venerdì 19 Aprile 2024
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Carosello napoletano di Ettore Giannini

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Il film Carosello napoletano è del regista Ettore Giannini
Il film Carosello napoletano è del regista Ettore Giannini

Carosello napoletano è un film di Ettore Giannini, girato nel 1953. In Carosello napoletano, le vicissitudini del cantastorie don Salvatore e della sua famiglia, rimasta senza abitazione e in lotta con il bisogno, sono il filo conduttore di una serie di episodi della storia della città, dalle invasioni piratesche al secondo dopoguerra, rappresentati attraverso balletti e canzoni della ricca tradizione partenopea. Don Salvatore e la famiglia proseguono il loro cammino con sottile amarezza, ma non privi di speranza, accogliendo, infine, lungo la strada un giovane cantante innamorato della figlia maggiore.

L’inizio di Carosello napoletano è stato girato sul lungomare di via Caracciolo. Location scelta anche per girare una scena di Operazione San Gennaro.

 

Mi manda Picone di Nanni Loy

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Mi manda Picone è un film di Nanni Loy con protagonisti gli attori Giancarlo Giannini e Lina Sastri
Mi manda Picone è un film di Nanni Loy con protagonisti gli attori Giancarlo Giannini e Lina Sastri

Mi manda Picone, film del 1983, è diretto dal regista Nanni Loy. Un metalmeccanico dell’Italsider si dà fuoco nella sala del consiglio comunale di Napoli, dichiarandosi minacciato di licenziamento da parte dell’azienda. Soccorso da un’ambulanza, di lui non si trova più traccia. Luciella, sua moglie, chiede aiuto a Salvatore Cannavacciuolo, tuttofare che lavora abusivamente presso l’ospedale, il quale viene poco alla volta coinvolto nella vita di Picone, scoprendo che ha a che fare con faccende poco pulite. All’inizio ne approfitta ma poi si innamora di Luciella. Quando la donna organizza il funerale, intuiscono che, forse, l’uomo non è morto.

Location del film Mi manda Picone è Castel Nuovo, che fa da sfondo anche al divertente episodio di Tom e Jerry, ambientato a Napoli e a un altro film di Nanni Loy, Pacco, doppiopacco e contropaccotto.

Le quattro giornate di Napoli

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Le quattro giornate di Napoli è un film diretto dal regista Nanni Loy
Le quattro giornate di Napoli è un film diretto dal regista Nanni Loy

Le quattro giornate di Napoli, film del 1962, è diretto dal regista Nanni Loy. I napoletani esasperati dall’oppressione e dalla violenza dei tedeschi che occupano la città, si ribellano, battendosi per quattro giorni con tutti i mezzi a loro disposizione. Sullo sfondo della battaglia corale emergono alcuni episodi più drammatici, come la morte tra le barricate del piccolo Gennaro, le imprese di un gruppo di ragazzi scappati dal riformatorio e i combattimenti intorno allo stadio del Vomero. Favoriti dalla cattura di un ufficiale, i napoletani trattano la resa dei tedeschi, che alla vigilia dell’ingresso delle truppe alleate lasciano la città.

Location di due celebri film di Nanni Loy è l’Accademia di Belle Arti. In Scugnizzi un giovanissimo spacciatore di droga finisce per uno scherzo del destino nelle mani della polizia. Ne Le quattro giornate di Napoli, sulle scale di ingresso dell’Accademia un marinaio (Jean Sorel) viene fucilato dai soldati tedeschi, mentre i napoletani sono costretti a inginocchiarsi e ad applaudire durante l’esecuzione. La scena de Le quattro giornate di Napoli racconta un epidodio realmente avvenuto, la fucilazione di un marinaio sulle scale dell’università Federico II, sul corso Umberto I. Considerata la difficoltà di bloccare il traffico in una importante arteria stradale, la produzione del film scelse di girare sulla scalinata dell’Accademia di Belle Arti, architettonicamente molto simile a quella dell’università.

Stanno tutti bene

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Stanno tutti bene è un film diretto dal regista Giuseppe Tornatore con protagonista Marcello Mastroianni
Stanno tutti bene è un film diretto dal regista Giuseppe Tornatore con protagonista Marcello Mastroianni

Stanno tutti bene è un film del 1990 diretto da Giuseppe Tornatore. Matteo Scuro, siciliano, parte per far visita ai figli che vivono in diverse città della penisola. La prima tappa è Napoli, dove vive Alvaro che lavora all’Università e per il quale Matteo ha un affetto particolare. Non avendolo trovato, riparte per le tappe successive: Roma, Firenze, Milano e Torino. L’immagine che Matteo aveva della vita dei propri figli si rivela illusoria; oltre tutto a un appuntamento a Roma per un pranzo si fanno vivi solo alcuni di loro, che gli rivelano il suicidio di Alvaro. Matteo imbocca a sua volta la strada della finzione e tornato in Sicilia parla presso la tomba della moglie, dicendole che i figli stanno tutti bene.

La storica Piazza San Domenico Maggiore è il set cinematografico di tre film: Stanno tutti bene, Paisà e Cadaveri eccellenti. In Stanno tutti bene, nella piazza filmata nel cuore della notte, Matteo Scuro (Marcello Mastroianni) ha una buffa conversazione con una prostituta. Il centro della piazza è affollato di scugnizzi e sfaccendati nell’episodio napoletano di Paisà, mentre all’inizio di Cadaveri eccellenti è invaso da una folla che assiste ai funerali di un magistrato.

Piazza San Domenico Maggiore è uno dei luoghi più frequentati e vivaci della vita cittadina. Piazza San Domenico Maggiore è dominata dall’alta abside poligonale dell’omonima chiesa. Al centro della piazza, svetta la guglia di San Domenico, eretta per voto popolare durante la peste del 1656. La piazza è delimitata da palazzi storici come il palazzo di Sangro di Casacalenda, il palazzo Petrucci, il palazzo Saluzzo di Corigliano e il palazzo di Sangro.

Questi fantasmi

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Questi fantasmi è un film diretto dal regista Renato Castellani con protagonisti Sofia Loren e Vittorio Gassman
Questi fantasmi è un film diretto dal regista Renato Castellani con protagonisti Sofia Loren e Vittorio Gassman

Questi fantasmi è un film del 1967 diretto da Renato Castellani. Gli interpreti sono Sofia Loren e Vittorio Gassman. Pasquale Lojacono, modesto e squattrinato cantante, e sua moglie Maria, rimasti senza casa, vanno a vivere in un antico palazzo disabitato, che secondo una credenza popolare sarebbe infestato dal fantasma del proprietario. Si viene a creare l’equivoco per il quale Pasquale crede di vedere il fantasma nell’ossessivo e bigotto corteggiatore della moglie, un benefettore dell’Istituto religioso nel quale la donna era vissuta, che aggirandosi nel palazzo e lasciando per caso dei soldi, diventa il suo protettore immaginario. A sua volta Maria, ignara della leggenda, credendo che il marito la usi per ricattare economicamente il corteggiatore, decide di lasciarlo. Scoperta la propria ingenuità e lo sberleffo della gente, Pasquale simula l’omicidio della moglie e viene assolto per il movente dell’onore; i due riappacificati vanno a lavorare in Scozia in un castello con fantasmi veri.

Una location di Questi fantasmi è Palazzo Sanfelice. Il cortile, con il suo scalone aperto, risponde perfettamente alle atmosfere grottesche della commedia di Eduardo De Filippo da cui è tratto il film. Nello stesso edificio è stata girata anche la scena de Le quattro giornate di Napoli con i soldati tedeschi che iniziano la deportazione degli uomini napoletani.

Scugnizzi di Nanni Loy

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Scugnizzi è un film diretto dal regista Nanni Loy
Scugnizzi è un film diretto dal regista Nanni Loy

Il film Scugnizzi, girato nel 1989, è diretto dal regista Nanni Loy. Nicola Assante, siciliano impiantato a Napoli, è incaricato di organizzare uno spettacolo teatrale con i ragazzi dell’Istituto minorile di Nisida. Il distacco e l’indifferenza iniziali dell’uomo si dissolvono a contatto con i ragazzi e le loro storie di sofferenza. Il musical che realizzano racconta la loro disperazione e la voglia di riscatto da una vita degradata, di cui Assante diventa testimone privilegiato. Il carcere costituisce per alcuni dei ragazzi la protezione da un futuro votato alla malavita, o da ritorsioni della camorra. E’ il caso di Salvatore, che, costituitosi per sfuggire a un potente boss, viene  crudelmente ucciso dietro le quinte durante lo spettacolo. Il sipario cala prematuramente e la gente ignara torna alla propria vita; i ragazzi, paralizzati dalla tragedia, nei furgoni che li riportano in istituto attraversano indifferenti una fiumana di tifosi di calcio.

L’Accademia di Belle Arti è la location di due celebri film di Nanni Loy: Scugnizzi e Le quattro giornate di Napoli. In Scugnizzi un giovanissimo spacciatore di droga finisce per uno scherzo del destino nelle mani della polizia. La scena de Le quattro giornate di Napoli racconta un episodio realmente accaduto, la fucilazione di un marinaio sulle scale dell’università Federico II, sul corso Umberto I. Considerata la difficoltà di bloccare il traffico in una importante via, la produzione del film scelse di girare sulla scalinata dell’Accademia, che da un punto di vista architettonico è molto simile a quella dell’università.

Scusate il ritardo di Massimo Troisi

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Scusate il ritardo è un film interpretato e diretto da Massimo Troisi
Scusate il ritardo è un film interpretato e diretto da Massimo Troisi

Scusate il ritardo, girato nel 1983, è un film interpretato e diretto da Massimo Troisi. In Scusate il ritardo si parla di Vincenzo. La vita di Vincenzo scorre all’insegna di una quotidianità lenta, costellata di piccole o grandi insicurezze. E’ alle prese con l’amico Tonino, disperato per una storia d’amore finita, e con il suo stesso latente senso di inferiorità nei confronti del fratello Alfredo, affermato attore. In famiglia Vincenzo si sente bistrattato, ma nella relazione con Anna è gratificato dalle manifestazioni d’affetto. D’altra parte la difficoltà di Vincenzo nel comunicae i propri sentimenti inducono Anna ad allontanarsi; nonostante il dispiacere, Vincenzo non reagisce alla situazione. Ora è Tonino, che intanto ha intrapreso inaspettatamente una nuova relazione, ad aiutare lui: con la sua mediazione Anna fa visita a Vincenzo che riesce ad esporsi, chiedendo alla donna, che ha deciso di partire, di rimanere con lui.

Le gradinate di via Andrea Mariconda è la location di un duetto tra Massimo Troisi e Lello Arena in Scusate il ritardo. Queste scale rievocano infatti la scena in cui Vincenzo (Troisi), sotto una pioggia scrosciante, cerca di consolare il suo amico Tonino (Arena) appena lasciato dalla fidanzata. Lello Arena ricorda che questa difficile  scena fu preparata in tutti i dettagli e poi modificata sfruttando gli spazi forniti dalla location. La gag dello schizzo dell’acqua, ad esempio, è stata improvvisata al momento delle riprese, sfruttando la mancanza di un lastrone sulla pavimentazione stradale.

Viaggio in Italia di Roberto Rossellini

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Viaggio in Italia è un film diretto da Roberto Rossellini con protagonisti Ingrid Bergman e George Sanders
Viaggio in Italia è un film diretto da Roberto Rossellini con protagonisti Ingrid Bergman e George Sanders

Viaggio in Italia è un film del 1953 diretto da Roberto Rossellini. In Viaggio in Italia, Katherine e Alex Joyce, una coppia di inglesi, giungono a Napoli per vendere una villa ricevuta in eredità. La permanenza in una terra che suscita nei due una certa ostilità, amplifica una crisi coniugale latente. Marito e moglie, estranei l’uno all’altra, esplorano separatamente la realtà che li circonda: lei alla ricerca delle radici storico-culturali, lui del divertimento. Un litigio li porta sull’orlo del divorzio. Di ritorno da una visita alle rovine di Pompei, durante la quale Katherine rimane sconvolta dalla riesumazione di una coppia sepolta dalla lava, si imbattono in una processione religiosa. Smarritisi tra la folla, i due si cercano angosciati e si ritrovano in un abbraccio che presagisce il nuovo corso della loro relazione.

Una location del film Viaggio in Italia è il Museo Archeologico Nazionale, in cui la straniera Katherine (Ingrid Bergman) è rapita dallo splendore delle sculture e dal fascino di una cultura millenaria. il Museo Archeologico Nazionale di Napoli vanta un ricco repertorio di opere d’arte che rivestono interesse archeologico. Il museo è suddiviso in varie sezioni tematiche e conserva opere databili dall’età preistorica alla tarda antichità. Il Museo Archeologico Nazionale custodisce sia numerosi reperti venuti alla luce a Pompei ed Ercolano sia la ricca collezione Farnese appartenuta alla dinastia reale dei Borbone, fondatori del museo.

Proibito rubare di Luigi Comencini

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Proibito rubare è un film di Luigi Comencini
Proibito rubare è un film di Luigi Comencini

Proibito rubare, film del 1948, è diretto da Luigi Comencini. Proibito rubare narra le vicende di Don Pietro, il quale diretto in Africa come missionario, di passaggio a Napoli, si imbatte per il furto della sua valigia nella miseria dei vicoli napoletani. La visione dei tanti bambini che vivono per strada lo induce a rimanere, per fondare la città dei ragazzi, ma l’estraneità del mondo in cui si ritrova rende difficoltosa ogni comunicazione. A don Pietro vengono affidati dei ragazzi, altrimenti destinati al Riformatorio, i quali, per nascondere il cospicuo bottino di un furto, finiscono, dopo l’iniziale diffidenza, per accettare l’ospitalità del sacerdote. Il piccolo Peppiniello, per aiutare don Pietro, scoraggiato rispetto al proprio progetto, ricava dal bottino i soldi che fa poi risultare come anonima beneficenza. Alla vigilia dell’inaugurazione del centro di accoglienza, la provenienza dei soldi viene scoperta e don Pietro segue i suoi protetti in carcere, “reclamando” la sua colpevolezza nell’aver sfidato una realtà troppo radicata. Tutto però si risolve con il ritiro della denuncia del furto, rivelatosi strumento per la realizzazione di un’opera giusta.

La stazione di Mergellina è la location del film Proibito rubare, dove Luigi Comencini ambienta l’inizio del film: appena arrivato a Napoli, un giovane prete missionario (Adolfo Celi) deve fare i conti con degli astuti scugnizzi che gli faranno sparire la valigia.

Piazza del Gesù Nuovo set del cinema napoletano

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Piazza del Gesù Nuovo set del cinema napoletano
Piazza del Gesù Nuovo è riconoscibile in una scena del film Pacco, doppio pacco e contropaccotto

Piazza del Gesù Nuovo set del cinema napoletano. Piazza del Gesù Nuovo è stato uno dei set più ricorrenti del cinema napoletano. La piazza è attraversata da Jack Lemmon durante una delle sue passeggiate napoletane in Maccheroni ed è riconoscibile in uno degli episodi di Pacco, doppiopacco e contropaccotto. In quest’ultimo film, un professore interpretato da Alessandro Haber scopre che la sua auto è usata quotidianamente da un senza tetto (interpretato da Angelo Orlando) per dormirci di notte. La piazza con la sua guglia centrale e la facciata a bugnato della chiesa del Gesù appare inoltre in Matrimonio all’italiana e nell’episodio “I giocatori” de L’oro di Napoli. Il conte Prospero si ritrova a sfogare il vizio del gioco, che lo ha rovinato, facendo delle partite a carte con un bambino, figlio del portiere. Costretto dal padre ad assecondare la debolezza del nobile, tuttavia, il bambino lo batte continuamente, provocando le sue aggressioni morali.

Piazza del Gesù Nuovo è una delle piazze più famose e conosciute della città partenopea. Piazza del Gesù Nuovo è un punto di accesso alla città greco-romana. Nel 1743, i gesuiti commissionano il progetto per la guglia dell’Immacolata, innalzata da Giuseppe di Fiore su disegno di Giuseppe Genuino. Passeggiare in Piazza del Gesù Nuovo permette di ammirare la guglia dell’Immacolata, collocata al centro della piazza, la chiesa del Gesù Nuovo e il Complesso monumentale di Santa Chiara. Inoltre, è possibile vedere famosi palazzi storici: Palazzo Pignatelli di Monteleone e Palazzo Pandola, set di molti film.

Piazza del Gesù Nuovo è una location molto amata dai registi. Appare in Matrimonio all’italiana, L’oro di Napoli, Maccheroni e Pacco, doppiopacco e contropaccotto.