mercoledì 24 Aprile 2024
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Flo in “Brave Ragazze” il 13 gennaio inaugura il lungo weekend del Trianon Viviani con Eugenio Finardi e Raffaello Converso

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I tre appuntamenti del week end del Trianon Viviani, dal 13 al 15 gennaio i concerti di Flo, Finardi e Converso

Flo con il concerto “Brave ragazze” apre venerdì 13 gennaio il lungo week end del teatro Trianon Viviani diretto da Marisa Laurito

Flo, cantautrice autrice e attrice di teatro, è un’instancabile ricercatrice musicale che viaggia alla continua ricerca di storie, tradizioni e contaminazioni. É proprio con Brave Ragazze che Flo esprime pienamente il suo lavoro di ricerca e traduzione dei capolavori firmati dalle più coraggiose e controverse artiste del mondo latino.

Con “Brave ragazze” la cantautrice Flo, al secolo Floriana Cangiano, racconta la musica e la vita di donne straordinarie, che, armate di canzoni, hanno lasciato un segno indelebile nella cultura latina: storie di coraggio e rivoluzione che ci restituiscono una visione contemporanea e allargata della prospettiva femminile e del carattere latino.

Brave Ragazze di Flo racconta storie di grandi donne diventate pietre miliari della nostra musica e della nostra cultura

Le brave ragazze – autrici o ispiratrici di questo recital – sono donne divise tra grandi successi e grandi solitudini, pietre miliari della nostra musica e della nostra cultura. Come Gabriella Ferri e Violeta Parra, entrambe simboli di passione incontenibile e mal di vivere. Come la Lupe, l’artista cubana che incantò Hemingway, Tennessee Williams e Marlon Brando, che, dopo l’enorme successo in America, conobbe l’oblio in sedia a rotelle e la vita da senza tetto.

Come Leda Valladares, la cantante ricercatrice del Tucuman, che con il suo registratore raccoglieva sul campo canzoni antiche e urla solitarie, che andavano via via scomparendo: a lei che recuperava la memoria, l’ironia macabra della sorte la condannò a finire i suoi giorni in una clinica per malati di Alzheimer.

Come, infine, Gilda Mignonette, la più famosa cantante napoletana d’America, la Regina degli emigranti che morì in mare, durante la traversata da New York a Napoli, dopo aver espresso il desiderio di morire nella propria amata città natale: sul suo certificato di morte verranno riportate le coordinate del punto in cui si spense, da migrante per sempre.

La cantautrice sarà accompagnata da Michele Maione alle percussioni e Cristiano Califano alla chitarra classica. La produzione è di Sound Fly.

Flo in Brave Ragazze al Teatro Trianon Viviani il 13 gennaio
Flo in Brave Ragazze al Teatro Trianon Viviani il 13 gennaio

Eugenio Finardi in “Euphonia suite” – sabato 14 gennaio, ore 21 al Teatro Trianon Viviani

Il cantautore propone all’ascoltatore l’esperienza di un percorso emozionale che si dipana tra i brani del suo repertorio e quelli di autori da lui profondamente amati, riletti come meditazioni sulla condizione umana. Dopo anni in cui ha alternato nei suoi concerti l’interpretazione delle sue composizioni alla narrazione e all’analisi parlata, quasi una conversazione con il suo pubblico, in Euphonia Finardi si abbandona al flusso musicale, alla costante ricerca di un senso ulteriore e interiore.

Euphonia è un’esperienza sempre diversa, che supera la parola per arrivare a una trascendenza condivisa tra musicisti e pubblico: al di là di un “canovaccio”, ogni concerto è unico, diverso da tutti gli altri, influenzato dalla sala, il pubblico, il momento… Lo scopo è quello di perdersi nel fluire della musica e di abbandonarsi alle sorprese di un nuovo percorso dove anche le canzoni più conosciute trovano un contesto più ampio, come saltando di pietra in pietra si attraversa un fiume, per arrivare a sponde inesplorate.

Questo gioco di improvvisazione e reinvenzione di Euphonia è frutto della particolare intesa del cantautore con Mirko Signorile e Raffaele Casarano, che collaborano con Eugenio da più di dieci anni. Questa «magia», come la definisce Finardi, è caratterizzata da «una costante ricerca del senso profondo della Musica e della sua straordinaria capacità di metterci in contatto con l’Assoluto Cosmico», di quella «mitica Armonia delle Sfere che Dante descrive come massima espressione del Paradiso e la scienza descrive come la vibrazione che tutto lega e tutto contiene». Il concerto è prodotto da Ef sounds.

Eugenio Finardi in Euphonia Suite al Trianon Viviani sabato 14 gennaio
Eugenio Finardi in Euphonia Suite al Trianon Viviani sabato 14 gennaio

Raffaello Converso in “L’Opera da marciapiede. Tra Kurt Weill e Raffaele Viviani” – domenica 15 gennaio, ore 19

“L’Opera da marciapiede. Tra Kurt Weill e Raffaele Viviani” è il titolo del recital di Raffaello Converso, che si avvale delle elaborazioni e le orchestrazioni di Roberto De Simone.

De Simone spiega il senso di quest’Opera: «Il concerto intende denunciare l’estinzione della musica da strada, al centro dell’attenzione di Brecht, Weill e Viviani. Quella musica, in sostanza, un tempo viva a Napoli – ricordiamo la “musica dei ciechi”, le postegge, il lavoro dei gavottisti, dei cantastorie agli stazionamenti tranviari e dei cantanti da pianino – ma anche in altre città italiane, come in Francia, in Germania e altrove. Al suo posto troviamo oggi la musica leggera, come espressione di assoluta verità collettiva, imposta dall’alto».

«A Napoli, nelle piazze del Gesù nuovo e di san Domenico – prosegue De Simone –, meccanicamente si eseguono antichi canti sul tamburo fronne e canti a figliola, totalmente privi di stile vocale e addirittura sostenuti da blasfemi, rigidi accompagnamenti di fisarmoniche, mentre qualche altro esecutore schiaffeggia un tamburo a cornice, spogliato della sua antica funzione di relatività ritmica.

Ma il globalizzato degrado culturale che propaganda tali modelli, spaccia questi per autentici su Internet e sui cellulari ormai incorporati dai giovani nelle loro orecchie di acquirenti ubbidienti, in un sistema di potere impositivo più che fascista, addirittura nazista, dove tutto rientra nella cultura di massa, nella persuasione improtestabile: chi dissente non esiste, non appartiene al coro della massa, è una ingiallita e antiquata etichetta di liquore scaduto da ogni marciapiede».

Accompagnano Converso, Mimmo Napolitano (pianoforte conduttore), Vincenzo Bianco (violino), Leonardo Massa (violoncello), Carlo Termini
(contrabbasso), Franco Ponzo (chitarra), Edoardo Converso (mandolino), Giuseppe Di Colandrea (clarinetto e sax), Luca Martingano (corno), Francesco Fierro (trombone), Enzo Grimaldi (fisarmonica) e Carmine Mattia Marino (marimba e batteria).

Il disegno luci è di Elena Anotti. In locandina l’assistente alle luci Giuseppe Calenda e la collaborazione tecnica di Biagio Abenante. La produzione è di Proscenio, in collaborazione con la fondazione Ente ville Vesuviane.

Raffaello Converso in L'opera da Marciapiede al Trianon Viviani domenica 15 gennaio
Raffaello Converso in L’opera da Marciapiede al Trianon Viviani domenica 15 gennaio

Biglietti e abbonamenti – I biglietti sono acquistabili presso il botteghino del teatro, le prevendite autorizzate e online sul circuito AzzurroService.net. Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica, dalle 10 alle 13:30. Telefono 081 0128663.

Informazioni sul sito istituzionale https://www.teatrotrianon.org/

Le Ebbanesis sono Fiordiligi e Dorabella in Così fan tutte dal 12 gennaio al Teatro Nuovo

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Così fan tutte al Teatro Nuovo di Napoli con le Ebbanesis

Liberamente tratto dall’opera di Mozart, elaborazione musicale e arrangiamenti Leandro Piccioni e Mario Tronco, libretto Andrej Longo.

Le Ebbanesis, al secolo Serena Pisa e Viviana Cangiano, sono le interpreti dello spettacolo Così fan tutte, liberamente tratto dall’opera di Mozart. Un allestimento a prima vista in sottrazione elaborato e arrangiato musicalmente da Leandro Piccioni e Mario Tronco e diretto da Giuseppe Miale di Mauro, che sarà in scena da giovedì 12 gennaio 2023 alle ore 21.00 al Teatro Nuovo di Napoli.

Presentato da Tieffe Teatro Milano, saranno Serena Pisa e Viviana Cangiano, in arte Ebbanesis, a ripercorrere la storia, accompagnate dai musicisti Alessandro Butera, Marcello Smigliante Gentile e Gianluca Trinchillo. La riscrittura, affidata ad Andrej Longo, enfatizza l’ambientazione di partenza a Napoli con i molteplici colori di cui è espressione.

Una riduzione musicale che attinge stile della musica ambulante della posteggia napoletana

Leandro Piccioni e Mario Tronco, anime musicali dell’Orchestra di Piazza Vittorio, danno vita a una riduzione musicale per chitarra e voci del Così fan tutte di Mozart, attingendo all’antichissimo mondo della “posteggia napoletana”, la musica dei suonatori di strada. L’adattamento approfondisce i personaggi di Fiordiligi e Dorabella, interpretati dal duo Ebbanesis, e la regia le proietta in un gioco di tempo e spazio che le fa rivivere in un palazzo dei Quartieri Spagnoli, o più lontano in una nobile villa della chiaja o di Posillipo.

La Napoli del ’700 fa da sfondo alle avventure di due giovani ufficiali, Guglielmo e Ferrando, che, per provare la fedeltà delle rispettive fidanzate Fiordiligi e Dorabella, le corteggiano sotto mentite spoglie. Le avances hanno successo, ma ognuna si lascia conquistare dal fidanzato dell’altra. Il cinico Don Alfonso e la cameriera Despina, per amore della burla, organizzano un finto matrimonio, poco prima del quale viene svelato l’intrigo. Le ragazze chiederanno perdono e le due coppie, finalmente riconciliate, si ricomporranno.

Nella Napoli libertina e cosmopolita, colta e scurrile, il filo della matassa segue la strada tracciata dal Maestro De Simone con le sue trasposizioni della musica popolare in forma di melodramma, facendo finta che Mozart abbia ascoltato le melodie del Così fan tutte per strada, a Napoli, da musicisti ambulanti.

Le Ebbanesis in Così fan tutte dal 12 al 15 gennaio al Teatro Nuovo di Napoli
Le Ebbanesis in Così fan tutte dal 12 al 15 gennaio al Teatro Nuovo di Napoli

Linguaggi diversi per mettere in risalto una realtà quotidiana di oggi come di trecento anni fa

I linguaggi adoperati sono diversi, pur essendo attinti dalla stessa espressività napoletana. Con tale linguaggio si svolgono il libretto e i dialoghi atti a mettere in risalto una realtà quotidiana di oggi come di trecento anni fa, attraverso una storia raccontata dalle due sorelle come fosse un lungo flash-back.

Tutto il mio lavoro – dice Mario Tronco – da sempre, dagli Avion Travel fino all’Orchestra di Piazza Vittorio, segue una linea che è quella della ricerca dell’origine che muove il processo compositivo. E questo, puntualmente, si presenta attraverso una matassa disordinata di notizie, esperienze, totalmente diverse che improvvisamente si snoda seguendo il percorso di un unico filo con cui costruire il disegno.

Questo metodo io lo seguo soprattutto come musicista e mi aiuta a non pensare al Teatro come racconto che avviene mediante sequenze di scene. Nel Flauto Magico il filo era la società multietnica raccontata da Bergman all’inizio del suo indimenticabile film. Nella Carmen il viaggio dei nomadi del Rajasthan e dell’espansione prodigiosa della cultura Rom. Nel Don Giovanni la libertà sessuale attraverso la musica da ballo.
Il Così fan tutte invece mi porta a Napoli, non solo come ambientazione geografica ma come mondo musicale e linguistico. Nella Napoli libertina e cosmopolita, colta e scurrile.

Seguendo la strada tracciata dal Maestro De Simone con le sue trasposizioni della musica popolare in forma di melodramma.

Il filo della matassa, questa volta, seguirà la strada tracciata dal Maestro De Simone con le sue trasposizioni della musica popolare in forma di melodramma, facendo finta che Mozart abbia ascoltato le melodie del “Così fan tutte” per strada, a Napoli, da musicisti ambulanti.
A tal proposito i linguaggi adoperati saranno diversi, pur essendo attinti dalla stessa espressività napoletana. Un dialetto quotidiano realistico usato normalmente in città (sia pure oggi contaminato a diversi livelli ).

Con tale linguaggio si svolgeranno il libretto e i dialoghi atti a mettere in risalto una realtà quotidiana di oggi come di trecento anni fa.
L’idea è stata quella di trasformare Così fan tutte in una storia cantata e recitata da due sole attrici, che vestono i panni di Fiordiligi e Dorabella. La storia è raccontata dalle due sorelle come fosse un lungo flash-back.

Così fan tutte: l’idea, il libretto e la rielaborazione musicale

É nata prima l’idea di affidare il ruolo di Fiordiligi e Dorabella a Serena Pisa e Viviana Cangiano, conosciute come Ebbanesis, – spiega Mario Tronco – e poi la rielaborazione musicale che è stata composta assecondando e ispirandosi al loro straordinario mondo interpretativo. E’ stato divertente ed emozionante, lavorando insieme sul testo, scoprire la vicinanza caratteriale tra i due personaggi e le due interpreti.

Fiordiligi e Dorabella vivono dunque da sole e, da quel giorno in cui accaddero gli avvenimenti e l’imbroglio organizzato da Don Alfonso e i loro promessi sposi, è passato circa un anno. Sotto la cenere cova ancora qualche scintilla d’amore per i loro ex fidanzati, ma non per questo le due sorelle hanno intenzione di tornare con loro.

La rielaborazione musicale attinge dallo stile della Musica ambulante napoletana conosciuta come “Posteggia”. Le azioni cantate e i recitativi, saranno accompagnate da un trio di corde classico di questo genere (chitarre e mandolini) e spazieranno dal tessuto popolareggiante cinquecentesco (villanelle, moresche), da quelle dell’opera buffa napoletana fino alla sceneggiata

Serena Pisa e Viviana Cangiano
Serena Pisa e Viviana Cangiano

Sempre Felici con Cloris Brosca il 14 e 15 gennaio al Teatro Insabile di Napoli

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SEMPRE FELICI (fuori dal mondo) di Piero Zucàro in scena al teatro Instabile Napoli sabato 14 e domenica 15 gennaio

Sempre Felici (fuori dal mondo) di Piero Zucàro con Cloris Brosca protagonista in scena al teatro Instabile Napoli sabato 14 alle ore 20.30 e domenica 15 gennaio alle ore 18.00. La produzione è dell’Associazione culturale Ottavomiglio Laboratorio.

Una donna, non giovane, al centro della scena, in camicia da notte è impegnata nel suo turno di un gioco di società, il gioco dell’oca. Un gioco particolare perché le caselle di esso sono costituite da oggetti completamente immaginari e lei stessa funge da pedina spostandosi idealmente da un oggetto all’altro a seconda del punteggio ottenuto con il lancio di dadi.

Ma questo punteggio, lei, non lo vede mai direttamente: le viene nascosto alla vista da una misteriosa presenza che si esprime esclusivamente attraverso gli squilli di un antico telefono a muro.

Un’immagine speculare che continuamente afferma e nega la propria stessa esistenza.

È nell’isolamento che la protagonista femminile del monologo, interpretato da Cloris Brosca, misura il proprio Io; è nell’invenzione della solitudine che scopre il doppio, l’immagine speculare che continuamente afferma e nega la propria stessa esistenza; in questa condizione la abitano immagini, voci, ricordi che come in un labirinto, la incalzano fino a divenire non sopportabili, indicibili, atroci, avvicinandola e allontanandola da quel che appare essere l’unico – inspiegabile – suo scopo: ritrovare il diario di sua sorella.

Quando ho letto il monologo scritto da Piero Zucàro – dichiara Cloris Brosca – mi è piaciuto immediatamente, mi ha convinto pur avendolo trovato enigmatico in molti punti, anzi forse proprio per questo: dietro le frasi contraddittorie, le reticenze o i tic verbali della protagonista, dietro i suoi racconti spezzati, giace una storia che non attende altro che essere rivelata e raccontata”.

Zucaro: ” per Sempre Felici mi sono ispirato a casi clinici direttamente conosciuti nel corso di un’antica esperienza laboratoriale di teatro sociale sul disagio mentale”

Ancora oggi il luogo comune vorrebbe – dichiara il regista ed autore Zucàro – che solo le parole della follia (e del folle) possano dire ogni cosa. In contrasto a ciò con questo lavoro SEMPRE FELICI (fuori dal mondo) – dall’immaginario onirico di una schizofrenica -, ho deciso di dare voce a quella soggettività, ispirandomi a casi clinici direttamente conosciuti nel corso di un’antica esperienza laboratoriale di teatro sociale sul disagio mentale ed alle testimonianze pubblicate fin dagli anni Settanta dalla psichiatria britannica.

Il mio studio sul teatro della follia parte da molto lontano, da quando cioè realizzai, grazie al mio laboratorio culturale, il volume La follia in 3D – trilogia drammaturgica sul disagio mentale, (Ottavomiglio Lab. Ed., CS 2019 – ISBN 978-88-944115-6-0), che si avvalse del contributo dello psichiatra Adolfo Ferraro. La malattia mentale, intesa come patologia, sembra essere il filo conduttore dei testi – analizza lo psichiatra Ferraro sui testi di Zucaro – Ma in realtà, a guardare bene, la vera protagonista della trilogia è l’assenza. E’ la ingombrante assenza innanzitutto della salute mentale ad essere la vera protagonista, come elemento che manca e di cui si avverte il non esserci pur potendo esserci.

Sempre Felici con Cloris Brosca

Alla festa di Romeo e Giulietta dal 13 gennaio al Teatro Sannazaro

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alla festa di Romeo e Giulietta al Teatro Sannazaro

Benedetto Sicca interpreta liberamente un grande classico in modo che possa continuare a parlare ai nostri contemporanei

Alla festa di Romeo e Giulietta di Benedetto Sicca, Emanuele D’Errico da William Shakespeare debutta venerdì 13 gennaio al teatro Sannazaro. In scena ci sono: Francesco Aricò, Clara Bocchino, Marialuisa Bosso, Emanuele D’Errico, Teresa Raiano, Dario Rea, Francesco Roccasecca

Benedetto Sicca porta in scena il grande classico di William Shakespeare dopo aver affrontato un ciclo di residenze nell’ambito del Cantiere Sartoria, durante le quali ha avuto la possibilità di verificare la traduzione e la drammaturgia, nonché sperimentare molto liberamente – diverse possibilità di mettere in scena il testo, in maniera che possa continuare a parlare ai nostri contemporanei.

Alla festa di Romeo e Giulietta di Benedetto Sicca, Emanuele D’Errico da William Shakespeare

In Romeo e Giulietta ogni festa sfocia in un funerale

Il punto a cui è approdato è il fatto che all’interno del testo ogni festa sfocia in un funerale: la festa in cui i due innamorati si incontrano per la prima volta sfocia nel funerale di Mercuzio; la festa (mancata) delle nozze tra Giulietta e Paride sfocia nel funerale di Romeo e Giulietta.

La messa in scena è approdata alla costruzione di uno spettacolo/festa a pianta circolare durante il quale gli eventi della tragedia di Shakespeare permettano agli spettatori/invitati di interrogarsi sui grandi temi che il testo contiene: l’edonismo e il nichilismo, l’odio gratuito verso chi è diverso da noi, il valore centrale dell’amicizia come fondante dell’individuo.

La domanda che ci porremo e che porremo ai nostri invitati è: in che modo c’entra tutto questo con l’amore?

Alla festa di Romeo e Giulietta da venerdì 13 gennaio al teatro Sannazaro.

Alla festa di Romeo e Giulietta – orario spettacoli e informazioni

venerdì 13 gennaio ore 21.00
sabato 14 gennaio ore 21.00
domenica 15 gennaio ore 18.00

Per informazioni: 081.411723 | 081.418824 – Teatro Sannazaro via Chiaia 157 Napoli

Cinemagma dall’11 gennaio alla Sala Moliere di Pozzuoli il festival di cortometraggi indipendenti

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Cinemagma 2023 alla Sala Moliere di Pozzuoli

Terza Edizione di Cinemagma. Cinque giornate ad ingresso gratuito dedicate alla kermesse diretta dallo storico del cinema Giuseppe Borrone

Cinemagma, terza edizione, la rassegna di film cortometraggi indipendenti, con la direzione artistica dello storico del cinema Giuseppe Borrone, in programma dall’11 gennaio all’8 febbraio 2023, nel Teatro Sala Molière di Pozzuoli (ArtGarage – Viale Bognar 21), diretto da Nando Paone.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di offrire una vetrina e uno spazio di visibilità a registi emergenti e autori dallo sguardo innovativo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti ma con priorità di accesso in sala per gli spettatori muniti di prenotazione che potrà essere fatta per mail scrivendo a cinemagmafestival@gmail.com.

Dall’11 gennaio all’8 febbraio 2023 cinque appuntamenti settimanali

Cinque gli appuntamenti dedicati alla kermesse. Con cadenza settimanale, ogni mercoledì, verranno proiettati i 16 cortometraggi in gara fino ad arrivare alla cerimonia finale di premiazione e ogni serata sarà accompagnata da dibattiti e interviste con i protagonisti, invitati a discutere insieme al pubblico dei temi affrontati nei film.

Una qualificata giuria di esperti e addetti ai lavori assegnerà il premio al miglior cortometraggio, al miglior attore e alla migliore attrice. Quest’ultimo premio è intitolato alla memoria di Cetty Sommella, attrice e regista prematuramente scomparsa che ha avviato alla professione artistica, insieme al marito Nando Paone, numerosi giovani del territorio flegreo tramite apprezzati laboratori di formazione teatrale e cinematografica tenuti proprio presso il Teatro Sala Molière. Saranno protagonisti anche gli spettatori presenti in sala, che attribuiranno con il loro voto il premio del pubblico.

La giuria tecnica sarà composta da: Maurizio Casagrande, attore e regista (L’amico del cuore, Babbo Natale non viene da Nord, I fratelli De Filippo); Marita D’Elia, casting director (Benvenuti al sud, La tenerezza, Il bambino nascosto); Maria Di Razza, regista (Forbici, Facing off, Goodbye Marilyn); Massimo Gaudioso, sceneggiatore e regista (Gomorra, Un paese quasi perfetto, La stranezza); Gea Martire, attrice (Mine vaganti, Il buco in testa, Il commissario Ricciardi).

Sedici i cortometraggi selezionati dalla giuria di Cinemagna per la finale

Ecco di seguito i titoli dei corti finalisti: Amarena, di Alberto Palmiero; Bertie mi ha scritto una poesia, di Vittoria Rizzardi Penalosa; Big, di Daniele Pini; Come a Mìcono, di Alessandro Porzio; Destinata coniugi Lo Giglio, di Nicola Prosatore; Discontinuo, di Vincenzo Fortunato; Fiori, di Kristian Xipolias; Gioia, di Eduardo Castaldo; La challenge, di Carlo Alessandro Argenzio; La terra dei giochi, di Mauro Di Rosa; L’avversario, di Federico Russotto; Mandala, di Marco Scola Di Mambro; Maternage, di Walter Della Mura; Nostos, di Mauro Zingarelli; Roy, di Tom Berkeley e Ross White; Tutù, di Lorenzo Tiberia.

Fuori programma sarà presentato, nella serata conclusiva dell’8 febbraio, Il mare che muove le cose, cortometraggio diretto da Lorenzo Marinelli e interpretato da Nando Paone e Gea Martire.

Cinemagma propone film underground che, come richiamato nel titolo della rassegna, ispirato all’elemento naturale simbolo di Pozzuoli e di una terra vulcanica come i Campi Flegrei, scorrono sotto la superficie del cinema mainstream, premendo per arrivare a intercettare i loro potenziali destinatari. In contemporanea al Festival sarà visibile la mostra fotografica “Ritratti Connection” di Gianni Biccari, fotografo di scena teatrale e specializzato in Ritrattistica in studio e location, che presenterà una carrellata di volti noti e meno noti: P. Rispo, G Rivieccio, G Martire, A Pandolfi, E. De Lorenzo e volti di amici e affetti del fotografo partenopeo.

Per ulteriori informazioni, si possono consultare le pagine Facebook e Instagram dell’evento oppure scrivere all’indirizzo cinemagmafestival@gmail.com.

Cinemagma Programma

Mercoledì 11 gennaio

  • LA CHALLENGE – Carlo Alessandro Argenzio • 2021 • 12’
  • BIG – Daniele Pini • 2021 • 14’
  • MATERNAGE – Walter Della Mura • 2022 • 18’
  • COME A MÌCONO – Alessandro Porzio • 2020 • 15’

A seguire: dibattito con domande e risposte con gli autori

Mercoledì 18 gennaio

  • AMARENA – Alberto Palmiero • 2021 • 14’
  • TUTÙ – Lorenzo Tiberia • 2021 • 15’
  • DISCONTINUO – Vincenzo Fortunato • 2022 • 14’
  • BERTIE MI HA SCRITTO UNA POESIA – Vittoria Rizzardi Penalosa • 2022 • 17’

A seguire: dibattito con domande e risposte con gli autori

Mercoledì 25 gennaio

  • DESTINATA CONIUGI LO GIGLIO – Nicola Prosatore • 2021 • 10’
  • NOSTOS – Mauro Zingarelli • 2022 • 20’
  • GIOIA – Eduardo Castaldo • 2022 • 20’
  • MANDALA – Marco Scola Di Mambro • 2021 • 10’

A seguire: dibattito con domande e risposte con gli autori

Mercoledì 1 febbraio

LA TERRA DEI GIOCHI – Mauro Di Rosa • 2022 • 12’
ROY – Tom Berkeley, Ross White • 2021 • 15’
L’AVVERSARIO – Federico Russotto • 2021 • 17’
FIORI – Kristian Xipolias • 2021 • 15’

A seguire: dibattito con domande e risposte con gli autori

Mercoledì 8 febbraio

Serata di premiazione: Miglior film, attore, attrice (Premio “Cetty Sommella”), premio del pubblico. Proiezione fuori concorso del cortometraggio “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli

Cinemagma, terza edizione, in programma dall’11 gennaio all’8 febbraio 2023
locandina della rassegna Cinemagma

27° Concerto di Capodanno della Nuova Orchestra Scarlatti

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Per il ventissettesimo concerto di Capodanno dirige l’Orchestra Giuseppe Galiano.

Domenica 1 gennaio 2023 alle ore 19.30, nella bella cornice ricca di memorie e di spettacolo del teatro Politeama di Napoli, in Via Monte di Dio 80, torna l’atteso appuntamento con il Concerto di Capodanno della Nuova Orchestra Scarlatti, che giunge quest’anno alla sua 27ª Edizione. Dirige l’Orchestra Giuseppe Galiano, giovane Maestro napoletano.

27° Concerto di Capodanno della Nuova Orchestra Scarlatti
Giuseppe Galiano

Tanta musica e momenti inediti di danza in scena al teatro Politeama, con un programma sempre ricco e vario: marce, valzer e polke brillanti di Strauss; la poesia di alcuni valzer di Shostakovich; la passione di Traviata; gli indiavolati colori belle époque di Orfeo all’inferno di Offenbach; e ancora quelli divertentissimi di un particolare omaggio a Totò in un medley sinfonico, elaborato da Federico Odling, delle colonne sonore dei film più amati del nostro grande comico.

Musica per tutti i gusti, con momenti musicali clou arricchiti dalla presenza in scena di un gruppo di giovani ballerine e ballerini che danzeranno sulle fresche e poetiche coreografie inedite di Emma Cianchi, direttrice di Artgarage, organismo di produzione della danza e delle arti performative contemporanee: l’emozione e l’energia del ballo unito alla musica dal vivo, per cominciare al meglio il nuovo anno.

coreografie inedite di Emma Cianchi

Informazioni

Biglietti presso le prevendite abituali, online su shop.bigliettoveloce.it e il giorno del concerto al botteghino del Politeama, a partire dalle ore 18:00. Prezzi: poltrona e palco 1° livello euro 25,00 / palco 2° e 3° livello euro 15,00. Per ulteriori informazioni nuovaorchestrascarlatti.itteatropoliteama.it – tel 081414243 (Botteghino Augusteo)

Angela De Matteo alla Galleria Borbonica il 29 dicembre con “Ventris tui”

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Ventris tui, con Angela De Matteo, uno spettacolo sulla maternità pensato specificatamente per essere ospitato dalla Galleria Borbonica

Angela De Matteo sarà ancora alla Galleria Borbonica, a Napoli, con ingresso in Via Domenico Morelli 61c, il 29 dicembre 2022 alle ore 21:00, con il terzo e ultimo appuntamento per vedere lo spettacolo Ventris tui prodotto da Arabesque. L’attrice Angela De Matteo, diretta da Michele Casella, sarà in scena con sette performer di danza che eseguiranno le coreografie di Francesca Gammella. L’esecuzione delle musiche, rigorosamente dal vivo, è affidata a Alessia Vit al violino e Pina Valentino alla tamborra. “Ventris tui” è una performance che unisce diverse arti e forme di comunicazione con testi tratti dalla letteratura.

L’iniziativa è realizzata con il contributo del Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Altri Natali” e ha registrato il tutto esaurito appena due giorni dopo l’apertura delle prenotazioni.

La partecipazione allo spettacolo prevede la fruizione di parte del percorso turistico della Galleria Borbonica, denominato “Via delle Memorie”, dove si potranno apprezzare reperti facenti parte del piccolo museo della guerra. Continuando la discesa verso il sottosuolo si arriverà alla cisterna che ospita la platea. Il percorso sarà accompagnato da musiche, comparse e performance come premesse dello spettacolo “Ventris tui”: una riflessione sulla nascita, evento portatore di gioia, che al contempo può racchiudere in sé sofferenza dettata da povertà, disperazione, esilio.

Dal mito di Danae alla storia di Ketty nata durante la seconda guerra mondiale proprio nella Galleria Borbonica

È il racconto infatti di un “Altro Natale”, visto da dentro, quello che fuori festeggiano come luce, ma che nasce dal buio della sofferenza, dell’abbandono, del pericolo: Maria sarà l’emblema di quella nascita difficile, solitaria, che trova il suo ripetersi nel mito, nella storia, nell’attualità, creando così un topos letterario e religioso con risvolti ancora attuali.

Con lei ci sarà la mitica Danae, che teme per il figlio diverso, straniero; l’attuale Stephanie, clandestina, che partorisce durante la fuga in mare dalla sua terra d’origine; e infine Ketty, nata durante la seconda guerra mondiale proprio nella Galleria Borbonica, che quella notte diventò ‘grotta’, capace di ricordare un ventre di donna nel ventre di Napoli.

Angela De Matteo attrice per il cinema e teatro

Ventris tui, con Angela De Matteo, uno spettacolo sulla maternità pensato specificatamente per essere ospitato dalla Galleria Borbonica
Angela De Matteo

Angela De Matteo, che reciterà i monologhi della performance, è attrice nota al grande pubblico per ruoli interpretati per il cinema, la televisione e il teatro, tra i tanti si segnalano “I bastardi di Pizzofalcone”, regia di Alessandro D’Alatri, dai romanzi di Maurizio De Giovanni; “Il giovane favoloso”, regia di Mario Martone; “Fortapasc”, regia di Marco Risi; “Il Misantropo” di Moliere, regia di Jean Bellorini; “Il Medico dei Pazzi” di Eduardo Scarpetta, regia di Claudio Di Palma; “L’Opera da Tre Soldi” di Bertolt Brecht, regia di Luca De Fusco e altri ancora.
 
La produzione, firmata Arabesque, porta in scena al fianco di Angela De Matteo una compagnia formata da una ventina di artisti, fra costumisti, danzatori, performer e musicisti che nominiamo di seguito. Danzatrici (in ordine di apparizione): Ginevra Cecere, Manuela Facelgi, Barbara Krumm, Fabrizia Maddaloni. Corpo di ballo (in ordine di apparizione): Francesca Ferraresi, Martina Golino, Elisea Scagliarini. Musiciste: Alessia Viti (violino), Pina Valentino (tamborra). Direzione artistica di Annamaria Di Maio; drammaturgia e regia di Michele Casella; coreografie di Francesca Gammella; costumi di Filippo Laterza; service a cura di Dietro le quinte Srl; grafica di Valentina Gervasio; digital strategy Francesca Cartolano; ufficio stampa Marco Calafiore; riprese video e foto di Cubo creativity design; organizzazione di Simona Di Nardo.

Mater Camorra al Teatro Instabile Napoli dal 29 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023

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Mater Camorra diretto e interpretato da Gianni Sallustro al Teatro Instabile Napoli

Lo spettacolo adattato e diretto da Gianni Sallustro, Mater Camorra, festeggia vent’anni di messinscena.

“Mater Camorra” in scena al Teatro Instabile Napoli il 29, 30 dicembre 2022, e il 6, 7, 8, gennaio 2023, adattamento da Brecht di Gianni Sallustro e Nicla Tirozzi una produzione Talentum production di Marcello Radano con Accademia vesuviana del teatro e cinema. La regia è di Gianni Sallustro. Quest’anno lo spettacolo festeggia vent’anni di messinscena.

In scena, con Nicla Tirozzi e Gianni Sallustro, ci sono: Ciro Pellegrino, Gianluca Cangiano, Tommaso Sepe, Francesca Fusaro, Davide Vallone, Vincenza Granato, Vincenzo Gambocci, Antonio Pio Del Vecchio, Nancy Pia De Simone, Rosa Vanese, Carlo Paolo Sepe, Noemi Iovino, Paola Carillo, Roberta Porricelli, Maria Crispo, Antonella Montanino, Elisa Sodano, Gennaro Zannelli, Salvatore Ciro Tufano, Luigi Guerra, Sara Ciccone, Anna Sodano, Enrico Annunziata.

Gianni Sallustro
Gianni Sallustro. Photo Claudia Fusaro

Gianni Sallustro: “in guerra la parte sostenuta consapevolmente dalle donne è sempre stata grande”

Dalle note di regia di Gianni Sallustro. “Si può pensare che le donne siano contro le guerre perché nell’immaginario collettivo è il sesso maschile che combatte. Se invece consideriamo intrecciati privato e pubblico, individuo e collettivo, femminile e maschile, in guerra la parte sostenuta consapevolmente dalle donne è sempre stata grande. Sono le donne a garantire solidarietà ed affetti a chi agisce in un teatro di odio e di distruzione.

E ancora, in tempo di guerra, sono le donne, oltre a decidere di poter combattere in prima linea, a sopportare un sovrappiù di violenza: gli stupri, la prostituzione coatta oppure la riduzione alla funzione di cura ed assistenza. Anna Fierling, la celebre vivandiera di Brecht, diventa in “Mater Camorra”, Anna ‘a squarciona (Nicla Tirozzi), mentre i suoi tre figli, Eilif, Schweizerkas e Kattrin la muta, vengono ribattezzati Rafele, Tonino e Catarina.

Tra gli altri personaggi c’è il Cappellano, (ndr interpretato da Gianni Sallustro), personaggio che rappresenta una casta di persone paurose e false. Lui non si fa problemi a rinunciare alla sua devozione alla Chiesa per sopravvivere. Il cappellano è inquietante, corrotto, mefistofelico e con connotati zoomorfi, come il resto degli altri personaggi del testo rivisitato. In questa rilettura del drammaturgo di Augusta la vicenda di “Madre Courage” è ambientata nei vicoli di Napoli e nella provincia napoletana e la guerra dei trent’anni si trasforma nello scontro perenne fra i clan, con il surplus di degrado e “bestialità” che questo comporta”.

Una scena di Mater Camorra in scena al Teatro Instabile Napoli dal 29 dicembre 2022
Una scena di Mater Camorra in scena al Teatro Instabile Napoli dal 29 dicembre 2022. Photo Claudia Fusaro

Lo zoomorfismo è una caratteristica fondamentale dei personaggi di Mater Camorra per sottolineare la loro “bestialità”

Il linguaggio con cui si esprimono gli attori è un insieme dei vari dialetti campani. Lo zoomorfismo è una caratteristica fondamentale dei personaggi dello spettacolo per sottolineare la loro “bestialità”. La “Guerra dei Trent’anni” viene attualizzata nello scontro perenne fra i clan sottolineato da un coro greco di animali che fa immergere lo spettatore in una giungla.

I costumi sono ricoperti di soldi macchiati di sangue per evidenziare che il “Dio denaro” è l’unico interesse dei camorristi. Elemento scenografico dello spettacolo è un carro. Sui suoi quattro lati, sono riprodotte le capuane Matres Matutae che, come sfingi, custodiscono l’enigma della vita.

Nello spettacolo si parla delle vittime innocenti di camorra e mafia e di Gaetano Montanino a cui Mater Camorra è dedicato. Guardia giurata, Montanino viene ucciso il 4 agosto 2009 durante una sparatoria avvenuta in piazza Mercato a Napoli, mentre stava svolgendo la sua ordinaria attività di controllo. Montanino e un collega, sono nella macchina di servizio dell’istituto per cui lavorano, “la Vigilante” per il loro abituale giro di controllo delle attività commerciali quando improvvisamente sono avvicinati da quattro delinquenti che intimano loro la consegna delle armi.

Gaetano Montanino riconosciuto “vittima del dovere”

La guardia giurata Gaetano Montanino non cede alle pressioni dei rapinatori e non consegna l’arma di ordinanza, consapevole che la stessa sarebbe stata usata dai rapinatori per commettere altri reati, sacrificando la propria stessa vita.

Gaetano viene colpito da 7 colpi di pistola, il compagno è più fortunato, i sei proiettili che lo raggiungono non ledono parti vitali. Processati e condannati i responsabili dell’omicidio. Gaetano Montanino è riconosciuto “vittima del dovere” con decreto del Capo di Polizia n. 599/C/3/GG/34 del 13 marzo 2013.

Lo spettacolo ha il patrocinio morale del Comune di Napoli, di Libera, di Associazione A. R. Ca. Agende Rosse Campania, di Articolo 21.

Cafè Chantant, dal 26 dicembre al Sannazaro lo spettacolo di Natale ideato da Lara Sansone

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Lo spettacolo, ideato ventisette anni fa da Lara Sansone, è una tradizione che si rinnova ogni anno in forme sempre diverse e al passo con i tempi

Cafè Chantant torna dal 26 dicembre 2022 al teatro Sannazaro, uno spettacolo di e con Lara Sansone con Lucio Pierri, Massimo Peluso, Mario Aterrano, Savio De Martino, Francesco D’Alena e Mario Andrisani e il balletto e l’orchestra del Cafè Chantant. Le musiche e la direzione d’orchestra sono di Ettore Gatta, i costumi di Romeo Gigli, le coreografie di Alessandro Di Napoli, il disegno luci di Luigi Della Monica e le scene di Francesca Mercurio. Una Produzione Tradizione e Turismo – Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro.

La formula dello spettacolo, ideata ventisette anni fa, da Lara Sansone, si conferma vincente; un lavoro che rispetta appieno la linea della Tradizione tipica del teatro Sannazaro ed è apprezzato dal pubblico che, edizione dopo edizione, mostra di gradire questo show in cui si fondono, con sapiente equilibrio, musica, teatro e ballo. Lo spettacolo è concepito per regalare anche a Napoli un lavoro che possa restare in scena a lungo come succede in alcune capitali europee con il fado o il flamenco o con i musical americani.

Cafè Chantant con Lara Sansone al Teatro Sannazaro dal 26 dicembre 2022
Lara Sansone

Café Chantant è un “modo” di fare teatro dove successione imprevedibile e mai uguale di performance artistiche avvolge una platea fatta non più di belle poltrone messe in ordinata fila, ma di tavoli.

Mitico tempio del varietà napoletano che ha cavalcato la storia fino ad arrivare ai nostri giorni, ammantandosi di un’aneddotica ai limiti del favolistico, il Café Chantant non è solo una grande festa spettacolo. Il Café Chantant è un “modo” di fare teatro, di giocare con gli stereotipi, con le citazioni, con le dissacrazioni, con i ricordi. Una successione imprevedibile e mai uguale di performance di teatro, musica, danza e cabaret avvolge una platea fatta non più di belle poltrone messe in ordinata fila, ma di tavoli.

Il pubblico viene coinvolto in una incredibile macchina teatrale totale. Un’antica tradizione rinnovata ogni anno in forme sempre diverse e al passo con i tempi. Perché l’originario Café Chantant della Belle Époque, simbolo della vita spensierata, non parlava mai al passato, ma sempre al presente e al futuro. Non potevamo esimerci dal mettere in programma il nostro amatissimo format- dice Lara Sansone – che è diventato un vero e proprio cult delle feste natalizie.

Café Chantant è da considerarsi un autentico format teatrale.

Il Sannazaro diventerà ancora un luogo dell’arte e dell’anima dove lo spettatore è totalmente al centro dell’azione scenica e diventa protagonista consapevole ed inconsapevole di una grande festa del teatro. Il nostro spettacolo, nato oltre venti anni or sono è da considerarsi un autentico format teatrale. Reinventiamo e reiteriamo azioni sceniche antiche e modernissime allo stesso tempo. Senza una apparente logica, l’unico fil rouge è l’operazione stessa, completamente pensata per il pubblico.

Carmela Autiero con il suo “Murzillo chic” ha ideato una coccola culinaria ad hoc: “mi sono ispirata – dice la Autiero – alle atmosfere del cafè chantant ed al periodo del Natale ed ho ideato un biscotto colorato e molto adatto allo show. Vado avanti con la mia idea di coccole e spettacoli, gastronomia e cultura”.

Cafè Chantant al Teatro Sannazaro dal 26 Dicembre 2022 all'8 Gennaio 2023
Cafè Chantant al Teatro Sannazaro dal 26 Dicembre 2022 all’8 Gennaio 2023

Informazioni e Orari repliche

  • Lunedì 26 dicembre ore 21.00
  • Martedì 27 dicembre ore 21.00
  • Mercoledì 28 dicembre ore 21.00
  • Giovedì 5 gennaio ore 21.00
  • Venerdì 6 gennaio ore 21.00
  • Sabato 7 gennaio ore 21.00
  • Domenica 8 gennaio ore 18.00

Teatro Sannazaro – Via Chiaia 157 Napoli – 081.411723 | 081.418824 – www.teatrosannazaro.it

Dixit Dominus di Gianfrancesco De Majo in anteprima mondiale dopo 250 anni il 23 dicembre.

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Enzo Amato ci porta alla scoperta della Scuola Musicale Napoletana con il Festival Internazionale del ‘700 musicale napoletano.

Dixit Dominus di Gianfrancesco De Majo, diretto da Enzo Amato: una prima mondiale proposta dopo 250 anni con la revisione di Riccardo Ambrosino Iozzia sarà eseguito il 23 dicembre nella Chiesa Barocca di Donnaregina Nuova Museo Diocesano.

Continua, con la terza settimana di appuntamenti prestigiosi, la XXIIesima edizione del Festival Internazionale del ‘700 musicale napoletano, a cura dell’Associazione Domenico Scarlatti, riconosciuta dal Ministero alla Cultura tra i Festival Nazionali, ammessa all’European Festivals Association e patrocinata dalla Regione Campania e dalla Città Metropolitana di Napoli. La manifestazione, composta in tutto da 14 concerti e 7 location, per un percorso musicale lungo la genesi della “Scuola Musicale Napoletana”, terminerà il 30 dicembre 2022.

Enzo Amato: direttore d’orchestra, ricercatore, fondatore del Festival Internazionale del ‘700 Napoletano

Enzo Amato è musicista, compositore, Direttore stabile dell’Orchestra da Camera di Napoli. Tra i suoi maestri figurano Stefano Aruta, Marialuisa Anido, Leo Brouwer, Argenzio Jorio, Franco Donatoni e Franco Caracciolo. Ha condotto contemporaneamente studi sul Settecento musicale napoletano riportando alla luce innumerevoli capolavori di questa scuola.

Nel campo della didattica e della ricerca ha tenuto corsi di Semiotica della Musica presso l’Università Popolare dello Spettacolo di Napoli; ha diretto il Dipartimento Artistico dell’Università Popolare di Caserta e corsi di aggiornamento riconosciuti con decreto dal Ministero della Pubblica Istruzione in Didattica Strumentale dedicato a docenti di Conservatorio e di Scuole Medie Musicali. Tra le sue produzioni discografiche ricordiamo: Sinfonie Napolitane (1998); Insieme (2004); Sinfonie Napolitane (2008).

Ha ricevuto il Premio alla Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 1998 e il Premio Internazionale Domenico Cimarosa nel 2012. La sua biografia è presente su Enciclopedia Italiana dei Compositori Contemporanei (Pagano), Enciclopedia della Chitarra (Michelangelo) e Klassik Lexicon di Radio Swiss Classic.

Dalla Villanella all’Aria da Camera – 21 dicembre Domus Ars Arte Ricerca e Spettacolo

Domani, mercoledì 21 dicembre, alle ore 19.30, alla Domus Ars Arte Ricerca e Spettacolo (Via Santa Chiara 10 – Napoli) andrà in scena “Dalla Villanella all’Aria da Camera” con Gabriella Colecchia (mezzosoprano), Gianni Gambardella (pianoforte). Musiche di Gian Leonardo dell’Arpa, V. G. Millico, D. Cimarosa, N. Jommelli, G. Tritto, Piccinni, S. G. Paisiello, Mercadante, G. B. Pergolesi, G. Rossini, V. Bellini, G. Donizetti.

Dalla Villanella all'Aria da Camera - 21 dicembre Domus Ars Arte Ricerca e Spettacolo

La Pazzia – I Concerti di Francesco Durante – 22 dicembre Chiesa di Sant’Antonio di Padova Carbonelli

Giovedì 22 dicembre, alle ore 19.30 nella Chiesa di Sant’Antonio di Padova Carbonelli, sarà la volta de “La Pazzia – I Concerti di Francesco Durante” I Concerti di Francesco Durante Quartetto Dafne Musiche di Francesco Durante. Durante fu considerato nel Settecento una delle più importanti e rappresentative figure della scena musicale europea: è assai significativo che Jean Jacques Rousseau giunse a definirlo, “le plus grand harmoniste d’Italie, c’est-à-dire du monde”.

Il Quartetto Dafne, che nasce in seno all’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, è composto da Samuel Angeletti Ciaramicoli I violino; Federica Barbali II violino; Paolo Pasoli viola; Antonino Puliafito violoncello; Angelo Trancone clavicembalo.

La Pazzia - I Concerti di Francesco Durante - 22 dicembre Chiesa di Sant'Antonio di Padova Carbonelli

Dixit Dominus – 23 dicembre Chiesa Barocca di Donnaregina Nuova Museo Diocesano

Venerdì 23 dicembre, alle ore 19.30, nella Chiesa Barocca di Donnaregina Nuova Museo Diocesano, avrà luogo “Dixit Dominus” – Il Conservatorio di Sant’Onofrio e la Musica Sacra. Dixit a più Voci con Stromenti di Gianfrancesco de Majo è una prima mondiale che riascoltiamo dopo 250 anni con revisione di Riccardo Ambrosino Iozzia. Sul palco Raffaella Ambrosino (soprano), Rosita Rendine (soprano), Marina Esposito (contralto), Francesco Malapena (tenore), Giuseppe Naviglio (basso). Orchestra da Camera di Napoli. Direttore Enzo Amato.

Sarà eseguito in prima esecuzione assoluta il Dixit dominus in Fa maggiore di Gianfrancesco De Majo detto Ciccio che nacque a Napoli il 23 marzo 1732 da Giuseppe, vicemaestro della cappella di corte, e da Teresa Manna, sorella di Gennaro, compositore e insegnante nel conservatorio napoletano di S. Maria di Loreto, imparentata con Francesco Feo, altro celebre compositore. Protagonisti l’Orchestra da Camera di Napoli e il Coro del Festival Jommelli Cimarosa.

Dixit Dominus - 23 dicembre Chiesa Barocca di Donnaregina Nuova Museo Diocesano

Costo dei biglietti: 12 euro di cui 2 saranno devoluti a favore del Villaggio della Solidarietà “Con Noi” e sono acquistabili sul portale di www.azzurroservice.net