Il “Concerto di Napoli” un inedito ascritto al genio di Wolfgang Amadeus Mozart scoperto dal musicista e musicologo napoletano Enzo Amato
Il “Concerto di Napoli” presente nella biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Majella è di Mozart lo afferma il musicista e musicologo Napoletano Enzo Amato. A conferma dell’affermazione di Enzo Amato una pubblicazione degli anni ’60 del secolo scorso.
Nella pubblicazione “Chigiana” del 1968, Mario Fabbri studioso e storico della musica segnala un concerto sconosciuto di Wolfang Amadeus Mozart in una partitura manoscritta napoletana conservata per l’appunto nella biblioteca del conservatorio di Napoli. Il Concerto è stato poi eseguito per la prima volta a Parigi con l’Orchestra da Camera di Napoli diretta dal Maestro Enzo Amato.
Nel “Concerto di Napoli” le sonorità si espandono ampie
L’interpretazione dell’Orchestra da Camera di Napoli rientra nel genere delle “historically informed performances”: (presumere di) sapere come si suonava allora, senza tuttavia porsi l’angoscioso obiettivo di raggiungere un “modo” settecentesco, quando tutte le altre condizioni, di esecuzioni, di ascolto, di fruizione di questa musica, sono mutate.
Dopo alcuni decenni in cui l’ansia filologica, fra tanti meriti, ha reso molto concreto il rischio di insterilire la vivacità esecutiva, si apprezza l’autonomia della scelta. Le sonorità si espandono ampie, l’orchestra sottolinea con la dovuta attenzione non solo l’alternanza dei “piani”” e dei “forti “, ma anche le loro diverse gradazioni, rende il valore espressivo dei “rallentando” e dei “diminuendo”, conosce il piacere dell’abbandono cantabile e della “messa di voce” quanto la felicità delle accelerazioni improvvise del racconto.
Concerta, accompagna e risponde alle emersioni solistiche, sbalza in dosato rilievo la presenza degli strumenti a fiato. Meriti che si aggiungono all’impegno, all’idea felice di restituire alla nostra conoscenza queste pagine perdute.