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A mare con tutti i panni di e con Enzo Catapano al Nuovo Sancarluccio

A mare con tutti i panni di Enzo Catapano da giovedì 21 a domenica 24 febbraio al Nuovo Teatro Sancarluccio

A mare con tutti i panni lo spettacolo “A mare con tutti i panni” di Enzo Catapano e Mauro Palumbo con Denny Mendez, Enzo Catapano, Giorgio Fiorentino, Vittorio Brandi e Maria Meo per la regia di Lello Radice.

Si può dire che il protagonista di questa commedia è finito a mare con tutti i panni?

Assolutamente si, anche perché Donato lavora come tuttofare in uno stabilimento balneare vicino Barletta, il “Samara Beach”. Ed a mare con tutti i panni ci è finito davvero se si pensa che, un tempo, il lido era proprietà di suo padre. Questi, caduto in disgrazia, fu costretto a cedere l’attività al fratello, che riuscì ad estorcergli la proprietà dello stabilimento con l’inganno.

Donato, adesso, è finito alle dipendenze del cugino Umberto, che non perde occasione per umiliarlo. I due cugini sono sempre in contrasto, anche per le diverse idee politiche: Donato è grillino convinto mentre Umberto è un leghista radicale. A turbare ulteriormente la difficile convivenza dei due è la notizia della morte dello Zio di Donato, il padre di Umberto.

Un testamento, un’eredità ed un inganno da svelare.

La lettura del testamento rivela, infatti, che l’eredità è divisa in due parti uguali: una prima, spettante ad Umberto, l’altra ad una sua sorella africana, Samara, di cui si ignorava l’esistenza. Inoltre, l’eredità di Umberto è vincolata all’accudimento di questa sorella, che è portatrice di handicap.
Riuscirà Donato, con l’aiuto dell’amico Espedito, a scoprire la truffa perpetrata ai danni del padre ed a far luce sull’intera faccenda? Si, ma non senza esilaranti sorprese.

Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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