Homecucina NapoletanaLa zuppa 'e suffritto, o zuppa forte.

La zuppa ‘e suffritto, o zuppa forte.

Ricetta tipica della tradizione napoletana, che diventa più piccante man mano che il clima diventa più rigido.

La zuppa forte, meglio conosciuta come la zuppa di soffritto, o in dialetto napoletano la zuppa ‘e suffritto, è una ricetta tipica della cucina napoletana. Il soffritto è una ricetta della tradizione che si può gustare da sola come piatto principale. Molto spesso la zuppa forte viene utilizzata come condimento per la pasta come i bucatini o gnocchi. Molto buona mangiata anche sul pane.

Il soffritto viene venduto in macellerie tipiche a Napoli, ma è una ricetta tipica della cucina di tutta la regione Campania.
Giovanni Iorio, maccellaio di terza generaione ed insegnante della Federcarni ci spiega come va preparata. L’ingrediente principale sono le frattaglie sia di bovino che di maiale, come il polmone, reni, cuore, milza, scarti carnei, cotenne, lardo. Una volta che abbiamo terminato la preparazione della carne, la caliamo nella sugna bollente. E’ proprio dall’azione del soffriggere la carne che la zuppa prende il suo nome. La tradizione prevede che si soffrigga la carne nella sugna, ma come ci spiega Giovanni Iorio, le macellerie più attente alle tendenze alimentari, alleggeriscono la pietanza realizzando un soffritto più leggero, senza sugna.

Una ricetta della cucina del recupero

Seguendo sempre la ricetta tradizionale, sfumiamo con del vino rosso, e si aggiungerà un ramoscello di rosmarino. Peperoncino a pezzetti, foglie di alloro, salsa di pomodoro e sale. Il tempo di cottura della carne generalmente è di circa due ore, avendo cura di allungare con un po’ d’acqua se la zuppa si rapprende troppo.

La zuppa di soffritto, detta anche zuppa forte per via del piccante del peperoncino, è un piatto assolutamente invernale di antichissima tradizione. E’ una ricetta diffusa in un tutta la regione Campania, e come per il ragù anche di questa ricetta esistono moltissime varianti. Come molte ricette regionali anche questa fa parte della cucina del recupero, nata dall’esigenza di utilizzare tutte le parti degli animali macellati.

Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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