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Squilibri Incontri di lettura dal 24 al 27 ottobre alla Biblioteca Nazionale

Squilibri Incontri di lettura alla Biblioteca Nazionale di Napoli. L’edizione di quest’anno dedicata al tema delle Frontiere si collega idealmente ad un progetto di Alessandro Leogrande.

“…quella parola indica una linea lunga chilometri e spessa anni.
un solco che attraversa la materia e il tempo, le notti e i giorni, le generazioni e le stesse voci che ne parlano, si inseguono, si accavallano, si contraddicono, si comprimono, si dilatano.
è la frontiera.
(da La Frontiera di A. Leogrande)

Squilibri Incontri di lettura, a Napoli, dal 24 al 27 ottobre 2018

La rassegna Squilibri Incontri di lettura, è promossa dalle associazioni culturali A Voce Alta, Soup, La Pagina che non c’era, Officine Gomitoli. In stretta collaborazione con la Biblioteca Nazionale, LaterzAgorà di Napoli, gli istituti scolastici, gli istituti di cultura e le librerie. Con il patrocinio del Comune di Napoli, della Regione Campania, sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura, e il sostegno di alcuni sponsor privati.

“Parlare di libri, leggere le Pagine più Amate, cercare la Pagina che non c’era, dove, se non in Biblioteca?” così esordisce Francesco Mercurio, direttore della Biblioteca Nazionale. “Forse c’è ancora qualcuno che pensa che la Biblioteca sia un luogo esclusivo per soli eruditi, che comunque sono sempre i benvenuti. La Biblioteca è la memoria di una comunità, il luogo della conoscenza, il luogo dove si può ricostruire la storia delle radici identitarie.”

Con Squilibri mettiamo in contatto libro e lettore, biblioteca e comunità di riferimento.

Continua Francesco Mercurio. “Il tema Frontiere scelto dalla rassegna Squilibri Incontri di lettura, che volentieri ospitiamo in questi spazi per il secondo anno, rimanda a tutta la complessità e alla conoscenza che solo un luogo ricco di memoria e storia antica, come la Biblioteca Nazionale, può offrire alla comprensione e alla declinazione di Frontiere.  E il compito di un bibliotecario è quello di mettere in contatto libro e lettore, biblioteca e comunità di riferimento. L’idea, dunque, di costruire insieme alle associazioni A Voce Alta, Soup, La pagina che non c’era, Officine Gomitoli, percorsi di lettura ed incontri, per mettere in relazione i ragazzi delle scuole secondarie e gli scrittori, ma anche giornalisti, attori, filosofi, rafforza il nostro compito di apertura alla società e alle tematiche di grande attualità. Ancora una volta antico e contemporaneo si incontrano in Biblioteca per intraprendere percorsi sempre inediti nella disseminazione della conoscenza e della lettura”.

Squilibri affronta il tema delle frontiere ricordando il lavoro del giornalista  Alessandro Leogrande

“L’edizione di quest’anno dedicata al tema delle Frontiere si collega idealmente ad un progetto di Alessandro Leogrande. Alessandro un bravo giornalista d’inchiesta e scrittore morto prematuramente a soli 40 anni nel novembre scorso. Il progetto, realizzato nel corso di quest’anno dal Salone del Libro di Torino, Robinson/Repubblica, Radio3 e la casa editrice Laterza, ha provato a mettere in discussione il racconto ufficiale sull’immigrazione, che vede l’arrivo degli stranieri solo nei termini di emergenza e pericolo”, racconta Marinella Pomarici, presidente di A Voce Alta. Da qui il tema della XII edizione di Squilibri e della Pagina che non c’era.

Squilibri affronta il tema delle frontiere ricordando il lavoro del giornalista  Alessandro Leogrande

Squilibri vuole offrire parole nuove per descrivere un fenomeno enorme, contribuendo a innescare una discussione diversa su di argomento fondamentale

E’ il tentativo – attraverso una più articolata declinazione del tema Frontiere – di offrire parole nuove per descrivere un fenomeno enorme, contribuendo a innescare una discussione diversa su di argomento fondamentale del nostro mondo contemporaneo. Se i dati sugli andamenti demografici globali sono credibili è fondamentale ragionare specificamente sui modi in cui la letteratura – attraverso le traduzioni, ad esempio – da sempre incontra il tema della migrazione, o il cinema, proponendo alcuni film sul tema e/o incontri con attori e registi sensibili all’argomento.

I libri scelti infatti per quest’edizione rimandano tutti all’idea della frontiera intesa in senso ampio e con tutte le implicazioni del caso. Per la sezione scuole superiori leggeremo di Eraldo Affinati, Tutti i nomi del mondo, Mondadori, 2018; di Fabrizio Coscia, La bellezza che resta, Melville Edizioni, 2017; di Alessandro Leogrande, La frontiera, Feltrinelli 2015 e Dalle macerie. Cronache sul fronte meridionale, Feltrinelli 2018; per la sezione grandi classici in traduzione, Lev Tolstoj, Anna Karenina, Einaudi 2016, nella traduzione di Claudia Zonghetti; per la sezione scuole medie di Lorenzo Marone Un ragazzo normale, Feltrinelli, 2018.

Squilibri incontri di lettura ma anche incontri tra scrittori e studenti

“L’incontro con gli scrittori, ma anche quello tra i vari studenti, appartenenti a scuole, città e realtà differenti, diventa una preziosa occasione di confronto intorno alla parola (letta, immaginata, raccontata e, infine, scritta). Un confronto fecondo – racconta Maria Laura Vanorio – che consente agli studenti di entrare in contatto con gli autori dei romanzi senza la mediazione degli adulti e senza distanze gerarchiche, e che costituisce un momento fondamentale del successivo processo creativo”.

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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