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Modo Minore concerto scritto e diretto da Enzo Moscato

Modo Minore di Enzo Moscato da Venerdì 4 gennaio 2019 al Teatro Nuovo di Napoli

Modo Minore dove la memoria, le radici stratificate della nostra città sono il cuore dell’ultima creazione dell’artista partenopeo, che torna in scena a grande richiesta.

Dopo il consenso di pubblico e critica ottenuto al suo debutto lo scorso mese di ottobre, torna in scena, a grande richiesta, Enzo Moscato. Da venerdì 4 gennaio al Teatro Nuovo di Napoli, Modo Minore. Concerto scritto, diretto e interpretato da Enzo Moscato, per il quale Pasquale Scialò firma progetto, arrangiamenti e direzione musicale.

Modo Minore è un excursus musicale che dagli anni Cinquanta giunge sino agli anni Ottanta

L’allestimento, presentato da Compagnia Teatrale Enzo Moscato/Casa del Contemporaneo, è un excursus musicale che dagli anni Cinquanta giunge sino agli anni Ottanta. Il concerto recupera artisti, autori e brani poco noti della nostra tradizione canora, napoletana italiana e internazionale.
Una scelta, quella di Enzo Moscato, di non inoltrarsi oltre gli anni Ottanta, perché quel fondamentale snodo del Novecento coincise con l’avvio di una pervasiva mutazione antropologica, sociale, culturale e politica. Per chiarire una mutazione che, lentamente e inesorabilmente, si tradusse in una devastante omologazione di linguaggi espressivi.

La memoria, le radici stratificate della nostra città, sono il cuore dello spettacolo. Moscato canta e recita, accompagnato da un affiatato complesso musicale da camera composto da quattro elementi: Paolo Cimmino, Antonio Colica, Antonio Pepe, Claudio Romano, diretti da Pasquale Scialò.

Modo Minore un defilè di artisti e autori

Un percorso affascinante che, dall’ultimo e romantico Carosone di Giacca rossa ‘e russetto, dall’imperituro e quasi modernista Sergio Bruni di ‘O jukebox ‘e Carmela. Dall’ironico Ugo Calise al malinconico Enzo Di Domenico. Da Antonio Basurto a Teddy Reno, Mario Trevi, Mimmo Rocco, Bruno Martino, Giorgio Gaber, Luigi Tenco, Pino Donaggio, Sonny and Cher, l’Equipe ’84, Dalida e Gloria Christian. Modo Minore crea, in sintesi, la sfilata, o defilé, di artisti, autori e ‘glamorous’ canzoni d’epoca.

“Modo Minore – si legge in una nota di Enzo Moscato – accompagna in un viaggio mnemonico-musicale, che, scanzonatamente, ma non senza il rigore dell’attenzione e dell’approfondimento filologico si muove, anzi si sposta danzando discretamente in “modo minore”, in umiltà appunto, dal cuore agli arti, dal centro al margine (e viceversa) del complesso e, al contempo, leggerissimo e giocoso impero canoro napoletano e internazionale degli ultimi tre decenni del ‘900”.

Per l’autore di un Modo Minore, Enzo Moscato, una stagione importante.

E’ una stagione importante per l’attore e drammaturgo partenopeo, che, dopo aver pubblicato nello scorso novembre “Festa al celeste e nubile santuario Compleanno” per Florestano Edizioni, è candidato al Premio Ubu alla carriera (nella short list in compagnia di Giovanna Daddi e Dario Marconcini). Enzo Moscato replicherà, nel prossimo febbraio, il suo Compleanno anche a Parigi e Bruxelles.

Modo Minore di Enzo Moscato

Napoli, Teatro Nuovo – da venerdì 4 a domenica 6 gennaio 2019
Inizio delle rappresentazioni alle ore 21.00 (venerdì), ore 19.00 (sabato), ore 18.30 (domenica)

Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@teatronuovonapoli.it
Da venerdì 4 a domenica 6 gennaio 2019
Napoli, Teatro Nuovo

Redazione IDN
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EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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