giovedì 25 Aprile 2024
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Carnale di Vincenzo Pirozzi con Andrea Sannino al Teatro Bolivar

Carnale lo spettacolo scritto e diretto da Vincenzo Pirozzi in scena al Teatro Bolivar.

Carnale rientra nel  secondo filone Terra Mia dedicato al teatro e alla musica di tradizione. Un filone in cui convergono tutti gli spettacoli della drammaturgia napoletana. La tradizione che si racconta, riappropriandosi del  passato e confrontandosi con il presente. Rappresentando  le trame stilistiche di artisti anche molto diversi tra  loro. Lo spettacolo Carnale andrà in scena Sabato 18 Febbraio alle ore 21 e Domenica 19 Febbraio alle ore 19.

Carnale è l’amore vero che va oltre le apparenze

Carnale non è altro che la visceralità nostrana, quella della Napoli dei vicoli. Carnale è anche l’amore che Carmine prova per Laura e viceversa, l’amore vero che va oltre le apparenze.
I protagonisti vivono il cambiamento che passa inosservato sotto i loro occhi. Si ritroveranno diversi, migliori guardando la vita sotto una prospettiva diversa, più bella e più matura.
L’amore impossibile  tra due persone appartenenti a ceti sociali diversi. Da un lato Carmine con la sua precarietà e i furti giornalieri, dall’altro Laura con la sua quasi  obesità e la sua vita piatta tipica di quei ricchi che spendono la propria vita solamente in contanti. Due lati opposti di una medaglia che magicamente riescono ad incontrarsi e divenire una cosa sola.

Comicità, dramma e canzoni inedite

La messinscena, volutamente anonima e con proiezioni di vicoli, strade, case, a volte anche disegnate come un fumetto, rendono la pièce un sogno che si alterna alla realtà. Il teatro, il cinema si fondono con l’ istinto e la verità dei personaggi. Comicità, dramma, canzoni inedite portano lo spettatore ad immergersi in una storia comica che  via, via diventa tragica. Il ritmo frenetico con gli attori che ogni tanto si estraneano per raccontare il proprio “io” perché fino alla fine, in questo testo, ognuno è sempre alla ricerca di se stesso, per conoscersi realmente. Su telo bianco vengono proiettate immagini, il mondo ci arriva attraverso le proiezioni che invadono le pareti, facendo si che lo spettatore venga catapultato in un mondo fatto di realtà e finzione, ma che ogni cosa equivale al vero. Il ritmo della messinscena, i tempi, la recitazione si fondono con una direzione quasi cinematografica.

Carnale racconta di Sasà, di Carmine, di Laura è di una Napoli Viscerale

Carnale racconta di Sasà e Carmine vivono i loro vent’ anni spensierati tra furti e rapine, abitano al centro storico tra mal’ affare e dolce far niente. Sasà è estroverso rispetto a Carmine che  è invece e taciturno e timido. Carmine vive con la sorella, è orfano di entrambe i genitori e questa cosa lo ha segnato profondamente. Un giorno, invitato insieme all’ amico Sasà ad una festa di “fighettini” come loro chiamano i figli della Napoli per bene, Carmine conosce Laura.

La ragazza è figlia di un famoso notaio, elegante e raffinata, bella dentro, ma esteriormente grassa e bassa. Carmine e Laura si innamorano ed entrambi scopriranno due cose. Carmine, imparerà che non è solo esteriore e scoprirà soprattutto che per amore si cambia. Laura, invece, imparerà a conoscere la Napoli viscerale che nasconde non solo tanti difetti, ma anche tanti pregi. Ma non è sempre detto che tutte le storie d’amore per avere un lieto fine debbano terminare con sempre con “è vissero felici e contenti”.

Informazioni e biglietti

Il teatro Bolivar è in via Bartolomeo Caracciolo 30, Napoli. A pochi passi dalla metropolitana Linea 1 – fermata Materdei.
Prezzo biglietto 15 euro. Per info 081 544 26 16 – www.teatrobolivar.com

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Redazione IDN
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EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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