Palazzo San Giacomo

Sede dell’amministrazione comunale della città, Palazzo San Giacomo sovrasta l’ampia piazza Municipio. Infatti piazza Municipio, di forma rettangolare, occupa una vasta spianata che dalle falde di Pizzofalcone degrada lentamente verso il porto.

Palazzo San Giacomo pertanto è posto in un luogo suggestivo e fortemente scenografico con alle spalle la collina di San Martino, la Certosa e Castel Sant’Elmo e di fronte il panorama che guarda dritto verso il mare.

Nel 1819 Ferdinando IV decise di insiedarvi il Ministero Delle Finanze e affidò l’incarico di progettazione della fabbrica agli architetti Stefano e Luigi Gasse, i quali demolirono parte delle fabbriche esistenti, risparmiando la sola chiesa di San Giacomo Degli Spagnoli, che fu inglobata nel nuovo complesso, perdendo la facciata sostituita dal portale di destra di Palazzo San Giacomo.

Dopo l’unità d’Italia Palazzo San Giacomo, che aveva governato gli affari politici e sociali di tutto il Meridione, è diventato la più modesta sede dell’amministrazione napoletana. La facciata di gusto neoclassico, si presenta piuttosto monotona per la rigida simmetria e la serie ininterrotta di balconi e finestre; il basamento a doppio ordine presenta tre fornici disposti simmetricamente tra i portoni d’ingresso alle botteghe del pianoterra sormontati da altrettanti balconi; ai tre piani superiori balconi e finestre con timpani triangolari.

All’interno di Palazzo San Giacomo, nell’androne, statue di Ruggero e Federico II di Antonio Calì. Su un piedistallo lungo lo scalone è allocata una rozza testa marmorea di donna d’età greco arcaica, rinvenuta nel Cinquecento sulla collina di S. Aniello, e ritenuta la raffigurazione della sirena Partenope cui si deve l’antico nome della città

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