venerdì 26 Aprile 2024
Murzillo Chic
HomePercorsiVia Paladino in Morte di un matematico napoletano

Via Paladino in Morte di un matematico napoletano

Il cortile delle statue dell’Università Federico II in via Paladino è il set del film Morte di un matematico napoletano. Mario Martone ricostruisce nel suo film d’esordio gli ultimi giorni di vita del professor Renato Caccioppoli, docente universitario ed ex militante del Pci: il rapporto col fratello Luigi; il trasloco vissuto con indifferenza (gli interessa solo conservare le lettere di Bakunin, loro nonno); le sedute di esami e del Senato accademico, alle quali partecipa stordito dall’alcool; l’incontro con la moglie Anna, ora legata infelicemente ad un’altra persona; la visita alla vecchia zia anarchica; una cena con i giovani colleghi. Alla sua morte – si suicida sparandosi alla nuca – seguono la retorica della commemorazione funebre e le considerazioni del cinico proprietario di casa.

In via Paladino si trova il cortile delle statue dell’università Federico II. Dal cortile delle statue, a pianta quadrata, si accede all’ex Collegio massimo dei Gesuiti, oggi sede di istituti, musei universitari e della biblioteca universitaria di Napoli. In via Paladino si trova anche la chiesa di Santa Maria Donnaromita, parte di un complesso monastico, fondato da monache fuggite da Costantinopoli a seguito delle persecuzioni iconoclaste.

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
RELATED ARTICLES

Most Popular