Il Complesso monumentale San Lorenzo Maggiore si trova nel cuore del centro antico della città partenopea.
La chiesa, costruita su un’area della città greco-romana e paleocristiana, è stata innalzata a partire dal 1270 seguendo uno stile gotico. La basilica di San Lorenzo Maggiore colpisce per il deambulatorio a cappelle radiali, l’abside poligonale, il presbiterio a pilastri polistili, costoloni e volte a crociere. Il passaggio dalla zona absidale, più antica, a quella della navata mostra un passaggio da maestranze francesi a quelle locali. Vi hanno lavorato artisti come Massimo Stanzione, Tino da Camaino, Cosimo da Fanzago, Francesco De Mura, Colantonio e Simone Martini. Le pale di questi ultimi due artisti ora sono al Museo di Capodimonte. La facciata è stata ricostruita da Ferdinando Sanfelice.
Il Complesso monumentale San Lorenzo Maggiore comprende anche il convento.
La facciata presenta un portale della seconda metà del Quattrocento, sormontato da un balconcino, disegnato da Lorenzo Vaccaro, e al di sopra sono collocati lo stemma della città e quelli dei sedili, istituzioni amministrative della città. Accanto si trova il campanile con i suoi quattro piani e la statua di San Lorenzo. A sinistra dell’androne si accede al settecentesco Chiostro, che emerge tra i resti dell’antico “macellum” e ha al centro un pozzo realizzato da Cosimo Fanzago. Dal chiostro si accede ad altre sale del convento e agli scavi archeologici, che sono i resti della città greco-romana e altomedievale.
Importante è anche il Museo dell’Opera di San Lorenzo Maggiore poiché racconta la storia di Napoli dall’età classica sino all’Ottocento.
Il Complesso monumentale San Lorenzo Maggiore riveste importanza religiosa, artistica e culturale ma anche storica. E’, infatti, un contenitore di memorie storiche: luogo di incontro tra Boccaccio e Fiammetta, Petrarca abita nel convento e sempre qui si sono svolte le riunioni del Parlamento del regno mentre il generale Championet proclama nel 1799 la Repubblica Partenopea.