sabato 28 Dicembre 2024
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Nuovi itinerari culturali e percorsi tematici, dedicati all’arte contemporanea e alla fotografia storica della città

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Nuovi itinerari culturali e percorsi tematici. Ph. Serge Domingie (Courtesy ©Archivio Maria Lai by Siae 2022)

In occasione delle festività natalizie, la Direzione Regionale Musei Campania presenta tre nuovi progetti espositivi per nuovi itinerari culturali.

Nuovi itinerari culturali e percorsi tematici, dedicati all’arte contemporanea e alla fotografia storica della città, che si connettono con le collezioni e con il patrimonio storico del complesso museale di San Martino – da quella presepiale al prezioso Archivio fotografico del Museo – fino a dialogare con il paesaggio urbano e naturale, di cui la celebre Certosa è al tempo stesso spettatrice e protagonista.

Tre nuovi progetti espositivi che, a partire dal prossimo fine settimana, amplieranno il percorso di visita alla Certosa e Museo di San Martino per tutto il periodo delle feste e fino ai primi mesi del nuovo anno.

“Un Filo nella Notte” dedicata ai suggestivi presepi d’artista di Maria Lai

Il primo appuntamento in programma è venerdì 16 dicembre 2022 alle ore 18.00, con l’inaugurazione della mostra di presepi di Maria Lai “Un Filo nella Notte”. Allestita nella Sala della meridiana, proprio in prossimità della nota e amata sezione presepiale, che raccoglie i tesori della tradizione napoletana, la piccola preziosa mostra, in collaborazione con l’Archivio e Fondazione Maria Lai, è dedicata ai suggestivi presepi d’artista di Maria Lai (Ulassai 1919 – Cardedu 2013), una delle più importanti artiste italiane del secondo Novecento. L’esposizione sarà visitabile fino al 19 marzo 2023.

Napoli ‘fin de siécle’. Fotografia Artistica Pasquale e Achille Esposito”

A partire da sabato 17 – inaugurazione alle ore 18.00 – sarà possibile riscoprire la Napoli di fine Ottocento nella mostra fotografica “Napoli ‘fin de siécle’. Fotografia Artistica Pasquale e Achille Esposito”, che raccoglie ed espone in tre sezioni tematiche le opere di Pasquale e Achille Esposito, protagonisti, alla fine dell’Ottocento, di un’importante stagione della grande tradizione della fotografia napoletana grazie alla produzione del proprio atelier fotografico commerciale. Allestita nella Sala della Spezieria, l’esposizione sarà visitabile fino al 19 marzo 2023.

“De Vesevi rebus”, di Ferruccio Orioli

Domenica 18 alle ore 11.00, sarà poi la volta di “De Vesevi rebus”, di Ferruccio Orioli, che, nella Sezione del Museo dell’Opera della Certosa, accompagnerà i visitatori in un percorso insolito e visionario intorno al Vesuvio, fino al 19 marzo 2023. Esposte in uno dei punti più panoramici del complesso certosino, le opere di Orioli stabiliscono uno stretto dialogo visivo e geografico con la scenografica veduta del Vesuvio che si ammira dal belvedere del Quartino del Vicario, attraverso un racconto che aspira a mettere insieme il passato, il presente e il futuro.

In occasione delle due inaugurazioni serali, venerdì 16 e sabato 17 dicembre, la Certosa e Museo di San Martino prolungherà l’orario di apertura dalle 17.00 alle 20.00, con ultimo ingresso in biglietteria alle ore 19.00.

A Puteca de’ e Leggende Napulitane dal 15 dicembre al TRAM di Napoli

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A Puteca de' e Leggende Napulitane dal 15 dicembre al TRAM di Napoli

Torna in scena in una veste tutta nuova lo spettacolo diretto da Diego Sommaripa. Con lui sul palco Vittorio Passaro, Diletta Acanfora, Laura Pagliara, Vincenzo Lettieri e Cristian Chiummariello. E ogni sera una “sorpresa”

A Puteca de’ e Leggende Napulitane dal 15 dicembre al TRAM di Napoli con personaggi come il Principe di Sansevero, Colapesce, Maria la Rossa la strega di Portalba, il Munaciello, La Regina Giovanna emergono dal passato di Napoli e diventano creature del presente. Al Teatro Tram torna in scena da domani 15 dicembre a domenica 18 lo spettacolo “’A Puteca de’ e leggende napulitane”, con la regia di Diego Sommaripa, accompagnato da molte sorprese.

Sul palco, insieme a Sommaripa, anche Vittorio Passaro, Diletta Acanfora, Laura Pagliara, Vincenzo Lettieri e Cristian Chiummariello. Miti e racconti della storia partenopea che si avvicendano con un filo conduttore onirico e a tratti fiabesco che anticipa di pochi giorni le festività natalizie.

A Puteca de' e Leggende Napulitane dal 15 dicembre al TRAM di Napoli
A Puteca de’ e Leggende Napulitane dal 15 dicembre al TRAM di Napoli

I protagonisti della tradizione prendono vita e forma come in un circo, come nella vita, per uno spettacolo che è tutto da scoprire, da ridere, da sognare.

Un ritorno che la sala di via Port’Alba ha fortemente voluto e un testo – sei gli autori – in continua evoluzione in cui il palcoscenico si trasforma in una bottega d’artigianato, lì dove si restaurano gli oggetti vecchi, a volte abbandonati, a volte preziosi. Ma nel processo di restauro qualcosa si perde: non è l’originale che torna in vita, ma qualcosa di nuovo, un po’ antico e un po’ moderno. I protagonisti della tradizione prendono vita e forma come in un circo, come nella vita, per uno spettacolo che è tutto da scoprire, da ridere, da sognare.

“Sono felice di riproporre la mia versione delle ‘leggende napoletane’, uno spettacolo per le famiglie – spiega il regista Diego Sommaripa – che strizza l’occhio al Natale dove la magia l’incanto e l’allegria sono il trait d’union con le leggende napoletane riscritte e rivisitate da un gruppo di validissimo e pluripremiati autori. Personalmente ho scritto per l’occasione una mia particolare rivisitazione sulla leggenda della ‘Janara’ dove classica e contemporaneo (in pieno stile Teatro Tram) si incontrano in scena. Ogni spettacolo avrà un ospite speciale: iniziamo giovedì 15 con un gruppo musicale, le ‘Kalika’ che faranno da colonna sonora live a tutta la rappresentazione”.

A Puteca de' e Leggende Napulitane dal 15 dicembre al TRAM di Napoli

Teatro Bolivar, 16 dicembre doppio appuntamento con la danza

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Doppio appuntamento con la danza il 16 dicembre al Teatro Bolivar

Al Teatro Bolivar un doppio appuntamento con un primo studio di danza: “Camera con vista interna”, prodotto da Arbdancompany – ArtGarageDanceCompany e “Killing Time”, prodotto da Funa Performing Arts.

Venerdì 16, al Teatro Bolivar al numero 30 di Via Bartolomeo Caracciolo, diretto da Nu’Tracks, arriva, alle ore 21.00, un doppio appuntamento con un primo studio di danza: “Camera con vista interna”, prodotto da Arbdancompany – ArtGarageDanceCompany e “Killing Time”, prodotto da Funa Performing Arts.

L’attesa della telefonata diventa un gioco perverso fatto di domande ossessive che aprono la strada ad una riflessione.

Una donna irrompe sulla scena con fare sicuro ma frettoloso. Ha del lavoro da sbrigare e sa come impiegare il suo tempo, ma il vero motivo per cui si trova lì viene presto rivelato da squilli incessanti: è subito chiaro che ha un appuntamento telefonico importante. L’apparecchio squilla a lungo ma quando la cornetta viene sollevata, dopo un rinvio carico di suspense, rivela solo un falso allarme; poi rimane lì, diventando un antagonista muto, oggetto del desiderio.

Da quel momento l’attesa di una chiamata diventa per la protagonista l’opportunità per scavare nel suo inconscio. Samantha, pur essendo una donna in carriera, brillante e spiritosa, è sola. Le sue uniche “amiche” sono Normae Jean ovvero due manichini che lei ha eletto a sue terapeute. Solo a loro può confessare la verità. E solo loro hanno la capacità di “farle” quelle domande scomode che non osa farsi da sola. L’attesa della telefonata diventa un gioco perverso fatto di domande ossessive che aprono la strada ad una riflessione. Sul senso di colpa, sulla gelosia, sul tradimento, sulla gioia di Amare e di essere amati.

Killing Time, vuole essere uno studio sul testo di Arnold Wesker

Cosa significa amare qualcuno che Non ti sceglie del tutto e che probabilmente non ti sceglierà mai in maniera completa? Killing Time, vuole essere uno studio sul testo di Arnold Wesker. Un’indagine su un declino psicologico causato dall’amore che porta spesso ad uno stato di solitudine ma anche alla voglia di interrogarsi, di farsi quelle domande scomode che potrebbero però aprire un varco verso un’ascesa.

«Decido di abitare angoli che scelsi di tenere al buio – l’autrice, danzatrice e regista Ginevra Cecere descrive, così, il concept – Dalla stasi lo svelamento dell’oscuro diviene parte della luce. Il modo in cui percepisco il non visibile è ciò che mi definisce. Il buio non è assenza di qualcosa ma spazio da assorbire, parentesi vuota. La colgo, la indago, la svelo. Riesco persino a vedere ciò che aveva celato, o che io avevo scelto di non vedere».

Al Teatro Bolivar un doppio appuntamento con un primo studio di danza: “Camera con vista interna”, prodotto da Arbdancompany – ArtGarageDanceCompany e “Killing Time”, prodotto da Funa Performing Arts.
Al Teatro Bolivar un doppio appuntamento con un primo studio di danza: “Camera con vista interna”, prodotto da Arbdancompany – ArtGarageDanceCompany e “Killing Time”, prodotto da Funa Performing Arts.

Una corsa verso il vento. Il romanzo postumo di Delia Morea

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Una corsa contro il vento di Delia Morea

Edito da Avigliano Editore l’ultimo romanzo di Delia Morea viene presentato dalla sorella, Antonella, il 16 dicembre alla Domus Ars. Con Antonella Morea intervengono Titti Marrone, Nando Vitali, Giuseppe Petrarca

Antonella Morea presenta il romanzo postumo di Delia Morea, “Una corsa verso il vento”. Venerdì 16 dicembre, alle ore 17,30, alla Domus ARS, a Napoli in via Santa Chiara n. 10 C, presentazione del romanzo postumo di Delia Morea, Una corsa verso il vento, Avagliano Editore, 2022. Con Antonella Morea intervengono Titti Marrone, Nando Vitali e Giuseppe Petrarca.

L’attrice, a due anni dalla prematura scomparsa della sorella Delia, scrittrice e giornalista, ha voluto dedicarle la pubblicazione del romanzo a cui aveva lavorato con intensa passione, ricordandola con un pomeriggio a lei rivolto.

Il ricavato della vendita del libro è devoluto a “Lega Italiana Fibrosi Cistica Campania Onlus”.

“Delia voleva pubblicare questo suo romanzo che lei definiva di genere Fantasy per ragazzi – scrive Antonella Morea – anche se io credo possano leggerlo tutti. Purtroppo non ha fatto in tempo a pubblicarlo e allora lo faccio io per lei. Il ricavato andrà a quei bambini che soffrono della stessa malattia che aveva contratto mia sorella prima che il COVID la portasse via. Il 16 dicembre, giorno della presentazione, ricorre l’onomastico di Delia e questo è il mio regalo per lei”.

Delia Morea (Napoli 1952-2020), scrittrice e giornalista, è stata autrice di romanzi, racconti, saggi e pièces per il teatro. Nel 2002 vince la seconda edizione del premio letterario Anna Maria Ortese, nel 2004 è stata finalista al premio teatrale Napoli Drammaturgia Festival. Ha pubblicato, tra gli altri, i saggi: Lazzari e Scugnizzi, Briganti Napolitani, Vittorio De Sica. L’uomo, l’attore, il regista, Storie pubbliche e private delle famiglie teatrali napoletane, la raccolta di testi teatrali La Voce delle mani, con la prefazione di Enzo Moscato. Con Avagliano editore ha pubblicato i romanzi: Quelli che c’erano (2007), Una terra imperfetta (2013). Il suo ultimo libro “Romanzo in bianco e nero” (Avagliano 2019) è stato candidato al Premio Strega 2019.

Tableaux Vivants ispirati a Caravaggio il 19 dicembre con la Nuova Orchestra Scarlatti e Teatri 35

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Ultimo appuntamento della rassegna ideata dalla Nuova Orchestra Scarlatti “Sotto il cielo più puro”, concerti sociali con ingresso gratuito.

Tableux Vivants ispirati a Caravaggio per un esperienza di forte impatto per l’ultimo appuntamento della rassegna “Sotto il cielo più puro“. Con la Nuova Orchestra Scarlatti, sul palco Gaetano Russo (clarinetto), Rosanna Savoia (soprano) e Gabriella Colecchia (mezzosoprano); per Teatri 35, di Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Antonella Parrella, in scena Gaetano Coccia, Adriana Del Duca, Francesco O. De Santis.

Lunedì 19 dicembre 2022 alle ore 20:00, con ingresso gratuito senza prenotazione al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli, Viale Kennedy 54, la Nuova Orchestra Scarlatti e Teatri 35 porteranno in scena “Sotto il cielo più puro”, originale formula di azione/concerto, suggestiva e coinvolgente partitura live di suoni, gesti, luci, e immagini con musiche di F. Durante, C. M. von Weber, G. B. Pergolesi, A. Corelli, P. A. Locatelli, H. Purcell, J. M. Molter, G. F. Händel, rappresentando quadri di Caravaggio, M. Stanzione, M. Preti, A. Gentileschi, G. Reni, B. Manfredi, B. Cavallino, Rubens, J. de Ribera, A. Vaccaro, V. de Boulogne.

Tableux Vivants di Teatri 35. Foto di Klaus Bunker
Tableux Vivants di Teatri 35. Foto di Klaus Bunker

Tableaux Vivants i performer di Teatro 35 costruiscono direttamente in scena, dinanzi al pubblico raffigurazioni viventi di capolavori di Caravaggio

Con “Sotto il cielo più puro”, spettacolo di azione/concerto ideato dalla Nuova Orchestra Scarlatti e da Teatri 35, i classici tableaux vivants si trasformano in un’esperienza di forte impatto, in cui i performer costruiscono direttamente in scena, dinanzi al pubblico, in un gioco di lente preparazioni e improvvisi ‘fermo immagine’, raffigurazioni viventi di capolavori di Caravaggio, quali la Crocefissione di Sant’Andrea e San Matteo e l’Angelo, e di altri grandi pittori caravaggeschi, la Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi, la Morte di Cleopatra di Guido Reni, il Sansone e Dalila di Rubens e tanti altri.

Tutti i movimenti in scena sono accompagnati da una colonna sonora eseguita dal vivo dalla Nuova Orchestra Scarlatti, con la partecipazione solistica del soprano Rosanna Savoia, del mezzo soprano Gabriella Colecchia e del clarinettista Gaetano Russo: un flusso musicale continuo di pagine tratte dallo Stabat Mater di Pergolesi, da Concerti di Corelli, Locatelli e altri, concluso dalla celebre aria di Händel Lascia ch’io pianga.

L’azione/concerto ha un’introduzione solo musicale, che accosta il ‘caravaggismo sonoro’ di un grande maestro del ‘700 napoletano, Francesco Durante, con le tinte del romantico tedesco Carl Maria von Weber.

Con questo appuntamento musicale si chiude la rassegna I Campi Flegrei – “Sotto il cielo più puro”, concerti sociali per la X Municipalità, manifestazione realizzata dalla Nuova Orchestra Scarlatti per il progetto Affabulazione del Comune di Napoli, attuato con fondi del MIC. Media partner RAI Campania. L’intera rassegna è stata dedicata al M.° Yuriy Kerpatenko.

Per prenotazioni nuovaorchestrascarlatti.it – 0812535984 – info@nuovaorchestrascarlatti.it

19 dicembre con la Nuova Orchestra Scarlatti i performer di Teatro 35. Ingresso gratuito. Foto di Klaus Bunker
19 dicembre con la Nuova Orchestra Scarlatti i performer di Teatro 35. Ingresso gratuito. Foto di Klaus Bunker

Errori di Rosalba di Girolamo, sabato 17 dicembre nella chiesa di Sant’Agostino degli Scalzi

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errori di rosalba di girolamo con federica ottombrino

Lo spettacolo tratto da racconti di Gabriel Garcìa Marquez, Julio Cortàzar è realizzato nell’ambito del progetto “Altri Natali”.

Sabato 17 dicembre ore 19.00 l’associazione culturale Baba Yaga Teatro presso la chiesa di Chiesa di Santa Maria della Verità nel quartiere di Materdei, meglio conosciuta come la chiesa di Sant’Agostino degli Scalzi, il presenta lo spettacolo Errori con Rosalba Di Girolamo voce narrante e Federica Ottombrino alla chitarra fisarmonica e voce. Lo spettacolo, tratto da racconti di Gabriel Garcìa Marquez, Julio Cortàzar e Eduardo Galeano, è realizzato con il contributo del Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Altri Natali”.

Errori parla del più ingannevole dei sentimenti, di amore, e di instabilità mentale.

Raccontando delle storie di vita e di solitudine, lo spettacolo indaga sui più intimi sentimenti. Perché narrare nasce dalla paura di restare soli, perché narrando si abbraccia chi ascolta, e così ci si ritrova interi. Questo abbraccio è ciò che ERRORI vuole regalare agli ascoltatori: attraverso le parole e le atmosfere magiche dei più grandi scrittori sudamericani, una narratrice e una cantante, accompagnate dal suono di una chitarra e di una fisarmonica, raccontano storie di vite in bilico: una donna che trova se stessa salendo su un autobus, un’altra creando pasticcini…o forse si perdono: Errori narra di quel momento in cui la scoperta profonda dell’altro ci porta a conoscere noi stessi al punto di vacillare, di perdere l’orientamento e l’equilibrio.

Rosalba Di Girolamo: “Vorrei aprire una riflessione sulla necessità di venire incontro all’altro per scoprire noi stessi”

Quando ho ideato questo spettacolo – dice la Di Girolamo – ho pensato subito a Federica. Veniamo da due mondi diversi, ma sentivo che lei era la scelta giusta, forse proprio per le nostre diversità che fuse rendono molto bene. Ho cominciato a pensare a testi che mi hanno colpita perché raccontavano storie di vita e solitudine proprio come le intendevo io per questo lavoro. Vorrei aprire una riflessione sulla necessità di venire incontro all’altro per scoprire noi stessi. Proprio come accade in Errori.

Con Errori – afferma la Ottombrino – mi sono lasciata totalmente guidare dalla sensibilità di Rosalba di Girolamo che mi ha introdotta in un mondo lontano dal mio. Durante i concerti live è lo scambio e l’improvvisazione che guidano l’artista. Con “Errori” invece ho imparato a “mettermi al servizio di…” Sia io che Rosalba siamo al servizio di due donne, una raccontata da Marquez e una da Cortazar.

Le loro follie, la loro passione sono specifiche alla loro personale storia, eppure c’è qualcosa di estremamente familiare. La musica è stata usata come sottotesto, come colore delle pareti su cui si svolgono le due storie. Anche la voce, a volte, si limita a dei vocalizzi, senza parole, come a voler raccontare uno stato d’animo intraducibile. L’energia dell’errore è quella che non ha paura di raccontarsi. L’errore non si può premeditare, è un imprevisto del fare, di chi non si accontenta di restare spiaggiato.

Errori di Rosalba Di Girolamo con federica Ottombrino
Errori di Rosalba Di Girolamo con federica Ottombrino

Intervista a Peppe Barra che sarà a teatro con la “Cantata dei Pastori” dal 14 dicembre al Sannazaro (sold out) e per Natale al Politeama.

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Continua il successo per Peppe Barra e la sua “Cantata dei Pastori” che ha registrato il sold-out al Teatro Sannazzaro. I giorni di Natale e Santo Stefano Peppe Barra sarà nuovamente in scena al Teatro Politeama.

Peppe Barra con la “Cantata dei Pastori” è un appuntamento tradizionale per le feste natalizie, atteso con trepidazione ogni anno. La dimostrazione è il sold-out registrato dal Teatro Sannazaro per tutte le repliche. La Cantata dei Pastori per la nascita del verbo umanato di Peppe Barra e Lamberto Lambertini debutterà al teatro Sannazaro domani, mercoledì 14 dicembre, ma è già sold out per tutte le repliche. Fortunatamente potremmo vedere ancora la Cantata dei Pastori, al Teatro Politeama il 25 e 26 dicembre.

Peppe Barra ritratto da Fiorenzo Niccoli
Peppe Barra. Foto di Fiorenzo Niccoli

“Cantata dei Pastori. Per la nascita del verbo umanato” di Peppe Barra e Lamberto Lambertini, che cura anche la regia.

In scena Peppe Barra, Lalla Esposito e con Luca De Lorenzo, Serena De Siena, Massimo Masiello, Antonio Romano, Rosalba Santoro. I musicisti sono: Pasquale Benincasa (percussioni), Giuseppe Di Colandrea (clarinetto), Agostino Oliviero (violino e mandolino), Antonio Ottaviano (pianoforte)Le musiche sono di Giorgio Mellone. La regia è di Lamberto Lambertini.

Immaginate due napoletani, due morti di fame, Razzullo, scrivano in abiti settecenteschi, capitato in Palestina per il censimento voluto dall’Imperatore Romano, e Sarchiapone, suo compaesano, in fuga per i crimini commessi, mentre Giuseppe e la Vergine Maria vagano in cerca di alloggio per far nascere Gesù. Immaginate una tribù di Pastori in attesa del Messia.

Immaginate una turba di Diavoli, mandati da Lucifero sulla terra per uccidere la Sacra Coppia, spaventare e torturare in tutti i modi i due disgraziati compagni, che le provano tutte pur di trovare un lavoro che permetta loro di mangiare. Immaginate l’Arcangelo Gabriele, armato come un San Michele, proteggere tutti, ricacciare le Furie nel buio dell’Inferno e permettere che nasca il Redentore.

Il vero lume tra le ombre era il titolo originario che dalla metà dell’ottocento cambiò in: La cantata dei pastori.

Il vero lume tra le ombre, era il titolo di una sacra rappresentazione data alle stampe, nel 1698, dal gesuita Andrea Perrucci, che firmava con lo pseudonimo di Casimiro Ruggero Ugone, scritta con intenti moraleggianti, per contrastare i rituali con i quali il popolino onorava le feste come il Carnevale e il Natale. Dalla metà dell’ottocento il titolo si cambiò in: La cantata dei pastori.

Verso la fine del settecento, al povero Razzullo che, senza coprotagonista non aveva modo di inventare lazzi e contrasti tipici della Commedia dell’Arte, venne affiancato Sarchiapone, un suo doppio, una sua evocazione, un suo mister Hyde, un gangster travestito da clown. Sarchiapone, al contrario dello spaventatissimo Razzullo, non ha paura di nulla, nemmeno dei draghi dell’Inferno.

Assassino, ladro, gobbo, deforme, maligno, bugiardo, in poche parole il beniamino di noi bambini. La Cantata, a dispetto del titolo, non aveva canzoni. Anno dopo anno il popolo ha arricchito il copione con tutti i linguaggi, alti e bassi del teatro: farsa, avanspettacolo, commedia dell’arte, musical. Già nell’ultimo dopoguerra Sarchiapone appariva cantando le canzonette più in voga, con il massimo godimento del pubblico.

La tradizione popolare stravolse a poco a poco quel testo della controriforma, volgarizzandolo, rovesciandone gli intenti educativi, edificanti, riuscendo così a strapparlo dall’ineluttabile oblio del tempo. Lo spettacolo andava in scena alla mezzanotte del 24 dicembre. Al popolino, dopo la cena della Vigilia, toccava fare una scelta: a Messa o a Teatro?

Un’edizione nuovissima che vuole mettere al centro la lingua, la musica, la storia della città di Napoli

Un’edizione nuovissima della Cantata. Un’ora e quaranta minuti, senza intervallo. Nuove scene, nuovi i costumi e le musiche, nuovi gli attori e i cantanti, per giocare i loro ruoli con Peppe Barra, che incarna da cinquant’anni il pulcinellesco Razzullo.

Lalla Esposito, già in coppia con Peppe nella trionfale tournée dell’anno scorso con Non c’è Niente da Ridere, interpreterà un comicissimo Sarchiapone. Uno spettacolo che vuole mettere al centro la lingua, la musica, la storia della città di Napoli, unico luogo al mondo dove sia stato possibile creare, e conservare così a lungo, uno spettacolo dal genere indefinibile, un unicum teatrale, frutto di secoli di devozione.

Uno spettacolo che sia, allo stesso tempo, colto e popolare, comico e sacro, profondo e leggero, commovente e divertente per un pubblico di grandi e di piccini. Uno spettacolo all’antica italiana, dove, sulle tavole scalcagnate, i guitti impersonavano più ruoli, in una girandola di travestimenti che diverte il pubblico e spaventa i due affamati protagonisti.

Lo spettacolo "Cantata dei Pastori" dopo il sold out al Teatro Sannazzaro sarà nuovamente a teatro il 25 e il 26 dicembre al Politeama
Lo spettacolo “Cantata dei Pastori” dopo il sold out al Teatro Sannazzaro sarà nuovamente a teatro il 25 e il 26 dicembre al Politeama

Napoli World 2022 dal 7 al 10 dicembre il primo showcase festival di “world music” della città di Napoli

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Napoli World 2022 dal 7 al 10 dicembre

Napoli World 2022 è il primo showcase festival di “world music” della città di Napoli. E’ un importante evento live rivolto ai musicisti e agli addetti ai lavori del campo musicale ma aperto alla città.

Napoli World, finanziato e promosso dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica”, è fortemente voluta dal Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

“Napoli World è un altro straordinario traguardo che il Sindaco Manfredi raggiunge per il progetto di Napoli città della Musica. Oltre 70 delegati dal Mondo e dall’Italia, contest di giovani artisti napoletani emergenti e loro valorizzazione professionale, incontri B2B, formazione e audience development attraverso la canzone napoletana, spettacoli gratuiti per cittadini e turisti e tanto altro ancora, per una Napoli policentrica ed internazionale per una Napoli sempre più al centro delle dinamiche non solo artistiche ma produttive e di business del comparto musica, nel bacino del Mediterraneo e nel Mondo.” (Ferdinando Tozzi delegato per l’industria musicale e dell’audiovisivo)

Davide Mastropaolo e Fabio Scopino, fondatori di Italian World Beat – Music Connect Italy, ne curano la direzione artistica.

Napoli città della Musica e colonna fondamentale della musica folk e popolare napoletana riconosciuta in tutto il mondo

Napoli città della Musica e la direzione artistica dedicano l’evento a Marcello Colasurdo, colonna fondamentale della musica folk e popolare napoletana riconosciuta in tutto il mondo. In una fase delicata della sua vita il Comune di Napoli ha ritenuto opportuno, vista l’alta figura artistica e rappresentativa della cultura partenopea, di sostenere le cure ospedaliere. Al contempo i direttori artistici di Napoli World 2022 vogliono rivolgere un pensiero d’amore per Marcello proponendo iniziative musicali in suo onore: in particolare il 7 dicembre si terrà in serata una tammurriata nei vicoli dei Quartieri Spagnoli a ridosso del Teatro Nuovo.

In coerenza con le linee guida di “Napoli Città della Musica”, Napoli World 2022 ha lo scopo di valorizzare le professionalità musicali del territorio attraverso un percorso di internazionalizzazione, sviluppando l’export delle attività musicali della città e mettendole in rete con le varie realtà musicali nel mondo. In quest’ottica lo showcase festival rende possibile attivare relazioni culturali e imprenditoriali durature con prestigiose istituzioni da tutto il mondo.

Oltre ad offrire una vetrina esclusiva per gli artisti e per gli operatori locali, Napoli World 2022 punta a diventare negli anni un riferimento nazionale, con la consapevolezza che la città di Napoli ha le potenzialità per rappresentare un polo di attrazione per il settore musicale, specie in ambito world music, proponendosi come capitale culturale del Mediterraneo e del M.E.N.A., e come volano di sviluppo economico, culturale e sociale attraverso il linguaggio universale della musica.

Lo show-case festival e meeting b2b si svolgerà dal 7 al 10 dicembre presso la Fondazione Foqus, il Teatro Nuovo ubicati nei suggestivi Quartieri Spagnoli, per poi concludersi con un grande evento al Teatro Mediterraneo confermandosi anche come iniziativa policentrica.

Raiz al Napoli World 2022 giovedì 8 dicembre al Teatro Nuovo
Raiz al Napoli World 2022 giovedì 8 dicembre al Teatro Nuovo

I concerti in programma sono andati sold out nel giro di 48 ore dalla pubblicazione del link per le prenotazioni.

Il programma prevede 17 esibizioni live per oltre 70 direttori artistici e manager internazionali e nazionali, ben 30 provengono da Spagna, Argentina, USA, Korea del Sud, Norvegia, Ungheria, Mauritius, Isole Baleari, Canada, Portogallo, Capo Verde, Serbia, Marocco, India, Francia, Uganda, Tunisia, Slovacchia, Isole Canarie, Irlanda, Inghilterra, Belgio, Repubblica Ceca. Il loro compito è assistere ai concerti degli artisti napoletani invitati e selezionati per permettere loro di valutarli in ottica di potenziali collaborazioni futura ed inserirli nei loro programmi artistici. Tra i prenotati troviamo anche oltre 80 artisti che frequenteranno il festival.

“Siamo certi che lo sbarco di Musiconnect a Napoli grazie a Napoli World aprirà una nuova stagione per la world music nella nostra città, fatta di opportunità reali, formazione per le realtà emergenti e consolidamento di un settore ricco di creatività e talento ma frammentato e abituato ad avanzare senza un’idea di programmazione sulla lunga distanza.” (Dir. Artistici Davide Mastropaolo e Fabio Scopino)

Speed meeting B2B, due workshop e due panel con i migliori rappresentanti della cultura e imprenditoria musicale partenopea.

Oltre ai concerti il programma prevede due giorni di speed meeting B2B, due workshop e due panel con i migliori rappresentanti della cultura e imprenditoria musicale partenopea. Mentre si è conclusa con un successo enorme la call to action per gli emergenti: oltre 236 proposte artistiche si sono candidate in meno di dieci giorni e tra queste la giuria di qualità, composta da Ernesto Nobili (musicista), Francesco Fodarella (direttore dell’Ariano Folk Festival) e al giornalista Ciro De Rosa (Blogfoolk, Songlines, Il Manifesto), ha selezionato i seguenti artisti: Araputo Zen, Alessio Arena, Taraf de Funicular, Fede ’n’ Marlen, Ra di Spina. A questi si aggiungono i Brigan band selezionata in collaborazione con Ethnos Generazioni.

Enzo Gragnaniello, cantautore napoletano ospite d'onore al Napoli world 2022
Enzo Gragnaniello, cantautore napoletano ospite d’onore al Napoli world 2022

Mercoledì 7 dicembre (presso Teatro Nuovo) sarà un giorno dedicato alla musica di tradizione con l’esibizioni live di: Vesevo (ore 21:00), Tammurianti World Project (ore 22:00) e Ars Nova Napoli (ore 23:00).

Giovedì 8 dicembre (presso Teatro Nuovo) sarà un giorno dedicato alla canzone napoletana con gli showcase live dei Suonno D’ Ajere (ore 21:00) e Raiz & Radicanto (ore 22:00).

La mattina (dalle ore 10.00 presso Fondazione Foqus) invece ci sarà il panel sulla canzone napoletana con il musicologo Pasquale Scialò, il giornalista Federico Vacalebre e la direttrice del Teatro Trianon-Viviani e attrice Marisa Laurito.

Dalle ore 12.15 previsti i primi incontri B to B / networking tra delegati e operatori e a seguire i concerti di artisti emergenti selezionati attraverso la call to action: Araputo Zen (ore 12:30), Ra Di Spina (ore 15:00), Taraf De Funicular (ore 16:00). Il pomeriggio verrà chiuso dal primo ospite internazionale gli spagnoli El Pelujáncanu che si esibiranno (ore 17:00) in virtù della collaborazione con il MUM (Jornadas Internacionales de la Musica de Extremadura) di Merida.

Venerdi 9 dicembre (alle ore 10.00) inizia con l’incontro a Palazzo San Giacomo tra i delegati internazionali e operatori italiani con l’Assessore alle Politiche giovanili e al Lavoro Chiara Marciani e il Delegato all’industria musicale e audiovisiva Ferdinando Tozzi per ribadire e ampliare le linee guida del progetto “Napoli Città della Musica” e le sinergie in atto.

La giornata prosegue presso la Fondazione Foqus con un panel (ore 12.30) che omaggerà il festival Ethnos di Gigi Di Luca, lo storico festival della città di Napoli e dei comuni vesuviani.

Il pomeriggio (ancora presso Fonazione Foqus) seguiranno gli showcase con gli artisti selezionati dalla call to action più l’ospite internazionale la marocchina Sonia Noor che si esibirà in concerto (ore 17:00) in virtù della collaborazione con il meeting festival Visa For Music di Rabat. Prima si esibiranno Fede ’n’ Marlen (ore 12:30), Brigan (ore 15:00) e Alessio Arena (ore 16:00). In serata presso il Teatro Nuovo i concerti della cantautrice Flo (ore 21:00) e dello storico cantautore Enzo Gragnaniello (ore 22:00) che tornerà a suonare dal vivo dopo il recente malore e lo farò nel quartiere dove vive.

Sabato 10 dicembre (dalle ore 10.00) la manifestazione si conclude con gli incontri business to business dedicati agli operatori presso Fondazione Foqus mentre la serata finale avverrà al Teatro Mediterraneo (Mostra d’Oltremare) con il concerto di Lucibela (ore 21:00), terzo ospite internazionale che si esibirà in virtù della collaborazione con l’AME (Atlantic Music Expo di Capo Verde). A seguire il concerto (ore 22:00) dei padri della musica folk la Nuova Compagnia di Canto Popolare.

Ospite d’onore sarà lo storico cantautore Enzo Gragnaniello che ritorna a suonare dal vivo proprio nel quartiere dove vive, i Quartieri Spagnoli. “Questa è una iniziativa importante per la città – dice il musicista – la città ha un grande potenziale, la classica canzone napoletana è in giro da sempre nel mondo, facciamo conoscere anche la contemporanea che non è gestita molto bene. Napoli è trascendentale, ha delle radici forte piantate nella poesia, è una melodia intima, conosciuta in tutto il mondo e deve continuare a parlare”.

Nummere con Gino Curcione al TIN dall’8 dicembre

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gino Curcine in Nummere

“Nummere” scostumatissima tombola napoletana di e con Gino Curcione al Teatro Instabile Napoli

Gino Curcione presenta “Nummere” scostumatissima tombola napoletana giovedì 8, domenica 11 e sabato 17 dicembre 2022 al Teatro Instabile Napoli sito in vico Fico Purgatorio ad Arco, 38. I sogni e gli accadimenti vengono tradotti in numeri che si giocano al lotto, una operazione inversa e complementare avviene con la tombola, dove ai numeri estratti si attribuiscono dei significati, le ‘strologature numeriche’; infatti chi estrae dal ‘panariello’, prima dice il significato del numero, ‘morto che parla’, poi il numero 48.

L’idea straordinaria è stata quella di teatralizzare il gioco della tombola e di farne uno spettacolo con l’ausilio degli spettatori. In “Nummere”, una procace popolana napoletana un po’ maliarda, intesse intorno ai numeri estratti un’inesauribile fantasmagoria d’invenzioni e trovate.

Il suo è un vero happening linguistico che parte dalla neutra astrattezza dei numeri, per tradursi nel più palpitante vissuto dei vicoli (a Natale, soprattutto nei Quartieri Spagnoli): spettacolarizzazione di vita vera e ripetuta. Gli spettatori, vincitori di ambi, terni, etc., sono convocati sul palcoscenico e sottoposti ad una serie di provocazioni, sberleffi affettuosi, simpatia, travolti dall’esuberanza allegra e malinconica di quest’attore napoletano.

Orario spettacoli Teatro Instabile Napoli

dal lunedì al sabato ore 20.30
domenica ore 18.30
Ingresso posto unico € 15.00
Per info: 338 30 15 465 info@teatroinstabilenapoli.it

Rosalba di Girolamo a teatro con due spettacoli il 9 e il 10 dicembre

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Doppio appuntamento per l’attrice Rosalba Di Girolamo che con Lorenzo Sarcinelli il 9 dicembre alle 10.00 sarà al teatro Parmenide della Fondazione Alario di Ascea. Sabato 10 dicembre alle 19.00 invece sarà protagonista con Federica Ottombrino di Errori al Teatro Sala Keys di Pioppi.

Rosalba Di Girolamo impegnata con due spettacoli il 9 ed il 10 dicembre. L’attrice sarà con Lorenzo Sarcinelli il 9 dicembre alle 10.00, al teatro Parmenide della Fondazione Alario di Ascea, e porterà in scena Circe dal romanzo Circe di Madelin Miller per la regia di Annamaria Russo. Sabato 10 dicembre alle 19.00 Rosalba Di Girolamo sarà protagonista con Federica Ottombrino di Errori al Teatro Sala Keys di Pioppi (Salerno), nell’ambito del “Cilento Festival Pollica”.

Venerdì 9 dicembre ore 10.00 “Teatro Parmenide”: Circe dal romanzo di Madelin Miller

Venerdì 9 dicembre ore 10.00 “Teatro Parmenide” della Fondazione Alario (Ascea), nell’ambito del progetto Nella Terra del Mito, BABA YAGA TEATRO in collaborazione con il Pozzo e il pendolo presenta lo spettacolo Circe con Rosalba Di Girolamo e Lorenzo Sarcinelli dal romanzo Circe di Madelin Miller adattamento di Rosalba di Girolamo ed Annamaria Russo che firma anche la regia. I costumi sono di Rosa Ferrara. Lo spettacolo è introdotto dalla professoressa Emilia Notaro ed è la prima tappa del progetto “Nella terra del mito”.

Chi è Circe? Circe è una figura mitologica, una ninfa, una maga, una creatura capace di trasformare gli uomini in porci, l’ennesimo ostacolo che si frappone tra Ulisse e il suo ritorno a Itaca, un’ammaliatrice, una dea, un essere diabolico. Circe è semplicemente una donna. Vista con gli occhi degli uomini.

Ho portata la mia Circe sempre con me. – così la protagonista Rosalba Di Girolamo – Ho ripetuto le sue parole per strada, con gli auricolari fingendo di telefonare, facendo faccende a casa, in ospedale o guidando. Guidata da Annamaria Russo, abbiamo smussato, talvolta rimosso, quella scorza di solennità cui il personaggio e il timore reverenziale verso il mito porta. Abbiamo cercato l’eleganza dell’imperfezione in ogni gesto e in ogni parola. Abbiamo cercato i suoi tanti volti e le sue tante voci, perché a me è stato dato l’onere e l’onore di incarnare tutti i personaggi femminili raccontati, come a Lorenzo quello tutti quelli maschili.

Rosalba di Girolamo in Circe
Rosalba di Girolamo in Circe. Photo Roberta D’Agostino

Sarcinelli interpreta dagli arroganti fratelli divini di Circe, ai mortali Dedalo e Glauco fino all’amato Odisseo e ai suoi due figli, Telemaco e Telegono

Lo spettacolo narra del mito di Circe, rivisitato in chiave contemporanea. Due soli attori, un uomo e una donna, alle prese con gli innumerevoli personaggi del mito greco. Sarcinelli interpreta dagli arroganti fratelli divini di Circe, ai mortali Dedalo e Glauco fino all’amato Odisseo e ai suoi due figli, Telemaco e Telegono, quest’ultimo concepito proprio con la maga. La Di Girolamo si confronta con Circe, naturalmente, con la sua terribile sorella Pasifae, con la mostruosa Scilla, la terribile Atena, con Penelope, la rivale, moglie dell’eroe omerico, in un gioco di specchi e riflessi offerto dall’allestimento sul palco.

Lo spettacolo, dunque, oltre a proporre una nuova visione della Maga Circe, non più mangia uomini ma coraggiosa femminista ante litteram che trasforma gli uomini in bestie solo per legittima difesa e squarcia la coltre di misoginia perpetrata su questo mito nei secoli, è l’occasione per un excursus appassionato e godibile intorno alla mitologia greca.

Sabato 10 dicembre alle 19.00 “al “Teatro Sala Keys”: ERRORI tratto da racconti di Gabriel Garcìa Marquez, Julio Cortàzar e Eduardo Galeano.

Sabato 10 dicembre alle 19.00 al Teatro Sala Keys di Pioppi (Salerno), nell’ambito del “Cilento Festival Pollica” va in scena lo spettacolo Errori con Rosalba Di Girolamo voce narrante e Federica Ottombrino alla chitarra fisarmonica e voce. Lo spettacolo è tratto da racconti di Gabriel Garcìa Marquez, Julio Cortàzar e Eduardo Galeano.

Errori parla del più ingannevole dei sentimenti, di amore, e di instabilità mentale. E lo fa raccontando delle storie di vita e di solitudine. Perché narrare nasce dalla paura di restare soli, perché narrando si abbraccia chi ascolta, e così ci si ritrova interi.

Questo abbraccio è ciò che ERRORI vuole regalare agli ascoltatori: attraverso le parole e le atmosfere magiche dei più grandi scrittori sudamericani, una narratrice e una cantante, accompagnate dal suono di una chitarra e di una fisarmonica, raccontano storie di vite in bilico: una donna che trova se stessa salendo su un autobus, un’altra creando pasticcini…o forse si perdono: Errori narra di quel momento in cui la scoperta profonda dell’altro ci porta a conoscere noi stessi al punto di vacillare, di perdere l’orientamento e l’equilibrio.

Rosalba Di Girolamo con Federica Ottombrino
Rosalba Di Girolamo con Federica Ottombrino

I protagonisti visiti da vicino

Rosalba Di Girolamo

Rosalba Di Girolamo, attrice, regista e architetto, è nata a Napoli e ha vissuto a Firenze dove lavora nella Compagnia Krypton, si diploma presso la scuola del Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino; si forma con Ugo Chiti, Francesca della Monica, Agustì Humet, Juan Guillen, Augusto Boal e Rui Frati, Pippo Delbono e nel Workcenter di Jerzy Grotowski Torna a vivere a Napoli nel 2004, e lavora tra gli altri con Renato Carpentieri, Maurizio de Giovanni, Peppe Lanzetta; collabora con diversi musicisti (Letti Sfatti, Ciccio Merolla, Nando de Martino, Marzouk Meijri); scrive e interpreta, tra gli altri, “Trattamento di fine rapporto- dedicato alla sicurezza sul lavoro”, “Nuda-omaggio a Marilyn Monroe-una riflessione intorno al corpo della donna”, “Acqua-viaggio nell’Horcynus Orca”. A cinema è stata diretta tra gli altri da Antonio Capuano, Terry Gilliam e Marco Tullio Giordana.

Lorenzo Sarcinelli

Lorenzo Sarcinelli è nato nel 1998 a Napoli. Noto per avere interpretato Patrizio di “Un posto al sole“. Ha mostrato grande predisposizione per la recitazione già fin da piccolo e a 15 anni ha chiesto ai suoi genitori di iscriversi alla scuola di recitazione del Teatro Diana. Approda sul grande schermo grazie a “Un giorno all’improvviso” e “Compromessi sposi” con Vincenzo Salemme e Diego Abatantuono.

Federica Ottombrino

Federica Ottombrino è cantautrice e musicista napoletana. Impegnata nel duo Fede ‘n’ Marlen dalla fine del 2014, dove canta e suona fisarmonica e chitarra acustica. Il duo partenopeo ha all’attivo più di 500 concerti in tutta Italia, tre Album, e live con vari artisti tra cui Nada, Levante, Cristina Donà e Creig David. L’ultimo concerto è stato a Piazza del Plebiscito, all’interno della rassegna curata da Lello Arena “Restate a Napoli”.Come solista debutta con lo spettacolo “La Cattedrale dell’acqua” presso la Piscina Mirabilis di Napoli.