Una scultura emozionante che unisce tradizione, modernità e riflessione sull’animo umano, in mostra alla OFF Gallery fino all’ 11 gennaio 2025
Un piccolo Minotauro blu, dal corpo delicato e sognante, riposa in una posa che richiama il celebre “Cristo Velato” del Sammartino. Con la dolcezza di un putto e il mistero di una creatura mitologica, questa scultura racconta molto più di un semplice mito: è un invito a riflettere sull’umanità, sulla solitudine e sull’ambiguità della condizione umana. Questo è il cuore pulsante dell’opera “Il Minotauro Bambino” di Emanuele Scuotto, che sarà esposta presso la OFF Gallery di Napoli dal 15 dicembre 2024 all’11 gennaio 2025.
Accompagnata da una composizione musicale originale di Uwe Fiebig, l’installazione invita i visitatori a immergersi in un mondo dove mito, tradizione e contemporaneità si fondono per creare un’esperienza unica. L’opera, già protagonista di un viaggio artistico nel Castello di Donnafugata in Sicilia, trova ora nella città di Napoli una nuova casa, arricchita dal contesto culturale e storico che la circonda.
Una rilettura del mito tra tradizione e modernità
Il Minotauro è una figura che da sempre affascina per la sua ambiguità. Metà uomo e metà toro, Asterione – il suo vero nome – è nato dall’unione proibita tra Pasifae e un toro sacro inviato da Poseidone. Condannato a vivere nel labirinto di Creta, è stato spesso rappresentato come un mostro crudele. Tuttavia, nella versione di Borges, il Minotauro si trasforma in una creatura sognante e solitaria, che vaga nel proprio labirinto immaginando un mondo diverso.
È a questa interpretazione che Emanuele Scuotto si ispira, offrendoci un Minotauro bambino, vulnerabile e umano. La sua scultura abbandona la dimensione del mostro per immergersi in quella del simbolo. “Il Minotauro Bambino” non incute timore, ma invita alla riflessione: chi è il vero mostro? L’essere diverso o la società che lo isola? Questa domanda universale si intreccia con il contesto napoletano, dove il mito e la tradizione convivono in un equilibrio unico.
La scelta della OFF Gallery
La OFF Gallery, situata nel cuore storico di Napoli accanto alla Cappella Sansevero, non è una scelta casuale. Questo spazio espositivo incarna perfettamente il dialogo tra passato e presente, un tema centrale nell’opera di Scuotto. La vicinanza al “Cristo Velato” del Sammartino, capolavoro di straordinaria intensità emotiva, amplifica il potere evocativo del “Minotauro Bambino”.
La scultura di Scuotto, con le sue sembianze quasi angeliche, richiama i simbolismi del presepe napoletano, dove il divino e l’umano convivono in una narrazione carica di significati. Questo legame con la tradizione locale è una costante del lavoro di Scuotto, che da anni si distingue per la sua capacità di reinterpretare i simboli culturali napoletani in chiave contemporanea.
L’arte di Emanuele Scuotto
Emanuele Scuotto è nato a Marano di Napoli nel 1978 e ha iniziato il suo percorso artistico nel 1996, fondando con i fratelli La Scarabattola, una bottega d’arte che ha rivoluzionato il panorama della tradizione presepiale napoletana. Dal 2019, Scuotto ha intrapreso un percorso individuale che lo ha portato a creare installazioni uniche, spesso ispirate a miti e simbolismi.
Con “Il Minotauro Bambino”, l’artista conferma la sua abilità di trasformare il mito in un linguaggio universale, capace di dialogare con il pubblico di oggi. L’opera non vuole semplicemente reinterpretare il Minotauro, ma ridargli una voce, una dimensione umana che lo rende vicino a chi osserva. Il blu intenso della scultura non è solo un colore, ma un simbolo: è il mare, è il cielo, è l’immaginazione.