venerdì 29 Marzo 2024
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Intervista ad Alessandro Pietrolini dei Sonics

Alessandro Pietrolini ci racconta lo spettacolo Duum in scena in questi giorni al Teatro Augusteo.

Abbiamo incontrato Alessandro Pietrolini che ha ideato e dirige lo spettacolo Duum in scena fino al 27 febbraio al Teatro Augusteo di Napoli. Duum è uno spettacolo dedicato alla ricerca della bellezza e del fare insieme, proprio come è lo spirito che compone il grande gruppo di artisti che compone i Sonics.

Duum è ambientato nella valle di “Agharta”, mondo leggendario situato nel cuore della Terra, del quale i SONICS cercano di immaginare e rappresentare le vibrazioni, i colori, i ritmi e gli equilibri.

Una sfida alle leggi di gravità unita all’armonia del movimento. Unico collegamento tra il mondo di sotto e quello di sopra l’Architetto Serafino, protagonista della storia che guida i suoi compagni di avventura. Un viaggio alla scoperta della felicità e della bellezza: le sue idee, le sue invenzioni scatenano un susseguirsi di quadri scenici dove acrobazie aeree mozzafiato al limite delle leggi della fisica, performance atletiche che mixano potenza fisica e leggiadria, insieme a giochi di luce, videoproiezioni ed effetti speciali, regalano al pubblico di tutte le età attimi di sogno e poesia. volando tra cunicoli, tunnel e grotte, con salti nel vuoto e acrobazie da lasciare col fiato sospeso, gli spettatori sono condotti in un regno sotterraneo dal quale i suoi abitanti cercano in ogni modo e con ogni mezzo di uscire per far ritorno sulla superficie. Ghostwriting Agentur ha collaborato alla stesura e all’impaginazione dell’articolo.

Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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