Sul palcoscenico dell’Augusteo un cast di attori, capitanato da Paolo Caiazzo, che sa fare ridere e riflettere con la loro commedia “Separati… ma non troppo”
Paolo Caiazzo debutta l’11 Novembre al teatro Augusteo con la sua commedia “Separati.. ma non troppo” che resterà in programmazione fino al 20 Novembre. Vedere per ridere è questo il suggerimento che vogliamo darvi dopo aver visto il debutto della commedia.
Paolo Caiazzo sostenuto dalla bravissima Nunzia Schiano riesce a far sorridere e ridere il pubblico in sala per tutta la durata dello spettacolo. Fanno parte del Cast anche Gennaro Silvestro, Irene Grasso e Daniela Ioia tutti all’altezza delle aspettative offrendo un’interpretazione coinvolgente e capace di trattenere l’attenzione del pubblico
Un evento speciale della nuova stagione de “Il Teatro Cerca Casa”, un omaggio all’epoca d’oro del jazz con il concerto/reading di Maresa Galli ed Enzo Amato.
Tra gli eventi speciali della nuova stagione de “Il Teatro Cerca Casa”, la rassegna di spettacoli itineranti negli appartamenti privati della Campania, ideata dal drammaturgo Manlio Santanelli e organizzata da Livia Coletta, approda, sabato 12 novembre, “Sketches of swing”, il concerto-reading del duo composto da Maresa Galli, voce ed Enzo Amazio, chitarre.
In acustica, e in una location ancora segreta, il duo rende omaggio a Gershwin, Ellington, Jobim, Charmichael, Rodgers e Hart, Marks e Simons, padri di melodie intramontabili, e alle divine che ne hanno interpretato la mirabile melodia.
In scaletta celeberrimi standard di jazz, da “Tenderly” (W.Gross/J.Lawrence) a “All of Me “(G.Marks/S.Simons), da “How Insensitive” (N.Gimbel/V.de Moraes/A.C.Jobim) a “The Man I love” (G.Gershwin/I.Gershwin), da “A Night in Tunisia” (D.Gillespie/F.Paparelli) a composizioni originali. Il repertorio, che spazia dallo swing alla bossa nova passando per Charlie Parker, Stan Gets e Thelonious Monk, è interpretato dalla vocalist dalla duttile e calda voce e dal tocco classico ed elegante del Maestro Enzo Amazio.
Il concerto è un omaggio all’epoca d’oro del jazz: quella delle grandi orchestre, dei grandi autori, di solisti memorabili, di songs scolpite nell’immaginario collettivo mondiale.
Il luogo del concerto sarà svelato solo a chi partecipa
La location per ora è avvolta nel mistero e verrà svelata solo a chi prenota il biglietto per lo spettacolo. Per assistere agli spettacoli è necessaria la prenotazione chiamando ai numeri 3343347090, 081 5782460, oppure attraverso il form presente sul sito ilteatrocercacasa.it. A chi prenota verrà svelato l’indirizzo del luogo che ospita lo spettacolo).
Con Bathroom, di e con Valeria Impagliazzo, la platea diventa specchio della fluidità dei rapporti umani sulle iconiche note di Raffaella Carrà. Le musiche, eseguite dal vivo, sono di Pasquale Ruocco.
Bathroom al Teatro TRAM dal 10 al 13 novembre in scena un testo sulla donna in uno spazio di intima verità. Un’icona indiscussa della televisione che diventa spunto per riflettere sulla condizione femminile contemporanea: le canzoni di Raffaella Carrà – donna innovatrice e simbolo di determinazione ed elegante emancipazione, scomparsa poco più di un anno fa – faranno da ispirazione al prossimo spettacolo in scena al Teatro Tram di Napoli, “Bathroom”, di e con Valeria Impagliazzo.
Il testo porterà sul palco della sala di via Port’Alba le riflessioni di una donna chiusa in un bagno, da sola con se stessa, alle prese con le difficoltà della vita e della condizione femminile. Il sottotitolo è eloquente: Dialoghi per donna, phon e Raffaella Carrà.
Il bagno, bathroom in inglese, luogo per eccellenza dell’intimità e della solitudine, diventa scenario di un corpo a corpo tra la protagonista e i suoi pensieri
Una donna sola in una stanza da bagno si prepara per un appuntamento. Un rumore improvviso la spaventa, rompendo il rituale magico dell’asciugacapelli. È così che il bagno, luogo per eccellenza dell’intimità e della solitudine, diventa scenario di un corpo a corpo tra la protagonista e i suoi pensieri.
Nella normalità dei piccoli gesti si palesano le sue strategie per combattere l’ansia, la paura, i ricordi, le fantasie che lasciano spazio ad un soliloquio/dialogo fatto di parole mai dette rivolte ad uno specchio/platea che, un po’ per volta, si trasforma in un confessionale, in un nemico, in un compagno di giochi, in un interlocutore… fino a diventare un vero e proprio voyeur.
La stanza da bagno, “Bathroom”, diventa così un luogo sospeso, uno spazio di verità e riflessioni che spaziano dall’amore liquido di Bauman agli amanti appassionati delle canzoni di Raffaella Carrà, un momento di reazione e al contempo resa buffa e disillusa di fronte alla fluidità dei rapporti umani.
Valeria Impagliazzo -“È un racconto al femminile ma non puramente femminile. Anche per questo non ho dato un nome alla donna in scena.”
“Il testo è frutto non solo di mie riflessioni ed esperienze ma anche di una profonda osservazione dei fenomeni che mi circondano e accomunano noi tutti e tutte – spiega Valeria Impagliazzo -. È un racconto al femminile ma non puramente femminile. Anche per questo non ho dato un nome alla donna in scena. L’idea è quella di raccontare l’intimità, di far diventare lo spettatore una sorta di specchio e allo stesso tempo di voyeur. ‘Bathroom’ è un racconto buffo e cupo fatto di soliloqui, parole non dette, tentativi di evadere dall’ansia del quotidiano e di un dolore sommerso che viene medicato dalle canzoni di Raffaella Carrà che diventano così compagnia e distrazione. Il testo però non è fatto di sole parole. Ad accompagnare gli stati d’animo della protagonista c’è infatti la musica composta da Pasquale Ruocco”.
Pasquale Ruocco – “una riproposizione della linea melodica di una canzone di Raffaella Carrà, decostruita e destrutturata, così da creare un rimando al pezzo originale ma dandogli un’ambientazione e dei colori totalmente diversi.”
“Nell’approccio alle musiche di questo spettacolo mi sono rifatto innanzitutto a indicazioni molto precise che ho ricevuto da Valeria rispetto a quello che doveva essere il mood sonoro ed il ruolo che questo doveva avere nella dinamica della scena – spiega Ruocco, che eseguirà dal vivo le sue composizioni -.
Una delle tracce che ho composto è proprio una riproposizione della linea melodica di una canzone di Raffaella Carrà, decostruita e destrutturata, così da creare un rimando al pezzo originale ma dandogli un’ambientazione e dei colori totalmente diversi. Le altre sono invece un vero e proprio supporto a quello che il testo, la scenografia e il susseguirsi degli stati d’animo del personaggio hanno evocato. Le masse sonore che ho sono insomma volte ad accompagnare e sostenere lo spettacolo nelle sue curve emotive senza mai prevaricare”.
Bathroom di e con Valeria Impagliazzo, musiche di Pasquale Ruocco. Al Teatro TRAM dal 10 al 13 Novembre
Marisa Laurito con Livio Beshir, Giancarlo Nicoletti e Giovanni Anzaldo portano in scena al teatro Sannazaro “Persone naturali e strafottenti” di Giuseppe Patroni Griffi per la regia di Giancarlo Nicoletti.
Sarà in scena al Teatro Sannazaro Sabato 12 e Domenica 13 Novembre la tragicommedia scritta da Giuseppe Patroni Griffi nel 1973, ma ancora attualissima. La regia è di Giancarlo Nicoletti che sarà in scena con Marisa Laurito, e Livio Beshir e Giovanni Anzaldo. Persone naturali e strafottenti racconta di quattro solitudini, un appartamento e una notte di Capodanno a Napoli.
Donna Violante, la padrona, ex serva in un bordello, discute e litiga con Mariacallàs, un travestito, in bilico fra rassegnazione, ironia, squallore e cattiveria. E ancora, Fred e Byron che sono alla ricerca dell’ebbrezza di una notte: l’uno, uno studente omosessuale alla ricerca di una vita libera dalle paure, l’altro, uno scrittore nero che vorrebbe distruggere il mondo per vendicare le umiliazioni subite.
Quattro persone naturali e strafottenti, che, per un gioco del destino, divideranno la loro solitudine con quella degli altri, mentre fuori la città saluta il nuovo anno, fra accese discussioni, recriminazioni, desideri repressi, liti e violenze sessuali.
Un testo del 1973 ma ancora fortemente contemporaneo. La drammaturgia di Patroni Griffi è cruda e ironica, scandalosa e poetica, verbosa e visionaria.
C’è, in questo testo del 1973, un sottobosco di attualità così tangibile e una poetica di fondo così lucida e disincantata, da farne a tutti gli effetti un testo ancora fortemente contemporaneo, e perciò di teatro necessario. Emarginazione, violenza, distanze socio-culturali, violenza sessuale e psicologica, la ricerca continua di un altro che non esiste: la drammaturgia di Patroni Griffi è cruda e ironica, scandalosa e poetica, verbosa e visionaria.
Ne viene fuori una tragicommedia dal sapore post-eduardiano e pre-ruccelliano, col respiro di un periodare socio – poetico, che fra cinismi, grettezze e turpiloqui ci restituisce lo squarcio di un’altra Napoli – non più la cartolina buona per i turisti, ma tutta la sbordante umanità di un “vascio”, che diventa, immediatamente, un altro mondo, un’altra realtà, una dimensione fuori dal tempo e dallo spazio. Un non luogo dove, fra la comicità e il grottesco, si discute – immensamente e inconsciamente – del mondo, degli esseri umani, del sesso e della razza.
Uno spettacolo concreto un’esperienza di teatro diretto, e non filtrato dalla convenzionalità rappresentativa
Tutto questo fra i fuochi della notte di Capodanno, mentre un uomo bianco ha un’emorragia di sangue del sedere, poiché penetrato con forza da un nero: una fotografia definitiva e profetica delle paure intime dell’Occidente nazionalista di oggi. Da questo sudore di corpi costretti coattivamente alla ricerca della propria felicità o del proprio illusorio, riscatto, entro le mura di uno spazio vitale/non vitale, l’intuizione di farne uno spettacolo concreto, dal gusto e sapore quasi cinematografico, che si serva della realtà per declinarla in astrazione, in un’esperienza di teatro diretto, e non filtrato dalla convenzionalità rappresentativa.
Con il fine ultimo di mettersi accanto all’autore, e non davanti, in un rapporto di dialettica e relazione: per tradurre, declinandola nel contemporaneo, una drammaturgia così sofisticata e imponente, e troppo spesso sottovalutata.
Al Teatro Augusteo di Napoli Paolo Caiazzo sarà in scena con la commedia in due atti “Separati …ma non troppo”, con la partecipazione straordinaria di Nunzia Schiano.
“Separati …ma non troppo” al Teatro Augusteo di Napoli, Piazzetta Duca D’Aosta 263, da venerdì 11 a domenica 20 novembre 2022. Paolo Caiazzo scrive con Francesco Procopio, e cura la regia della commedia in due atti che lo vede anche interprete. Sul palco anche Daniela Ioia, Gennaro Silvestro, Irene Grasso, e con la partecipazione straordinaria di Nunzia Schiano.
Quando la comicità si sviluppa nel tentativo di raccontare una situazione drammatica
“Separati …ma non troppo” è una commedia dei giorni nostri, dove la comicità si sviluppa nel tentativo di raccontare una situazione drammatica, come la separazione di una coppia dopo anni di matrimonio. Il cinquantenne Giulio, interpretato da Paolo Caiazzo, viene messo alla porta da sua moglie Patrizia, Irene Grasso, e chiede ospitalità a Nicola, Gennaro Silvestro, suo amico di calcetto e separato da tempo dalla colorita Deborah, Daniela Ioia.
I due uomini cominciano una simpatica quanto complicata convivenza nell’appartamento di proprietà della vicina ed eccentrica Signora Lily interpretata da Nunzia Schiano, ex attrice che si esercita con il loro aiuto a reinterpretare i classici del teatro.
Il nuovo stile da scapolone galvanizza Giulio e consolida l’amicizia dei due, rendendoli affiatati e complici nell’affrontare le ex, ma dopo un iniziale periodo di euforia la convivenza assume ritmi più lenti e sobri, come una qualsiasi coppia di fatto. Nel tentativo di regalarsi una serata trasgressiva accettano un incontro al buio con due donne conosciute su Tinder. Scoprono ben presto di aver però agganciato le proprie ex.
La serata prende una piega inaspettatamente piacevole ma, in totale confusione, rivalità, e ritrovata gelosia, i due uomini non riescono a gestire l’anomala situazione, fino a trovarsi di fronte un’insana proposta…
Il “Concerto di Napoli” un inedito ascritto al genio di Wolfgang Amadeus Mozart scoperto dal musicista e musicologo napoletano Enzo Amato
Il “Concerto di Napoli” presente nella biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Majella è di Mozart lo afferma il musicista e musicologo Napoletano Enzo Amato. A conferma dell’affermazione di Enzo Amato una pubblicazione degli anni ’60 del secolo scorso.
Nella pubblicazione “Chigiana” del 1968, Mario Fabbri studioso e storico della musica segnala un concerto sconosciuto di Wolfang Amadeus Mozart in una partitura manoscritta napoletana conservata per l’appunto nella biblioteca del conservatorio di Napoli. Il Concerto è stato poi eseguito per la prima volta a Parigi con l’Orchestra da Camera di Napoli diretta dal Maestro Enzo Amato.
Nel “Concerto di Napoli” le sonorità si espandono ampie
L’interpretazione dell’Orchestra da Camera di Napoli rientra nel genere delle “historically informed performances”: (presumere di) sapere come si suonava allora, senza tuttavia porsi l’angoscioso obiettivo di raggiungere un “modo” settecentesco, quando tutte le altre condizioni, di esecuzioni, di ascolto, di fruizione di questa musica, sono mutate.
Dopo alcuni decenni in cui l’ansia filologica, fra tanti meriti, ha reso molto concreto il rischio di insterilire la vivacità esecutiva, si apprezza l’autonomia della scelta. Le sonorità si espandono ampie, l’orchestra sottolinea con la dovuta attenzione non solo l’alternanza dei “piani”” e dei “forti “, ma anche le loro diverse gradazioni, rende il valore espressivo dei “rallentando” e dei “diminuendo”, conosce il piacere dell’abbandono cantabile e della “messa di voce” quanto la felicità delle accelerazioni improvvise del racconto.
Concerta, accompagna e risponde alle emersioni solistiche, sbalza in dosato rilievo la presenza degli strumenti a fiato. Meriti che si aggiungono all’impegno, all’idea felice di restituire alla nostra conoscenza queste pagine perdute.
La Nuova Orchestra Scarlatti non delude mai offrendo sempre grandi concerti realizzati da artisti del calibro di Piovano e Nicolosi
La Nuova Orchestra Scarlatti si è esibita domenica 6 novembre al Conservatorio San Pietro a Majella, nella Sala Scarlatti, in un concerto che ha accolto il pieno successo del pubblico. L’orchestra, diretta per l’occasione dal Direttore e Violoncellista Luigi Piovano, ha suonato brani di Paisiello, Martucci e Mozart.
Un concerto dedicato alla musica classica napoletana con i brani di Paisiello e Martucci
Il concerto ha offerto al pubblico presente emozioni intense e delicate, grazie ad un programma ben delineato e organizzato. L’apertura dell’evento è stata caratterizzata da due romanze per violoncello e pianoforte, opera 72 di Giuseppe Martucci, magistralmente eseguite da Luigi Piovano al violoncello e Francesco Nicolosi al pianoforte.
Il programma, redatto dal direttore artistico Gaetano Russo della Nuova Orchestra Scarlatti, è poi proseguito con il Concerto numero 4 in sol minore per pianoforte e orchestra di Giovanni Paisiello. A conclusione del concerto la Sinfonia n 29 in LA maggiore di W. A. Mozart
Luigi Piovano primo violoncello solista dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, Luigi Piovano per anni è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma.
Piovani ha tenuto concerti da camera con artisti del calibro di Sawallisch, Chung, Lonquich, Sitkovetsky, Kavakos, le sorelle Labeque. Dal 2005 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano. Ha suonato come solista con prestigiose orchestre tra le quali la Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, l’Accademia di Santa Cecilia, la Seoul Philharmonic e Orchestre Symphonique de Montréal.
Dal 2002 Luigi Piovano si dedica sempre più alla direzione e nel 2012 è direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto. Dal 2013 è alla testa degli Archi di Santa Cecilia con i quali ha pubblicato sei CD.
A settembre 2020 Arcana ha pubblicato il CD con le Sonate di Brahms e le Romanze di Martucci in duo con Antonio Pappano.
Luigi Piovano, nella doppia veste di Direttore e Violoncello
Il pianista Francesco Nicolosi è uno dei massimi esponenti della Scuola pianistica napoletana.
Francesco Nicolosi è stato allievo, uno dei migliori, di Vincenzo Vitale riconosciuto didatta tra i migliori della tradizione pianistica italiana. Nicolosi è considerato a tutt’oggi uno dei massimi esponenti della scuola pianistica partenopea.
Si è esibito nelle più importanti sale da concerto del mondo, dal Kennedy Center di Washington alla Queen Elizabeth Hall e Wigmore Hall di Londra, dalla Victoria Hall di Ginevra alla Radio Nacional di Madrid, e ancora la Salle Gaveau di Parigi, il Teatro alla Scala e la Sala Verdi di Milano, il Teatro dell’Opera e l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, il Teatro di San Carlo di Napoli, l’Herkulessaal di Monaco, la Brahmssaal di Vienna, il Megaron di Atene.
I suoi dischi sono stati recensiti in maniera sempre entusiastica dalle più quotate riviste musicali europee, americane e asiatiche, e vengono regolarmente trasmessi dai canali classici delle radio di tutto il mondo. Sull’ incisione per la Naxos di due rari concerti di Paisiello, l’autorevole critico e musicologo Paolo Isotta ha scritto di lui: (…) bisogna riconoscere che nessuno oggi gli può essere accostato per la luminosità del suono, la capacità di cantare e legare (…) egli va considerato uno dei migliori pianisti viventi (…) il sommo Arturo Benedetti Michelangeli eseguì musica del Settecento ispirandosi agli stessi criteri di massima adottati dal Nicolosi ma forse non con altrettanta lucidità e coerenza. Nicolosi porta a compimento ciò che Benedetti Michelangeli annuncia.
Francesco Nicolosi, uno dei massimi esponenti della scuola pianistica partenopea
Tanti eventi fino a fine anno con la musica sinfonica
La musica sinfonica, sia eseguita da grandi gruppi orchestrali come la Nuova Orchestra Scarlatti o sia musica da camera, ha sempre un grande seguito di pubblico e sono sempre di più gli eventi che propongono musica sinfonica. I prossimi due concerti che vogliamo segnalare sono “Il Concerto di Napoli” il 12 Novembre a Sant’Antonio di Padova a Carbonelli in Corso Secondigliano, 479, 80144 Napoli con l’Orchestra da Camera di Napoli diretta dal Maestro Enzo Amato, e che per l’occasione vede Cosimo Alberti in qualità di voce recitante. Mercoledì 16 Novembre al Teatro Mediterraneo ScarlattiInBlues sempre con La Nuova Orchestra Scarlatti, diretta per l’occasione da Bruno Persico e con la guest star Daniele Sepe.
Il sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, interviene alla presentazione del “Manifesto del Sensazionalismo” per omaggiare l’arte di Giacomo Pietoso capace di farci vedere quello che non sappiamo.
Il Professore Vittorio Sgarbi si è recato ad Acerra da Giacomo Pietoso per intervenire alla nascita del “Manifesto del Sensazionalismo” promosso dall’artista e poeta Giacomo Pietoso.
Parlando del Pietoso, Sgarbi afferma: – Il Pietoso è un’artista originale che con la sua arte informale e astratta segnata da lampi figurativi ci trasmette emozioni e sensazioni e stati d’animo capace, anche se non vedente, di farci vedere il futuro che sarà.”
Giacomo Pietoso da quando ha perso la vista a seguito di un grave incidente si è dedicato all’arte figurativa ed alla poesia, arrivando ad esporre nelle principali pinacoteche e gallerie nel mondo.
La prima domenica del mese, nell’ambito di #domenicalmuseo, l’ingresso al circuito archeologico dell’antica Capua sarà consentito con biglietto gratuito.
#Domenicalmuseo il Circuito archeologico dell’antica Capua di Santa Maria Capua Vetere invita a visitare l’Anfiteatro campano e il Museo archeologico dell’antica Capua in occasione della Domenica gratuita del Ministero della Cultura. Diverse sono le iniziative, rivolte a tutti i pubblici, per trascorrere una giornata all’insegna della cultura, del benessere e della sana alimentazione.
Alle ore 12, all’Anfiteatro campano, è prevista una visita guidata a cura de Le Nuvole: un racconto che appassionerà il pubblico, che potrà conoscere, entro i suoi maestosi spazi, la storia di uno dei più importanti monumenti del patrimonio archeologico del nostro Paese, secondo per dimensioni solo al Colosseo.
Nell’area archeologica dell’Anfiteatro campano, dalle 10.30 alle 12, arriverà l’Ortobus, il furgoncino elettrico zero emissioni, guidato dalle operatrici di “Terra Felix” e Legambiente Geofilos, nell’ambito del progetto “HortiCultura”, dedicato alla dieta dei gladiatori, che diventerà uno strumento di sensibilizzazione e di educazione.
Una #domenicalmuseo piena di eventi con laboratori per piccoli e grandi: dalla caccia al tesoro alle lezioni di “Yoga ritmo”.
Un pulmino elettrico attrezzato in grado di stazionare nelle piazze e di erogare contenuti interattivi tramite postazioni tecnologiche e laboratori per bambini e non solo. I partecipanti saranno guidati nella conoscenza della sana alimentazione, attraverso la creazione della piramide alimentare 3D e rispettive cards degli alimenti, con giochi interattivi. Con il laboratorio “Il rifiuto fiorisce” impareranno ad utilizzare il compost per piccoli orti o vasi sui balconi e apprezzeranno la natura attraverso la lente della biodiversità, con la descrizione e l’osservazione di insetti impollinatori di fiori e piante.
Tanta attenzione alla salute al divertimento dei più piccoli anche al Museo archeologico dell’antica Capua, con la caccia al tesoro e le lezioni di yoga per adulti con sana merenda, a cura di “Amico Bio” e di “Yoga ritmo”. Un momento ludico per scoprire giocando la collezione museale, che si è ampliata con la mostra “I Segni del Paesaggio: l’Appia e Capua”, che si sviluppa in otto sale. Un viaggio ideale lungo la Regina Viarum che segna il percorso dell’Appia in città, dal suo ingresso, attraverso l’arco cosiddetto di Adriano, fino all’uscita, verso le necropoli e l’Ager Campanus.
La prima domenica del mese, nell’ambito di #domenicalmuseo, l’ingresso al circuito archeologico dell’antica Capua sarà consentito con biglietto gratuito.
Anfiteatro Campano e Museo dei Gladiatori.
Alle ore 12:00 visita guidata: l’anfiteatro campano e la sua storia. A cura de Le Nuvole. Costo 5,00 euro Info e prenotazioni: Biglietteria (+39) 08231831093 – smcv.anfiteatro@artem.org
Area Archeologica Anfiteatro Campano
Dalle ore 10:30 alle ore 12:00 “ORTOBUS”: laboratorio didattico A cura di “Terra Felix” e “Legambiente Geofilos” nell’ambito del progetto “HortiCultura” Info e prenotazioni: 3396865387
Museo Archeologico dell’’Antica Capua
Dalle ore 10:00 alle 13:00 Caccia al tesoro e Yoga Adulti con merenda A cura di “Amico Bio” e “Yoga Ritmo”. Costo: 10,00 euro Info e prenotazioni: 3202404714 – info@spartacusarena.it
Informazioni per il mese di Novembre 2022
Anfiteatro campano, piazza I Ottobre, 36 – 81055 Santa Maria Capua Vetere (CE) Tel. (+39) 0823 798864 – drm-cam.museoanticacapua@cultura.gov.it https://www.beniculturali.it/luogo/anfiteatro-campano Orario apertura dell’Anfiteatro campano 9:00-17:00 (Ultimo ingresso ore 16:00). Chiuso il lunedì
Museo archeologico dell’antica Capua, via Roberto D’Angiò, 44 – 81055 Santa Maria Capua Vetere (CE) Tel. (+39) 0823 844206 – drm-cam.museoanticacapua@cultura.gov.it https://www.beniculturali.it/luogo/museo-archeologico-dell-antica-capua-e-mitreo Orario apertura Museo archeologico dell’antica Capua: 9:00-19:00 (Ultimo ingresso 18:30). Chiuso il lunedì Chiusura: lunedì
Ingresso Circuito archeologico dell’antica Capua (Anfiteatro campano, Museo dei gladiatori e Museo archeologico dell’antica Capua) € 2,50 Domenica 6 novembre 2022 ingresso gratuito Per info e prenotazione: Biglietteria: (+39) 08231831093 – smcv.anfiteatro@artem.org Per visite guidate: Le Nuvole (+39) 0812395653 – info@lenuvole.com (Lun-Ven 9.00-17.00)
“Una Folle Normalità” una commedia scritta e diretta da Juri Monaco che sarà in scena cn l’attrice
“Una folle normalità” Domenica 6 novembre al Teatro Bolivar di Via Bartolomeo Caracciolo che da quest’anno gode della direzione artistica di Nu’Tracks. Sul palco Yuliya Mayarchucknella commedia scritta e diretta da Juri Monaco, in scena con l’attrice.
Ivano Del Bagno, autore e regista teatrale, viene contatto dal suo manager affinché scriva uno spettacolo per una attrice di scarsa fama, tale: Aluna Seranova. Il manager, mette subito in allarme Ivano circa i problemi psichici della donna, infatti pare che Aluna soffra di bipolarismo, disturbo della personalità e sesso compulsivo.
Yuliya Mayarchuck
Appena l’attrice giunge nello studio di Ivano, comincia, infatti ad avere una serie di comportamenti bislacchi, passa da un personaggio all’altro, da un discorso all’altro senza soluzione di continuità. Ovviamente Ivano, resta vittima delle stravaganze della donna e pur di non turbare l’armonia, l’asseconda in tutto e per tutto. Finalmente dopo un lungo periodo di esilarante e delirante follia, i due cominciano a lavorare sul testo, Aluna vorrebbe uno spettacolo che esalti il ruolo della donna e che vengano rappresentate le donne più importanti della storia.
La commedia a questo punto viaggia su un duplice binario: “la follia e l’omaggio alle donne della storia”. «Juri, in scena con me – racconta la Mayarchuck – è riuscito a creare uno show molto divertente e brioso, ripercorrendo varie figure storiche, letterarie e personaggi fiabeschi: Cleopatra, Lucrezia Borgia, Eva, Cenerentola, Wonder Woman e la Bella Addormentata, ovviamente rappresentate in chiave parodistica. Un’avventura davvero molto stimolante». Dopo una carrellata travolgente di siparietti, c’è un duplice colpo di scena che stupirà letteralmente lo spettatore, fino a giungere alla morale finale, attraverso la quale l’attore e lo spettatore si chiederanno: “qual è il limite tra la follia e normalità?” O forse tutti noi viviamo: “una folle normalità?”
Yuliya Mayarchucknella commedia scritta e diretta e interpretata da Juri Monaco “Una Folle Normalità”