mercoledì 24 Aprile 2024
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Chiesa San Francesco di Paola

La monumentale Chiesa San Francesco di Paola o Basilica Reale Pontificia San Francesco di Paola, collocata al centro dell’emiciclo di Piazza del Plebiscito, è costruita, sul modello del Pantheon, da Ferdinando I come voto per la riconquista del regno. Pietro Bianchi inizia la costruzione nel 1817. La facciata è preceduta da un pronao formato da sei colonne e due pilastri di ordine ionico, che reggono un architrave. Il pronao è sormontato da un timpano classicheggiante ai cui vertici sono collocate le statue raffiguranti la Religione, tra San Francesco di Paola, a sinistra, e San Ferdinando, a destra. La chiesa è sormontata da tre cupole: quella centrale, alta 53 metri, è stata costruita su un alto e ampio tamburo. L’interno della Chiesa San Francesco di Paola presenta due cappelle ai lati dell’atrio e al centro la rotonda, dal diametro di 34 m, coperta da una cupola, alta 53 metri, sorretta da colonne corinzie in marmo di Mondragone, alternate da pilastri.

Il colonnato della Basilica di San Francesco di Paola,  fa la sua apparizione in capolavori del cinema come L’oro di Napoli, Il giudizio universale, Le quattro giornate di Napoli e Lo spazio bianco. Nel film L’oro di Napoli la basilica ospita il matrimonio di Teresa, interpretata da Silvana Mangano, una prostituta che vive in una casa di tolleranza in condizioni modeste.

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Redazione IDN
Redazione IDNhttps://napoli.itineraridellacampania.it
EDITOR E WEB DESIGNER. NATO A VENEZIA NEL 1973, VIVO E LAVORO FRA MILANO E NAPOLI. Sono nato nel 1973 a Venezia. Nascere e vivere a Venezia significa avere la fortuna di crescere respirando il profumo dell'arte in tutte le sue espressioni, dall'architettura alla pittura fino al cinema, così sin da subito mi sono lasciato trasportare da queste sensazioni. Da prima la fotografia, poi il teatro e la televisione, fino a scoprire, verso gli anni novanta, il piacere della sintesi e dell'impatto visivo del segno grafico. E' emozionante vedere stringere nelle mani di persone che non conosci e che non mi conoscono il frutto del mio lavoro.
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