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La Cucina di Napoli di Maria Teresa Di Marco e Lydia Capasso

La Cucina di Napoli. La storia e lo spirito partenopei, raccontati attraverso centinaia di ricette della tradizione:

La Cucina di Napoli, in libreria dal 7 febbraio. Il Libro sarà presentato giovedì 28 febbraio alle 16 alla Biblioteca Nazionale di Napoli dalla giornalista del Corriere del Mezzogiorno Mirella Armiero. Gli autori Maria Teresa Di Marco e Lydia Capasso interverranno con l’editore Guido Tommasi e Francesco Mercurio, Direttore della Biblioteca Nazionale, che porterà il suo saluto.

La Cucina di Napoli, un libro che rende omaggio alla grande tradizione gastronomica di Napoli.

Fresco di Stampa il libro è dal 7 Febbraio 2019 in tutte le librerie, così La Cucina di Napoli di Maria Teresa Di Marco e Lydia Capasso, è il nuovo volume della collana Cucina Regionale di Guido Tommasi Editore. Un omaggio a una grande tradizione gastronomica, che si identifica con la sua città. Il libro raccoglie infatti oltre 150 ricette, legate alla cultura di Napoli. Al suo interno le preparazioni, ma anche il racconto di come una tradizione popolare, fatta di ingegno del poco e del niente, si è intrecciata ai percorsi aristocratici della corte borbonica. Segnata dall’influsso spagnolo ma soprattutto francese, la cucina napoletana ha generato piatti sontuosi come i timballi, i sartù o la pasticceria raffinatissima.

A Napoli il cibo è come la vita: un boccone di piacere

La cucina napoletana è una cucina che si arrangia meglio di qualsiasi altra, ma che in nessun caso si accontenta. A Napoli non basta mettere insieme il pranzo con la cena, ma il cibo, come la vita, sono un boccone di piacere. Semplicità, eccellenza dei prodotti e creatività gioiosa sono gli ingredienti essenziali di ogni piatto. Cucinare la pasta può diventare un esercizio di estro se si celebrano le vongole che sono fujute e si fa dello scammaro di magro un piatto che consola. Oppure un atto d’amore e di pazienza quando si costruiscono attorno alla pasta fastose architetture con crostate, timpani, timballi, lasagne e le si dedicano i grandi sughi di lenta cottura come il ragù, genovese, glassa e bolognese. Per non parlare della pizza un vero e proprio stile di vita a Napoli, che nel volume viene rappresentata con le ricette di quattro esperti maestri pizzaioli.

La Cucina di Napoli racconta la tradizione dei napoletani fatta di sapiente capacità di combinare una dieta differenziata

Questo libro, però, non si ferma ai cliché più tipici e praticati di Napoli e della sua cucina. La Cucina di Napoli va oltre e cerca di raccogliere e raccontare la verità della città. Non solo raccontando le ricette ma anche attraverso la fotografia attenta e poetica dei suoi mercati rionali, dei suoi angoli più suggestivi, della sua gente e della sua arte. Si recupera così anche la cultura di una tradizione dei napoletani fatta di sapiente capacità di combinare una dieta differenziata. mangiatori di foglie assai prima che mangiatori di maccheroni con piatti come la minestra maritata o la scarola ‘mbuttunata, fino ad arrivare a ‘o ddoce, una sezione che celebra la pasticceria partenopea e i suoi dolci diventati famosi in tutto il mondo.

In libreria

La Cucina di Napoli di Maria Teresa Di Marco e Lydia Capasso. Fotografie di Maurizio Maurizi. Guido Tommasi Editore | Collana Cucina Regionale, cartonato con illustrazioni a colori, 264 pag., € 25

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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