venerdì 29 Marzo 2024
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“Gli Ozi di Ercole” dove protagonisti sono cibo e corpo

Materia e corpi, tra antico e moderno al Parco Archeologico di Ercolano. La rassegna “Gli ozi di Ercole” fortemente voluta dal direttore Francesco Sirano, che ne ha affidato la cura a Gennaro Carillo.

La rassegna “Gli ozi di Ercole” porterà a Ercolano, fino al 16 ottobre, protagonisti della cultura e dello spettacolo.

«Il territorio di Ercolano ancora una volta protagonista con un tessuto di luoghi coinvolti per questo evento, che propone appuntamenti dislocati tra le Terme Maschili all’interno dell’area archeologica, il Parco Maiuri e la Villa Campolieto – dichiara il direttore Francesco Sirano– ».

Continua il direttore del parco archeologico di Ercolano. «La rassegna “Ozi di Ercole”, dove protagonisti sono cibo e corpo, tra reading, convegni e dialoghi, permetterà di entrare nel mondo e modo di vivere degli antichi romani, stimolando interazione su temi che ci uniscono e, nel contempo, ci allontanano dal mondo antico attraverso l’arma di indagine più potente: il dialogo. Vogliamo rendere le strade di Herculaneum un luogo dove nuovamente si incontrano otium e negotium, dove ritrovare una dimensione temporale e culturale che abbiamo già dentro di noi ma che va richiamata alla superficie della nostra consapevolezza».

tra materia e corpi tra antico e moderno

Gennaro Carillo: Un percorso coerente, con tutti gli incontri che si rimandino l’uno all’altro

Spiega il curatore della rassegna Gennaro Carillo. «L’ambizione è quella di delineare un percorso coerente, con tutti gli incontri che si rimandino l’uno all’altro, scomponendo da prospettive diverse il ‘prisma’ che abbiamo scelto come tema comune: il binomio materia-corpi. Sarà molto forte la tensione dell’antico con il moderno, nella convinzione che l’uno sia impensabile senza l’altro.

Ci si porrà di fronte all’antico non in termini antiquari ma provando a coglierne sia la distanza sia le ambigue rifrazioni sul presente. E soprattutto l’antico si rivelerà per essere un universo che non ha nulla della fissità marmorea con cui se lo rappresenta un classicismo banalizzante. All’opposto, si guarderà all’antico come a un campo di tensioni violente e mai fino in fondo pacificate, in particolare quella tra la forma (intesa come ordine, compostezza e bellezza) e l’informe, la potenza travolgente del desiderio, dell’istinto, che Platone definiva nella Repubblica la “bestia policefala” o, nel Fedro, il “cavallo nero”».

“Gli ozi di Ercole”. Il programma

Sabato 18 settembre – ore 20
Parco Archeologico di Ercolano – Terme Maschili
Gennaro Rispoli e Francesco Sirano
“Scaricare il peso della natura. Sulle deiezioni tra archeologia e scienza”

Giovedì 23 settembre – ore 20.00
Parco Archeologico di Ercolano – Terme Maschili
Laura Pepe e Valentina Carnelutti
“Dietro la porta chiusa. Eros tra Ercolano e Pompei”

Mercoledì 29 settembre – ore 20.00
Villa Campolieto
Giovanni Bietti
“Barbaro appetito: sul Don Giovanni di Da Porte/Mozart” (lezione concerto)

Sabato 2 ottobre – ore 11.30
Parco Archeologico di Ercolano – Terme Maschili
Corrado Bologna
“Le salsicce di Sancho”

Domenica 3 ottobre – ore 11.30
Parco Archeologico di Ercolano – Terme Maschili
Ivano Dionigi e Massimo Popolizio
“Lucrezio: la natura senza veli”

Sabato 9 ottobre – ore 11.30
Parco Archeologico di Ercolano – Terme Maschili
Edoardo Camurri
“Le porte della parcezione”

Sabato 16 ottobre – ore 11.30
Parco Archeologico di Ercolano – Parco Maiuri
Alfonso Iaccarino, Marino Niola e Edoardo Camurri
“Lo chef stellato sopra di me. Critica della ragion cuoca”

Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione.
Per info: www.gliozidiercole.it – tel 3929851289 – email: gliozidiercole@gmail.com
L’accesso ai singoli incontri sarà vincolato al rispetto delle norme anti-covid vigenti.

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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