Lina Wertmüller è la regista del film Un complicato intrigo di donne vicoli e delitti, girato nel 1986. In una squallida pensione Bartolomeo Rocco detto “babà” viene ucciso mentre sta tentando di violentare l’ex amante Nunziata, alla quale ha ceduto la gestione dell’albergo. Nell’arco di pochi giorni si susseguono altri strani omicidi, in cui la presenza ricorrente di una siringa fa pensare a rese dei conti legate al traffico di droga. Nunziata, unica testimone, è tenuta d’occhio dalla polizia, mentre “Tango”, boss che tutti credono in America e che invece si rifugia in una lussuosa villa, cerca il responsabile della morte del fratello Bartolomeo. Il padre dei due, invece, contrario alle strategie del figlio, sospetta di Carmela, amica di Nunziata, che durante l’omicidio di Bartolomeo cantava una strana canzone. Scoperto dalla polizia nella sua camera segreta, dove si trova anche Nunziata, “Tango” viene a sua volta misteriosamente ucciso. I sospetti si stringono intorno a Frankie, altro ex amante di Nunziata, rifiutato dalla donna perché coinvolto nel traffico di droga. Nunziata viene a sapere che anche suo figlio, ancora bambino, è stato coinvolto nello spaccio: sorpresolo mentre due adulti lo incitano a iniettarsi una dose, interviene con Antonio, brillante ballerino amico d’infanzia, che viene ferito a morte. La verità sugli omicidi viene a galla nel teatro dove si esibisce Carmela, che dichiara di essere in un gruppo di madri che avendo perso i figli per la droga, hanno deciso di farsi giustizia. Carmela uccide anche suo marito quando scopre che è complice di Frankie. Questi, riuscito a scappare, muore cadendo dal tetto della Galleria Umberto. L’anziano padre di “Tango” e “Babà” disperde nell’aria il bottino “sporco” dell’uomo.
Una delle location del film Un complicato intrigo di donne vicoli e delitti è il Palazzo Donn’Anna, che ha fatto da ambientazione anche ad altre pellicole come I guappi e Totò, Peppino e la malafemmina.