venerdì 26 Aprile 2024
Murzillo Chic
HomeeventiAl Museo Duca di Martina "Riccardo Dalisi a Pompei"

Al Museo Duca di Martina “Riccardo Dalisi a Pompei”

Al Museo Duca di Martina a Napoli la mostra a cura di Claudio Gambardella con le opere di Riccardo Dalisi

Domenica 3 settembre, in occasione dell’appuntamento “domenica al museo” si concluderà la mostra “Riccardo Dalisi a Pompei”, a cura di Claudio Gambardella, dedicata al viaggio immaginifico di Dalisi tra le suggestioni di Pompei, paradigma di un mondo antico.
L’esposizione si svolge nell’ambito della Trilogia della Ceramica, manifestazione ideata da I LOVE POMPEI e realizzata in collaborazione con il Polo museale della Campania, che lo scorso anno ha presentato  UGO MARANO, handmaker felice.

Riccardo Dalisi è anche uno degli esponenti più rappresentativi dell’Handmade in Italy

Riccardo Dalisi, architetto, designer e artista di rilievo internazionale presente con le sue opere nei più importanti musei del mondo dal  MoMA di New York al Centre Pompidou di Parigi, dal Guggenheim Museum di New York al Triennale Design Museum di Milano. Dalisi è anche uno degli esponenti più rappresentativi dell’Handmade in Italy, il nuovo progetto teorico studiato da Claudio Gambardella posto alla base di queste manifestazioni per promuovere  con Luisa Ambrosio, direttore del Museo Duca di Martina, l’incontro tra cultura del progetto e cultura del saper fare in Italia.

Riccardo Dalisi un artista che sa essere garbato, gioioso, ilare, ironico e anche umano

A Dalisi si deve il merito di aver intrapreso in un modo originale, con le sue sperimentazioni e progetti a partire dagli anni ’70, un lavoro di ricerca sull’uso di materiali poveri e comuni, trasformandoli con manualità artigiana in opere d’arte, con la capacità di collegare il lavoro su scala industriale con quello artigianale. La sua attività è stata premiata con il Compasso d’Oro ADI per la ricerca sulla caffettiera napoletana (1981) e del Compasso d’Oro ADI alla carriera (2014). Un artista “che sa essere garbato … gioioso, ilare, ironico e anche umano, fantastico, persino grottesco (G. Dorfles).

Il Museo Duca di Martina sede di  una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative

Al Museo Duca di Martina – sede di  una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative con oltre seimila opere di manifattura occidentale ed orientale, databili dal XII al XIX secolo, il cui nucleo più cospicuo è costituito dalle ceramiche – saranno esposte circa 40 opere di Dalisi, prodotte nel corso degli anni da aziende Italiane e straniere, e alcune nuove piastrelle inedite, ideate per questa mostra e realizzate da una delle aziende storiche del Salernitano, la Ceramiche Giovanni De Maio.

I patrocini

Hanno concesso il Patrocinio alla manifestazione: Assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo della Regione Campania.  Comune di Napoli. Comune di Pompei. Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale di UNICAMPANIA/VANVITELLI. Ordine e Fondazione degli Architetti P.P.C. di Napoli e provincia. CONFAPI Campania. Delegazione Campania dell’ADI-Associazione per il Disegno Industriale.  Museo Alessi. Triennale Design Museum.

Informazioni

Museo Duca di Martina
Riccardo Dalisi a Pompei
Sede: Via Cimarosa 77 \ via Aniello Falcone, 171,  Napoli
Orario: 8,30-19,00 (ultimo ingresso 17.30)- martedì chiuso
Biglietto € 4,00
tel. 081 5788428  – pm-cam.martina@beniculturali.it – facebook.com/museoducadimartina

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
RELATED ARTICLES

Most Popular