venerdì 26 Aprile 2024
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A Castel Sant’Elmo la mostra di sculture di Giuseppe Pirozzi “Rudera”

Al Museo Novecento a Napoli a Castel Sant’Elmo, la mostra di sculture di Giuseppe Pirozzi Rudera, a cura di Enrico Crispolti.

Il titolo dell’esposizione è tratto dalla poesia Rudera, composta da Michele Sovente per la scultura di Giuseppe Pirozzi. La mostra si articola in tre spazi diversi del Castel Sant’Elmo: nel Museo è presentata una selezione di opere in bronzo che testimonia le fasi principali del percorso di ricerca artistica dello scultore, dagli esordi degli anni Cinquanta a oggi. La piccola chiesa di Sant’Erasmo – che per la prima volta si aggiunge agli spazi espositivi – accoglie venticinque sculture in terracotta, in gran parte inedite, realizzate dall’artista nell’ultimo decennio. Infine, nella sagrestia della chiesa si trova l’istallazione Preghiere, costituita da cento formelle in terracotta ingobbiata, plasmate con continuità rituale dallo scultore negli ultimi quattro anni e allestite a parete come opera unica.

Con Pirozzi la componente ludico immaginativa diventa provocazione plastica.

Il curatore Enrico Crispolti definisce le opere esposte: «Marchingegni immaginativi, nei quali con grande disinvoltura e maestria plastica, Pirozzi propone come delle occasioni di divagazione inventiva, offerte con un garbo quasi di “capriccio” appunto plastico settecentesco. In cui la componente ludico immaginativa, attraverso un riscontro sincretico di possibili ricordi e suggestioni, si fa occasione di circostanziata, plausibile, provazione plastica. Occasioni d’immaginare allusivamente, in una gamma assai ampia di invenzioni, combinazioni, soluzioni, il cui senso credo risieda tutto nell’offerta, molto svariata, d’un possibile repertorio di sapienti provocazioni plastiche combinatoriamente appunto allusive. Raramente tuttavia insinuandovisi un accento monitoriamente drammatico. […]

Giuseppe Pirozzi, note biografiche

Con la frequenza, nel 1954, del corso di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli ha inizio l’attività artistica di Giuseppe Pirozzi con opere di scultura e grafica. Da allora espone in numerosissime rassegne d’arte nazionali e internazionali ottenendo prestigiosi premi e riconoscimenti della critica. Nel contempo tiene mostre personali in gallerie e musei in Italia e all’estero. Presta inoltre la propria opera per interventi d’architettura e arredo urbano. Vincitore di concorsi nazionali per opere d’arte, realizza numerosi interventi monumentali presso edifici e spazi pubblici.

All’opera di Giuseppe Pirozzi si interessano tra i maggiori critici d’arte italiani

Le sue sculture si trovano oggi in collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Dall’inizio degli anni Sessanta la sua attività artistica figura in molteplici pubblicazioni storico-artistiche. Alla sua opera si interessano tra i maggiori critici d’arte italiani, tra cui Lea Vergine, Luciano Caramel, Enrico Crispolti, Giuseppe Appella, Vitaliano Corbi, Raffaello Causa, Luigi Carluccio, Massimo Bignardi. Dal 1964 al 2001 insegna all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2000 Giuseppe Pirozzi è insignito del titolo di Accademico Scultore dell’Accademia Nazionale di San Luca. Attualmente vive e lavora a Napoli.

Informazioni

Castel Sant’Elmo
Via Tito Angelini, 22 – 80129 Napoli
pm-cam.santelmo@beniculturali.it – +39 081 2294 449

Orario: 9.30-17.00  (ultimo ingresso ore 16.15) – martedì mostra chiusa
Ingresso al Castello: 5,00 €
www.polomusealecampania.beniculturali.it

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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