martedì 16 Aprile 2024
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La Sposa nel Vento di Sergio Casesi per la regia di Velotti al teatro TRAM

La Sposa nel Vento di Sergio Casesi sale sul palco del TRAM. Il progetto del milanese Sergio Casesi ha vinto il Festival Vissidarte 2018 dedicato ai più grandi esponenti della storia dell’arte e da oggi torna al teatro di Port’Alba con la regia di Andrea Vellotti

La sposa nel Vento, è la vera storia del pittore e drammaturgo austriaco Oskar Kokoschka a salire sul palcoscenico al Teatro Tram dal 23 al 25 novembre. La sua tormentata storia d’amore con Alma è protagonista dello spettacolo “La sposa del Vento”, vincitore del Premio di drammaturgia “Parole d’Arte” 2018.

Lo spettacolo nasce grazie a un progetto del TRAM e del Festival Vissidarte che, lo scorso aprile, hanno indetto il premio di drammaturgia “Parole d’arte”. Ad aggiudicarsi la vittoria è stato “La sposa del vento” dell’autore milanese Sergio Casesi. Il regista cui affidare la messinscena dell’opera è stato individuato dal TRAM tramite un workshop e la scelta è ricaduta su Andrea Vellotti, che ha così debuttato con lo spettacolo a settembre nell’ambito di Vissidarte e replicherà al teatro di via Port’Alba dal 23 al 25 novembre.

La regia dello spettacolo La Sposa nel Vento affidata al regista Andrea Vellotti.

Andrea Velotti, classe 1982, diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, fa parte del Collettivo Nest – Napoli est Teatro, compagnia indipendente che ha aperto un teatro omonimo a San Giovanni a Teduccio.
“Una conferma del valore e della crescita del Festival Vissidarte – spiega il direttore artistico del Tram Mirko Di Martino – che, giunto alla sua quarta edizione, propone ogni anno al pubblico napoletano spettacoli, eventi, laboratori, che raccontano i più grandi pittori della storia dell’arte”.

La sposa del vento parla d’amore, respira amore, si nutre d’amore.

La sposa del vento parla d’amore, respira amore, si nutre d’amore.

Un amore senza ostacoli ma con tanti vincoli, un amore totale ma singolare, un amore vero ma posticcio. La sposa del vento è amore, quello che cerchiamo tutti i giorni e che spesso ci sfugge; è quello che non vorremmo mai essere e invece perpetuiamo negli stessi errori. È l’Amore di Oskar, di un grande pittore, di un uomo che ama con tutto se stesso e che arriva a fare qualsiasi cosa per soddisfare il suo desiderio d’amare.

Oskar Kokoschka perde la sua amata Alma: lei lo lascia, stanca delle gelosie e delle manie di possessione del giovane pittore. In Kokoschka si scatena un conflitto interiore che neanche la Grande Guerra riesce a reprimere o affievolire e così, di ritorno dal fronte, ferito esausto e solo, si dedica totalmente al suo amore che ai suoi occhi e nel suo cuore, non l’ha lasciato neanche per un attimo.

L’amore perfetto non esiste. L’amore è lotta, perenne. È una guerra, fatta di continue battaglie. A meno che la persona amata non diventi un oggetto, l’oggetto del desiderio, sempre pronto ad amare e a essere amato. L’arte è una strada da percorrere, è la necessità del gesto, è l’unico modo per sopravvivere e restare attaccati a una vita e a un mondo sempre più cattivo e confuso. L’arte è veicolo d’amore.

La Sposa Del Vento di Sergio Casesi, con Luna Romani e Stefano Tosoni. Scene Mauro Rea e Vincenzo Fiorillo, costumi Giovanna Napolitano. Foto di scena Carmine Luino. Con un brano originale di Alessio Vellotti. Regia Andrea Vellotti.

Testo vincitore del Premio di drammaturgia “Parole d’Arte” 2018
Spettacolo realizzato con il sostegno di Teatro TRAM e Vissidarte Festival

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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