giovedì 1 Maggio 2025
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Anch’io mi chiamo G – Recital di un fan di Giorgio Gaber al Sancarluccio

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Anch’io mi chiamo G – recital di un fan di Giorgio Gaber con Maurizio Murano, gli arrangiamenti musicali di Michele Bonè e l’accompagnamento della chitarra di Gennaro Esposito

Anch’io mi chiamo G – recital di un fan di Giorgio Gaber con Maurizio Murano, gli arrangiamenti musicali di Michele Bonè e l’accompagnamento della chitarra di Gennaro Esposito.

Anch’io mi chiamo G – recital di un fan di Giorgio Gaber si ispira al personaggio creato da Gaber e Luporini. Il 1970 segna la nascita del “Signor G” personaggio attraverso il quale Giorgio Gaber si scaglia, in chiave farsesca, contro l’ipocrisia e la falsità della società borghese aprendo così la stagione del teatro-canzone.
“Camminando di Notte nel centro di Milano semideserto e buio e vedendomi venire incontro l’incauto avventore, ebbi un piccolo sobbalzo nella regione epigastrico duodenale quando mi resi conto che quella sagoma che mi veniva incontro era proprio il Signor G alle prese con le sue paure, le sue insicurezze, le sue contraddizioni, la sua apatia, la sua ironia e il suo sarcasmo che a distanza di oltre 40 anni mantengono quanto mai viva ed attuale la loro ragion d’essere.”

Anch’io mi chiamo G è un omaggio di un fan, attore e cantante, al Teatro Canzone di Giorgio Gaber

Nasce così Anch’io mi chiamo G – Recital di un fan di Giorgio Gaber che vede Maurizio Murano interpretare l’intramontabile personaggio creato da Gaber e Luporini.
Barbera e Champagne, il tic, la Nave, Quello che perde i pezzi, Io mi chiamo G, La Libertà, La Paura e Lo Shampoo. Questi sono solo alcune delle canzoni e dei monologhi, tratti dallo sterminato repertorio di Gaber, che verranno portati in scena.
E’ un omaggio di un fan, attore e cantante, al Teatro Canzone di Giorgio Gaber.

Anch'io mi chiamo G è un omaggio di un fan, attore e cantante, al Teatro Canzone di Giorgio Gaber

Anch’io mi chiamo G – Recital di un fan di Giorgio Gaber |Informazioni

da giovedì 8 a domenica 11 febbraio
Inizio spettacolo giovedì, venerdì e sabato ore 21:00.Domenica ore 18:00
Nuovo Teatro Sancarluccio
Via San Pasquale a Chiaia, 49
Tel.081-4104467/ 081-5448891

Lena Lessing workshop rivolto ad attori, registi e scrittori

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Officina Speranzella presenta Lena Lessing workshop rivolto ad attori, registi e scrittori

Officina Speranzella Progetto di formazione e post-formazione teatrale presenta Lena Lessing workshop rivolto ad attori, registi e scrittori

Con Leena Lessing proseguono gli appuntamenti di Officina Speranzella, progetto di formazione e post-formazione teatrale a cura del Teatro La giostra/Speranzella81 di Napoli, che, da giovedì 8 a domenica 11 febbraio 2018, ospiterà il workshop dell’attrice e coach tedesca Lena Lessing, rivolto ad attori, registi e scrittori.
Il lavoro di Lena Lessing, che si svolgerà nell’arco dei quattro giorni dalle ore 10.00 alle ore 17.00, applicherà il “Method of Acting Coach Susan Batson”, attraverso l’esperienza e il metodo che l’artista statunitense affronta nel suo libro “Truth”, e che la Lessing ha contribuito a tradurre in tedesco.

Con Leena Lessing Sarà possibile imparare come raccontare una storia e come trovare una connessione tra l’attore e il personaggio.

Scopo del workshop è lavorare con i partecipanti per creare personaggi che camminano, parlano, si muovono come esseri umani, e che lo facciano in maniera credibile e toccante. Sarà possibile imparare come raccontare una storia e come trovare una connessione tra l’attore e il personaggio.
Il workshop, a numero chiuso, è destinato a quattro registi, dieci attori e quattro scrittori, ai quali potranno affiancarsi tre uditori. Gli attori partecipanti non dovranno preparare alcuna scena o monologo prima dell’inizio dei lavori.

Lena Lessing ha affiancato Nina Hoss e Dominique Horwitz, ed è stata coach di Cate Blanchett

Lena Lessing si è laureata presso lo Studio Actors di New York City. Da allora, è apparsa in varie produzioni cinematografiche e televisive, recentemente in un piccolo ruolo di supporto a Der Vorleser.  In qualità di coach, ha affiancato, fra gli altri, Nina Hoss e Dominique Horwitz, ed è stata coach di Cate Blanchett . Ha inoltre lavorato ai dialoghi per alcuni film, tra cui “Inglourious Basterds” di Quentin Tarantino.
Dal 1987 ha recitato in più di quaranta film, televisivi e cinematografici, sia in Germania sia all’estero (tutte le 13 puntate di “Die zweite Heimat” di Egar Reitz, “Il Papa buono” di Ricky Tognazzi e “Richard Sorge – the spy of the century” di Shinodasan).
Dal 1998 ha aperto un suo studio di recitazione a Berlino, dove tiene corsi per allievi attori e si occupa della preparazione sul set di alcuni importanti attori cinematografici.
In Svizzera, ha lavorato sul set come coach in diversi film quali ” Stations Piraten “, “Tutti Giù “, “Sitting Next to Zoe”, “Sommervögel”, “Recycling Lilly”.
Inoltre, insegna a Roma presso “International Acting School Rome”, a Monaco presso “Actors in Motion”, e in Inghilterra presso “The Oxford School of Drama”.

Lena Lessing workshop Informazioni

Officina Speranzella pressp Teatro La giostra/Speranzella81
da giovedì 8 e domenica 11 febbraio 2018
Orario di lavoro del workshop dalle ore 10.00 alle ore 17.00
Info e iscrizioni ai numeri 081405632, 3492187511, 3488100587
email lagiostrateatro@gmail.com

Per la rassegna Vissi D’Arte: “Vincent” al TRAM di Napoli

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Vissi D'Arte al Teatro Tram giovedì 8 febbraio è di scena Vincent

Vissi D’Arte presenta Vincent di e con Leonardo Losavio, giovedì 8 febbraio al TRAM. Un intenso monologo che racconta la vita del grande Van Gogh.

Vissi D’Arte presenta la biografia di Vincent Van Gogh. Un personaggio conosciuto, che pochi conoscono davvero. Un’icona della pittura per molti ridotta a poche misere parole: quello dei girasoli o l’artista pazzo che si è tagliato l’orecchio. Basterebbe soffermarsi sullo sguardo di uno dei suoi tanti autoritratti per capire che Vincent è molto di più. Il nostro legame è nato proprio così, con uno sguardo. Poi le prime parole, e poi la sua vita come un fiume che sborda oltre le mille pagine che non basterebbero a contenerla.

Vincent non è solo un pittore. Vincent è un uomo come pochi.

Ma raccontare solo il Vincent pittore non basta per cogliere l’origine e il valore della sua arte. Così come non basta raccontare la sua vita per afferrare l’origine della sua follia. Perché tutto ha inizio ancor prima della sua nascita. Vincent è la storia di un folle che ha barattato la vita per l’arte, di un genio che ha lottato contro il suo mondo, di un’anima spaccata in due. Vincent parla di Vincent attraverso un meccanismo assurdo e logico come un Nastro di Moebius.

Vissi d’Arte, l’unica rassegna in Italia che propone al pubblico una programmazione interamente dedicata a spettacoli che raccontano biografie di pittori e artisti

Il Teatro TRAM presenta l’edizione invernale di Vissi d’Arte. l’unica rassegna in Italia che propone al pubblico una programmazione interamente dedicata a spettacoli che raccontano biografie di pittori e artisti. Dopo il notevole successo delle precedenti edizioni, “Vissi d’arte” torna con un programma di spettacoli selezionati tra i migliori delle passate stagioni. Compagnie prestigiose provenienti da diverse regioni italiane, che faranno scoprire al pubblico le storie sorprendenti di artisti molto conosciuti per le loro opere ma della cui vita si sa generalmente poco.

Vissi d’Arte comincia martedì 6 febbraio con uno spettacolo di grandissimo successo: “Frida Kahlo” di Mirko Di Martino. I biglietti per le date del 6, 7 e 10 febbraio sono già esauriti da giorni. Viste le numerose richieste del pubblico, sono state aggiunte altre due repliche giovedì 15 e venerdì 16 febbraio alle 21.00.

Giovedì 8 febbraio sarà la volta di “Vincent” di e con Leonardo Lo Savio, un intenso monologo che racconta la vita del grande Van Gogh, a cura del Teatro dei Limoni di Foggia.

Sabato 10 Titti Nuzzolese vestirà i panni della Gioconda in uno spettacolo frizzante e coinvolgente che racconta le storie avventurose del capolavoro di Leonardo Da Vinci.

Vissi D'Arte al Teatro Tram La Gioconda

Si chiuderà domenica 11 febbraio con “Oscar W.” dei romani Andrea Onori e Mariagrazia Torbidoni, interpreti di un ritratto delicato e profondo di Oscar Wilde.

Dal 9 all’11 gli stessi autori di “Oscar W.” condurranno un workshop dedicato a Osca Wilde: “Chi ha incastarto Oscar Wilde”.

E’ intanto attivo anche il premio di drammaturgia “Parole d’Arte” per testi che raccontino gli artisti: il vincitore sarà messo in scena nella prossima edizione di “Vissi d’Arte”. La scadenza per l’invio dei testi è fissata al 28 febbraio 2018.

Vissi D’Arte al Teatro TRAM Informazioni

biglietti: intero € 12, ridotto € 10
Card Vissidarte: 4 spettacoli € 35
cell: 342 1785930 | email: tram.biglietteria@gmail.com
www.teatrotram.it | facebook.com/teatrotram

L’attore saltimbanco – laboratorio gratuito di teatro di strada

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L’attore saltimbanco – laboratorio gratuito di teatro di strada

L’attore saltimbanco – laboratorio gratuito di teatro di strada. Un percorso formativo gratuito, organizzato in due fine settimana da La Baracca dei Buffoni

La Baracca dei Buffoni, riconosciuta dal MIBACT come compagnia d’interesse nazionale per il settore teatro di strada, organizza L’attore saltimbanco – laboratorio gratuito di teatro. Un laboratorio intensivo di teatro di strada, finalizzato all’inserimento, dei selezionati, nelle nuove produzioni della compagnia. Il percorso formativo sarà gratuito, si snoda in due fine settimana (dal 15 al 17 febbraio e dal 22 al 24 febbraio), e vi possono accedere un massimo di 15 partecipanti.

L’attore saltimbanco – laboratorio gratuito di teatro di strada. Come partecipare.

Per partecipare al laboratorio è indispensabile prenotarsi compilando il modulo che potrete scaricare direttamente dal sito internet www.baraccadeibuffoni.com Bisogna poi inviare il modulo compilato in tutte le sue parti a info@baraccadeibuffoni.com
Possono partecipare tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo del teatro di strada.
Non ci sono limiti di età e si cercano persone volenterose, puntuali, con spirito di adattamento e voglia di imparare che hanno la possibilità di viaggiare. Si consiglia un abbigliamento comodo.

 

La Baracca dei Buffoni e l’attore saltimbanco – laboratorio gratuito di teatro di strada. Un teatro che ha come tetto il cielo

L’associazione Baracca dei Buffoni riconosciuta dal MIBACT come compagnia d’interesse nazionale per il settore teatro di strada, nasce da una costola di un gruppo di teatro, musica e danza con l’obiettivo di promuovere e diffondere le arti in luoghi non convenzionali.
Fin dal suo primo anno di attività partecipa ad eventi di rilievo internazionale in qualità di artisti e/o organizzatori. Praticando l’autoproduzione crea spettacoli che caratterizzano i teatri, le piazze, le strade, i festival e ogni luogo possibile e impossibile per la loro poesia e la loro presenza colorata. Un teatro che ha come tetto il cielo, personaggi unici e surreali, la poetica dell’artificio e della finzione. Alla sua attività artistica affianca azioni di promozione in ambito culturale e sociale, attraverso percorsi di formazione artistica svolti presso enti privati quali associazioni o cooperative sociali e rivolte soprattutto ai minori e in particolare ai minori a rischio.

L’attore saltimbanco – laboratorio gratuito di teatro di strada. Informazioni

Giorni e orari: 15 e 16 febbraio dalle ore 14 alle ore 18; 17 febbraio dalle ore 10 alle ore 14 oppure 22 e 23 febbraio dalle ore 14 alle ore 18; 24 febbraio dalle ore 10 alle ore 14
Dove: Libero Spazio ‘A Casarella Teatro, Via Alfredo Pecchia n. 28, Arzano (NA)
Per info: 081 195 44 670 – 339 656 3675 (Gabriella)

Dieci Storie Proprio Così terzo atto per il Palcoscenico della Legalità

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dieci storie proprio così terzo atto il 6, 7 e 8 febbraio al Teatro San Ferdinando al via la nuova tappa de Il palcoscenico della legalità

Dieci Storie Proprio Così terzo atto il 6, 7 e 8 febbraio al Teatro San Ferdinando inizia la nuova tappa de “Il palcoscenico della legalità”

Il 6, 7 e 8 febbraio al Teatro San Ferdinando di Napoli torna il progetto Il Palcoscenico della legalità: il progetto nazionale di impegno civile di contrasto alle mafie e di educazione alla legalità. Dieci Storie Proprio Così terzo atto, da un’idea di Giulia Minoli su drammaturgia di Emanuela Giordano e della stessa Minoli e la regia di Emanuela Giordano; da il via a questa nuova tappa.

Dieci Storie Proprio Così terzo atto è vincitore del Premio Anima 2016 per la categoria teatro

Rivolto soprattutto al pubblico dei giovani e agli studenti, in linea con le finalità civili e culturali che ispirano il progetto. Lo spettacolo vede in scena Daria D’Aloia, Vincenzo d’Amato, Anna Mallamaci, Valentina Minzoni, Alessio Vassallo, con i musicisti Tommaso Di Giulio alle chitarre e Paolo Volpini alla batteria, su musiche originali dello stesso Tommaso Di Giulio; aiuto regia Tania Ciletti. La produzione è del Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro Fondazione, in collaborazione con Co2 Crisis Opportunity Onlus. Lo spettacolo è vincitore del Premio Anima 2016 per la categoria teatro.

Dieci Storie Proprio Così terzo atto è parte integrante del progetto Palcoscenico della Legalità ideato e coordinato da Co2 Crisis Opportunity Onlus.

Il progetto Palcoscenico della Legalità vede la partecipazione di attori, ricercatori, docenti, giornalisti, magistrati, studenti, associazioni e teatri, ed è promosso da Fondazione Pol.i.s., Libera, CROSS Osservatorio sulla Criminalità Organizzata dell’Università degli Studi di Milano, LARCO Laboratorio di Analisi e Ricerca sulla Criminalità Organizzata dell’Università di Torino , Fondazione Falcone, Centro Studi Paolo Borsellino, Fondazione Silvia Ruotolo, Italiachecambia.org e DaSud. Con il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ed il Ministero della Giustizia ed il sostegno di Fondazione con il Sud, Eni Spa, SIAE, Poste Italiane.

Dieci Storie Proprio Così terzo atto il 6, 7 e 8 febbraio al Teatro San Ferdinando di Napoli

Le tre rappresentazioni del 6, 7 e 8 febbraio al Teatro San Ferdinando di Napoli segnano l’inizio della tournée italiana del terzo atto dello spettacolo. Dopo Napoli toccherà, tra le altre, le città di Roma, al Teatro India dal 21 al 29 marzo; Bologna, Arena del Sole il 16 aprile; Cesena, Teatro Bonci il 17 e 18 aprile; Modena, Teatro Storchi il 19 aprile; Torino, Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus il dal 2 al 7 Maggio.

Dieci Storie Proprio Così terzo atto è una “ragionata” provocazione contro quella rete mafiosa, trasversale e onnipresente, che vorrebbe sconfitta la coscienza collettiva, la capacità di capire e reagire. È lo svelamento dei complessi legami che si intrecciano tra economia “legale” ed economia “criminale”. Legami che uccidono il libero mercato e minacciano gravemente il nostro futuro.

Dieci Storie Proprio Così terzo atto scrittura e messa in scena spingono l’acceleratore sull’idea della scelta

Spiega Emanuela Giordano “Questo nuovo spettacolo, il terzo dal nostro inizio, mantiene l’impegno di veicolare prima di tutto la forza delle storie che raccontiamo ma questa volta scrittura e messa in scena spingono l’acceleratore sull’idea della scelta, sul cosa possiamo fare noi, noi tutti. La criminalità organizzata si sta appropriando della nostra economia e noi non ce ne siamo accorti? È una forma di distrazione di massa o siamo complici? Cambia la logica del merito, del diritto, cambiano le regole del profitto e del mercato e siamo incapaci di reagire, ammutoliti e stanchi. Abbiamo tracciato il profilo di personaggi collusi, grazie alla loro complicità le mafie hanno potuto infiltrarsi in tutti i settori dell’economia. E non solo di quella.”

Dieci Storie Proprio Così terzo atto racconta un’Italia poco conosciuta.

Ma non è con il disincanto che possiamo combatterli. Non è l’assenza di impegno a salvarci. Per fortuna c’è chi si oppone, rischia, denuncia, indica alternative fattibili a questo degrado. C’è chi sceglie. Vogliamo raccontarvi un’Italia poco conosciuta: il sindaco che combatte le logiche mafiose che intossicano la sua città, il commercialista che contrasta il rapporto tra aziende e denaro sporco, il giornalista, il collaboratore di giustizia, il testimone. Vogliamo farvi conoscere le strategie di impegno di un gruppo di liceali, la sfida di alcuni imprenditori, vogliamo mostrarvi un’Italia viva: aziende, università, comunità che ci propongono un modo diverso di concepire le risorse economiche, gli spazi comuni, la nostra stessa esistenza. Possiamo farlo anche noi. Stare insieme, in teatro, può aiutarci a imparare.”

Dieci Storie Proprio Così terzo atto Informazioni

Durata dello spettacolo 70 minuti + dibattito 50 minuti
Orario rappresentazioni 6 febbraio ore 21.00 | 7 e 8 febbraio ore 17.00
www.teatrostabilenapoli.it | tel. 081.5524214 | info@ teatrostabilenapoli.it
Biglietteria San Ferdinando tel. 081.292030 | 081.291878 | biglietteria@ teatrostabilenapoli.it

Regine Sorelle con Titti Nuzzolese, scritto e diretto da Mirko Di Martino.

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Regine Sorelle con Titti Nuzzolese

Regine Sorelle. Maria Antonietta e Maria Carolina d’Asburgo Due regine, due mogli, due figlie. Ma forse, soprattutto, due sorelle.

Regine Sorelle in scena da giovedì 1 a domenica 4 febbraio presso il Nuovo Teatro Sancarluccio, si terrà lo spettacolo Regine Sorelle con Titti Nuzzolese scritto e diretto da Mirko Di Martino.

Maria Antonietta e Maria Carolina d’Asburgo: le figlie di Maria Teresa d’Austria, le due mogli del re di Francia Luigi XVI e del re di Napoli Ferdinando di Borbone. Due regine, due mogli, due figlie. Ma forse, soprattutto, due sorelle. Da piccole, Antonietta e Carolina erano fortemente legate l’una all’altra, ma vennero ben presto divise dal corso della storia e dalle necessità della politica. Il loro destino regale le attendeva giovanissime. Vissero da protagoniste inconsapevoli durante uno dei periodi più cruenti e importanti della storia, ma subirono la violenza della Rivoluzione Francese e la forza di Napoleone Bonaparte: Maria Antonietta venne ghigliottinata in piazza a Parigi al cospetto di una folla che l’aveva prima amata e poi odiata; Maria Carolina morì vecchia e sola lontana da Napoli, la città che aveva imparato ad amare.

In Regine Sorelle due figure di donne eccezionali che scoprirono troppo tardi il vero significato del loro ruolo di regine

Lo spettacolo è un monologo di teatro brillante che racconta le vite parallele di Maria Antonietta e Maria Carolina d’Asburgo. Una chiave pop, moderna e colorata, divertente e giocosa, con un pizzico di nostalgia per un mondo irrimediabilmente scomparso. Le due donne furono regine, mogli, figlie, ma forse, soprattutto, sorelle. Lo spettacolo racconta queste due figure di donne eccezionali che scoprirono troppo tardi il vero significato del loro ruolo di regine. Intorno a loro si muove una folla numerosissima di personaggi pittoreschi e intriganti, famosi e sconosciuti, che, ognuno a suo modo, con le sue caratteristiche e la sua lingua, raccontano un pezzo di storia di Napoli, di Parigi, d’Europa. La straordinaria versatilità di Titti Nuzzolese dà vita a uno spettacolo ricchissimo di comicità e di dramma, di storie e di voci, di emozione e di fascino.

Regine Sorelle Informazioni

Nuovo Teatro Sancarluccio
Via San Pasquale a Chiaia, 49
Tel.081-4104467/ 081-5448891

 

L’ Attore manifesto al Teatro Elicantropo di Napoli. Regia di Renello

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Al Teatro Elicantropo di Napoli L’ Attore manifesto

L’ Attore manifesto, un percorso scenico che entra ed esce incessantemente dal gioco teatrale, tra ambiguità e contraddizioni, nel divertimento e per divertire, rasentando l’assurdo.

L’ Attore manifesto: tre attori, tre sedie, scena ridotta all’essenziale, nessun impianto scenografico. E’ la recitazione a descrivere il senso de L’ Attore manifesto. Un gioco teatrale in tre quadri, in scena da giovedì 1 febbraio 2018 alle ore 21.00 al Teatro Elicantropo di Napoli. Costruito da Corrado Drago, Elvio La Pira e Marcello Manzella, autori del testo oltre che interpreti, coadiuvati in fase drammaturgica da Gian Paolo Renello, anche alla regia.
L’Attore manifesto presentato da Associazione Culturale Mitomorfosi,  racconta il mestiere dell’attore. Le fragilità, l’essenza, la conturbante e ambigua unicità, in cui gli attori si spogliano e si rivestono dei vari personaggi che dichiaratamente al pubblico interpretano, entrando e uscendo dai loro ruoli.

Ne L’ Attore manifesto chi guarda chi, un gioco teatrale tra ambiguità e contraddizioni.

“L’ Attore manifesto – si legge in una nota – è un percorso in tre quadri, dunque, schizofrenico e surreale, in cui l’Attore passa dalla fase del provino alla messa in scena di una breve storia, fino alla sublimazione di se stesso nel personaggio assoluto: una “gabbia” da cui non vuole e/o non può uscire, dalla quale, comunque, resta confortato. Un percorso in cui si entra e si esce continuamente dal gioco teatrale, tra ambiguità e contraddizioni, nel divertimento e per divertire: di base, l’assurdo”. È un’ambiguità che gli attori e gli autori teatrali conoscono, praticamente, da sempre. Da sempre sanno che lo spazio di ogni rappresentazione teatrale è occupato da due fuochi: pubblico e attori. Come in un moto rotatorio invisibile, la prospettiva gira attorno ad essi, mutando di conseguenza proprio la visione e la percezione dello spettacolo, nonché la consapevolezza in divenire di tutti i presenti.

L’ Attore manifesto un gioco di prospettive in cui gli attori si prendono gioco del pubblico e di se stessi

Ne L’ Attore manifesto questo gioco di prospettive è il motore stesso dello spettacolo. Si tratta di tre “pezzi facili”, come scherzosamente gli autori hanno voluto chiamarli, in cui è continuamente indagata, con leggerezza e ironia, la funzione dell’attore; la sua essenza, cosa rappresenta e come viene visto dal pubblico.
Ogni rapporto cambia in base alla visione che si ha. L’attore s’interroga su se stesso, il pubblico su cosa vede, il regista su cosa comunica, e, in questo continuo quanto sotterraneo e inconscio interrogarsi, vi sono momenti in cui tutto va in corto circuito e i ruoli appaiono meno definiti, a volte quasi sovrapposti.
Ma è sempre e comunque tutto un gioco, in cui gli attori si prendono gioco del pubblico, di se stessi, di tutto quello che li circonda, delle difficoltà pratiche quotidiane che incontrano e della incomunicabilità che tra stessi artisti può sussistere.

L’ Attore manifesto regia Gian Paolo Renello

Napoli, Teatro Elicantropo – dall’1 al 4 febbraio 2018
Inizio spettacoli ore 21.00 (dal giovedì al sabato), ore 18.00 (domenica)
Info al 3491925942 (mattina), 081296640 (pomeriggio)

H24_Acasă per la prima volta a Napoli al Teatro La Giostra

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H24_Acasă ideazione e regia Valeria Simone

H24_Acasă di Valeria Simone sarà per la prima volta a Napoli, nello spazio dei Quartieri Spagnoli giovedì 1 febbraio

Prima volta a Napoli, nello spazio dei Quartieri Spagnoli, per la compagnia pugliese Acasǎ, che porta in scena lo spettacolo sulle badanti e colf straniere. C’è un gioco di sguardi e prospettive nel mondo delle colf e delle badanti. Durante il loro quotidiano lavoro di cura, osservano e assistono la vita delle persone, attraversandone le paure, le insicurezze, i disagi e le malattie. Ed è proprio questo gioco di sguardi a costituire l’incipit dello spettacolo. H24_Acasă ideato e diretto da Valeria Simone, in scena giovedì 1 febbraio 2018 alle ore 20.30 (in replica venerdì 2) al Teatro La giostra/Speranzella81 di Napoli.

H24_Acasǎ  premio finalista Cassino Off 2016

Prima produzione della compagnia barese Acasă. L’allestimento arriva a Napoli dopo diverse repliche in Puglia e dopo la partecipazione alla scorsa edizione del Festival delle 100 Scale a Potenza e al Festival I Teatri della Cupa a Novoli. H24_Acasǎ, premio finalista Cassino Off 2016, rappresenta l’ultima fase di un progetto più ampio sulla condizione delle donne in situazioni di marginalità sociale, che si trovano a vivere nel nostro territorio.
Acasǎ in rumeno significa casa. Quella casa da cui le donne partono e quella in cui si trovano a vivere e a lavorare, sentendosi sempre straniere. La casa dove il tempo si sospende nell’attesa di un futuro remoto, del desiderato ritorno. Un tempo sospeso che dilata la loro presenza, perché devono essere sempre a disposizione, appunto, 24 ore al giorno.

H24_Acasǎ raccoglie le interviste e le storie di molte donne migranti, e il loro bisogno di sentirle raccontare.

Partendo dallo studio e dalla conoscenza diretta delle donne che migrano nel nostro paese e che svolgono lavori di cura, sono state “costruite” performance/monologhi che raccontano quello che vivono, le loro difficoltà, le loro emozioni e le loro speranze.
Lo spettacolo è nato grazie all’incontro e alle interviste di molte donne migranti, raccogliendo le loro storie e il loro bisogno di sentirle raccontare.
Da queste storie uniche e irripetibili sono nati Tempo sospeso di Belen Duarte con Maristella Tanzi; La vita è un diamante nero di e con Arianna Gambaccini; Strika di e con Marialuisa Longo; Petra di Valeria Simone con Rossella Giugliano; Altrove di e con Annabella Tedone.

H24_Acasǎ denuncia l’accudimento da una parte rifiutato dalle donne dall’altra negato da uno stato sociale assente

Spesso, conseguenza di una disuguaglianza globale, le badanti e le colf sono vittime di una disparità di genere, per cui, permettendo alle donne occidentali una maggiore libertà e possibilità lavorative, di fatto, non solo rinunciano all’accudimento dei propri figli o genitori, ma anche allo status di cittadine. Le donne che partono da luoghi di estrema povertà, riescono ad ottenere un lavoro e una ‘autonomia’ soltanto assumendo quei ruoli che le donne occidentali rifiutano o sacrificano, quali appunto l’accudimento dei figli, dei genitori o dei disabili.
Accudimento da una parte rifiutato dalle donne, dall’altra negato da uno stato sociale assente, che trascura irrimediabilmente le necessità dell’assistenza.

H24_Acasă ideazione e regia Valeria Simone

Napoli, Teatro La giostra/Speranzella81 – giovedì 1 e venerdì 2 febbraio 2018
Inizio delle rappresentazioni teatrali ore 20.30
Info e prenotazioni ai numeri 081405632, 3492187511, 3488100587
email lagiostrateatro@gmail.com

Marilù la voce che mette in contatto l’anima popolare con il sound moderno

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Marilù è una giovane anima che si esprime per mezzo di una voce antica ed un mood fresco ed innovativo.

E’ stata definita figlia adottiva delle tradizioni musicali della sua terra; muove i primi passi proprio nell’ambito di questo genere, ricercando e studiando i ritmi, i canti e le figurazioni coreutiche tipiche del Sud Italia.
Marilù viene notata ed apprezzata dal contesto professionistico. Invitata a collaborare dapprima come danzatrice e poi come cantante e suonatrice di Tamburi a Cornice;  inizia così a calcare i primi palchi con diverse personalità artistiche, tra cui: Carlo Faiello, Giovanni Mauriello, Patrizio Trampetti, Marcello Colasurdo, Alfio Antico, Antonio Di Francia del Solis String Quartet, Pasquale Ziccardi, M’Barka Ben Taleb, PietrArsa, Roberto Giangrande (presso il “City Concert Hall” di Toyota) ed Arnaldo Vacca come componente dell’Orchestra di Tamburi a cornice “Tamburellando”.

Marilù arricchisce il suo bagaglio espressivo e semiologico anche grazie agli studi svolti presso il primo Istituto italiano di Musicoterapia

Marilù nel contempo, approfondisce lo studio del canto, ampliando sempre più la sua conoscenza ed esperienza grazie ad un personale percorso formativo, durante il quale diversi maestri contribuiscono alla sua crescita vocale e musicale. Oltre alle competenze musicali e alle tecniche d’improvvisazione, Marilù arricchisce il suo bagaglio espressivo e semiologico anche grazie agli studi svolti presso il primo Istituto italiano di Musicoterapia (ISFOM Di Franco-Facchini) con R. Benenzon, H. Odell-Miller, F. Zurzolo e N. Citarella.

Marilù è una giovane anima che si esprime per mezzo di una voce antica ed un mood fresco ed innovativo

Marilù mette in contatto l’anima popolare con un sound moderno

Convinta che il patrimonio etnomusicale sia inestimabile, continua le sue ricerche affondando sempre più le radici nei ritmi ed nei canti non solo di tradizione. Sin dagli esordi, Marilù mostra la volontà di mettere in contatto questa anima popolare con un sound moderno, strizzando l’occhio alla contaminazione e alla sperimentazione. Questo suo percorso trova il culmine espressivo nel progetto musicale nato dall’incontro artistico con il M° Antonio Di Francia, il quale cura artisticamente il suo primo lavoro discografico “Avesseme Furtuna” prodotto dalla SoundFly, e con il quale firma anche alcuni inediti.

Per informazioni e approfondimenti www.marilupoledro.it

Musamà for Family – Il Museo di San Martino a misura di famiglie

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Musamà for Family - Il Museo di San Martino a misura di famiglie

Musamà for Family – il Museo di San Martino a misura di famiglie sarà presentato Domenica 28 gennaio, nel Refettorio della Certosa e Museo di San Martino da Rita Pastorelli e Margherita Rizzuto.

Domenica 28 gennaio, alle ore  10.30, nel Refettorio della Certosa e Museo di San Martino, Rita Pastorelli direttore del Museo e Margherita Rizzuto, presidente di Campania per bimbi presentano Musamà for Family – il Museo di San Martino a misura di famiglie.

Ogni seconda domenica del mese Musamà for Family proporrà laboratori e percorsi dedicati ai piccoli visitatori. Scrittura creativa nella sezione immagini e memorie; creazione di maschere nella sezione teatrale; il mondo delle erbe nella Spezieria dei monaci e tanti altri appuntamenti,  alla scoperta di tutte le storie che la Certosa racconta nelle sue sezioni, per un museo visto e vissuto dai bambini.

Musamà for Family inizia con storie di re e regine.

Musamà for Family in questo primo appuntamento, dopo la breve presentazione, inizia con Storie di re e regine. Un laboratorio di scrittura creativa nel quale Viviana Hutter coinvolgerà i bambini, dai 6 agli 11 anni, nella sala borbonica della sezione Immagini e memorie. Al termine delle attività, ai piccoli partecipanti sarà offerta una merenda con succhi di  frutta della Masseria Giò Sole e biscotti Galameo.

Musamà for Family nasce da un’idea creativa e grafica di Viviana Hutter

Il progetto è a cura del Servizio Educativo del Museo di San Martino. Nato da un’idea creativa e grafica di Viviana Hutter, autrice e illustratrice di libri per bambini. Musamà for Family è realizzato in collaborazione con i soci della rete Campania per bimbi.  L’iniziativa vede anche il supporto di altre realtà operanti sul territorio che propongono attività rivolte al mondo dei bambini, family-friendly ed eco-sostenibili. Sarà una nuova occasione di valorizzare il patrimonio della Certosa e del Museo con le sue collezioni storiche, attraverso stimolanti attività e con l’obiettivo di coinvolgere la famiglia con un nuovo approccio didattico e interattivo.

Musamà for Family – Informazioni e prenotazioni

Tutte le attività sono gratuite per i bambini
Prenotazione obbligatoria alla mail accoglienza.sanmartino@beniculturali.it
Ufficio accoglienza e Servizio educativo: 081/2294524-544-538