Pensavo fosse amore invece era un calesse è un film diretto e interpretato da Massimo Troisi nel 1991. Pensavo fosse amore invece era un calesse racconta di Tommaso e Cecilia che vivono una relazione incerta, divisi tra la passione e i dubbi sulla natura profonda dei loro sentimenti. Cecilia decide di lasciare Tommaso, che sprofonda in una grande depressione. Tra riflessioni sull’amore ed episodi che coinvolgono anche il suo amico Amedeo, un bigotto che nei fatti rivela comportamenti insospettati, il tempo passa; intanto Cecilia ha avviato una nuova relazione con Enea, esuberante viaggiatore. Tommaso si rivolge a una fattucchiera che lo incita a combattere per il suo amore, dal momento che la sua ex è ancora attratta da lui. Di fatto Tommaso e Cecilia ritornano insieme, ma la routine spegne nuovamente il loro rapporto. Il giorno del matrimonio Tommaso non va in chiesa e, scoprendo che la fattucchiera non era intervenuta sul suo caso, deve fronteggiare la realtà dei suoi sentimenti. Nel bar dove dà appuntamento a Cecilia i due ancora con gli abiti nuziali dichiarano la rispettiva sfiducia nel matrimonio, ma si ripromettono di non perdersi.
Location del film Pensavo fosse amore invece era un calesse è Borgo Marinari. Il Borgo è il set principale in cui si muovono i protagonisti, Tommaso (interpretato da Massimo Troisi) con il suo ristorante che porta il nome di “Giulietta e Romeo” (in realtà il ristorante Transatlantico) e Cecilia (Francesca Neri) che gestisce una libreria. La libreria non esiste, e il suo esterno è stato ricostruito sulla facciata di una palazzina del Borgo. Il pittoresco Borgo Marinari compare in pellicole come Napoli milionaria, La mazzetta e Giallo napoletano.
[…] Napoli milionaria è un film diretto e interpretato da Eduardo De Filippo nel 1950. Il tramviere Gennaro Iovine conduce una vita modesta con la sua famiglia, vivendo nel clima solidale e rumoroso del vicolo. La Guerra cambia tutto; al suo ritorno a casa, dopo essere rimasto per lungo tempo lontano come prigioniero dei Tedeschi, scopre che la moglie si è arricchita con la borsa nera, che il figlio è diventato un ladro e che la figlia è incinta. Tutti ignorano la sua dolorosa esperienza, presi dall’entusiasmo di un nascente benessere; solo la malattia della figlia più piccola e il timore di perderla induce a riflettere sui veri valori della vita. Intanto, nuovi scenari sociali si affacciano, coinvolgendo anche la famiglia di Gennaro. Set cinematografico del film Napoli milionaria è Borgo Marinari. Il pittoresco Borgo Marinari compare anche in Giallo napoletano e Pensavo fosse amore invece era un calesse. […]