giovedì 7 Novembre 2024
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Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli

Inglobata nel Palazzo San Giacomo, sede municipale della città, la Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli fu edificata dall’architetto Manlio nel 1540 per volere di don Pedro di Toledo

La Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli è costruita per volere del viceré don Pedro de Toledo dall’architetto Ferdinando Manlio, il quale aveva già avuto incarichi di prestigio come la costruzione del palazzo vicereale, il piano di ampliamento della città e la ristrutturazione di Castel Capuano. La chiesa, ad eccezione della facciata, è l’unico edificio che resta come testimonianza dell’attività dell’architetto. Il viceré don Pedro de Toledo commissiona la chiesa e un ospedale destinati a curare gli indigenti spagnoli. La chiesa è suddivisa in tre navate, di cui la centrale è ricoperta da una volta a botte a lunette; mentre, quelle laterali, presentano una successione di cupolette. La chiesa di San Giacomo degli Spagnoli custodisce il Sepolcro del viceré don Pedro de Toledo e della sua prima moglie Maria Ossorio Pimentel, commissionato dallo stesso viceré a Giovanni da Nola. Il monumento funebre, datato 1570, è collocato su un basamento decorato ai cui angoli sono posti quattro Virtù e al centro un sarcofago su cui poggiano le due statue inginocchiate di Pedro de Toledo e di sua moglie. Sui lati del sarcofago, si vedono tre bassorilievi che raccontano tre momenti del governo spagnolo. Nella chiesa di San Giacomo degli Spagnoli sono conservati altri monumenti funebri oltre a dipinti di Marco Pino, Giovanni Bernardo Lama, Michele Curia, Pietro Bardellino e Domenico Antonio Vaccaro. E’ possibile ammirare l’imponente organo settecentesco, opera di Silverio Carello. Terminata la costruzione della chiesa è costruito l’ospedale, che occupa l’attuale superficie del Banco di Napoli. Le costruzioni sono riunite in un’unica istituzione con il nome di “Santa Casa e Chiesa di San Giacomo e Vittoria” e sono attive fino al 1809. Chiesa e ospedale sono soppressi da Gioacchino Murat. La Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli presenta l’impianto originario ad eccezione della facciata, che ha subito trasformazioni in seguito a lavori successivi.

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Redazione IDN
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EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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2 COMMENTI

  1. […] La trabeazione è l’elemento di novità di Porta Capuana, in quanto, rispetto al modello classico, essa è più alta nella parte del fregio in modo da accogliere le statue e contemporaneamente dare maggiore slancio e autorità alla porta; caratteristica, questa, sminuita nel corso della storia poichè Porta Capuana ha subito un interramento che ne ha alterato le proporzioni. Proporzioni chiaramente visibili su un sepolcro del viceré don Pedro di Toledo nella Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli. […]

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