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Tableaux Vivants ispirati a Caravaggio il 19 dicembre con la Nuova Orchestra Scarlatti e Teatri 35

Ultimo appuntamento della rassegna ideata dalla Nuova Orchestra Scarlatti “Sotto il cielo più puro”, concerti sociali con ingresso gratuito.

Tableux Vivants ispirati a Caravaggio per un esperienza di forte impatto per l’ultimo appuntamento della rassegna “Sotto il cielo più puro“. Con la Nuova Orchestra Scarlatti, sul palco Gaetano Russo (clarinetto), Rosanna Savoia (soprano) e Gabriella Colecchia (mezzosoprano); per Teatri 35, di Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Antonella Parrella, in scena Gaetano Coccia, Adriana Del Duca, Francesco O. De Santis.

Lunedì 19 dicembre 2022 alle ore 20:00, con ingresso gratuito senza prenotazione al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli, Viale Kennedy 54, la Nuova Orchestra Scarlatti e Teatri 35 porteranno in scena “Sotto il cielo più puro”, originale formula di azione/concerto, suggestiva e coinvolgente partitura live di suoni, gesti, luci, e immagini con musiche di F. Durante, C. M. von Weber, G. B. Pergolesi, A. Corelli, P. A. Locatelli, H. Purcell, J. M. Molter, G. F. Händel, rappresentando quadri di Caravaggio, M. Stanzione, M. Preti, A. Gentileschi, G. Reni, B. Manfredi, B. Cavallino, Rubens, J. de Ribera, A. Vaccaro, V. de Boulogne.

Tableux Vivants di Teatri 35. Foto di Klaus Bunker
Tableux Vivants di Teatri 35. Foto di Klaus Bunker

Tableaux Vivants i performer di Teatro 35 costruiscono direttamente in scena, dinanzi al pubblico raffigurazioni viventi di capolavori di Caravaggio

Con “Sotto il cielo più puro”, spettacolo di azione/concerto ideato dalla Nuova Orchestra Scarlatti e da Teatri 35, i classici tableaux vivants si trasformano in un’esperienza di forte impatto, in cui i performer costruiscono direttamente in scena, dinanzi al pubblico, in un gioco di lente preparazioni e improvvisi ‘fermo immagine’, raffigurazioni viventi di capolavori di Caravaggio, quali la Crocefissione di Sant’Andrea e San Matteo e l’Angelo, e di altri grandi pittori caravaggeschi, la Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi, la Morte di Cleopatra di Guido Reni, il Sansone e Dalila di Rubens e tanti altri.

Tutti i movimenti in scena sono accompagnati da una colonna sonora eseguita dal vivo dalla Nuova Orchestra Scarlatti, con la partecipazione solistica del soprano Rosanna Savoia, del mezzo soprano Gabriella Colecchia e del clarinettista Gaetano Russo: un flusso musicale continuo di pagine tratte dallo Stabat Mater di Pergolesi, da Concerti di Corelli, Locatelli e altri, concluso dalla celebre aria di Händel Lascia ch’io pianga.

L’azione/concerto ha un’introduzione solo musicale, che accosta il ‘caravaggismo sonoro’ di un grande maestro del ‘700 napoletano, Francesco Durante, con le tinte del romantico tedesco Carl Maria von Weber.

Con questo appuntamento musicale si chiude la rassegna I Campi Flegrei – “Sotto il cielo più puro”, concerti sociali per la X Municipalità, manifestazione realizzata dalla Nuova Orchestra Scarlatti per il progetto Affabulazione del Comune di Napoli, attuato con fondi del MIC. Media partner RAI Campania. L’intera rassegna è stata dedicata al M.° Yuriy Kerpatenko.

Per prenotazioni nuovaorchestrascarlatti.it – 0812535984 – info@nuovaorchestrascarlatti.it

19 dicembre con la Nuova Orchestra Scarlatti i performer di Teatro 35. Ingresso gratuito. Foto di Klaus Bunker
19 dicembre con la Nuova Orchestra Scarlatti i performer di Teatro 35. Ingresso gratuito. Foto di Klaus Bunker
Redazione IDN
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EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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