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Baraccone Clandestino di Danilo Rovani. il 23 e 24 Aprile al Teatro ZTN

Il 23 aprile alle 20:30 e il 24 Aprile alle 18:30 al teatro ZTN, debutterà in anteprima nazionale lo spettacolo musicale “BARACCONE CLANDESTINO” drammaturgia e regia di Danilo Rovani, con Cosimo Alberti, Sonia de Rosa, Luca Lombardi, Danilo Rovani. Musiche arrangiate ed eseguite dal maestro Pasquale Ruocco.

Baraccone Clandestino: Uno spettacolo riguardante una realtà distopica ambientata in un futuro poco lontano:

In un futuro non troppo lontano e non troppo improbabile, il governo ha vietato le adunanze e le rappresentazioni di qualsivoglia natura. Solo gli artisti assoggettati al regime e alla censura che ne deriva, possono, previa autorizzazione, rappresentar commedia. Sempre che sia uniforme alla propaganda governativa. Ed è così che un piccolo manipolo di artisti in fuga, decide di esibirsi clandestinamente, combattendo il sopruso e la dittatura mascherata da democrazia.

Personaggi alla ricerca di un luogo e non di un autore, danno vita a una ribellione non violenta, combattuta non con le armi ma con le parole, la musica, i sentimenti. “pe mitraglia na chitarra, pe pistole ‘e tammurrielle e pe bombe ‘e pparole.”

In questo modo fra stracci come vestiti, piccoli attrezzi scenici e numeri di canto e recitazione, prende vita il baraccone clandestino, che, sotto forma di avanspettacolo di resistenza cerca di riportare nei suoi spettatori la sensibilità e la conoscenza che il governo vuole annientare. Un avanspettacolo di resistenza, uno scalcagnato viaggio nell’anima di commedianti afflitti.
Con Cosimo Alberti, Pasquale Ruocco, Luca Lomabardi e Sonia De Rosa

Redazione IDN
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EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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