Ernesto a Foria interpretato da Peppe Maiulli, fino al 9 dicembre al Nuovo Teatro Sancarluccio con lo spettacolo “Peppe Maiulli VS Ernesto a Foria- Ovvero song’ allergico ‘e fravole” di e con Peppe Maiulli.
Ernesto a Foria la storia della creazione in provetta del mito partendo dal nulla
E’ la storia della creazione in provetta del mito partendo dal nulla. Ernesto a Foria è la definizione provata che la massa ascolta con occhi e orecchie spalancati ciò che le viene propinato e, meno capisce, più apprezza. In un mondo di tenori-non tenori, di autori-non autori, di artisti-non artisti, di politici-non politici, il personaggio Ernesto va a nozze.
Magnificato già dal prologo, e per tutto lo spettacolo dal suo storiografo nonché mentore, che è il suo alter ego reale e suo anfitrione. Ernesto inizia a snocciolare la sua variegata esibizione, fatta di “opere”. Opere che Il narratore non osa definirle canzoni. Poesie e commenti che Ernesto, definto il “Maestro”, chiude con inaspettate perle di “saggezza”. Sempre incalzato da salaci domande di una improbabile giornalista presente sul palco.
Ernesto a Foria canta l’impossibile rendendolo credibile
La seraficità di Ernesto a Foria nell’asserire e cantare l’impossibile rendendolo credibile è il leitmotiv di tutto l’impianto scenico. E’ trionfo del vacuo. Del luogo comune e del nulla assurti a “verbo”, forzato e montato ad arte per contrabbandarlo come opera omnia. Intervallato e impreziosito da improbabili “perle” poetiche declamate dal suo storiografo e mentore e videoproiezioni di “improbabili” interviste ottenute dall’entourage del Maestro (gli amici, l’arrangiatore, il parroco, lo psicologo, il parrucchiere e il politico).
Una goliardica cavalcata dedicata a chi ha il coraggio di non prendersi troppo sul serio.