dei napoletani in cucina ha sempre creato piatti magici riuscendo a recuperare ogni alimento e trasformandolo in un piatto sublime.

La cucina del recupero a Napoli vanta piatti indimenticabili come ad esempio gli spaghetti allo scarpariello o il famoso cuzzetiello. Anche nel caso del Tarallo Napoletano i fornai di allora riuscirono a trasformare gli scarti della pasta del pane, in un qualche cosa di unico che ancora oggi è presente sulle tavole di ogni famiglia napoletana.

Il tarallo e il tarallaro un esempio della cultura pop napoletana

Il Tarallo napoletano è una prelibatezza ed oggi è un alimento che ha un posto d’onore nella categoria dello street food. La cosa è confermata anche dallo stesso Pino Daniele che dedico al noto tarallaro Fortunato Bisaccia. La canzone intitolata proprio “Fortunato”, racconta come ancora tra gli anni ’70 e ’80 il tarallaro andava in giro per le strade della città con il suo carretto a vendere il tarallo. Oggi il Tarallo napoletano si trova ovunque, ma per chi viene a Napoli suggeriamo di visitare la Taralleria Napoletana nel centro storico di Napoli, dove oltre ad assaggiare i classici taralli è possibile anche vedere al momento come vengono preparati ancora oggi rigorosamente a mano

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