venerdì 19 Aprile 2024
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Mario Maglione il 9 marzo al Nuovo Teatro Sancarluccio

Mario Maglione vulcanico interprete della cultura canora partenopea, è sentimento e passione per la canzone classica napoletana.

Mario Maglione si esibirà il 9 marzo al Nuovo Teatro Sancarluccio accompagnato dai Panama e Friends. Un live intimo e suggestivo, con un excursus di brani che hanno fatto la storia della musica partenopea.

Mario Maglione napoletano verace nasce a Mergellina nel luogo deputato da sempre ad essere ricordato e immortalato. Margellina con la sua immagine poetica è presente nei versi delle più famose canzoni partenopee.

E’ proprio la Mergellina dei pescatori quella alla quale Mario Maglione si sente più legato. Non mancano infatti brani di sua composizione, dove è viva, presente e più che mai radicata l’ispirazione alla figura paterna, un mito per Maglione, e l’omaggio a quei pescatori di Mergellina che tanto profondamente ama.

Mario Maglione dal teatrino del convento dei Padri Capuccini ai grandi teatri

Gli esordi musicali di Mario si hanno quando, ancora adolescente, incontra i Padri Cappuccini che ne favoriscono i primi passi proprio nel teatrino del convento.

Perfezionati gli studi sulla canzone classica napoletana, già per certi versi sicuro interprete di questa branca della cultura partenopea, Maglione partecipa al “Masaniello” di Elvio Porta per la regia di Armando Pugliese, valicando, così, con i primi recitals, i confini nazionali.

Dal Giappone all’Europa e dal Canada agli Stati Uniti Mario Maglione ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con la sua canzone classica napoletana. Apprezzato dalla critica e dal pubblico, ha inciso diversi CD. Ricordandone alcuni citiamo “Novecento Napoletano”, “Ricordi di Napoli”, “Napule e na Canzone”. Molte sono state le compilation sulla canzone Napoletana in cui canzoni del repertorio classico napoletano vengono interpretate con grande enfasi e bravura.

Numerose sono state le apparizioni televisive al “Maurizio Costanzo Show”. Lo stesso Costanzo ha manifestato più volte stima e ammirazione nei riguardi di questo straordinario interprete. Partecipazioni di rilievo sono sicuramente quelle che si sono avute in seno a “Mamma Rai”: “Domenica In” (Rai Uno); Napoli prima e dopo (Rai Uno) “Ciao Week-End” (Rai Due); “Radio Anchio” (Rai Due), “Fantastica Età” (Rai Tre); e ancora: per Canale 5, “7 scenari per il 2000”, “Buon Compleanno” e per TMC “Tappeto Volante”.

Il più grande riconoscimento arriva dallo stesso Roberto Murolo che in Maglione vede il suo erede spirituale

Per finire, si può ben dire che il riconoscimento maggiore alle straordinarie capacità tecnico-artistiche di Mario Maglione proviene da un giudice che è la più alta espressione della profonda poetica musicale della canzone napoletana: Roberto Murolo. Il grande, artista, che considerava Maglione suo erede spirituale, nutriva infatti la più incondizionata stima nei confronti dell’eclettico cantante.

Murolo ha specificatamente dichiarato che la meritatissima popolarità di cui gode Maglione è il risultato congiunto di un suo originale e singolare modo di comunicare. Saldamente sorretto da una sperimentata tecnica e dal pregio di una voce dagli accenti vocalmente potenti e armoniosamente espressi. Convinto di poter affidare al futuro della Canzone Napoletana un eccezionale interprete, Murolo ha pure affermato che Mario Maglione è in grado di offrire in chiave agile e moderna, il pregio e il fascino della più pura tradizione classica napoletana. Non sarebbe potuto essere più lusinghiero il giudizio espresso dal grande maestro, né alcun altro giudizio – si può esserne certi – potrebbe risultare più alto e più autorevole. Il che, per Maglione, è quanto di meglio si possa desiderare.

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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