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L’Ammore nun è Ammore i sonetti di Shakespere traditi da Dario Jacobelli

Alle Terme Stufe di Nerone Lino Musella interpreta L’Ammore nun è Ammore, 30 sonetti di Shakespere tradotti in napoletano dal poeta Jacobelli

L’Ammore nun è Ammore conclude in bellezza e poesia l’8a edizione della rassegna teatrale “Teatro alla Deriva“. La rassegna meglio conosciuta come il teatro sulla zattera, è ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per il settimo anno.

Domenica 28 luglio alle ore 21:30, nella splendida cornice delle Terme Stufe di Nerone si terrà il quarto e ultimo appuntamento con uno Shakespeare declamato in napoletano. Elledieffe presenta L’Ammore nun è Ammore, 30 sonetti di Shakespeare tradotti da Dario Jacobelli, di e con Lino Musella.

Jacobelli, poeta prematuramente scomparso, tradusse 30 sonetti di Shakespeare, tradendoli perché ricreati in napoletano. Lino Musella, frugale, energico, ironico, stupito, assieme ad un musicista che evoca e suggestiona, attraversa e indossa questi nuovi sonetti. Sonetti nuovi che battono di un loro cuore, indossando una maschera che li fa sollevare dal foglio per librarsi in aria. Mantenendo i piedi per terra.

L’Ammore nun è Ammore racconta l’amore, la sua bellezza e la caducità della vita in una lingua coraggiosa: il napoletano

Lino Musella, attore tra i più apprezzati e premiati della sua generazione, è qui protagonista di un affascinante percorso poetico attraverso gli immortali versi di Shakespeare, qui traditi in napoletano dall’artista Dario Jacobelli. L’ammore nun’è ammore nasce a Roma a Le vie dei Festival, grazie ad un precedente studio realizzato alla Festa di Teatro Eco Logico di Stromboli.

Lo spettacolo è un’originale recita dei sentimenti tra emozioni e atmosfere magnetiche e intensi desideri. Musella racconta l’amore, la bellezza e la caducità della vita in una lingua coraggiosa, viscerale e seducente: il napoletano per l’appunto. In scena al fianco di Lino Musella c’è Marco Vidino ai cordofoni e percussioni. Vidino con le sue musiche suggestive e avvolgenti che accompagnano gli spettatori in questo viaggio intimo.

Dario Jacobelli poeta e paroliere libero nel suo “tradimento”

Dario Jacobelli, poeta scomparso prematuramente nel 2013, autore di racconti e romanzi. Fu un abile paroliere per musicisti come i Bisca, i 99 Posse e gli Almamegretta, quindi si dedicò negli ultimi anni della sua vita alla traduzione in napoletano e al tradimento, come lo stesso Dario Jacobelli amava definirlo, di 30 Sonetti di Shakespeare. Con questa opera Dario non aveva scadenze, non doveva rispettare le indicazioni o correzioni di nessun editore. Per committenti aveva i suoi amici più cari ai quali dedicava ogni sua nuova traduzione.

I Sonetti in napoletano suonano bene perchè battono di un proprio cuore e indossano una maschera che li costringe a sollevarsi dal foglio per prendere il volo, anche se con i piedi ben piantati in terra.

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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