lunedì 11 Novembre 2024
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Antica Forneria Molettieri il pane come c’era una volta

Antica Forneria Molettieri dove il pane profuma di buono, di sano e di storia.

Antica Forneria Molettieri in Corso Vittorio Emanuele, sul confine tra il vomero e Quartieri Spagnoli. Un forno dove il pane viene realizzato ancora con le antiche movenze, a mano. Buono, profumato, fragrante, il pane è un alimento fondamentale da sempre.

Il pane in Italia è sempre stato un alimento presente su tutte le tavole. Ma di sicuro la città più legata al pane è proprio Napoli. A Napoli per esempio esiste il culto della “a’ marenna”, in italiano la merenda, dove il pane viene farcito di ciò che c’è di più buono in cucina. I più arditi arrivano alla poesia del cuzzetiello, ossia il fondo del pane scavato e farcito magari con il ragù avanzato dalla domenica.

Ingredienti di alta qualità e un lievito madre centenario per sfornare un pane carico di profumo e sapore

Ma a Napoli non si può parlare di pane senza parlare dell’Antica Forneria Molettieri e del suo patron Rodolfo Molettieri. Panificatore da sempre, ha imparato l’arte della panificazione dal papà Pasquale. Per rodolfo fare il pane significa occuparsi della salute delle persone. Per questo all’Antica Forneria Molettieri vengono usati solo gli ingredienti migliori, quelli senza additivi, e gli stessi ingredienti vengono impastati secondo le ricette classiche.

Rodolfo Molettieri usa per esempio un lievito madre che ha oltre cent’anni e che viene rinnovato giorno. oppure viene usato anche il lievito madre ottenuto dalle prugne di Paestum che unito a farine grezze o poco raffinate ci permette di sfornare un pane carico di profumo e di sapore.

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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