sabato 2 Novembre 2024
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Francesco Oliviero firma la colonna sonora del film su Dante di Pupi Avati

Pupi Avati sceglie il maestro casertano, Francesco Oliviero per scrivere la colonna sonora del film che rappresenta il sogno nel cassetto del regista

Francesco Oliviero e Pupi Avati: dall’incontro tra il compositore-arrangiatore casertano ed il regista-sceneggiatore internazionale prende forma la colonna sonora della ballata medievale che accompagna Beatrice nel film su Dante, di prossima uscita; film che vede coronare il sogno di una vita del maestro bolognese Pupi Avati.

È direttamente Pupi Avati a dare l’annuncio della collaborazione con Francesco Oliviero, che firma appunto la colonna sonora principale del film ispirato a Dante. Pupi Avati ha dato l’annuncio durante il suo intervenuto al Museo Campano di Capua per un dialogo su Dante e per la presentazione del libro dal quale, poi, ha preso le mosse la sceneggiatura del film.

Francesco Oliviero, di origini casertane, è un compositore che vanta collaborazioni di alto profilo: da Orietta Berti a Noa, a Enzo Avitabile

“E’ stato per me un grande onore – sottolinea il musicista casertano – ricevere, pubblicamente, davanti ad un uditorio qualificato, in quel di Capua, i complimenti del maestro Avati. E’ stato stesso lui, nel corso della presentazione del suo libro, a dare l’annuncio della collaborazione instaurata che mi vede firmare la colonna sonora principale del film su Dante, la cui realizzazione ha rappresentato per ben 18 lunghi anni un sogno nel cassetto dello stesso Avati”.

Un talento internazionale, dunque, che incontra un grande compositore-arrangiatore, con natali casertani, che, a differenza di altri, ha deciso di restare nella sua Terra di Lavoro e di lavorare sodo per imporsi nel panorama italiano come autore di brani di successo: ricordiamo, tra l’altro, la colonna sonora del film di Giuliano Biagetti, allievo di Rossellini, dal titolo “Sì, ma vogliamo un maschio”, oppure il brano “Io Sono il Cane” inserito nel cofanetto dei 55 anni di carriera della sempre verde Orietta Berti. Senza dimenticare le collaborazioni con Fausto Mesolella, con Enzo Avitabile, con Noa e con Massimo Lopez.

Insomma un curriculum di tutto rispetto quello del maestro Oliviero che vede riconosciuta la sua indiscussa bravura e professionalità dall’incontro con Pupi Avati, 53 film all’attivo, che gli chiede di firmare la colonna sonora principale del film su Dante che vede un cast di attori d’eccezione: tra gli altri Sergio Castellitto, Enrico Lo Verso, Alessandro Haber, Leopoldo Mastelloni, Mariano Rigillo e Milena Vukotic.

Francesco Oliviero dopo aver firmato la colonna sonora del film su Dante, è già impegnato in nuovi grandi progetti

“E’ stato un lavoro tutt’altro che semplice – argomenta il maestro Oliviero – dal momento che avevo ricevuto soltanto delle indicazioni di massima: il ritmo, ballata medievale e nulla di più. Alla fine sono riuscito ad accontentare i desiderata dell’immenso Pupi. Colgo l’occasione per ringraziarlo dal momento che mi ha dato lustro, anche se, non lo nascondo, mi sono trovato non poco in difficoltà. Ad un certo punto mi ha detto: Mi tolga questo invito al tango”.

Nemmeno il tempo di ufficializzare questa collaborazione di primissimo piano che il pianista casertano già si lascia andare ad un suo prossimo lavoro: un libro. “Il titolo che ho scelto è ‘Muro di Gomma’. Ma non posso aggiungere altro. Quello che posso dire è che ognuno di noi, nella sua vita, si è scontrato o si scontrerà con un muro di gomma. Ed io voglio raccontare la mia storia”. I ragazzi di ghostwriter diplomarbeit ci hanno aiutato con la progettazione dell’articolo.

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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