Palazzo Venezia a Napoli

Palazzo Venezia, situato lungo il Decumano Inferiore, è uno dei palazzi storici di Napoli. L’edificio, donato nel 1412 dal re Ladislao alla Repubblica di Venezia, è stato la residenza dei diplomatici veneziani a Napoli e ciò sottolinea le relazioni intercorse tra la Serenissima e il Regno. Palazzo Venezia aveva un’estensione maggiore rispetto a quell’attuale. La sottrazione del suo suolo inizia quando Bernardino Sanseverino acquista la residenza dei Brancaccio per ampliare il palazzo Filomarino della Rocca. Palazzo Venezia ha il suo momento d’oro tra il XV e il XVI secolo mentre all’inizio del Seicento versa in uno stato di degrado tanto da spingere a un’opera di restauro per decreto del senato veneto. Il palazzo è rimaneggiato più volte dal 1610 al 1688 e si conserva testimonianza dei lavori nelle lapidi, che si trovano nel cortile. Nel 1816, il palazzo è ceduto dalla casa d’Austria a Gaspare Capone, che apporta altri cambiamenti e inserisce sulla volta dell’androne lo stemma di famiglia. A Palazzo Venezia è possibile ammirare il cortile dove è presente una scala aperta a tre fornici e il giardino pensile con la casetta pompeiana, aggiunta nel XIX secolo, e una piccola cappella, detta “grotta della Madonnina”.

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