HomeCulturaletteraturaMater Di Imma di Nardo. Storia di una deprivazione affettiva

Mater Di Imma di Nardo. Storia di una deprivazione affettiva

Imma Di Nardo affronta la complessa tematica del disagio giovanile con il suo nuovo libro edito da 0111 Edizioni

Mater, il nuovo libro di Imma Di Nardo è stato presentato al Clubino di Napoli. Imma Di Nardo, napoletana di origine e milanese di adozione, è sociologa, formatrice, autrice di saggistica sul mondo del lavoro e di narrativa. Tra le sue opere: Stregati dalle steppe, (Robin 2009), Betty Tonon – Guerra dei sessi in Val Padana- (Leucotea 2019); partecipa a numerosi concorsi di narrativa breve tra cui il premio La Quara di Borgotaro dove arriva prima classificata.

Mater un libro che parla di ragazzi ma non per loro, come sottolinea la stessa Imma Di Nardo durante alle telecamere di IDN – Itinerari di Napoli, bensì è un libro che si rivolge agli adulti e che gli invita a riflettere su alcuni possibili “perchè” del disagio che talvolta vivono i nostri ragazzi

Mater è la storia di una deprivazione affettiva dei figli di una borghesia opulenta – dichiara l’autrice – che si ribellano furiosamente e con esiti imprevedibili. Uno dei protagonisti emergerà con nitidezza, il più apparente in ombra, che ingaggerà una lotta tra due anime di sé: quella perdente che vuole lasciarsi alle spalle e quella oscura che lo fa apparire potente agli occhi degli altri coetanei. Diversi i colpi di scena e indubbio fino all’ultimo l’evoluzione”.

Mater. Sinossi.

È quasi l’alba e due adolescenti, Mirko e Andrea, sono intenti in una meticolosa distruzione degli oggetti di maggior pregio all’interno di una villa nell’hinterland milanese. In disparte li osserva Alessia, anche lei sedicenne, figlia dei proprietari della villa. Dalla spedizione, nata per punire e insieme reclamare l’attenzione di genitori gelidi e distanti, tutti usciranno cambiati; in particolare Andrea, che ne verrà fuori radicalmente trasformato e con una missione: distruggere l’odiata Mater, sua madre Matilde.

L’incomprensibile atteggiamento della madre, un continuo ignorarlo, l’ha ferito fin da quando era un bambino in cerca di calore; alla morte del padre la distanza tra lui e Matilde è diventata incolmabile. Ora l’odio per quell’atteggiamento si cristallizza in un piano subdolo che mira alla distruzione di Matilde. Nel piano per farla impazzire farà entrare, con la forza del ricatto, i due riottosi compagni nella spedizione punitiva che ha dato inizio a tutto: Mirko e Alessia, che in quella notte di esaltazione e tenebra hanno scoperto di amarsi.

Lungo il cammino Andrea incontrerà, e deciderà di includere nelle sue vendette, altre figure: la volitiva giovane supplente di inglese Fulvia Berti, empatica e solare, e un ex allievo di lei, Dario, ambedue rappresentanti di aborrite categorie, i cuorcontenti, le persone con un atteggiamento solare e positivo verso il mondo. Andrea cambia pelle, agli occhi dei compagni, proprio in quell’alba di devastazioni nella villa isolata. Da quella notte comincerà a ricattarli, resterà per le successive due settimane blindato in casa, sfiancandosi con gli allenamenti e nutrendosi il minimo per restare in piedi, con l’obiettivo di portare a termine la trasformazione esterna in sintonia con quella interna.

Non più nerd sovrappeso e goffo, ormai è diventato Andrea l’oscuro, gotico e strafigo, onnipotente e dark e rifugge il ricordo del bambino assetato di attenzioni che è stato. È una corsa a perdifiato verso la perdizione, verso la follia indotta a Matilde e minacce sempre più pesanti ai suoi “compari”, fino a quando nel cuore oscuro di Andrea fa capolino, prima minuscola e invisibile e poi sempre più forte, la luce della comprensione, che arriva proprio dalla voce del sé stesso bambino. Dalla sua coscienza. Da quel momento sarà lotta all’ultimo sangue con Andrea l’oscuro.

Alla fine, dopo una sofferta riappacificazione con la madre che scaturisce da una scampata tragedia a tavola – Andrea sta per soffocare a causa di un boccone troppo grande e la madre è costretta a intervenire per salvarlo – il ragazzo trova dentro di sé il desiderio di cambiare. Questa svolta porterà a quella dell’epilogo che vede un sorprendente ribaltamento nei rapporti di Andrea con Fulvia.

Fulvia, prima inseguita come preda sessuale da possedere e umiliare e, nell’epilogo, dopo che Andrea ha imboccato la strada del perdono e ha scoperto il doloroso segreto che custodiva la giovane insegnante, in un oggetto d’amore disinteressato e generoso.


Your Question

Your Question

Your Question

Exit mobile version