martedì 19 Marzo 2024
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Museo del Corallo Ascione

La Galleria Umberto I, uno dei luoghi simboli di Napoli, ospita il museo del corallo Ascione, legato alla famiglia Ascione. Il museo del corallo ripercorre la storia della ditta Ascione attraverso l’esposizione di documenti e di creazioni dall’Ottocento al contemporaneo. La ditta Ascione è la più antica manifattura di Torre del Greco nel campo della lavorazione del corallo, del cammeo, delle pietre dure e dei metalli preziosi. Nel 1815 la liberalizzazione del monopolio della fabbrica reale spinge Giovanni Ascione a dedicarsi alla manifattura del corallo. Egli insieme ai suoi dieci figli riescono a far conoscere il marchio Ascione e ad ottenere riconoscimenti per la bravura e la raffinatezza delle creazioni, diventando fornitori ufficiali della famiglia reale che gli conferisce il privilegio di fregiare il marchio con le insegne di casa Savoia. Il percorso espositivo si snoda attraverso due sezioni: nella prima, di tipo didattico, si comprendono la provenienza e le diverse tipologie del corallo, gli antichi utensili utilizzati per la lavorazione, gli antichi sistemi di pesca, i mercati ai quali erano e sono destinati e il modo di lavorare il corallo. Uno spazio è dedicato anche alla lavorazione del cammeo, agli strumenti usati e alla lavorazione per avere una visione completa della glittica su conchiglia. La seconda è dedicata alla gioielleria: oggetti in corallo, cammei, pietra lavica e testimonianze di raffinata produzione che va dagli inizi del XIX secolo agli anni ’40 del secolo scorso. Lungo il percorso è possibile ammirare una documentazione cartacea e fotografica che documenta l’attività dell’azienda e i riconoscimenti per l’originalità e la qualità delle sue creazioni.

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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