martedì 19 Marzo 2024
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I servizi da tavola del Settecento esposti al Museo Duca di Martina

Domenica 21 ottobre in occasione del primo appuntamento de “il te si fa cibo” Maia Confalone ci guiderà attraverso i servizi da tavola del Settecento

I servizi da tavola del settecento ci vengono presentati da Maia Confanfalone in occasione di Colorful Hummus. L’approfondimento sulle salsiere e mostardiere delle collezioni del Museo e sulla storia della loro comparsa nei sontuosi servizi da tavola del Settecento, rispondente alle nuove mode alimentari introdotte nella cucina europea, si conclude con lo show-cooking dedicato alla preparazione di Hummus.

E’ Il nuovo ciclo di incontri domenicali intitolati “Il Tè si fa Cibo”. Programmati da ottobre 2018 a febbraio 2019, gli incontri sono dedicati alla conoscenza del tè e delle sue caratteristiche. Quattro appuntamenti per quattro diverse esperienze sensoriali. Incontri durante i quali la bellezza e la raffinatezza delle opere delle collezioni del Duca di Martina si coniugheranno con il gusto e la creatività di ricette realizzate e abbinate con il tè.

I servizi da tavola del settecento quindi al centro dalle visite guidate a tema, condotte dalle storiche dell’arte di Progetto Museo. Ai visitatori saranno illustrati alcune tipologie di vasellame di volta in volta funzionalmente associate alla ‘pietanza del giorno’. Gli incontri si concluderanno con piacevoli show-cooking. Momenti durante i quali Antonia Grippa e Rossella Montolo racconteranno e realizzeranno, mostrandone le varie fasi esecutive, speciali ricette appartenenti alla tradizione culinaria occidentale e orientale. Al termine della dimostrazione, i partecipanti potranno completare l’esperienza gustando i piatti cucinati e abbinati al giusto tè.

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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