sabato 20 Aprile 2024
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Napoli Horror Festival. Tre giorni all’insegna della paura

Dal 13 al 15 settembre all’Ex Base Nato la prima edizione del Napoli Horror Festival

Napoli Horror Festival è ai nastri di partenza. La manifestazione, che avrà luogo dal 13 al 15 settembre dalle ore 16 all’Ex Base Nato di Bagnoli, è organizzato da Cooperativa Mestieri del Palco. In collaborazione con la Compagnia CRASC, che da alcuni anni promuove eventi a carattere multidisciplinare.

Napoli Horror Festival è un evento dedicato al tema paura. Il logo stesso del festival rappresenta una stilizzazione dell’amigdala, la ghiandola del cervello che gestisce e controlla le emozioni ancestrali, tra cui la paura. Come tutte le emozioni ancestrali, anche la paura può generare arte ed il tema della prima edizione del festival è l’arte generata dalla paura.

Napoli Horror Festival tre giorni ricchi di mostre, performance e dibattiti sulla paura.

Il programma del Napoli Horror Festival è molto articolato. Prevede ogni giorno due mostre, quattro performance e la proiezione di due film. Un concorso, un escape room, dibattiti ed un incredibile jumpscare tunnel con proiezioni e attori.

Letteratura, cinema, arte visiva, arte di strada, percorsi emotivi e sensoriali caratterizzeranno il Festival. L’Ex Base Nato di Bagnoli dalle ore 16 fino a tarda serata vedrà tanti ospiti tra cui Massimiliano Gallo, Sergio Stivaletti, professor Sergio Brancato, professor Giuseppe Limone, Marco Perillo, Massimo Piccolo, Gennaro Varavallo, Nicola Guarino, Baracca dei Buffoni, Artgarage, Daniele Misischia, Francesco Prisco, Anna Ceprano, Cristiano Ciccotti, Claudio Camilli, Federico Frusciante, Giuseppe Colella, Anemone Ledger, Campo 77.

Napoli Horror Festival dal 13 al 15 settembre presso l'ex Base Nato di Bagnoli

Obiettivo del festival l’aggregazione e lo scambio di esperienze affrontando il genere horror e la paura come emozione primaria

La filosofia del progetto nasce da una serie di domande sulla funzione e fruizione dell’arte.
Cosa proviamo guardando “La morte di Marat” di Edvard Munch o “Giuditta che decapita Oloferne” di Artemisia Gentileschi? Oppure quando guardiamo “Saturno che divora uno dei suoi figli” di Francisco Goya?
E ancora: i “Racconti” di Edgar Allan Poe o “Dracula” di Bram Stoker o “Psyco” di Alfred Hitchcock e “Shining” diretto da Stanley Kubrick, sono capolavori, analisi spietata dell’animo umano o intrattenimento?
Da questi quesiti Napoli Horror Festival sviluppa un evento completo ed articolato che si pone come obiettivo l’aggregazione e lo scambio di esperienze affrontando il genere horror nella sua accezione più ampia e la paura come emozione primaria.

Il Miglior Cosplay Horror vince un weekend per due persone in una località d’eccezione: la Transilvania

Dopo la Parata Zombie in un clima ironico e goliardico a via Toledo con circa 200 comparse truccate e centinaia di spettatori sparsi tra Largo Berlinguer e piazzetta Augusteo, l’organizzazione della manifestazione ha promosso una serie di iniziative per coinvolgere direttamente gli appassionati del genere e premiarli attraverso il concorso letterario e di corti cinematografici.
Per il Concorso dedicato ai corti sono arrivate 855 proposte artistiche provenienti da tutto il mondo, tra cui Iran, Giappone, Canada, Turchia, Argentina e Polonia.
Inoltre, è possibile iscriversi al contest per il Miglior Cosplay Horror per vincere un weekend per due persone in una località d’eccezione: la Transilvania.
Durante la gara, sarà premiato il miglior costume che rappresenti un personaggio riconoscibile in tema Horror e si attendono citazioni ironiche e rielaborazioni originali.

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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