martedì 4 Novembre 2025
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Mamma Napoli Mood di Emiliano De Martino al Nuovo Teatro Sancarluccio

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Mamma Napoli Mood ha inaugurato la nuova stagione al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli

Mamma Napoli Mood apre ufficialmente la stagione 2019/2020 del teatro Sancarluccio sotto la direzione artistica di Giuliana Tabacchini. Dopo l’anteprima di Mario Maglione sul palco del Sancarluccio lo spettacolo di Emiliano De Martino. Mamma Napoli Mood, con la partecipazione straordinaria di Franco Ricciardi: un atto d’amore verso la città e i suoi figli, la sua cultura e la sua umanità. Testo e regia di Emiliano De Martino.

Il Nuovo Teatro Sancarluccio di Chiaia, dalla tradizione classica alla sperimentazione. Solo grandi spettacoli

Il Nuovo Teatro Sancarluccio si conferma come il vero teatro di Napoli. Capace di coniugare la tradizione classica napoletana incarnata nel grande Mauro Maglione, con l’innovazione e la sperimentazione rappresentata da Scatti di Pippo Cangiano, così come da Mamma Napoli Mood di Emiliano De Martino.

Mamma Napoli Mood un grido, una chiamata alla sensibilità di tutti

Lo spettacolo è anche un grido, una chiamata alla sensibilità di tutti. Un’esortazione a non restare impassibili davanti ai problemi che da sempre feriscono la città partenopea. Fra commedia e dramma, filosofia del vivere. L’omaggio a Salvatore Di Giacomo e l’importante ricordo di una tragedia volutamente dimenticata. Mamma Napoli Mood di Emiliano De Martino è la rappresentazione di quella parte di noi che ancora si commuove per il sorriso di un anziano o di un bambino sporco e maleducata. La parte di noi che non vuole arrendersi all’ingranaggio stritolante di una società che ingloba e uniforma le diversità.

Un viaggio tra immagini evocate ed emozioni fatte riaffiorare dai quadri rappresentati e le canzoni, edite e inedite, eseguite live con voce, chitarra e percussioni da Marco De Vincentiis, Valentina Proietto Scipioni e Nico Caruccio.

Terminata la seconda edizione del Festival del Cinema di Castel Volturno

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Si è conclusa con una serata di gala svolasti all’Imat, Italian Maritime Academy Technologies, la seconda edizione del Festival del Cinema di Castel Volturno.

Festival del cinema e IMAT una collaborazione che garantisce iniziata sin dalla prima edizione. “L’IMAT- ha dichiarato Fabrizio Monticelli, Amministratore Unico dell’Istituto- ha sposato questo progetto dalla prima edizione; quando gli organizzatori ce ne hanno parlato, abbiamo subito intuito che potesse essere un’idea estremamente interessante per la valorizzazione del territorio. Non a caso anche il nostro progetto è basato sulla responsabilità sociale d’impresa che tende a valorizzare i contenuti migliori del territorio”.

Fabiana Sera speaker d’ecezzione al Festival del Cinema di Castel Volturno

Il Festival del Cinema di Castel Volturno ha avuto come speaker Fabiana Sera. La serata di gala si è aperta con la proiezione di un video in ricordo all’attore Carlo Croccolo, recentemente scomparso, corredato di interviste di colleghi e amici e di spezzoni di suoi storici film che ha suscitato la commozione di tutti i presenti.
In onore del Maestro, che lo scorso anno fu direttore artistico del Festival insieme alla moglie Daniela Cenciotti, è stato anche istituito un premio speciale consegnato ad un giovane talento che, secondo il pensiero di Croccolo, maggiormente incarna l’idea di artista a tutto tondo.

Al Festival del Cinema di Castel Volturno Viviana Cangiano, giovane cantante e attrice di talento riceve il premio “Carlo Croccolo”

Il premio è stato assegnato alla cantattrice Viviana Cangiano, giovane talento partenopeo conosciuta, tra le altre cose, per aver preso parte all’ultimo film di Mario Martone “Il Sindaco del Rione Sanità” e per aver formato, insieme alla collega Serena Pisa, il fortunato duo “Ebbanesis” con cui porta in giro per il mondo una rivisitazione delle canzoni della tradizione napoletana.

A consegnarglielo è stata la direttrice artistica Daniela Cenciotti in Croccolo che ha dichiarato: “Abbiamo scelto di dare questo riconoscimento a Viviana perché è una ragazza dai più talenti che si esprimono tanto su di un palcoscenico quanto dietro una macchina da presa. Siamo molto felici che questo primo premio dedicato a Carlo Croccolo lo riceva lei convinti che incarni perfettamente lo spirito artistico di Carlo e con l’augurio di una lunga, e sempre più florida, carriera”.

Le premiazioni sono state intervallate da momenti musicali in cui si si sono esibiti la cantrattrice Patrizia Spinosi e il musicista Michele Bonè.

Tra i tantissimi ospiti intervenuti anche Cosimo Alberti, il famoso vigile di un Posto al sole

Ha iniziato a recitare nell’oratorio di San Carlo, e ha capito molto presto che quella era la sua strada Cosimo Alberti. Oggi è uno degli attori più amati di Un posto al sole, interprete del personaggio Salvatore ‘Cerry’ Cerruti. Fuori dal set Cosimo Alberti è maestro della recitazione.

Festival del Cinema di Castel Volturno. Seconda edizione

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Ideato dal giornalista Vincenzo Ammaliato e dell’Associazione Titania Teatro il Festival del cinema di Castel Volturno è alla sua seconda edizione

Festival del Cinema di Castel Volturno, dall’11 al 15 novembre 2019, si terrà la seconda edizione. Ideato dal giornalista Vincenzo Ammaliato e dell’Associazione Titania Teatro, che lo produce, il Festival nasce dalla volontà di promuovere ancora di più Castel Volturno.

Il comune di Castel Volturno infatti è già sede di numerosi film, documentari, cortometraggi, video clip e serie tv, come luogo d’interesse e punto di riferimento per il cinema nazionale e internazionale.

SS7qART Storie e Strade della Settima Arte

Come per la prima edizione, anche quest’anno il Festival si articolerà in diverse attività: la rassegna cinematografica ispirata al cinema indipendente; I workshop sui “mestieri del cinema”, tenuti da professionisti del settore e rivolti ad un pubblico di studenti delle scuole superiori. Il concorso per cortometraggi nazionali e internazionali dal titolo “SS7qART – Storie e Strade della Settima Arte ”. I corti saranno poi valutati da una giuria di qualità e una giuria young formata da giovani dai 16 ai 20 anni, con premiazione finale.

Un omaggio a Carlo Croccolo, maestro di cinema e di teatro

Omaggio a Carlo Croccolo, maestro di cinema e teatro recentemente scomparso. La manifestazione si terrà il 7 novembre alle ore 19:00 presso il Crazy Horse di Castel Volturno. Al maestro Croccolo, che lo scorso anno insieme alla moglie Daniela Cenciotti fu co-direttore artistico del Festival, sarà interamente dedicata questa seconda edizione della kermesse cinematografica.

Saranno numerose le iniziative volte a celebrare questo straordinario artista e a farlo conoscere ai tantissimi giovani che parteciperanno alla manifestazione. Saranno quindi proiettati alcuni dei suoi lavori più rappresentativi (lungometraggi, short film ed interviste). La mostra dedicata a Carlo Croccolo dove saranno esposte opere di fumettisti e fotografi del calibro di Riccardo Mazzoli, Marco Fiorenza, Arturo Picca, Dario Assisi, Giovanni Izzo, Luigi Russo e Dimitri Russo. La mostra è allestita dai ragazzi delle scuole di Castel Volturno, luogo in cui Croccolo ha scelto di vivere gli ultimi anni della sua vita ricevendo in dono le chiavi della Città.

Dal Festival del Cinema di Castel Volturno un premio per ricordare lo spirito artistico di Carlo Croccolo

Sarà istituito un premio a suo nome da assegnare ad uno degli ospiti della serata di gala che più degli altri rappresenta il suo spirito artistico. “È molto difficile- dichiara Daniela Cenciotti – continuare un progetto come il Festival senza un direttore artistico del calibro di Carlo Croccolo. Ma lui non si fermava di fronte a nulla. Per questo, per onorarne la memoria, per non farlo dimenticare, per sentirlo ancora vicino a noi abbiamo preso la decisione di continuare con questo progetto artistico e di ricordarlo nell’unico modo che ci è concesso. Come compagna di vita posso solo dire che questo è un bel modo per sentirlo ancora accanto a me.”
“La perdita di questo grande artista – proseguono gli organizzatori- ha comportato non solo un grave lutto professionale e affettivo all’interno dell’intera organizzazione del Festival, ma è motivo di cordoglio per l’intero settore cinematografico, che riconosce all’attore, regista, sceneggiatore e doppiatore campano, un indiscusso valore nazionale e internazionale”.

Corso di aggiornamento giornalistico “Cinema, informazione e deontologia”

A cura di Vincenzo Ammaliato, si terrà il 9 novembre alle ore 11:00 presso il Centro Aggregazione Castel Volturno un corso di aggiornamento giornalistico. L’evento intitolato “Cinema, informazione e deontologia” sarà moderato dal Presidente dell’ordine dei giornalisti Ottavio Lucarelli. Vedrà inoltre gli interventi dei registi Edoardo De Angelis, Romano Montesarchio e Toni d’Angelo, del giornalista Geo Nocchetti e della critica cinematografica Marcella Cerciello.

“La città di Napoli e l’area di Castel Volturno – spiega Vincenzo Ammaliato – sono diventate da alcuni anni stabilmente set a cielo aperto di eterogenee pellicole cinematografiche. Per molte produzioni, soprattutto quelle che raccontano le ferite dei territori, Napoli e Castel Volturno sono di fatto coprotagoniste degli stessi film ma, dopo l’ultimo ciack cosa resta alle zone? Per i detrattori del genere solo “danno d’immagine” e per chi le sostiene, la dimostrazione che un’esistenza, il riscatto è possibile. Il cinema- conclude Ammaliato – deve assumere un ruolo pratico nel cercare di dare delle risposte ai problemi rappresentati, o si deve limitare all’aspetto artistico ed è compito di altri la cura e la tutela del territorio!? Di questo si discuterà coi protagonisti del settore il 9 novembre in una struttura pubblica sulla spiaggia di Castel Volturno, realizzata con fondi stanziati dal ministero degli interni come ristoro per parte dei disagi sociali di cui soffre l’area”.

Alla direzione artistica della rassegna Daniela Cenciotti

La rassegna, che si svolgerà dall’11 al 14 novembre presso la Sala Consiliare del Comune di Castel Volturno, prevede la proiezione delle 8 opere selezionate.
Anche per questa seconda edizione la direzione artistica è affidata a Daniela Cenciotti, attrice e regista, che ha selezionato i film appartenenti al cinema indipendente in base alla qualità dell’opera e al loro contenuto significativo.
Sarà possibile assistere gratuitamente alle proiezioni, nel corso delle quali interverranno i registi, gli attori e i produttori dei film per rispondere alle domande del pubblico in sala.

La piantagione di bambini. La scultura sociale di Joseph Beuys

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La piantagione dei bambini dal 7 novembre all'8 dicembre alla Certosa e Museo di San Martino

La Certosa e Museo di San Martino ospita dal 7 novembre 2019 l’esposizione La piantagione dei bambini. La scultura sociale di Joseph Beuys come mito e impegno creativo.

La piantagione dei bambini, la scultura sociale di Joseph Beuys come mito e impegno creativo. Realizzata nell’ambito del PON FSE “Educazione al patrimonio artistico, culturale e paesaggistico” attivato in rete da quattro scuole del territorio partenopeo. Sono il Polo museale della Campania, diretto da Anna Imponente, con il Servizio Educativo della Certosa e Museo di San Martino, diretto da Francesco Delizia, con Castel Sant’Elmo e il Museo del Novecento a Napoli, diretto da Annamaria Romano, ad organizzare l’evento.

I laboratori, progettati e condotti dall’associazione culturale étant donnés, sono stati realizzati da Luigi Filadoro. Esperto di didattica dell’arte contemporanea, nelle istituzioni scolastiche IC 49° Toti Borsi Giurleo – IC Ruggiero Bonghi – IC 31° Paolo Borsellino – 69° Circolo Didattico Stefano Barbato.

La piantagione dei bambini richiama all’impegno ambientalista ed ecologista di Joseph Beuys

L’esposizione è legata all’impegno ambientalista ed ecologista di Joseph Beuys. L’artista è ispiratore del movimento de “I Verdi” in Germania e anticipatore di molte questioni legate alla difesa dell’ambiente già dai primissimi anni ‘60 del secolo scorso. Il tema diventa pretesto per favorire la comprensione, da parte degli allievi di scuola primaria, di elementi e forme dell’arte contemporanea (happening, azione, ready made).

Beuys e la concezione dell’arte come accrescimento dello spazio esistenziale

Sarà presentato un itinerario sull’autore e la sua poetica. Il percorso include l’elemento biografico, le operazioni in difesa della Natura, la Piantagione Paradise per la tutela della biodiversità e la rilettura di alcune opere. Beuys, maestro di Scultura Sociale, porta avanti con il suo lavoro, le sue idee e le sue opere, la concezione dell’arte come accrescimento dello spazio esistenziale e connota le sue “azioni” in maniera fortemente relazionale e collaborativa.
Storica la performance “La rivoluzione siamo noi”, che i bambini hanno rielaborato come icona.

La Certosa e Museo di San Martino sono i luoghi scelti per l’esposizione. Infatti sono luogo di incontro e armonia tra arte e natura. Il giardino che richiama l’hortus conclusus dei monasteri di origine medievale, e Castel Sant’Elmo, che nel Museo del Novecento a Napoli raccoglie i temi e i nuclei principali della ricerca artistica del secolo scorso.
I laboratori realizzati con metodologie cooperative prevedono la partecipazione attiva degli allievi in tutte le fasi del progetto.

Ercolano nel Mondo. I reperti ambasciatori della cultura nel mondo

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ercolano nel mondo

Terminata la mostra “Buried by Vesuvius: Treasures from the Villa dei Papiri” del Getty Villa. Inizia la mostra “Bound for disaster – Pompeii and Herculaneum” in Danimarca al Moesgaard Museum

Ercolano nel mondo, grazie ai reperti del parco, sempre più ambasciatore della storia di Ercolano e del sito archeologico. Parte il 6 novembre, e terminerà il 10 maggio 2020, al Moesgaard Museum ad Aarhus in Danimarca la mostra “Bound for disaster – Pompeii and Herculaneum”. La mostra presenta più di 250 reperti provenienti da sette musei e istituzioni culturali italiane.

Ingente il patrimonio di materiali da Ercolano, mai esposto in precedenza fuori dall’Italia; le città dell’area vesuviana sono presentate da una prospettiva incentrata sull’impero romano come sovrano dell’Adriatico e del Mediterraneo, quando l’espansione della marina fornì le basi per lo stile di vita romano – una società basata sugli schiavi, in cui beni di consumo, lussi e lavoro forzato scorrevano in quantità enormi attraverso il Mediterraneo e fornivano l’intero impero romano.

Pompei ed Ercolano beneficiarono enormemente della loro posizione nel luogo in cui il commercio fiorì – fino a quando il disastro non le colpì. I visitatori potranno vedere rilievi e lapidi recanti iscrizioni che forniscono descrizioni vivide e informazioni sulle relazioni familiari. Ma anche affreschi con motivi marittimi, paesaggi e situazioni quotidiane. Oltre ad attrezzature militari e marittime e carichi di merci provenienti da destinazioni lontane e il porto commerciale di Napoli. Ci sono anche mosaici e statue in marmo, fontane e figure legate alla mitologia e al culto, insieme a gioielli e altri beni di lusso dell’alta vita dei romani prima del cataclisma.

Buried by Vesuvius: Treasures from the Villa dei Papiri ha accolto oltre 100.000 visitatori.

Intanto si spengono i riflettori a Los Angeles sulla mostra “Buried by Vesuvius: Treasures from the Villa dei Papiri” del Getty Villa di Malibu. La mostra terminata il 28 ottobre ha accolto oltre 100.000 visitatori. La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e l’Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles, racconta l’archeologica di Ercolano. In particolare, i tesori rinvenuti nella celebre Villa dei Papiri.

In mostra molti dei reperti più spettacolari rinvenuti all’interno della Villa. L’esposizione arricchita anche con l’inserimento anche un filmato in computer grafica in grado di rappresentare ai visitatori della mostra tutta la Villa nella sua interezza.

I reperti di Ercolano in mostra nel mondo

Ercolano nel mondo, promuove i tesori, la storia e la cultura dei paesi dell’area vesuaviana

“Ritengo i materiali in mostra nelle diverse esposizioni ambasciatori della cultura e della storia di Ercolano – dichiara il Direttore Sirano – testimoni dell’identità del sito che è giusto condividere con un pubblico allargato, quello delle grandi occasioni, un pubblico che va appassionato in ogni parte del mondo grazie ad una sorta di viaggio in avanscoperta compiuto dai reperti del sito archeologico, per una consapevolezza sempre maggiore del tesoro che è la città antica di Ercolano. In particolare la collaborazione con il Museo di Aarhus è stata piena e reciprocamente arricchente sotto ogni punto di vista. Sono inoltre certo che queste mostre, cui il Parco ha contribuito al rigoroso impianto scientifico e alle modalità di esposizione, saranno foriere di nuovi e numerosi visitatori anche verso Parco Archeologico”.

‘O Silenzio do’ Core con Mario Maglione al Nuovo Sancarluccio presenta

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Al Nuovo Teatro Sancarluccio Mario Maglione con Salvatore Barba e Lorenzo dei Panamagroup porta in scena ‘O Silenzio do’ core, Napoli e le sue canzoni.

‘O silenzio do’ core, Napoli e le sue canzoni, questo il titolo dello spettacolo che andrà in scena venerdì 8 novemebre alle 21, al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli. Si apre dunque con Mario Maglione e la vera musica classica napoletana la syagione teatrale 2019-2020 del Sancarluccio.

Sul palco con Mario Maglione, protagonista dello spettacolo ‘O silenzio do’ core – Napoli e le sue canzoni ci sarà anche Salvatore Barba con i suoi commenti in versi. Salvatore Barba che cura anche la regia dello spettacolo mentre il pianoforte e la chitarra chitarra sono affidati alle cure di Lorenzo dei Panamagroup.

‘O silenzio do’ core è un live intimo e suggestivo, versi e melodie della canzone classica della nostra terra. E. Nicolardi, Toto’, Murolo, Bovio, Tagliaferri, Gragnaniello, saranno i compagni di viaggio e con i loro occhi rivisiteremo i sentimenti che, mai dimenticati, ancora fanno vibrare le nostre anime.

Mario Maglione Erede spirituale di Roberto Murolo

Murolo stesso ha affermato che Mario Maglione è in grado di offrire in chiave agile e moderna, il pregio e il fascino della più pura tradizione classica napoletana. L’espressione musicale per Mario è sentimento e passione, che esprime al meglio attraverso il canto.

Napoletano verace, Mario nasce a Mergellina, luogo da sempre raccontato nei versi delle più famose canzoni partenopee. Ed è proprio la Mergellina dei pescatori quella alla quale Mario si sente più legato. Non mancano infatti, in alcune sue incisioni, brani di sua composizione, dove è viva, presente e più che mai radicata l’ispirazione alla figura paterna.

'O silenzio do' core con Mario Maglione apre la nuova stagione teatrale del Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli

Scatti. Da un’idea di Pippo Cangiano un grande spettacolo teatrale

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Scatti di vita, racchiusi e raccontati magistralmente dalla compagnia di giovani talenti diretta da Pippo Cangiano.

Il progetto Scatti nasce nel 2011 dalla volontà di Pippo Cangiano. A prescindere dalla modalità di messinscena e dal valore variegato dello stile drammaturgico, Scatti é di fatto uno spettacolo vetrina.

Gli attori che vi partecipano mostrano in tre giostre teatrate  tutte le sfumature recitative del proprio talento. Scatti é uno spettacolo coinvolgente, cattura l’attenzione dello spettatore sia con la capacità interpretativa dei suoi talentuosi attori. Ma la vera caratteristica dello spettacolo è di trasformare gli spettatori in voyeur inconsapevoli.

Gli spettatori, per tutta la durata dello spettacolo, vengono confusi e insospettiti. Divisi, suddivisi e sollecitati  a seguire dei portatori parlanti e poche luci nel buio e in direzioni diverse.

Si perde il senso del tempo e dello spazio. Si viene condotti condotti, spesso seduti ma spessissimo in piedi, faccia a faccia con sorprendenti visioni sonore e spesso estreme. Quello che si vede e si ascolta, vuoi che sia ludico o e che sia concettuale e profondo, ha il solo scopo di mettere in mostra le abilità stilistiche degli attori che vi partecipano.

Il nostro giudizio sugli attori di Scatti: BRAVI!

Raramente diamo un giudizio personale, convinti che il nostro lavoro sia presentare le opere che di fatto abbiamo già selezionate a monte, e di conseguenza riteniamo meritevoli di essere raccontate. Ma per Scatti vogliamo fare un’eccezione in quanto il progetto va oltre il teatro.

Grazie a Pippo Cangiano abbiamo conosciuto dei giovani talenti del teatro. Giovani ma dotati di una tecnica già matura e di un entusiasmo capace di tenerci con l’attenzione sempre al massimo per tutta la durata dello spettacolo. E’ proprio per questo motivo che vi esortiamo il giovedì ad andare a vedere Scatti in scena ogni giovedi al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli. Vi invitiamo anche a farvi un selfie con quegli attori che vi hanno più convinto, perché siamo certi che tra questi ragazzi si nascondono gli “attoroni” di domani.

Pina Amarelli ospite al Museo Duca di Martina al Vomero

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Pina Amarelli ospite dei giovedì del benessere al Duca di martina

La storia di ‘un’eccellenza calabra, la Liquirizia Amarelli, raccontata da Pina Amarelli attraverso incisioni, libri e foto d’epoca della famiglia “Amarelli”

Pina Amarelli inaugura il nuovo ciclo degli ormai storici appuntamenti con il benessere, parlano della liquirizia, della sua pianta e delle sue particolari radici. Giovedì 31 ottobre 2019 tornano gli appuntamenti con il benessere al Museo Duca di Martina. L’appuntamento inaugurale del nuovo ciclo de I Giovedì del benessere è dedicato alla conoscenza della liquirizia Amarelli. La storia della liquirizia Amarelli inizia intorno all’anno Mille ed oggi è raccolta nel Museo “Giorgio Amarelli”.

Durante la presentazione sarà possibile degustare la liquirizia in tantissime declinazioni innovative

Con Pina Amarelli si scoprirà la storia di un’eccellenza calabra, attraverso incisioni, documenti, libri e foto d’epoca. Così come gli attrezzi agricoli, gli oggetti quotidiani e gli splendidi abiti antichi, illustreranno la vita della famiglia Amarelli. Una famiglia che ha valorizzato i rami sotterranei delle piante di liquirizia che crescono spontanee sulla costa ionica, diventate protagoniste di un museo unico al mondo.

Seguiranno degustazioni guidate di liquirizia, presentata in tantissime declinazioni innovative.

Luisa Ambrosio direttore del Museo illustrerà il ritratto di Placido De Sangro

L’incontro sarà preceduto da una visita illustrata da Luisa Ambrosio, direttore del Museo, al fine di ammirare il grande Ritratto di Placido de Sangro, duca di Martina, eseguito da Salvatore Postiglione dopo il 1891.

il ritratto di Placido De sangro illustrato dalla dotoressa ambrosio, direttore del Museo Duca di Martina

I Giovedì del benessere, dedicati alla salute della mente e del corpo, si svolgono ogni ultimo giovedì del mese, da ottobre a maggio. Il progetto, giunto alla V edizione, è promosso dal Polo museale della Campania, ideato e curato da Luisa Ambrosio e da Antonia Grippa, tea stylist, con la collaborazione degli assistenti museali.

Intervista a Lunetta Savino al Napoli Film Festival presenta “Rosa”

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Lunetta Savino al Napoli Film Festival con il suo nuovo film come attrice protagonista Rosa di Katja Colja

Lunetta Savino a Napoli per il Napoli Film Festival, diretto da Mario Violini presenta ”Rosa”, il film con protagonista assoluta l’attrice barese. Il film, opera prima della regista e sceneggiatrice friulana Katja Colja, racconta la storia di una donna sessantenne che affronta il dolore della perdita della figlia insieme al marito ma che reagisce, al contrario dell’uomo, facendo nuove esperienze fino alla rinascita.

Lunetta Savino in una scena del film di Katja Colja "Rosa"

Lunetta Savino con questa interpretazione conferma il suo carattere coraggioso di attrice curiosa e poliedrica. Classe 1957 Lunetta debutta a teatro nel 1981 con Macbeth. Seguiranno poi molte collaborazioni importanti che la vedranno partecipazioni importanti sia in televisione come al cinema ed a teatro. Dell’attrice ricordiamo anche la collaborazione con Nanni Loy del 1983 con il famoso film “Mi manda Picone” che la stessa attrice ricorda come una magnifica esperienza.

Lunetta Savino al Napoli Film Festival

Chiesa del Salvatore a Castel dell’Ovo

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Aperta al pubblico in via straordinaria durante le Giornate Europee del Patrimonio. La Chiesa del Salvatore è il luogo di culto più antico i Castel dell’Ovo

La Chiesa del Salvatore al suo interno ha quattro colonne che determinano la pianta a croce. Per quanto rimaneggiata La Chiesa del Salvatore è il più antico edificio di culto di Castel dell’Ovo.

Posta al centro della fortezza la chiesa è il più antico edificio di culto del castello. L’edificio originario, di cui restano ancora il vano quadrato centrale e l’abside irregolare, rientra in una tipologia tipica dell’architettura bizantina. Una chiesa con pianta a croce con quattro colonne e capitelli di spoglio, che reggevano una cupola oggi scomparsa.

Anche la facciata, raffigurata con un ampio rosone nella miniatura del Nodo (1352), è stata successivamente eliminata e la chiesa è oggi accessibile da una porta alle spalle dell’abside.

Affresco all'interno della Chiesa del Salvatore rappresentante la leggenda di Santa Patrizia

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